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Autore: malandrina4ever    05/05/2012    14 recensioni
-Hai le labbra fredde.
James allontana il viso da quello di Sirius, inarcando un sopracciglio con aria ironica.
-Ma davvero?
Sirius si rende conto della stupidità della sua affermazione, perché il pavimento di pietra su cui sono seduti è gelido, l’aria invernale lo è ancora di più e nessuno di loro indossa il mantello.
Ma Sirius dice spesso cose stupide dopo aver baciato James.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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TOO COLD

 

 


 

"Hai le labbra fredde."

James allontana il viso da quello di Sirius, inarcando un sopracciglio con aria ironica.

"Ma davvero?"

Sirius si rende conto della stupidità della sua affermazione, perché il pavimento di pietra su cui sono seduti è gelido, l’aria invernale lo è ancora di più e nessuno di loro due indossa il mantello.

Ma Sirius dice spesso cose stupide dopo aver baciato James.

Un brivido gli percorre la schiena, quando la mano dell'altro si infila sotto il suo maglione, fermandosi quasi distrattamente sul fianco.

"Fammi indovinare, gelida anche questa?"

Sirius annuisce lievemente, senza emettere un suono.

Non si è mai trovato così disarmato di fronte a James, nemmeno una volta, ma ora non riesce a smettere di guardarlo e di appropriarsi di ogni dettaglio del suo viso, come se stesse per svanire.

“Anche tu sei gelido, comunque” dice James, mentre l’angolo destro delle sue labbra si piega leggermente verso l’alto e Sirius aspetta solo che la sua mano inizi a scendere e sente già la sua voce aggiungere qualcosa come “Vuoi che ti riscaldi io?” e le sue labbra stendersi del tutto in un sorriso malizioso.

Ma la mano di James scivola via da sotto il maglione così come il sorriso scivola via dalle sue labbra. Per un momento Sirius crede che abbia sentito qualcuno arrivare, poi si ricorda che lì non passa mai nessuno.

Ci sono solo loro.

James lo guarda senza parlare e Sirius non può sostenere quello sguardo. Chiude gli occhi e preme le labbra sulle sue, ma quelle restano immobili e quando li riapre si trova di fronte quelli di James, che continuano a fissarlo.

“Hai le labbra davvero fredde, Prongs. Forse dovremmo andare” dice e si sta già alzando, quando la risposta dell’altro lo fa bloccare.

“Dove?”

Sirius si risiede, perché, ricorda, non c’è un posto dove andare.

“Anche tu hai le labbra fredde, Sirius.”

“È inverno.”

“Non è inverno, Pad.”

È vero.

Dev’essere Primavera o forse addirittura Estate, ma lì è sempre Inverno.

Dev’esserci un motivo per tutto quel freddo e dev’esserci qualcosa che possono fare per disperderlo, ma Sirius riesce a pensare solo alle labbra di James e al loro colore quasi violaceo.

Lentamente porta una mano sul viso dell’altro e le sfiora con le dita. E ricorda quello che non ha mai dimenticato, mai, nemmeno una volta.

“Hai le labbra fredde.”                   

“Sì.”

“Sei morto.”

James muove le labbra contro le sue dita e la sua voce è appena un sussurro.

“Sì.”

E poi Sirius è solo, con le urla degli altri prigionieri nelle orecchie e la mano ancora alta di fronte a sé.

Senza distogliere lo sguardo dal punto in cui c’era -c’è- James, si porta la mano sulle labbra.

“Sono fredde.”

Attende, ma tra le urla degli altri trova solo il silenzio.

“Sono morto.”

E il sussurro di James è nel grido di ognuno di loro ed è sempre sì, sì, sì.

Sirius è morto.

Ma continua ad avere freddo.  

Sirius è morto.

Ma continua a vederlo, a sentirlo e ad amarlo.

 

 

 

 


 

 


   
 
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