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Autore: more_    01/05/2012    67 recensioni
«Louis è il padre del mio bambino» dissi sottovoce con tono piatto. Mio cugino spalancò gli occhi appena sentì quelle parole e si alzò dal letto di scatto, squadrandomi.
«Chi è quella testa di cazzo?» gridò sottovoce per non farsi sentire, né da Nathan né da Anne e gli altri. Io annuii abbassando lo sguardo. Harry si abbassò verso di me e mi mise le mani sulle spalle «Dimmi che stai scherzando! Lui non può essere il padre di Nathan!»
«Secondo te non ricordo con chi ho fatto sesso, Harry? E’ lui, Louis Tomlinson. Mi piaceva, molto temo fa, peccato che lui mi abbia solo usata! Veniva al mio stesso liceo a Doncaster, e ora non ci credo che sia qui, dall’altra parte della casa. Guarda un po’ tu che coincidenza!» chiarii mentre altre lacrime di rabbia scendevano sul mio volto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-And well there must have been a time
I was a reason for that smile
So keep in mind

 

«Oh mio Dio» esclamai sorpresa facendo cadere la mela dalle mie mani sul tavolo. Mi alzai di scatto con un gesto veloce e corsi incontro a Zayn, che era rimasto fermo dov’era con un’espressione serena dipinta sul volto. Allargò le braccia appena mi vide correre verso di lui e mi prese al volo stringendomi con forza.
«Sei un lurido, dovevi tornare tra due settimane» sussurrai allacciando le braccia attorno al suo collo per poi tirargli un pugno sulle spalle, fingendomi offesa.
«Volevo farti una sorpresa» rispose allontanandomi di poco da lui per guardarmi bene in faccia, e solo in quel momento mi ricordai che non ero truccata, che il mio abbigliamento era una vecchia tuta delle superiori e che i miei capelli facevano veramente schifo.
Invece, Zayn, era tremendamente perfetto: le guance erano lisce e morbide, segno che si era fatto la barba quel giorno stesso, i capelli erano più corti rispetto all’ultima volta che lo avevo visto ed emanava un profumo buonissimo. L’unica cosa che mi era nuova nel suo viso era una cicatrice all’altezza del sopracciglio destro, ma prima che potessi chiedergli come se la fosse procurata, mi intrappolò in un bacio che mi fece restare senza fiato.
«Uhm-uhm» fece qualcuno alle nostre spalle facendoci allontanare «i bambini non dovrebbero assistere a queste scene» disse Harry sedendosi affianco a Nathan.
«Allora chiudi gli occhi» lo schernì mentre mi leccavo le labbra per assaporare di nuovo quel sapore che mi era tanto mancato in quei tre mesi.
«Questa non era male, Mylène!» mi disse Niall avvicinandosi a Zayn, per salutarlo, come due vecchi amici.
«Grazie biondo» gli riposi rimanendo accanto a Zayn «Nathan vieni qui a salutare Zayn» dissi poi a mio figlio, che era rimasto impassibile sulla sua sedia, ci guardò per alcuni secondi senza fare niente e poi il suo sguardo fu attirato da qualcos’altro, o qualcun altro.
«Papà!» esclamò saltando dalla sedia per raggiungere Louis, che era appena tornato a casa. Mi voltai verso loro due e vidi Louis prendere in braccio Nathan e poi guardare me e Zayn con disappunto e sorpresa.
«Louis» lo salutò Zayn appoggiando un braccio sulle mie spalle, mi morsi un labbro e guardai l’espressione da duro che aveva assunto il ragazzo di fronte a me, che brutta situazione.
«Andiamo al parco Nathan» disse indifferente senza ricambiare il saluto, ci mandò un’altra occhiata e poi sparì dalla nostra vista insieme a mio figlio.
Abbassai lo sguardo e presi un respiro profondo, era incredibile il modo in cui si era allontanato da me Louis negli ultimi tre mesi, le parole che ci scambiavamo si erano ridotte al massimo, e ci vedevamo sempre di meno dentro casa, e dire che avevo fatto tanto per eliminare l’odio che provavo verso di lui.
«Ci ho provato» sospirò Zayn alzandomi il viso con una mano, gli sorrisi a fatica e  mi avvicinai al tavolo con lui appresso.
«Il suo umore ultimamente è sotto lo zero» lo informò Harry iniziando ad accarezzare di nuovo Tanya «il lavoro lo stressa» certo, il lavoro.
«Poco importa» rispose Zayn chiudendosi nelle spalle poi prese la mela che avevo lasciato sul tavolo e iniziò a mangiarla come se niente fosse «uhm, buona» esclamò poco dopo sorridendo.
«Scusa per il comportamento di Nathan» gli sussurrai mortificata «non è abituato a te»
«E’ un bambino, lo posso capire» mi rispose baciandomi una tempia.
 
Era incredibile quanto mi fosse mancato quel letto con le lenzuola bianche e i cuscini blu, il rumore del tram che passava ogni dieci minuti e la buffa suoneria che aveva Zayn sul suo cellulare, un mischio di roba tunz-tunz e pop. Mi voltai verso di lui e lo vidi sbuffare mentre si liberava di tutte le coperte che aveva addosso.
«Non te ne andare» gli sussurrai trattenendolo per un braccio per poi appollaiarmi su di esso come una bambina.
«Solo pochi secondi» mi rassicurò lasciandomi un bacio sulle labbra, feci una smorfia e mi allontanai per prendere il mio di cellulare, che intelligentemente, avevo lasciato sul comodino e non sulla cassettiera come qualcun altro.
Erano già le otto di sera, sicuramente a casa si stavano chiedendo dove fossi dato che avevo passato tutto il pomeriggio con Zayn,.
«Sì, è arrivata anche a me.. Okay, ci vediamo lì» sentì sussurrare Zayn al telefono mentre cercavo la mia canotta con le roselline che avevo comprato qualche giorno prima «cosa stai facendo?» mi chiese dopo stendendosi di nuovo sul letto.
«Mi vesto, non è ovvio?» risposi scettica sistemandomi la maglia.
«Di già?» fece affiancandomi con la delicatezza di un bisonte riprendendo a baciarmi il collo fino ad arrivare sulle mie labbra, che divorò all’istante. Lo assecondai iniziando a baciarlo con foga, feci finire la mia mano sul suo viso e poco dopo mi resi conto che non era il bacio che volevo, era diverso, diverso da quello passionale e dolce di Louis.
La mia mente mi riportò a quella sera, quando la parte irrazionale di me aveva vinto, e maledissi tantissimo i miei pensieri: non potevo pensare a Louis mentre baciavo Zayn, era illogico e schifosamente vergognoso.
Spalancai gli occhi e mi staccai con un strattone da Zayn, che parve piuttosto sorpreso dalla mia interruzione.
«Cosa c’è?» mi domandò accarezzando i miei capelli.
«Devo andare a casa» affermai fredda alzandomi dal letto per recuperare le mie scarpe.
Zayn sbuffò imitandomi e iniziò a dirigersi verso il bagno «Il tempo di farmi una doccia e ti accompagno, okay?»
Annuii distrattamente e mi lasciai cadere di nuovo sul letto appena Zayn chiuse la porta del bagno, fissai il soffitto bianco per un tempo indeterminato, lo scroscio dell’acqua della doccia cullava i miei pensieri e non potevo credere che avevo pensato a Louis, mi sentivo così stupida e confusa.
Quando sentii il rumore dell’acqua fermarsi capii che Zayn aveva finito di lavarsi così mi alzai e mi diressi verso l’entrata dovevo avevo lasciato la mia borsa. Mentre cercavo un elastico per legarmi i capelli nelle tasche interiori della borsa notai, appoggiata su di un mobile, una busta da lettere bianca già aperta. Spinta dalla curiosità la presi in mano e l’aprii estraendone il foglio che c’era all’interno.
Il cuore mi si fermò all’altezza della gola appena lessi ciò che c’era scritto, avrei preferito non leggerla quella lettera.
«Mylène» sussurrò Zayn dietro di me, sussultai sentendo la sua voce e mi voltai di scatto con uno sguardo terrorizzato dipinto sul viso. Presi un grosso respiro e poi lo guardai dritto negli occhi.
«Quando avevi intenzione di dirmelo? Il giorno prima? Cazzo, ti traferiscono a Edimburgo e ritorni tra un anno, un anno te ne rendi conto?» urlai  infuriata sbattendo con forza la lettera contro il suo petto.
Un anno senza di lui, no, non potevo sopportarlo.
«Mettiti nei miei panni, non è facile» rispose prendendomi le mani per avvicinarmi a lui.
«Non è facile un corno, Zayn! Dovevi dirmelo questa mattina appena mi hai visto, tenere nascoste queste cose non migliorerà la situazione, pensavo che tu l’avessi capito!» sbraitai spingendolo.
«Volevo dirtelo con calma, volevo parlare con te a quattr’occhi con tranquillità, ma non oggi.. oggi dovevamo essere io e te senza problemi» chiarì aggrottando la fronte «Avevo pensato di prenderci una pausa, ora è tutto più complicato, ci farebbe bene»
Una pausa? Sgranai gli occhi sorpresa da quello che mi aveva detto nonostante lui sembrasse totalmente serio e sicuro.
«Non puoi averlo detto seriamente» sussurrai con la voce che mi tremava per i nervi.
«Io non riesco a reggere questa situazione, come ho già detto, è complicata»
«E di chi è la colpa secondo te?» sbraitai sbattendo una mano sul mobile affianco a me, ero infuriata nera, la rabbia aveva preso possesso del mio corpo. Zayn abbassò il capo e il silenzio rispose per lui facendomi capire che voleva veramente chiudere con me.
«Hai altro da dirmi?» gli chiesi mentre delle lacrime si facevano spazio per uscire fuori ed esplodere, tentai di trattenerle e con uno sforzo enorme le rimandai dentro.
«Non vuoi veramente sapere le cose che ho da dirti» sostenne continuando a guardarsi i piedi nudi, ancora leggermente umidi per via della doccia che si era fatto.
«Io devo saperle!» esclamai prendendo un grosso respiro.
«Mio padre vuole spedirmi in missione e ho conosciuto una ragazza al campo, ci sono andato a letto» disse tutto d’un fiato fissando finalmente i miei occhi con le sue iridi così scure e misteriose, quasi liquide.
Rimasi totalmente senza parole da quello che mi aveva detto, sentii la gola seccarsi in pochi secondi e gli occhi inumidirsi di nuovo, non avevo più la forza per parlare.
«Ma io ti amo ancora Mylène, davvero» continuò dopo appoggiando le sue mani sul mio viso per attirarmi verso di lui. Scoppiai in un pianto nervoso e i miei occhi si sciolsero in un mare di lacrime, non avevo neanche la forza di respingerlo.
Quello non era il mio Zayn, non era lo stesso ragazzo che avevo conosciuto pochi mesi prima, quello che aveva il sorrisetto strafottente sempre sul volto e un ciuffo all’insù più alto di sei centimetri, non era più Zayn con la Y e non con la I.
«Sei uno stronzo» mormorai mentre mi lasciavo stringere come una stupida dalle sue braccia «tu non mi ami, non più, non mi staresti lasciando altrimenti»
Non rispose nuovamente, la sua bocca non si aprì per negare ciò che avevo appena detto. Chi tace acconsente, no?
«Allontanati» dissi con fermezza spingendolo «Non avrei mai pensato di dirtelo ma sei un verme, un bastardo. Qual è il tuo vero scopo Zayn, lasciarmi per andare da quella che ti sei fatto?»
«No, lo sto facendo per te Mylène» mi disse tirando su con il naso, non poteva mettersi a piangere anche lui «la tua vita sarà migliore senza di me»
«Pessimo tempismo Zayn, l’hai già peggiorata» conclusi prendendo la giacca e la borsa, non volevo rimanere un secondo di più in quella casa, non volevo vederlo più.
«Mylène..» lo sentii dire un’ultima volta mentre aprivo la porta d’ingresso ed uscivo da quel covo di bugie e scuse. Il tonfo che provocò la porta nel chiudersi mi fece sussultare provocando in me nuovi singhiozzi, mi voltai di nuovo per dare per l’ennesima volta uno sguardo a quella casa, sperando che Zayn uscisse da lì con solo i boxer addosso, con delle scuse a portata di mano e con la frase “sei su scherzi a parte!” per poi baciarmi fino a farmi morire, ma non successe e nuovamente pensai che era stato uno stronzo sfruttatore.
Mi asciugai in fretta le lacrime con le maniche della giacca, ma neanche il tempo di farlo che i miei occhi si erano appannati di nuovo. Appena arrivai davanti casa di zia Anne il mio corpo si bloccò, se mi avessero vista tutti in lacrime sicuramente mi avrebbero fatto un milione di domande, così decisi di deviare per raggiungere il parco non molto distante.
Stremata mi accucciai su di una panchina, a quell’ora non c’era nessuno, le altalene cigolavano per via del vento e un profumo di pini alleggiava tranquillamente nell’aria.
La suoneria del mio cellulare mi fece sobbalzare dal mio stato di solitudine, controllai chi fosse sperando un’altra volta che fosse Zayn per scusarsi, ma il nome che lessi mi fece arrotolare lo stomaco.
«Sei ancora da Zayn?» mi chiese subito Louis con aria fredda appena schiacciai il tasto verde «Nathan si sta innervosendo, vuole te»
«No, sono al parco» dissi desiderando altamente di sembrare il più serena possibile.
«Al parco? A quest’ora girano i drogati lì dentro, vieni subito a casa!» mi ordinò con tono duro, come se mi stesse importando molto dei drogati.
«Raggiungimi, ti prego» lo implorai scoppiando in un singhiozzo.
«Cos’è successo?» mi incalzò preoccupato.
«Ti aspetto» conclusi chiudendo la chiamata e prendendo un bel respiro, sperando che arrivasse presto.
Dei passi veloci che si avvicinavano, pochi minuti dopo, mi rassicurarono così mi alzai dalla panchina e aspettai Louis in piedi, appena mi notò il suo passo aumentò facendolo diventare una corsetta veloce.
Non feci in tempo neanche a guardarlo negli occhi perché mi ritrovai intrappolata in un suo abbraccio, che mi fece perdere l’equilibrio.
«Mi ha lasciata, Louis, non mi vuole più» singhiozzai stringendo la sua felpa che sapeva di buono e di pulito.
«Sshh» mi zittì stringendomi più forte «me lo racconterai dopo»
E mi stupivo sempre di più per quanto Louis calzasse benissimo con me stessa.

 


 

__________________________________________
RIP ZYLENE çç
Buon qualcosa a tutte voi care lettrici (sinceramente non so se ci sia qualche lettore maschio ò.ò non penso), ecco il nuovo capitolo!
Penso che riceverò tantissime minacce di morte dato che molte di voi sono team Zayn.
Mi dispiace per voi Zyleniane (?) ma sono OUT.
Quane Lyleniane (?) esulteranno? :D
IO SICURAMENTE, YEP!
Ammetto che è stato un po' difficile scrivere questo capitolo, ci ho messo tipo tre giorni e ancora non mi convince, e ammetto anche che ho un po' ho pianto insieme a Mylène mentre si stavano lasciando çç Poor Mylène, tutte a lei è.è Ma che sfiga figlia mia!
Comunque.. penso di essere morta e poi essere resuscitata per scrivere il capitolo. 
50 RECENSIONI PER IL CAPITOLO SCORSO? çç
STO MALE, STO SCLERANDO, IO VI AMO.
Tra poco diventate i miei idoli! (ogni riferimento è puramente casuale #sarcasm)
E poi sul serio, 244 tra le preferite, 273 tra le seguite e 61 tra le ricordate. PER NON PARLARE DELLE 422 RECENSIONI MESSE INSIEME!
QEFOAJONEGQAFKSNFAHWD STO SALTELLANDO.
All'inizio non pensavo di ricevere tutto questo successo, lo devo tutto a voi!
Il giochino dell'altro capitolo ha funzionato vedo :D 
Lo facciamo di nuovo? :)
Okay, "TU CHE SEI LI' E CHE STAI LEGGENDO, MI LASCI UNA RECENSIONE PER FARTI NOTARE?" :D Grazie :)
In più volevo chiedervi un'altra cosa, QUANTE DI VOI PREFERIREBBERO UN FINALE LYLENE? OPPURE ZYLENE?
Ogni risposta, ovviamente, non influenzerà la storia, è solo una curiosità :)
Magari scrivetemi anche come volete che questa storia finisse :)
Risponderò a tutte le recensioni (mi domando se finirò mai LOL) domani, per ringraziarvi una ad una come faccio sempre u.u 
Mi scuso per qualche eventuale errore, è tardissimo e domani c'è scuola, lo rileggerò domani con attenzione :)
So #pubblicitàtime
(sono le altre mie tre FF)

 






 

Questo spazio è più lungo del capitolo tra poco D: Vi ricordo che il prossimo sarà il capitolo decisivo, e che quindi ne manca solo uno più l'epilogo.
*iniziaapiangere* #depression
Un bacio ENORME,
More_
*puff*

 
 
 
 
 

   
 
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