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Autore: FunnyPink    02/05/2012    7 recensioni
La mia storia, mi dispiace ma non ho saputo trattenerla mi è venuta e ho dovuto scriverla, le parole sono uscite con vita propria.
Edward e Bella sono destinati a incontrarsi, lei non ha avuto una vita facile, vive per strada, neanche lui ha conosciuto subito la felicità, ma l'ha trovata grazie e a Esme e Carlisle, ma quando entrerà nella sua vita Bella...
Sono umani, sono giovani, cosa hanno da perdere, tutto e niente!
Dal -Capitolo 10-:
-Dopo qualche secondo la sua voce mi arrivò agli orecchi
"aiutami, ti prego, Edward, aiutami"
Crollò, le sue gambe cedettero, e sentii, il suo peso scivolare giù, le feci forza sul suo corpo tenendola, in un attimo mi ero chinato, e le avevo passato un braccio dietro i ginocchi, la sua testa stava appoggiata di lato al mio braccio, senza forze, ma sveglia, sentivo il respiro e lievi gemiti
"Edward, ti prego"
"ci sono io, non ti preoccupare ci sono, io, ti aiuto io"-
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao dopo due capitoli del passato si torna nel presente e di nuovo con Bella e Edward alle prese con la loro nuova vita, tutto succede lo stesso giorno ma sono due situazioni diverse.

 

 

 

Pov Edward

 

 

 

 

Adesso devi...ehm secondo me dobbiamo girare a destra e tornare in città, non so dove stai entrando, ho perso completamente l'orientamento nella cartina, dovresti andare più piano tesoro”

lascia stare la cartina”

principessa...tesoro ci perderemo”

siamo ancora nella penisola olimpica e nella contea questo ci basta, andiamo Edward...”

ah ah simpatica, ma perché ti ho lasciato guidare?”

perché non puoi resistermi”

già giusto, ma sei una neopatentata, quindi dovresti andare cauta”

ma io sono completamente a mio agio”

oh si lo vedo bene, prendi le curve come un pilota di rally” rise divertita, non era male in realtà era davvero una buona pilota, dopo il primo viaggio inaugurale dove mi ero fatto prendere dal terrore, avevo in seguito constatato che si era impegna moltissimo fino a trovare feeling con l'auto e la strada, inoltre diceva di sentirsi protetta all'interno dell'auto, con il suo involucro metallico che la proteggeva dall'esterno, non ovviamente dai pericoli della strada ma da occhi e il resto del mondo.

 

Non era stato facile fare quell'intervista a New York, e per quanto potesse esser liberatorio e d'aiuto l'aveva resa inquieta, tanto che aveva avuto uno dei suoi incubi che la tormentavano all'inizio della nostra convivenza. Ancora la rivista non era uscita ma già se ne parlava e per attirare l'attenzione avevano fatto trapelare dei particolari e delle citazioni compresa una foto, il tutto sarebbe uscito tra due settimane, per questo stavamo tenendo il conto alla rovescia, con la paura che si riversasse qualcosa sulla nostra famiglia e su Bella che doveva invece vivere tutto con quiete e serenità.

 

Oh MIO DIO!” l'esclamazione di Bella mi riportò improvvisamente con il pensiero al presente in modo brusco tanto che mi spaventai, corsi con lo sguardo intorno a me, cercando un segno di cosa avesse potuto provocare tale esclamazione, ero già partito col pensiero alla paura che avesse forato, tamponato o investito qualcuno. Invece Bella accostò tranquillamente a bordo strada, per poi scendere dalla macchina e fermarsi fuori dello sportello.

Constatato che niente era stato danneggiato, mi sfilai la cintura di sicurezza e scesi dopo di lei.

Bella che è successo?”

Guarda” mi disse, teneva una mano sulla fronte per proteggersi dal sole che stranamente quel giorno era forte e avvolgente, e indicò una villetta avanti a noi.

La casa con un ampio spazio verde pubblico era contornata da una siepe, ma si poteva intravedere la struttura dato che la strada era in salita. Era una bella casa, una villetta vera e propria. Ma quello che più aveva attirato l'attenzione della mia fidanzata era un cartello giallo che adesso attraeva anche i miei occhi.

IN VENDITA” lessi, sorrisi tra me, mi guardai attorno, era una zona esterna alla città, qui su una collina non era pratico,anzi una zona prettamente residenziale, ogni casa era diversa dall'altra ma isolata e ben curata, una zona più ambiente. Qualche centinaio di metri più addietro, avevamo superato un parco giochi con giardinetto pubblico, all'angolo forse uno dei pochi esercizi commerciali della zona un piccolo bar con pareti in vetro.

Fissai un attimo Bella, mi piaceva questa zona ma sembrava entusiasmare ancora di più lei che sorrideva osservando poi anche lei il quartiere per poi voltarsi verso di me.

Sei venuta qui a posta?”

per questa casa? No non lo sapevo, ho visto solo questa zona residenziale carina quassù dalla cartina ieri, e ho pensato che potesse ricordarti un po' la casa di New York, e in effetti un pochino gli assomiglia per quanto possa essere Port Angeles rassomigliante con la grande mela, così ho cominciato a salire, ma il cartello l'ho visto adesso con te...e...non pensi sia molto carina?”

Mi sentivo un imbecille, mentre lei fremeva entusiasta per il suo progetto andato a buon fine non potevo pensare assolutamente alla casa, avevo lei avanti agli occhi che si tratteneva dal saltare forse o dal festeggiare di aver trovato qualcosa che assomigliasse alla mia vecchia villa e potevo anche sapere perché, perché lei si sentiva di avermi strappato da quella casa e da quella città e trovare qualcosa del genere poteva solo farla sentire meglio. Mentre a me che non importava, mi sentivo orgoglioso di lei, fremente al suo entusiasmo e terribilmente e struggevolmente innamorato.

Tanto che invece che carina avrei detto bellissima, anche se non stavo contemplando certo la casa.

Hai ragione” dissi però cercando di tenere un contegno e assecondandola “davvero una bella casa” e comunque diciamolo lo era, ora che finalmente gli prestavo qualche attenzione.

Dici che possiamo chiedere? O dovremmo sentire l'agenzia anche se non so quale sia”

possiamo provare a suonare, tentare non casta nulla” le presi la mano intrecciandola alla mia, e dopo un'occhiata alla strada attraversammo.

Sorrisi al passo/corsa/saltello di Bella. Suonammo al cancelletto pedonale vicino al cancello che dava sul vialetto, all'interno un'auto argentata faceva ben sperare. Difatti entro poco una signora fece capolino dalla porta d'ingresso, indossava un cappotto e aveva una borsa a tracolla

Si?”

Ci scusi il disturbo signora, ma stavamo passando di qua e abbiamo visto il cartello di vendita, e ci chiedevamo se ci fosse ancora l'offerta, se potevamo avere qualche dettaglio o avere almeno il numero della sua agenzia” dissi

oh, io non collaboro con nessuna agenzia però...aspettate apro il cancelletto” il rumore elettronico del cancellino aperto ci fece avanzare. Appena aprimmo trovammo il giardino anteriore che correva fin dietro casa, nel mezzo grandi vasi di fiori colorati e una siepe ben curata.

Quando arrivammo a un metro dalla signora constatammo che sembrava davvero sul punto di partire

deve andare via? Non vorremmo disturbare è una cosa improvvisa”

si stavo andando in realtà, ma posso dedicarvi alcuni minuti, sapete non ci sono molte persone che acquistano casa e con la crisi nessuno vuole investire su immobili soprattutto come questo, in più odio le agenzie immobiliari, ti fregano un sacco di soldi, ma si sa almeno ti trovano acquirenti, non volevo tediarvi comunque dicevate di essere interessati?”

si esattamente per noi non importa fare con o senza agenzia purché sia fatto regolarmente”

non vi preoccupate, ho avvocati e amici che possono aiutare e vi assicuro che tutto quel che faccio è regolarissimo, entrare un attimo purtroppo non posso trattenermi però...”

no si figuri, possiamo anche tornare, abbiamo visto questa casa solo per caso e ci piaceva”

vi prendo dei fogli aspettate”

Restammo immobili nell'ingresso volgendo appena lo sguardo per intravedere il salotto oltre il muro d'ingresso, ma presto fece ritorno la signora

ecco questa è la piantina della casa su due piani, mentre questo piccolo è la cantinetta, mio marito era patito dei vini e era adibita a questo, però può essere uno studio o una cantina secondo la preferenza” la signora era molto organizzata e ci mostrò una fotocopia della pianta della casa “mentre questa è l'offerta, il prezzo diciamo che è patteggiabile, ho una certa esigenza di cambiare casa, ormai siamo solo io e mia figlia, dopo il divorzio e questa casa è troppo grande e piena di ricordi non so se comprendete, inoltre mia figlia vorrebbe tornare in una zona più adatta alla sua età o almeno vicino ai suoi amici”

Qui ci sono soltanto mocciosi e donne incinta” ci disse una voce proveniente dalla sala e che presto si rivelò una ragazzina dai capelli castani che avrà avuto circa quindici anni. Raggiunto l'ingresso ci squadrò da capo a piedi e poi sorrise molto entusiasta

wao mamma potevi dirmelo che avevamo il Davide di Michelangelo in casa”

Al che ci fu un attimo di silenzio prima che la ragazzina e Bella scoppiassero a ridere, mentre io e la madre, beh io per ovvi motivi visto che ero quello a cui era diretto il commento e la madre per la lingua sciolta della figlia ci imbarazzassimo.

Questa era bella me la scrivo” disse la mia ragazza incurante del mio imbarazzo

Oddio Nath ma che figure mi fai fare, mi scusi mia figlia eh...un tipo molto....diretto”

ehm si l'ho notato” balbettai facendo ridere ancor di più le due ragazze, allora diedi alla mia un pizzicotto sul fianco

ehi...”

scusa, comunque era un complimento mica nulla di che”

si ehm grazie”

scusatemi davvero, comunque dicevamo...ah si beh il quartiere è estremamente tranquillo, siete una coppia di sposini?”

ci dobbiamo sposare si” dissi più tranquillo

oh allora auguri, beh qui ci sono diverse coppiette, e come diceva mia figlia anche qualcuna con figli piccoli, mentre altre sono persone anziane, ma comunque tutte persone a modo, il vicinato è davvero la cosa che mi mancherà di più di questa casa. Purtroppo vorrei farvi vedere la casa ma dovrei entrare a lavoro”

non si preoccupi-”

posso mostrargliela io” disse la ragazzina

Nath ma tu sei malata”

oggi non ho la febbre ma' e mi sento meglio, se è per un breve giro... poi possono tornare anche un'altra volta con te ammesso che siano interessati dopo un'occhiatina” disse la ragazza sbrigativa e pratica

Beh ok...vi dispiace?”

no assolutamente, se per lei non è un problema diamo un occhiata e poi vedremo se la cosa può andare avanti”

ok allora perfetto, io mi chiamo Samantha Donald”

piacere io sono Edward Cullen e lei è Isabella”

piacere, e spero di poter parlare ancora con voi arrivederci” se ne andò saltellando con i tacchi in evidente ritardo.

Sei una fotografa?” chiese la ragazza riportando l'attenzione a lei, anzi su Bella, dalla cui borsa spuntava la tracolla della macchina fotografica professionale che portava sempre con se

oh no, però mi piace fare foto e sto fotografando tutte le case che stiamo visitando così le riesaminiamo con calma a casa”

sembra un buon metodo, beh puoi fare foto a giro se vuoi”

non vorrei...ecco questa è un'abitazione privata”

mica devi pubblicarle se è solo per vederle tu stessa per me puoi fare qualche foto”

beh grazie”

avanti cominciamo qui c'è il salotto è una stanza quasi tutta unica con la cucina, visto che non ci sono porte, anche se avevo proposto a mia madre di mettere una di quelle porte...sai quelle che scompaiono nella parete? Sono una figata, beh una di quelle per dividere gli spazi, c'è una certa confusione con due televisori accesi, nessuna privacy, comunque insomma il salotto, purtroppo ha questo gradino infernale, non capisco chi lo abbia progettato, ci sono inciampata migliaia di volte da quando son nata”

Non potetti che ridere era una macchinetta la ragazzina e sembrava una persona alla mano e simpatica nonostante il commento imbarazzante all'inizio. Bella però mi fece presente un particolare

siamo abituati agli scalini, Edward questo salotto è esattamente come quello di New York solo un po' più piccolo” in affetti i divani più in basso con il tavolino e lo spazio posteriore ricordava tantissimo quell'appartamento.

Venite da New York? E che ci fate in questo buco?”

oh credimi New York è troppo...troppo non è affatto facile viverci”commento Bella prima che potessi rispondere, la guardai un attimo mentre faceva una foto al camino e uno alla stanza. New York era troppo, anche io mi stavo già abituando ai ritmi di questa città a margine del caos.

Visitammo poi la cucina, il bagnetto di servizio e la stanza dietro piccola ma arredata in un piccolo studio accogliente. Salimmo al piano superiore. La prima stanza ci stupì era una piccola aula di danza, stretta e lunga.

Questo inizialmente era lo studio, e quello giù erano uno stanzino che dava sul giardino e un bagno grande, quando cominciai a fare danza però convinsi i miei alla conversione e fu stretto il bagno e chiuso lo stanzino esterno per fare lo studiolo e mi fu concessa la stanza, adesso mi alleno per i campionai regionali” ci informò orgogliosa

complimenti”

Questa stanza sarebbe potuta benissimo essere una stanza ospiti anche se un po' strettina

Le altre due erano camere matrimoniali quasi delle stesse dimensioni, una della ragazza che imbarazzata ci mostrò la sua stanza, quasi per intero, nonostante le dimensioni, coperta da poster, dopo un'occhiata non troppo invadente e visitammo il bagno, non c'erano bagni privati ma solo uno superiore.

Scendemmo nuovamente al piano inferiore dallo studio ci mostrò una porta che scendeva con una scala a chiocciola e li vedemmo la taverna, e la bellissima collezione di vini

mio padre era italiano e fissato con il vino, tenevamo qua anche formaggi e salumi che si faceva mandare dai parenti, ma c'è sempre questo odore di chiuso e di salame”

In verità nonostante fosse odore di chiuso, il profumo del formaggio e del salume era particolare e mi piaceva.

mia madre voleva metterci la lavanderia, ma gli fu proibito quel -coso rumoroso- accanto alle sue amate bottiglie”

sembravano tante e anche pregiate io non me ne intendevo moltissimo anche se amavo berne a tavola qualche bottiglia.

Ma la parte migliore è fuori secondo me”

Ci portò alla porta posteriore, in ferro e rinforzata ma coperta da una tenda.

Si apriva una specie di stanza/cortile con il pavimento in cotto, c'erano delle panchine da esterno e dei tavoli, mentre tutto attorno a noi c'erano della pareti in vetro.

Guardate qua” andò alla porta delle pareti di questa stanza e tolse dei fermi in alto e in basso e una volta aperta la porta, tirandola indietro, la parete cominciò a dispiegarsi, come fosse una fisarmonica, a soffietto. Una volta chiusi entrambi i lati delle pareti ci trovavamo in giardino, era fantastico ed ero rimasto a bocca aperta

forte vero? È la parte migliore della casa, da queste parti piove spesso ma per giornate come oggi è perfetto, le pareti in verità sono in alluminio e si fermano qua dove ci sono questi forellini, mentre quando le muovi scorrono su questi piccoli binari magnetici quasi invisibili così non ci si cade sopra, quando piove si sente un po' lo scroscio ma è una stanza bella perché sei fuori ma sei dentro, logica stupida ma è vero, ah anche la tettoia si può piegare a metà, ma non la usa mai nessuno e la teniamo distesa, para sia il sole e la pioggia”.

Ero assolutamente estasiato da quel luogo, la ragazza aveva ragione, Bella fece delle foto con e senza parete, mentre esaminava questa tecnologia. Io ammirai il prato e il capanno in vetroresina dove sicuramente stavano gli strumenti da giardino, era bruttino, anche se ridipinto e ricoperto di canniccio, ma sicuramente utile.

wao è davvero forte il giardino non immaginavo, in effetti è utile una stanza in più”

io ci faccio spesso i compiti di scuola e un paio di volte ci abbiamo fatto cene e festicciole di compleanno è particolare e luminosa anche se fa un po' caldo e conviene sempre tenere uno spiraglio aperto”.

Dopo ancora qualche breve occhiata, con foto e materiale salutammo Nath e riprendemmo il viaggio.

 

Eravamo in silenzio da alcuni minuti

Che ne pensi di questa era molto bella”chiesi

Era fantastica forse anche troppo e identica a casa vostra, tua insomma, ha lo stesso numero di stanze di quella di mamma e papà”

già forse non ci servono tutte quelle stanze ma è...” mi fermai perché mi aveva colpito davvero e vedevo lo stupore e il brillio negli occhi della mia futura moglie

lo so ho visto è un po' cara, anche se non abbiamo problemi di soldi avevamo detto di contenerci”

ha detto che è comunque trattabile e vuol liberarsene alla svelta, potrebbe essere a nostro favore”

Mentre ci fermavamo a un semaforo si voltò verso di me

Ti piace sul serio?”mi chiese dubbiosa

si, molto più delle altre, ma mi va benissimo anche qualcosa di più privato non ho alcun problema e grazie a Dio non abbiamo nessun tipo di freno” annuì prima di ripartire. Ci fermammo solo a mangiare un panino a un baracchino di Hot-dog mentre facevamo una passeggiata in centro. Avemmo un colloquio con un'agenzia immobiliare e poi tornammo verso Forks.

 

Allora giornata fruttifera?” chiese Esme entrando in cucina dove noi eravamo posizionati, sul tavolo con precisione a vedere i nostri scatti al pc. Esme era rientrata da poco e stavamo per preparare cena

Buonasera a tutti” esordì anche Carlisle, entrando dallo stipite della cucina

tesoro, sei in largo anticipo come mai?”

ho finito prima e ho detto ai ragazzi che ero stanco volevo tornare a casa e sono venuto via”

dovresti farlo più spesso” disse sua moglie dopo un ampio sorriso e un bacio sulle labbra a suo marito, sorrisi alla vista dei miei sempre così intimi e uniti.

Poggio un attimo la valigetta nello studio” scomparve per tornare poco dopo

uhhh la mia povera schiena che state guardando di bello?”

la casa che abbiamo visto oggi, l'ha scoperta Bella dopo essersi persa a Port Angeles” la presi in giro ovviamente scherzando

non mi ero persa volevo andare in quella direzione, anche se non avevo un meta precisa” mi rispose con una linguaccia

E dove sarebbe?”

sulle colline, dove c'è una zona residenziale piena di verde e villette davvero graziosa”

oh, ho capito ci stanno alcuni miei colleghi nelle zone e anche noi avevamo una mezza intenzione di tornare la, ma Esme quando vide questa casa tutta da rimettere andò in brodo di giuggiole”sorrise mio padre

beh per me era una sfida, comunque era una zona carina ci abbiamo visto almeno due case”

Ci siamo finiti per caso, però quando ho letto il cartello vendesi mi sono fermata subito, era una casa pazzesca guardate le foto”

Mostrò così ai nostri genitori il suo servizio fotografico con entusiasmo e molti particolari elogiando, come io stesso feci, il cortile che si chiudeva.

wao davvero bellissima ma credevo che cercaste qualcosa di più intimo”

si in verità si, solo che era così bella e sinceramente non sapevamo nulla”

è incredibile sembra...”iniziò mio padre

quella di New York si vero?” finii per lui

esatto, un po' più piccolo con qualche stanza in meno ma gli somiglia, anche la disposizione  soprattutto del pian terreno, carina la cantina...certo verrà sgombrata ma è una bella stanza”

vero anche se il cortile che sembra una serra in è molto bella” disse subito mia madre commentando come noi quel luogo particolare, ma interessata anche in modo professionale.

Beh ragazzi non saprei che dire farei qualche modifica, però direi che è bellissima, una casa spaziosa dove poter cominciare qualsiasi cosa” mamma si appoggiò a un fianco di papà, sorridendo sorniona

E' inutile che fai finta di nulla mamma lo capisco che ti passa dalla testa, e si ci ho pensato anche io e suppongo anche Bella”

Mi volsi verso di lei che si girò verso di me sorridendo, ovviamente anche lei aveva fatto quel pensiero

ovvio, una casa del genere è sprecata per due” disse

magari non subito, ma mi rendo conto che è una casa non per una coppietta ma per una famiglia, che sicuramente arriverà, non ci abbiamo pensato, o meglio si ne abbiamo accennato, anche se non subito faremo anche noi una famiglia, e come casa è perfetta, la zona ci hanno assicurato tranquilla, il prezzo patteggiabile ma non ci spaventa”

quindi siete quasi decisi?”

no, valuteremo ancora altre idee” presi la mano di Bella a conferma che annuì decisa, “ma nel mentre potremmo cominciare a patteggiare e vedere dove possiamo avvicinarci, la signora aveva fretta di andarsene e potrebbe giocare a nostro favore” mamma e papà si guardarono un secondo prima di sorriderci con un nuovo sentimento: orgoglio, felicità, amore e un po' di rimpianto che deve esserci quando tuo figlio si allontana e diventa grande.

 

 

 

Pov Bella

 

 

 

Avevamo lasciato Esme e Carlisle a spulciare i nostri album, mentre io ed Edward stavamo preparano la cena che oggi sarebbe stata abbondante. Il sugo era pronto dato che avevamo iniziato stamattina a prepararlo, Edward invece stava ultimando di cuocere la carne in padella con il pomodoro e le verdure. Il dolce era stato fatto da Esme questo pomeriggio e stava sul ripiano della cucina in attesa.

Il rumore del campanello ci destò tutti, e nello stesso momento tutti fissammo l'orologio della cucina, non ci eravamo accorti dell'ora, e doveva anche essere apparecchiato.

Carlisle si avviò subito verso la porta, Esme invece poggiò il computer sul ripiano ormai pulito della cucina, mentre iniziò velocemente ad apparecchiare. Intanto le voci dell'ingresso si erano moltiplicate e un brivido d'emozione mi percorse.

Buonasera Esme, ciao ragazzi” dissero le voci affacciandoci in cucina, voltandomi vidi Sue con il figlio e Charlie osservarci, ci fissammo per un attimo con Charlie, era ancora difficile credere a quello che avevamo scoperto solo tre giorni fa, sorrisi imbarazzata prima di tornare a girare il sugo.

scusate il ritardo ci eravamo immersi nelle foto che i ragazzi hanno fatto alle case che hanno visitato, che non avevamo visto l'ora”

oh Tranquilla Esme non abbiamo mica tutta questa fretta e poi mi sembra tutto pronto, hai pure i cuochi che ti cucinano” scherzò su Sue avvicinandosi a noi da dietro e ci poggiò una mano a entrambi sulle spalle

mmmmh che profumino ragazzi ma siete davvero bravi, ma guarda qua...Charlie non sa neanche fare un uovo al tegamino” disse sconsolata

non è vero quello so farlo!” protestò l'uomo facendoci ridere, versai le paste nel pentolone, e presi anche l'ora.

Quando mi volsi vidi Brian che fino a qualche secondo fa a quanto pare mi stava osservando, distogliere lo sguardo, lasciai correre.

Allora siete stati a visitare ancora delle case? Avete trovato qualcosa di bello?” chiese Sue

si ne abbiamo vista una proprio bella oggi, anche se siamo comunque incerti sul da farsi”

ma siete proprio sicuri di voler andare a vivere da soli?”chiese Charlie, aggrottai la fronte dubbiosa “cioè, siete giovani che bisogno c'è di correre, sposarsi così su due piedi e comprare casa, Esme e Carlisle hanno un sacco di spazio non avreste problemi”

ma infatti non abbiamo problemi, ne vogliamo correre per qualche motivo particolare, io amo Bella, voglio stare assieme a lei, sono sicuro al centro per cento, lei a quanto pare e per mia fortuna mi ricambia totalmente, siamo giovani e siamo sicuri delle nostre scelte”

si ma avete...diciotto e tu una ventina d'anni ragazzo avete tanto tempo e lei è giovanissima”

Charlie sinceramente se penso a Bella non penso mai che sia troppo piccola per qualsiasi cosa, ne ha passate così tante che molte volte è più matura di me, e poi è donna, le donne son sempre un passo avanti”Edward mi avvolse un braccio in vita possessivo e adorante, sorrisi alla sua affermazione e alla risposta entusiasta di Sue

Ben detto ragazzo!” che causò ilarità a tutti “complimenti bel lavoro con lui Esme” gli diedi un rapido bacio a stampo

E' tutto perfetto Charlie, e sinceramente non vedo l'ora di iniziare una vita mia con Edward l'uomo che amo, non voglio tagliare con il passato sarebbe impossibile ma lo trovo un modo perfetto per cominciare qualcosa, non mi pesano i cambiamenti, ne tutto quello che una casa da soli comporterà e voglio anche legarmi a lui, perché ci amiamo e credo nel nostro legame. Non esiste un troppo presto, esiste un lo voglio ora e adesso” dissi rivolgendomi serenamente ai nostri ospiti

beh non voglio discutere sono le vostre vite e se siete sicuri a me basta avere l'invito alla cerimonia” rispose più tranquillo lo stesso

ma certo!”

E' questa la casa?” chiese Sue che si era allungata sul computer aperto

no quella è dell'altro giorno, mamma aprili la cartella della casa di oggi” gli dissi mentre tornavo al fornello per mescolare le paste.

ooh che bella, Charlie guarda che casa, cavolo, ma scusate la domanda indiscreta ma potete permettervela?”

Sue possiamo permettercene anche cinque di quelle, solo che non vogliamo esagerare, non ha un prezzo esagerato e grazie alla fretta di sgomberare della signora potremmo trattare”

cinque? Quindi non avete nessun problema finanziario, cioè so che i vostri genitori sono ambienti ma, non so se avreste accettato soldi” rispose dubbiosa scrutandoci

tranquilla Sue, abbiamo soldi, i nostri lavori a New York e soprattutto quelli di Bella per quanto brevi hanno fruttato molto e abbiamo un bel gruzzolo da parte”

Oh ok, beh se vi servisse comunque qualcosa noi avevamo pensato beh...se servisse un aiuto noi...”Sue era imbarazzata, guardò velocemente Charlie, non erano ricchi, si potevano considerare di un ceto medio, ma ci stavano offrendo in ogni caso il loro supporto e ne dovevano aver parlato assieme, mi si strinse il cuore a tanto affetto, e non resistetti ad avvicinarmi alla donna per stringerla in un breve abbraccio commosso dato il magone che avevo in gola

grazie Sue, il vostro pensiero mi...mi...oddio non voglio piangere adesso” sorrisi avvicinandomi allo sceriffo

Charlie” l'ilare e allegro poliziotto stava fermo e imbarazzato, fissando alternativamente me e il pavimento, sorrisi della sua figura così inusuale, posai una mano sulla sua guancia e lasciai un bacio sull'altra per poi allontanarmi subito tornando ai fornelli, anche io imbarazzata.

guardatelo è tutto rosso” lo prese in giro Carlisle e presero ben presto a scherzare tra loro, mentre Edward si avvicinò a me, baciando la mia guancia e sussurrandomi

siamo fortunati abbiamo abbiamo tante persone che ci vogliono bene” quando mi volsi vidi anche i suoi occhi luccicanti di emozione, anche lui dev'essere stato colpito dalla proposta dei due.

 

La cena stava quasi finendo dato che avevamo appena servito il dolce e i commensali si erano persi in chiacchiere Edward, Charlie e Carlisle si erano immersi in una discussione sul progetto dello studio in società dei due Cullen, Esme e Sue a cui fino a tre secondi partecipavo anche io stavano ancora parlando della casa e discutere dei loro progetti più o meno realizzati.

Brian poverino annoiato dai discorsi degli adulti aveva tirato fuori dalla tasca un nintendo e dato il movimento delle dita credo stesse giocando, anche se percepivo lo stesso il suo sguardo posarsi su di me. Sorrisi, prima di rivolgermi a lui.

Brian vuoi un altro pezzo di torta?” stavolta poté guardarmi senza dover fuggire lo sguardo, fissò la torna,e  poi visto che i genitori erano abbastanza distratti annuì. Tagliai un altro pezzo porgendoglielo, e lasciai poi il dolce sulla cucina, visto che noi ne avevamo già mangiato abbastanza. Appena mi risedetti e appoggiai la mano sul tavolo, venne avvolta subito da quella di Edward, alzai lo sguardo verso il suo e mi sorrise, prima di tornare a rivolgere le sue attenzioni verso gli uomini, ma tenendo sempre la mia mano tra la sua. Sorrisi sorniona a quella attenzione per quanto non fosse certo una novità.

Così esordii ancora

Allora Brian puoi dirmi quello che vuoi, o chiedermi quello che vuoi adesso. Charlie mi ha ridato la lettera quindi suppongo te l'abbiano letta. Avanti sei un ragazzo dimmi quello che ti passa per la testa, è tutta la sera che vuoi dirmi qualcosa lo vedo” sorrisi incoraggiante, e lui arrossì, guardando il suo gioco. Poi lo chiuse e lo poggiò sul tavolo.

Ecco tu...noi, saresti una specie di mia sorella?” ridacchiai divertita

una specie si a quanto pare abbiamo un genitore in comune anche se la madre è diversa, siamo come due fratellastri, ma non pensi anche te che sorellastra fa tanto sorella cattiva di cenerentola?” fece una smorfia forse disgustato dalla storia di cenerentola, però annuì

che ne pensi?” gli chiesi allora cercando di capire che provava

è strano”

non dirlo a me mi son trovata da non aver nessuno ad avere un sacco di famiglie” cercai di buttarla sul ridere

tu non stavi con i Cullen?”

no, io stavo in un orfanotrofio, sai cos'è no? Li ci sono un sacco di ragazzi di tutte le età che non hanno genitori, e poi ho vissuto per strada con un gruppo di amici che mi ha protetto fin quando non ho conosciuto Edward” non sapevo che cosa sapesse della mia vita non potevo dirgli i particolari ma era un adolescente e non volevo mentirgli su tante cose, si meritava quasi tutta la verità.

Aggrottò la fronte infatti

cioè tu sei stata in un orfanotrofio e poi hai vissuto per strada? Proprio la strada come nei film?” annuii “ e com'è?”

quale dei due? L'orfanotrofio? una schifezza, è difficile farsi amici, tutti sono in competizione per qualsiasi cosa, sai li dentro non hai qualcosa di tuo devi condividere tutto, giochi, abiti, attenzioni, non sei speciale, nessuno ti premia, o ti fai i complimenti se fai qualcosa di giusto in compenso se sbagli sei punito molto severamente...è una schifezza, poi quando ne avevano abbastanza di me, a sedici anni mi hanno buttato per strada”. Sembravo aver catturato la sua attenzione

E com'è? ci sono davvero gare di macchine, pistole, scontri di territori e balli per strada?” sorrisi, queste dovevano venire dai film

tranne i balli di strada, sicuramente gli altri ci sono ma ne sono sempre stata lontana, perché non era un film” mi allungai un po' sul tavolo “li si moriva davvero” spalancò un attimo gli occhi, prima di chiedere ancora

E come facevi? Per non farti ammazzare...”

io e un gruppo di ragazzi che avevo conosciuto, vivevamo alla giornata, non rivendicavamo nessun territorio e ci spostavamo di continuo cercando di trovare del cibo”

come facevi a trovarlo?”

ti capita mai di non finire un panino? O lasciare un pezzo di pizza al ristorante, o dare un morso a qualcosa che ha un sapore strano e lo butti via?” chiesi

si qualche volta”

quello era il mio cibo” fece una smorfia

dal cestino?”

anche...quando non mangi per giorni interi anche il cestino diventa una prelibatezza”

blah”

o sicuro ora fa schifo ma tra il morire di fame e fare la schizzinosa a mangiarlo lo stesso sceglieresti anche tu la seconda” rimase un attimo in silenzio

poi hai conosciuto Edward?”

si ero all'ospedale, sai che Edward è un dottore no? Beh lui è diventato mio amico all'inizio ha saputo che ero senza una casa e con i suoi fratelli mi ha ospitato, poi ci siamo innamorati e adesso è il mio ragazzo”

e vi sposate?”

si ci sposeremo”

quanti anni hai?”

diciotto ma tra poco ne faccio diciannove”

non sei un po' giovane per sposarti?”

si ma a me non importa, non ho mai avuto una famiglia, sono sicura di Edward e voglio iniziare a farne una mia”

sei incinta?”chiese stupito

no no, ma fare una famiglia vuol dire anche stare assieme al proprio ragazzo o marito, una famiglia nasce con due persone e poi si allarga, più avanti” non sembrava sicuro

ma adesso ce l'hai, chiami Carlisle e Esme mamma e papà anche se non lo sono”

Quando ho conosciuto Edward e i loro fratelli quasi un anno fa ho conosciuto anche loro e visto che non avevo mai avuto due genitori e loro mi hanno trattato come una figlia gli ho subito considerati come dei genitori, sono gli unici che ho mai conosciuto prima” gli spiegai con semplicità

ma ora mio padre...cioè...è strano”

non dirlo a me, ma tu cosa ne pensi?”

non lo so è strano che mio papà lui e questa donna...”

devi star tranquillo che tuo padre non ha tradito tua mamma hai letto la lettera no? si erano conosciuti prima, e dopo c'è stata solo lei, si sono lasciati e nessuno dei due sapeva di me”

si ma è strano pensare a papà con un'altra”

se ci pensi non lo è tanto, tu hai una ragazza?” gli chiesi si imbarazzò e scosse la testa

ne hai avute?” insistetti, e incerto fece piano di si con la testa, sorrisi “visto anche tu ne hai avuta una magari un giorno ne troverai un'altra ma l'altra sarà sempre una ex, capito?” non era proprio la stessa cosa visto che con la sua ex Charlie aveva avuto una figlia, ma insomma Brian era solo confuso andava tranquillizzato, non era un bambino era un ragazzo.

si” ci stava arrivando sembrava più sicuro “ma perché tu non lo chiami papà?”

è un po' difficile ancora per me realizzare che è mio padre, per me la figura di Carlisle è ancora quella di riferimento, e dobbiamo conoscerci meglio, anche se perora è un amico...approposito a te da fastidio se ci conosciamo un po' meglio qualche volta? Magari vuoi venire anche te anche noi siamo quasi fratelli ma non ci conosciamo tanto, non so neanche se fai sport”

faccio karate, no non mi da noia e boh magari si se andiamo a mangiare un gelato forse vengo anche io” sorrisi entusiasta, avevo messo le mani avanti trovando soluzione anche a possibili domande future.

Quando alzai gli occhi, mi accorsi solo allora che gli altri non chiacchieravano più, ma anzi erano in silenzio e fissavano noi, Brian si adombrò e si immerse nel gioco appena riacceso, io mi sentii osservata o forse arrossii anche

beh che avete da guardare, fatevi i fatti vostri” dissi scherzando ovviamente e scatenando delle sommesse risate.

Neanche Jasper avrebbe saputo far meglio” disse Edward al mio orecchio, riferendosi ovviamente al fratello psicologo, gli sorrisi scuotendo la testa. Brian non serviva uno psicologo doveva solo esser considerato in questa situazione del tutto nuova che ovviamente lo aveva spiazzato.

 

 

 

 

Che dite della casa? Bella grande anche se le stanze non dovete immaginarvele grandi come quelle di NY, ma con qualche lavoretto potrebbero migliorare. La stanza/cortile è ispirata da una veramente vista quando ero più piccola la prima volta che ci trasferimmo con i miei, vedemmo un sacco di case e una aveva appunto questo particolare, queste pareti che si chiudevano a soffietto facendosi trovare al chiuso o in cortile, un po' come le terrazze chiuse. Bella ha visto quella casa pensando a NY e vuole che Edward abbia una casa simile alla sua vecchia visto che come dice anche nel testo si sente di averlo strappato da casa sua. Edward non importa tanto la rassomiglianza, più che altro vuole soddisfare lei. Starà a loro decidere.

La cena è seguita da un incontro tra le due famiglie, l'incontro va avanti e Charlie e Bella parleranno ancora ma volevo soffermarmi un attimo sul ragazzino-ombra visto che non appare quasi mai, è silenzioso ma quieto e ragiona parecchio, infatti tende a osservare parecchio Bella la quale cerca di metterlo a suo agio chiarendo la loro situazione.

   
 
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