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Autore: FairyCleo    25/04/2012    7 recensioni
"Dean Winchester era stato spezzato tante volte: quando era morta sua madre; quando era morto suo padre; quando Sam aveva esalato l' ultimo respiro tra le sue braccia; quando Alastair lo aveva torturato fino a non lasciarne che qualche minuscolo brandello di carne; quando Jo ed Hellen si erano sacrificate per salvare lui e suo fratello; quando Sam aveva sconfitto il Diavolo, sacrificando la propria vita per il bene dell' universo. [...]
Castiel giaceva in quello stato di incoscienza da tre giorni, ormai, e non accennava a destarsi.
Avrebbe potuto fare tenerezza, sembrare la bella addormentata in attesa del bacio del suo principe azzurro, se non fosse stato per le catene che cingevano i suoi polsi.
Quelle, erano l' unica risposta certa che Dean si era dato ad una delle mille domande postesi nell' ultimo straziante periodo: Castiel aveva perso la sua fiducia.
E che un demone lo scuoiasse vivo, non l' avrebbe mai più riconquistata".
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Sconfitta


Dean non poteva crederci.
Era assolutamente inaudito. D’ accordo, lui non era stato da meno, si era comportato da gran bastardo per l’ aver buttato Castiel fuori di casa come un ospite indesiderato, ma quello che aveva fatto quel così lì… quel François era mille volte peggio.
Come poteva essergli venuta in mente una cosa simile?? Figlio di puttana, era da malati!
Cedere un essere indifeso a quel branco di bastardi rivoltanti che si stavano divertendo a seminare panico e distruzione nel mondo era una cosa indegna anche per il peggiore degli uomini!
Il maggiore dei Winchester aveva un fuco che gli ribolliva dentro, una rabbia incontenibile che sarebbe già esplosa se non ci fosse stato Ian, provocando di certo danni irreparabili.
Era balzato addosso a quello che sicuramente era il tramite di Balthazar con l’ intenzione di gonfiarlo come un pallone, ma l’ uomo di ferro lo aveva bloccato, impedendogli di compiere qualunque tipo di sciocchezza.
Ma per Dean non erano sciocchezze! Si trattava di Castiel porca miseria! Di Castiel!
Voleva ridurre quel bastardo ad un ammasso di polvere, ecco cosa voleva fare. Fargli sparire dalla faccia il sorrisetto da ebete che si ritrovava una volta per tutte! Lurido figlio di…

Tutti i loro sforzi erano stati vani. Ian aveva l’ amaro in bocca. I fatti avrebbero dovuto svolgersi in maniera molto diversa da come erano effettivamente andati. Ma l’ angelo non era più in possesso del suo pugnale angelico, arma che si trovava nelle mani di quello che era stato il tramite di un’ altra creatura celeste, ed era incappato nel peggiore degli incubi. Ora non avevano più modo di rintracciarlo.
I Leviatani avrebbero potuto fargli qualunque cosa, avrebbero potuto portarlo dovunque.
Dannazione, era stato uno sciocco a non calcolare imprevisti vari ed eventuali. Non era da lui.
Era sempre stato pronto ad ogni evenienza. Era un calcolatore, un uomo che sapeva come affrontare ogni difficoltà a testa alta. Un uomo che sapeva agire in contropiede, e sapeva farlo anche in fretta.
Ma la disperazione che aveva visto sul volto di Dean aveva aperto una vecchia ferita mai del tutto chiusa, ricordandogli ancora una volta che era umano, e di conseguenza, fallibile.

Il biondo cacciatore aveva mascherato per tutta la durata del viaggio in auto i suoi reali sentimenti, ma a lui non poteva mentire.
Dean teneva a Castiel più di ogni altra cosa, e nonostante la sua ostinazione nel non voler ammettere quanto lui gli mancasse, l’ aveva visto tremare d’ impazienza e premere il piede sul pedale dell’ acceleratore ogni istante sempre di più.
Il loro era un rapporto che andava al di là dell’ odio, al di là dell’ amicizia, e al di là dell’ amore di umana comprensione. L’ amore umano, nella sua immensa grandezza, spesso si limitava a dare con la pretesa di riavere qualcosa indietro. Erano pochi gli individui che davvero dimostravano devozione pura alla propria anima gemella, se erano così fortunati da trovarla, e Dean e Castiel erano fra questi, anche se ancora non lo sapevano, ovviamente.
Quella di Ian non era solo una speranza, o un’ assurda fantasia romantica di un uomo dalla volontà di ferro ma dal cuore forse un po’ troppo tenero. Quella di Ian era una certezza.
Aveva letto negli occhi del suo compagno di viaggio tutto quello che neppure lui sapeva ancora.
E la conferma l’ aveva avuto nell’ istante in cui si era scagliato come una belva contro quel povero diavolo, con tutte le intenzioni di spaccargli la faccia.

“Che cazzo credevi di fare, brutto figlio di puttana? Come ti è venuto in mente di darlo ai Leviatani? E’ perché, poi? Per avere il suo pugnale, non è così?? BASTARDO”.
“Basta Dean…” – aveva detto Ian, cercando di mantenere la calma.
“Come puoi dire basta? Come? Ancora lo difendi? Sappi che è solo a causa tua se non l’ ho ancora scuoiato vivo! Fammi almeno sfogare!”.
“Il tuo attacco d’ ira non farà altro che farci perdere altro tempo, Dean. Guardalo: è sconvolto. Deve essergli capitato qualcosa di terribile” – e aveva indicato François.
“NON ME NE FREGA UN CAZZO DI QUELLO CHE GLI E’ CAPITATO LO CAPISCI O NO? Castiel è l’ unico che può aiutarci a rispedire in quella fogna quei figli di puttana, ed ora è nelle loro mani! Lo sai che non ci permetteranno mai di ritrovarlo, vero?”.

Ian si era avvicinato a François, e lo aveva aiutato ad alzarsi in piedi, evitando accuratamente di rispondere a Dean. Certo che lo sapeva. Era arrivato a quella conclusione molto tempo prima, a dire il vero.
E puntualizzarlo non lo avrebbe di certo aiutato, in quel frangente.

“Che cosa ti è successo?” – aveva chiesto con calma al biondo dagli occhi cerulei che aveva davanti.
Ma quest’ ultimo non aveva risposto.
Era come se i suoi occhi fossero persi nel vuoto, e la sua mente fosse alla mercé di ricordi troppo dolorosi per poter essere raccontati ad alta voce.
“Che cazzo fai, Ian? Non abbiamo tempo per…”.
“Dean, per favore!”.

Il cacciatore era rimasto di sasso: era la prima volta che Ian alzava la voce con lui.

“Dicci quello che ti è successo, François, per favore. E’ importante. Tu sei pentito. Riesco a leggertelo negli occhi, e nel cuore. Giuro che faremo tutto ciò che è in nostra facoltà per aiutarti. Lo giuro sul mio onore”.

E, d’ un tratto, il biondo aveva cominciato a parlare, raccontando per filo e per segno tutta la sua storia.
Il Winchester non capiva come fosse possibile che Ian fosse stato in grado di fare una cosa simile.

*


Dean continuava a guardare François con diffidenza. Certo, anche lui era incazzato nero con un mucchio di angeli, e non era certo che avrebbe agito diversamente da come aveva fatto lui, ma cazzo… come aveva potuto allearsi con dei bastardi simili? Bastardi che non sapevano come fermare, fra l’ altro.
Se Cass… Castiel era davvero la chiave per fermare ogni cosa era più che certo che i Leviatani avessero deciso di distruggerlo.
Dio mio, gli sembrava di udire le urla disperate del suo angelo, gli occhi color del cielo che si velavano e il suo petto che si bloccava per sempre, nell’ atto di esalare l’ ultimo respiro.
Ed era capitato tutto per colpa sua.
Se solo non avesse cacciato via Castiel…

“Dean…” – lo aveva chiamato Ian, interrompendo il filo dei suoi pensieri.
Per un lunghissimo attimo, il cacciatore si era perso nello sguardo dell’ amico. Anche gli occhi di Ian erano azzurri, ma erano così diversi da quelli di Castiel.
“Non serve a niente piangere sul latte versato. E questo lo sai bene”.
Quanto lo odiava quando si atteggiava a prete devoto e illuminato.
Senza dire una parola, il cacciatore aveva afferrato la sua giacca, e si era diretto verso la porta.
“Ma dove stai andando?”.
“Ho bisogno di bere…”.
“Ma…”.
“Ho bisogno di bere, e ne ho bisogno adesso, Ian. Adesso” – ed era uscito, sbattendo con violenza la porta di casa.

Mai come in quel frangente, Dean aveva sentito il bisogno d stare da solo, perché quella volta, era stato definitivamente sconfitto.

Continua…
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Giuro, non so come ho fatto ad aggiornare!!
Domani partirò per la Jib e orami la mia testa pensa solo a Misha! <3
Capitoletto di passaggio, ma molto importante - presto capirete perché.
Volo via, sperando di risentirvi presto!
Baci grandi
Cleo

   
 
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