<< I tuoi voti scolastici sono calati ulteriormente. Mi deludi molto, figlia. Pensavo che saresti stata capace di fare di più, ma mi sbagliavo… >>
Le parole di suo padre le riecheggiavano ancora nella mente, i suoi discorsi
sempre educati e ben costruiti, ma più feroci di qualsiasi insulto. Non
la guardava mai in faccia.
Presa da un impulso improvviso, corse, lontano dalle vie del centro, lontano
da quegli occhi, e finì in una stradina buia e vuota, lontana da tutto.
I suoi occhi incrociarono un cagnolino, abbandonato sul suolo fradicio. Completamente
indifeso.
Hinata non era mai riuscita a tirare fuori la benché minima traccia di
violenza, nonostante i continui allenamenti al dojo. Eppure, da qualche
parte in profondità, doveva esserci una scintilla, un nervo che scattò
esattamente in quel momento.
Come spiegarlo, altrimenti?
Come spiegare perché incominciò ad accanirsi sulla creatura, tirando
violenti calci e pestoni, gridando, ridendo e piangendo allo stesso modo. Come
spiegarlo?
Forse sfogarsi su qualcuno di più debole, come facevano tutti, l’avrebbe
fatta sentire meglio.
<< Non ha senso fare del male agli altri per sfogare il proprio rancore personale, sai? >>
La voce apparteneva a un ragazzo, capelli scuri e occhi affilati, un’espressione di malcelata ferocia dietro la voce apparentemente calma.
<< Mi… Dispiace. >>, sussurò lei, senza forze. Cadde in ginocchio, respirando pesantemente.
Il ragazzo si avvicinò. Hinata rabbrividì, alzando gli occhi:
forse l’avrebbe picchiata?
Contrariamente alle sue aspettative, si limitò a chinarsi, prendendo
l’animale in braccio.
<< Chiedere scusa è inutile, adesso. Dovresti cercare di rimediare agli errori. >>, e detto questo, le piazzò l’animale in braccio.
Hinata sentì le lacrime premere per uscire, e si morse un labbro un forza: no, questa volta non avrebbe pianto. Avrebbe lottato, anche a costo di cadere ogni volta.
<< Scus-
Prima che avesse potuto concludere la frase, il misterioso ragazzo le aveva piazzato una mano sulla bocca, impedendole di dire altro.
<< Te l’ho già detto… Non serve scusarsi. >>
Hinata sorrise.
<< Allora… Grazie. >>
* * *
Fa schifo. Ve lo assicuro, la detesto.
E poi Hinata si comporta sempre allo stesso modo, eccheppalle. (ma questo credo
sia colpa mia).
Facciamo il punto della situazione, gentlemen and gentlewomen.
Quali mancano?
Se non erro, l'altra Itachi/Sakura, la Naruto/Sakura
e la Kankuro/Sakura.
A proposito di quest'ultima, nota dolente. Non ho idee. Come diamine li piazzo
Kanky e Miss Big-Babol? Se ci tenete datemi qualche idea, perché altrimenti
la rimpiazzo felicemente con un'altra sui Sand Sibs (mica si può sempre
parlare di Sakura, che cavolo.) Quindi... Facciamo altri quattro drabbles più
il capitolo speciale (non chiedetemi come mi farò venire un idea. Le
vie del signore sono misteriose e infinite... ehm.)
alla prossima, suzako
Next => Itachi e Sakura [Too much love will kill
you] "Le sue parole erano fredde e pungenti, a volte crudeli,
ma preziose come gocce di pioggia..."