Taiga era rimasta accanto, ancora stordita dal bacio e dalla situazione, e aveva poi guardato la scatola. Un solo pensiero le pasṣ rapidamente in testa, pensiero che le permise di afferrare poi il suo ragazzo per il colletto della camicia e di mordergli il labbro, e poi di baciarlo quasi senza respiro. Lui aveva reagito con leggero stupore a quell’impeto, finendo poi, nella scarica di adrenalina scatenata da quel gesto, ad afferrare Taiga per la gambe, sollevarla poggiandola sul banco della cucina e a baciarla, abbracciandola fin quasi a soffocare, mentre i loro corpi erano del tutto attaccati.
Si staccarono per un attimo:” Questo posto mi sembra stretto, troppo.” Disse lui, con un leggero fiatone.