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Autore: Edenya404    21/11/2006    7 recensioni
La nostra Hermione è complessata e desidera essere migliore...ma non sempre ciò che desideriamo poi ci piace. Tra misteri e dolore vedremo un Hermione totalmente diversa....ma siamo sicuri sia proprio lei?! E se nessuno si accorgesse di niente?! Prima storia a capitoli che scrivo....ovviamente sarà presente la coppia Ron/Hermione^^ anche se la storia è incentrata sulla mitica brunetta grifondoro!!
Genere: Romantico, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hermione Granger e l’altra entità

Salve!!! Allora dalla mia testolina malata è uscita una certa ideuzza per fare la mia prima storia a capitoli^o^ premetto che se non recensite non la continuerò in quanto sarà una dimostrazione del fatto che non è di vostro gradimento^^!! Detto ciò passiamo alla storia, la nostra povera Hermione è complessata e desidera essere migliore…ma attenzione perché spesso i desideri si avverano in un modo completamente differente….

 

Hermione Granger e l’altra entità

 

Capitolo 1: Vita di una “secchiona

 

Quella mattina Hermione si sveglio di soprassalto, la fronte madida di sudore e il respiro affannato, si alzò dal suo letto e rabbrividì quando le coperte lasciarono il suo corpo accaldato. Passandosi una mano tra i capelli ribelli si avvicinò alla finestra, fuori il cielo era coperto da spessi nuvolosi grigi e un corvo volava alto nel cielo disegnando strani cerchi concentrici, si sforzò di ricordare il sogno di quella notte ma non vi riuscì, nella sua testa c’era solo confusione e un insieme di immagini sovrapposte l’una a l’altra. Sospirò posando lo sguardo su Grattastinchi che si era comodamente acciambellato ai piedi del suo letto, si vestì, lo prese in braccio e scese in sala comune decisa a leggersi un bel libro per tentare di debellare almeno in parte il suo mal di testa. Quando vi giunse notò che era deserta, dopotutto alle sei del mattino era più che logico Bene perlomeno potrò starmene un po’ in pace pensò, si sedette su una poltrona con la sua palla di pelo rosso in grembo, accese il fuoco con un colpo di bacchetta e si immerse nella lettura.

Passò un’oretta circa quando una voce la staccò da quelle pagine –Ehi Herm!!! Buongiorno, già sveglia?!- la voce trillante di Ginny era riconoscibile ovunque.

-Buongiorno Gin, non riuscivo a riprendere sonno…-

L’amica la guardò strana notando le occhiaie che le segnavano leggermente il viso e le si avvicinò  

-Mmh…sei sicura di stare bene? Hai una faccia strana….-

Hermione guardò il volto di Ginny a pochi centimetri dal suo era cambiata davvero molto in quegli anni, i capelli lisci e rossi erano più lunghi, le lentiggini le incorniciavano gli occhi azzurri così profondi e le sue labbra sottili erano spesso incurvate in un dolce sorriso, era proprio carina, al contrario di lei….si ritrovò a pensare.

-No Gin sta tranquilla, è tutto ok! Sono solo un po’ stanca tutto qua.-

-Bèh è logico, io te lo dico sempre che tu studi troppo!-

-Buongiorno ragazze!- Harry era entrato nella sala comune, aveva abbracciato Hermione e dato un breve bacio a fior di labbra a Ginny.

-Ron?!- chiese la mora arrossendo leggermente sulle guance

Harry sorrise furbescamente –Si è appena alzato, arriverà…se trova la porta del bagno!-

In quel momento un Weasley assonnato scese modello zombie le scale e per poco non inciampò sul tappeto, si avvicinò ai suoi amici e si sedette pesantemente su una poltrona mormorando qualcosa sul fatto che le lezioni dovrebbero cominciare più tardi.

-Buongiorno Ron- disse Hermione

-mmh…’giorno- rispose il rosso con la voce impastata dal sonno

-Coraggio su, cos’è codesta fiacca?! Stamani abbiamo Trasfigurazione alla prima ora, hai fatto tutti gli esercizi vero?!- chiese la mora

-Oh Herm ma non hai altro a cui pensare alle sette di mattina?! Ieri sono tornato tardi dagli allenamenti di Quiddich, non ho avuto tempo, la McGrannit capirà-

-Ma come capirà?! Ron non è la prima volta che non fai i compiti assegnati con la scusa degli allenamenti, quanto pensi reggerà ancora…-

-Ma insomma cos’hai stamattina? Sei più acida del solito…-

-Io sarei acida! Meglio acidi che sfaticati….sto solo cercando di aiutarti-

-Senti non tutti vogliono vivere una vita sui libri come te ok?! Se tu sei una secchiona non è detto che lo debba essere anche io! Io ho altre priorità oltre lo studio!-

Hermione si pietrificò al suono di quelle parole, guardò negli occhi il suo migliore amico, nonché il ragazzo che amava, e una fitta dolorosa alla testa la fece gemere di dolore, si portò le mani alle tempie e, chiuso il suo libro, uscì di corsa dalla sala. Harry e Ginny erano rimasti spiazzati dal suo comportamento, non era la prima volta che Hermione e Ron litigavano, avevano avuto discussioni anche peggiori di questa, eppure stavolta la loro amica aveva reagito diversamente senza un motivo particolare il che preoccupò notevolmente tutti e tre. Durante la mattina Ron non aveva fatto altro che guardare la sua amica seduta al primo banco, pieno di sensi di colpa…ne aveva osservato ogni singolo gesto, come si spostava un boccolo ribelle dietro l’orecchio, come mordicchiava la punta di una matita, come alzava la mano ad ogni domanda dei professori, e in ognuno di questi gesti c’era qualcosa che lui amava e che solo lei sapeva dargli.

Finite le lezioni Ginny, Harry e Ron andarono a pranzo ma Hermione non venne, quest’ultima, finita l’ora di Piton si dirigeva verso il suo dormitorio con il solito, incessante, mal di testa che le martellava dolorosamente da quando si era svegliata. Camminando per i corridoi non si accorse che un gruppo di Serpeverde le passava accanto e urtò Pansy Parkinson facendo cadere i suoi libri a terra. La ragazza la guardò con aria schifata mentre la bruna raccoglieva il volume di Pozioni e lo riponeva nella borsa –Sta attenta a dove vai stupida mezzosangue, ce li hai gli occhi no?! Usali per guardarti intorno invece di tenerli sempre su codesti maledettissimi libri….- sibilò gelida la ragazza, una risata sguaiata si levò dalle labbra di Millicent Bullstrode che aggiunse –Se continuerai a vivere per lo studio ti sposerai un libro, sempre che anche lui voglia una schifosa secchiona come te!- poi il gruppetto si voltò e lasciò Hermione da sola in mezzo al corridoio.

Giunta nella torre della sua casata la mora si diresse in dormitorio e si sedette sul suo letto guardando con aria assorta fuori dalla finestra. Passarono pochi minuti quando la porta si aprì e qualcuno entrò, la ragazza riconobbe la presenza della sua migliore amica solo dal modo leggero con cui si era avvicinata a lei, la sentì sedersi al suo fianco e sospirò quando questa le poggiò una mano sulla spalla…si voltò a guardare quei suoi occhi azzurri e le lacrime iniziarono a spingere per uscire. –Herm che cosa è successo?- chiese dolcemente la rossa, a quel punto Hermione non riuscì più a contenersi, scoppiò a piangere e affondò il viso nei capelli dell’altra –Oh Gin sono soltanto una stupida secchiona…- mormorò, la voce rotta dal pianto ridotta ad un sussurro mentre Ginny le accarezzava pian piano i capelli tentando di calmarla –Ma no Herm che dici?! Tu sei la strega più brillante di tutta Hogwartsti invidiano in molti sai?!- ma la sua amica non aveva sentito le ultime parole in quanto era fuggita mormorando un –Oh Ginny!-

Correva per i corridoi con il volto completamente bagnato di lacrime, tutti la vedevano come una ragazza fissata coi libri, per tutti era soltanto la secchiona di turno, quella che studiava e sapeva ogni cosa, la fonte a cui appellarsi in caso di problemi nei compiti e basta…non c’era nessuno, a parte Ginny, che la considerasse per quello che era veramente sotto la scorsa di studiosa. In particolare c’era una persona, con adorabili capelli rossi ed occhi azzurri, che non si era accorta che lei, in fondo era una ragazza…il suo migliore amico Ron. Si sedette sotto un albero nel giardino e si passò una mano tra i capelli cespugliosi, ce l’avrebbe mai fatta a dirgli quello che provava per lui?!

Poco più in là, il ragazzo in questione, stava fermo in piedi con le mani sprofondate nelle tasche ad osservare la sua migliore amica che singhiozzava seduta sul prato, una morsa gli attanagliò lo stomaco nel vedere quella esile figura così triste e si sentì terribilmente in colpa per le cose che le aveva detto quella mattina e che non pensava assolutamente, aveva deciso, il giorno seguente le avrebbe chiesto scusa! Si voltò e tornò da Harry che lo attendeva in sala comune…

A cena Hermione non si vide, aveva passato tutto il pomeriggio a pensare seduta sotto quell’albero, lontano da occhi indiscreti, quando la sera rientrò in dormitorio le altre ancora non erano andate a dormire. Lo sguardo le cadde sulla foto scattata a Natale con le sue compagne, c’era Lavanda con quel suo corpo scolpito e l’occhio malizioso, Calì con quei suoi capelli liscissimi e la sua esuberanza, Luna dai biondi capelli e lo sguardo profondo e Ginny i cui capelli rossi contrastavano con il mare degli occhi. La bruna sospirò guardando la sua immagine e si mise a letto stringendo tra le mani la foto, se solo avessi una delle caratteristiche delle mie amiche sarei una ragazza normale non una stupida secchiona pensò mentre chiudeva gli occhi…una piccola lacrima cadde sul volto dell’Hermione fotografata e assunse una strana forma a mezzaluna di colore nero…

 

Alooooooora?! Dite dite vi è piaciuto il primo capitolo?? Cosa sta succedendo alla povera Mione?? Se recensite lo scopriremo….non è una minaccia eh?!^^” Bacioni a preso, spero!!

Mione14

  
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