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Autore: CherryBlossomHime97    28/04/2012    3 recensioni
Se vuoi leggere una storia spensierata vai via di qui. Ma se sei pronta a conoscere un grande amore, che è riuscito a rimanere puro anche se circondato dalle tenebre, se sei abbastanza forte allora fatti avanti. C’è solo una domanda che voglio porti : Se pronta a mantenere la promessa e a far parte del loro piano?
Citazione Capitolo Terzo :
-Il mondo va secondo i nostri desideri?-
-Si… tranne per un piccolo imprevisto-
-Cosa?-
-Tsunade ha voluto trasferire i vecchi e ha messo un jonin a loro guardia-
-è potente?-
-Si, ma si può rendere facilmente inoffensivo-
-Allora fallo-
-Si- risposi pronta. L'odore del sangue stava già otturando le mie narici.
Genere: Dark, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Le parti in grassetto sono Pov Sakura. Quelle normali in 3° Persona.
L'introduzione al capitolo "La vera felicità nell'odio puro" è Pov Sasuke.

 


3° Capitolo – The truest happiness in the pure hatred.



La vera felicità nell’odio puro.
“Guardai dritto davanti a me. C’era solo un jonin, una sciocco jonin del villaggio della foglia che aveva osato arrivare fino a questo punto. Ci misi poco a sbarazzarmi di lui: eravamo nel mio territorio. Posai la mia katana sull’erba bagnata e mi sedetti a terra, le mani dietro la testa. Alle mie orecchie giungeva ovattato il rumore delle esplosioni. Le sentivo così vicine, forse perché le esplosioni erano anche dentro di me. E se c’era un’esplosione che faceva più rumore, più male delle altre, quella si chiamava Sakura Haruno, la mia Saku,un’altra nuinkein come me. Chissà cosa stava facendo in quel momento, chissà se stava rispettando il nostro accordo. Speravo che andasse tutto bene, per lei, che stava sacrificando tutto per me. Ero consapevole, purtroppo o per fortuna, di amarla. Certo, l’amavo solo come un uomo consumato dall’odio può fare”
 




Mi svegliai di soprassalto nel cuore della notte. Ero arrabbiata, stavo facendo un bellissimo sogno, bellissimo perché stavo sognando lui; chiusi gli occhi cercando di riprenderlo : da due giorni ormai non lo vedevo, dovevo necessariamente sognarlo…

“Io e Sasuke eravamo in un parco, pieno di fiori, pieno di profumi, pieno di luce e pieno di una pace che forse non sarebbe mai stata nostra. Correvamo felici, ci inseguivamo, per una volta era lui a cercarmi, a prendermi. Quando mi raggiunse mi abbracciò forte, ed io felice lo ricambiai.
-Ti ricordi il tuo primo tentativo di molestarmi?- mi chiese serio
Io risi. –Certo, avevo solo otto anni- … - Ti avevo preparato dei biscotti e te li avevo portati dopo il tuo allenamento…-
-Eri davvero insopportabile, già così petulante… io, tanto per accontentarti, presi un biscotto e lo assaggiai, ma erano disgustosi….-
-E lo sputasti subito.- continuai ridendo
Poi aggiunsi un po’ titubante
-Erano davvero tanto male?-
-Erano orribili, Sakura, davvero orribili- disse non sorridendo. Non lo faceva mai, neanche nei miei sogni.
-Hei, guarda che avevo solo 8 anni ed ora non cucino molto meglio…- e misi un ridicolo broncio.
-Non credo proprio- disse serio, poggiando le sue labbra sulle mie, in un gesto che era prepotente, ma che per i nostri standard aveva il gusto dell’amore. Per me era perfetto, assolutamente perfetto. Quando ripresi possesso delle mie capacità mentale dissi
- E ti ricordi il nostro primo bacio?- chiesi…bhe forse per lui non era una cosa così importante…
-Quando scappai da Kakashi-sensei e mi rifugiai  nel bosco?-
-Si, quella volta… ricordi? Ti venni a cercare tutto il giorno e alla fine ti trovai seduto sul ramo di un vecchio ciliegio… eri immobile e per un attimo temetti il peggio…-
Questa volta rise lui, rise davvero. – Iniziasti ad urlare il mio nome come un oca impazzita, salisti sull’albero e mi scrollasti per bene, ma io non mi muovevo…stavo semplicemente dormendo…-
-…guarda che temevo il peggio- dissi diventando rossa in viso, ricordando quello che era successo dopo…
-allora tu mi baciasti, all’improvviso, come per farmi svegliare…-
-era quello che cercavo di fare!- sbottai
-dai, ammettilo che hai solo approfittato della situazione…- disse con fare seducente. Lo odiavo quando faceva così. Tuttavia ero pienamente consapevole di una cosa: un Sasuke così normale poteva esistere solo nei miei sogni.
-Ma tu ricambiasti!-
-Tzè- fu il suo monosillabo di risposta.
-Ma perché eri scappato dal maestro Kakashi?-
-Perché gli avevo rivelato un segreto e lui mi aveva minacciato di dirtelo-
-Cosa?- dissi io, capendoci sempre di meno.
-Gli rivelai che quando ti vedevo mi facevi uno strano effetto… così ero andato a dirglielo, era l’unico che forse poteva aiutarmi a guarire, ma mi ris…-
- Rise e scappasti, e guarda caso, ti nascondesti su d’un ciliegio?!- continuai per lui, era facile immaginare un Sasuke 13enne alle prese con i sentimenti e un Kakashi che per questo non fa altro che ridergli in faccia.
-E tu perché mi inseguisti?- chiese, stringendomi di più a se.
-Ma ancora non l’hai capito? Io ti seguirò sempre, Sasuke-”

Mi sveglia di nuovo a causa del rumore assordante di un’altra esplosione. Bhe, addio bel sogno. La mia brandina, che si trovava nell’infermeria non mi era mai sembrata così comoda.
Ero avvolta da odore di disinfettante. Strabuzzai gli occhi e vidi Ino medicare dolcemente un jonin della sabbia feritosi ad una gamba.
-Scusami, stavo dormendo, di nuovo- dissi con fare colpevole
-Tranquilla Sakura-chan, e poi avevi un’espressione così felice…- disse lei, girandosi verso di me e prendendo altro disinfettante. – che stavi sognando?-
L’impossibile. –Bha, niente di che, sinceramente ora non ricordo- e feci un espressione un po’ stupida, di quando si cerca di ricordare qualcosa che è avvenuto dieci secondi prima, ma proprio non ce la si fa. In realtà ricordavo benissimo. Tutta quella felicità, tutta quella gioia, io e Sasuke così puri, avrei voluto che quel sogno durasse in eterno.

Ripensai velocemente agli avvenimenti degli ultimi tre giorni. Io, l’Uchiha, la mia promessa, la mia follia, il mio amore, la mia disperata voglia di stare accanto a lui, il mio insensato desiderio di rispettare quel piano, quelle regole, quel gioco. No, non era un gioco. Perché sarebbe potuta finire male, troppo male. Ma perché doveva essere tutto così difficile? Io e lui desideravamo solo stare insieme, perché l’amore deve essere sempre così difficile?! In realtà lo sapevo benissimo. Sapevo che l’amore non è un sentimento indipendente, che nasce e che cresce rilegandosi ad altro, intrecciandosi con gli altri. Ilnostro amore si era legato inevitabilmente alla vendetta. E la vendetta si era legata a noi, rendendoci ancora più uniti, facendoci diventare ancora più complici.

Il flusso dei miei pensieri fu bloccato dalla nascita di un pensiero più urgente: dovevo vedere gli anziani. I bastardi, come li avevamo soprannominati.
-Ino, io devo svolgere delle mansioni per Tsunade-sama, ti dispiace restare qui da sola?-
-No, Saku, saprò cavarmela, io sono una kunoichi professionista- disse facendomi l’occhiolino.
Sorrisi –non lo metto in dubbio Ino- e detto questo uscii dalla tenda.

Mi avviai verso la parte est del campo, nei dormitori dei jonin, dove sapevo che in quel momento, si nascondevano, ignari, gli anziani.
Scorsi Vusèki accucciato contro la parete della tenda, che sonnecchiava. Mi ricordava vagamente Naruto, con quella sua espressione serena. Non aveva idea del male che aveva intorno.
-Ehi, dormiglione, ti ricordo che sei in missione!- urlai divertita
-Ehm, mmmh….cos… sono Sveglio, Sono Sveglio, lo giuro!- si alzò in piedi di scatto, ma il cambio improvviso di posizione giocò a suo svantaggio e nel giro di pochi secondi si ritrovò di nuovo a terra, sotto lo sguardo divertito di Sakura.
-Si, sei davvero buffo…-
-Mi scusi, dotoressa- e dicendo ciò mi sorrise largamente e si rimise in piedi.
-Come stanno?- chiesi con fare preoccupato, riferendomi agli anziani.
-Bene: di Sasuke Uchiha neanche l’ombra- disse, con estremo orgoglio
-Fantastico- e sorrisi anche io. – Mica è stato avvisato qualcun altro del pericolo che corrono i consiglieri?-
-Assolutamente no. È stato mantenuto il segreto, come da lei e dall’Hokage richiesto. Nessun AMBU, nessun familiare sa niente… vedrà andrà bene!-
-Mmmh, si, andrà benissimo- e percepii di nuovo quella nota di follia nella mia voce. Per fortuna Vusèki non diede segno di accorgersene.
-Chi è la?- sentii una voce provenire dalla tenda. Cancu.
Vi entrai e vidi i due vecchi seduti vicini, rigidi e composti, con tutte le loro armi a portata di mano.
-Ah, siete voi dottoressa-
-Come state?-
-Stavamo meglio nell’altra tenda, era più grande- disse Dumani con fare lamentoso.
-E di quello sporco traditore dell’Uchiha neanche l’ombra- affermò Cancu sprezzante – siete sicura che siamo in pericolo?-
-Oh, assolutamente si- dissi, forse con una voce che tradiva un po’ troppo la mia contentezza.

Cancu impallidì. Conosceva la dottoressa Haruno come una delle eroine del villaggio e la kunoichi più promettente del paese del Fuoco. Ma quel suo strano guizzò negli occhi, ed improvvisamente quella sua tranquillità, quasi glaciale, così fuori luogo durante una guerra, lo facevano rabbrividire e gli mettevano addosso una sorte di paura tormentosa, un angoscia del domani e un senso di preoccupazione che aveva solo quando incrociava quegli occhi verdi. Così stramaledettamente brillanti, così maledettamente vivi.

-Bene, devo andare, ero solo venuta a controllare, sono contenta che stiate bene-
-A presto, signorina Haruno- disse Cancu, le labbra serrate. Dunami non mi degnò minimamente della sua attenzione, l’unica cosa che mi disse fu
-Aspettate, dottoressa, prima che andiate, ditemi, sapete qualcosa dei miei figli, sono venuti all’infermeria ultimamente… sono due jonin così bravi ma… uno di loro ha solo 17 anni…-
-Non ne so niente, signore-
-Ah- disse lui, con un misto di delusione e gioia. Forse questo significava che erano ancora vivi.
-Se li vede all’infermeria, può salutarmeli e dirgli che sto bene? Oh, loro sono la mia gioia più grande, per favore, se venissero feriti, la prego di curarli lei stessa, mi fido di lei!-
-Certamente signore- risposi, cercando di sorridere. Mi voltai ed uscii in fretta dalla tenda. Volevo correre via, scappare, ma mi sentii trattenere per un braccio.
-Cosa c’è Vuseki?-
-Mhn, niente… è solo che… visto che devo stare qui tutto il giorno… non è che lei potrebbe farmi compagnia? Tra un po’ mi dovrebbero portare del ramen…eh-
Sentii un’altra esplosione. Questa volta dentro di me.
Un po’ imbarazzata dissi – mi dispiace, ma devo andare urgentemente da Tsunade a fargli rapporto…sarà… sarà per un’altra volta- forse all’inferno.
-Ah, già…si certo- aveva detto lui, sorridendomi ancora.
Lo salutai e andai via, una volta uscita del suo campi visivo, cambiai direzione : ero diretta verso il bosco.

“Quando il sole sarà alto sulle nostre teste, tra due giorni, raggiungimi nel bosco, nello stesso punto di oggi e ci rivedremo”. Erano state queste le ultime parole di Sasuke l’ultima volta che c’eravamo visti. Agli altri potevo benissimo dire che ero andata a cercare delle erbe.

E in quello stesso scorcio di bosco, lo vidi, bello come sempre, seduto sopra il ramo di un vecchio albero. Mi arrampicai anche io e, lentamente, avvicinammo le nostre bocche fino a farle incontrare. Il bacio che ne seguì fu passionale, pieno di desiderio e così intenso che entrambi perdemmo l’equilibrio e finimmo al suolo. Ridemmo del leggero dolore che sentivamo ai muscoli dopo la botta: ma in quel momento esisteva solo l’altro.
Quando ci staccammo per prendere aria, fu lui a parlare per primo

-Il mondo va secondo i nostri desideri?-
-Si… tranne per un piccolo imprevisto-
-Cosa?-
-Tsunade ha voluto trasferire i vecchi e ha messo un jonin a loro guardia-
-è potente?-
-Si, ma si può rendere facilmente inoffensivo-
-Allora fallo-
-Si-


Silenzio interrotto solo dal rumore dei nostri pensieri.
-Mi dispiace che tu debba sopportare tutto questo, Saku- e mi avvolse in una specie di abbraccio, io mi accoccolai sul suo petto.
-è giusto che sia così-
-No, è semplicemente giusto per me, tu…-
-Ho giurato di seguirti per sempre, Sasuke- - non mollerò ora, io so che voglio-
-Vuoi me, ma io non posso offrirti niente-
-Puoi offrirmi la pace che a Konoha non avrò mai-
-E poi? Mi seguirai anche quando dormirò in una grotta perché saremo ricercati in tutte le terre?-
-Si-
-La tua follia è ammirevole, Saku-
-Si chiama amore, Sasu-
-Lo so, ma questo non cambia che sia folle-
Sorrisi.
-Siamo in due ad essere folli, vero?-
-Si- rispose, serio. Era sincero. Forse stavo sognando di nuovo. No.
Era assolutamente vero, era tutto così falsamente vero.

Mi mossi, cercai di nuovo le sue labbra, e quando ci trovammo in quel contatto, e lo approfondimmo, capimmo che c’era solo una cosa da fare, una cosa che volevamo entrambi. Approfondirlo di più.
Ci guardammo negli occhi, che ora erano diventati fuoco, e le nostre menti, e i nostri corpi erano perfettamente in sincronia.
Sentivo le sue mani dovunque, mi sentivo scottare e lo sentivo caldo, finalmente avvertivo che anche lui era vivo. Lo sentii indugiare sui miei vestiti, e quando finalmente ce ne liberammo, stavamo già rotolandoci sull’erba, ansimando leggermente e baciandoci con foga.
-Sasuke… per me è la pri…-
-Anche per me- aggiunse lui, sorridendo sulla mia mascella e continuando, poi, a baciarla.
-Sei sicu…-
-Voglio te-

Ed era tutto perfetto ora che finalmente ci amavamo.







Anticipazione Capitolo Quarto :
I grandi capi si concentrano sempre sulle cose sbagliate, ignorando i veri pericoli.
-Scusa Shizune, vado un po’ di fretta- la interruppi e sorrisi, al diavolo gli Hyuga –devo consegnare questa lettera- e gli sventolai sotto il naso una busta, che emanava uno strano odore di pesca – alla mia maestra, e se lei non c’è, la lascerò nella tenda, puoi dirgli tu che sono passata?-
-Ah, Ok Sakura, ma di chi è questa lettera?-
-Informazioni personali Shizune- e gli feci allegramente l’occhiolino, lei rise, si fidava così tanto di me.




Note D'autrice: Eccoci qui al terzo capitolo...è stato il più difficile da scrivere e da rendere accettabile, poichè questo rappresenta un ponte tra "il piano" e il suo svolgimento, a cui sarà completamente dedicato il capitolo quarto. Ormai stiamo a metà della storia xD. Spero che vi piaccia...mi raccomando lascite un commento :D
Grazie a tutti coloro che mettono la storia tra le preferite, le seguite, e a tutti coloro che recensiscono, vi sono davvero grata!



"L'amore non è un sentimento puro come ci vogliono far credere. L'amore è fatto di gelosia, di desiderio, di guerre: è come una battaglia che non possiamo fare a meno di combattere."

  
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