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Autore: SasuLOveNaru    06/05/2012    1 recensioni
Preso dal racconto:
Non poteva crederci. Come ha potuto decidere tutto lui. D'accordo che era il sovrano, va bene che era suo padre, ma poteva almeno chiedergli un parere. Invece no! Aveva deciso tutto lui e senza consultarlo.
-Non mi lascia altra scelta.-
-Che intenzioni hai?- chiese il suo migliore amico.
-Vuoi proprio saperlo Shikamaru?-
-s-si!-
-Voglio andarmene da questo posto. E l'unico posto dove vorrei essere in questo momento è la terra.-
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Contesto generale/vago
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Prima che leggiate questo capitolo, vorrei ringraziare tutti colore che mi seguono, che hanno messo il mio racconto tra le preferite, le seguite e ricordate. Grazie ancora e buona lettura.^-^


Era riuscito a salutare gli amici ma non era riuscito a trovare Naruto.

Lo aveva cercato dappertutto ma di lui nessuna traccia.

Anche il tempo era contro di lui.

Forse era malato e lui non sapeva neanche dove abitasse, ma anche se lo avrebbe saputo non vi era più tempo. Cosi, amareggiato e scoraggiato era andato a casa.

 

Quando fece rientrò in casa ormai era già sera, ma aveva le idee chiare.

Anche se provava un forte dolore al solo pensare che avrebbe fatto soffrire la persona da lui amata e doverla lasciare da sola, doveva prendere atto che lui è e resterà sempre un principe.

E un principe è obbligato a mantenere le promesse che fa anche se si è piccoli.

 

Una volta che furono pronti, la famiglia si avvio verso la spiaggia. Erano solo le due del mattino e quindi nessuno poteva vedere quello che stava accadendo.

-C'è l'avete tutti quanti?- chiese il padre.

-Si!- risposero tutti.

-Allora mettetevelo al collo e uno per uno entrate in acqua-

La madre fu la prima ad entrare e quando i suoi piedi toccarono l'acqua, il ciondolo che portava addosso iniziò ad illuminarsi fino ad accecare tutti. Con la scomparsa della luce, scomparve anche la donna.

-Non agitatevi. Molto presto la rivedremo. Ed ora il prossimo-

Ad entrare fu Itachi ed anche lui scomparve come la madre, quando fu il suo turno, Sasuke ebbe un po' paura ma incoraggiato e tranquillizzato dal padre entrò in acqua.

Una volta riaperto gli occhi, si scopri ad essere nelle profondità marine. Immediatamente cercò la sua famiglia ma non fu necessario. Davanti a lui stavano una donna e un giovane uomo.

La parte superiore del corpo della madre era accarezzato da un tessuto di tulle rosa dorato con sotto un corpetto rosa con ricami d'oro. La parte inferiore era invece una pinna di pesce color verde argentato. E sul capo stava una corona fatta con il corallo che teneva ferma alcune ciocche dei suoi lunghi capelli neri.

Il fratello invece aveva l'armatura e al fianco una spada. E anche lui portava una corona e la sua coda era blu ma quando si muoveva portava sfumature più chiare.

Girandosi vide anche il padre.

Come il figlio maggiore anche lui aveva la coda blu con riflessi chiari. Portava anche lui un'armatura con dietro un mantello roso corallo, che fluttuava attorno alla sua figura.

Portava inoltre un pugnale e una spada ai fianchi.

In testa aveva la corona ma era più grande di quella di Itachi.

 

Il commento riguardante la sua persona da parte della madre, lo fece tornare al presente.

-Ti donano quei colori. Anche se non ho mai visto in vita mia una coda di blu scuro come le profondità marine. E l'armatura argentata con riflessi dorati ti stà d'incanto. E spero che porterai con orgoglio quella spada che ti pende al fianco-

-Lo farò senz'altro!-

-Ed ora in marcia- e seguito dalla moglie e dai figli il sovrano nuotò verso il suo palazzo.

 

Una volta giunti, furono acclamati con gran felicità. Finalmente il loro sovrano aveva fatto ritorno e quella sera festeggiarono il loro arrivo.

Tutti si divertirono, gridavano contenti, ballavano e alcuni cantavano la loro gioia.

Tutti tranne uno.

Il principe Sasuke, sfinito per la festa e dopo aver avuto il permesso di ritirarsi, andò in camera sua, dove con in mente il suo amore, si addormentò nel suo letto.

 

Il mattino seguente non appena si svegliò o meglio dire non appena fu buttato giù dal letto, fu letteralmente sbalzato nella stanza da bagno, dove alcune sirene erano pronte a fargli il bagno. Ancora frastornato per il brusco risveglio non si accorse di quello che stava accadendo, ritornò sull'attenti solo quando senti bussare alla porta.

 

Volle andare ad aprire ma fu anticipato da una sirena, una delle tante che l'avevano lavato e vestito.

-me non male che sei già pronto. Tra qualche ora si parte.-

-c-cosa!...che!...perchè!...c-come!!!-

-...!-

-...?!?-

Con tutto quello che era successo in quei brevi minuti aveva perso il filo, quindi fece alcune domande al fratello.

-Partire...?! Per dove?!!!- chiese ancora incerto

-tra qualche giorni ti devi sposare, quindi dobbiamo andare nei mari del nord dove troverai il tuo futuro sposo...Non dirmi che te ne eri dimenticato!-

-n-no, certo che no!-

 

E mentre i due fratelli parlavano dell'imminente matrimonio, anche qualcun altro veniva svegliato malamente. Ma prima che iniziasse ad arrabbiarsi, gli venne posto davanti il suo piatto preferito.

Anche se lo vedeva mangiare di buon gusto, il suo migliore amico si accorse della tristezza del principe e sapeva anche quale fosse la causa ma sapeva che non poteva fare niente per risollevarlo di morale. Sperava solo che con il tempo se ne sarebbe dimenticato anche se sapeva che era impossibile.

-almeno potrò incontrarlo e farmene una ragione prima del matrimonio-

-mi spiace ma non è possibile-

-perché?-

-suo padre non vuole che lo veda fino a quando la cerimonia non sarà finita-

-c-cioè f-fino a...- non riusciva a dirlo ma la frase la fini l'amico.

-...fino a quando non vi scambierete un bacio con il vostro futuro marito-

a tale notizia svenne. Non voleva baciare nessuno. Solo il suo amore aveva diritto ai suoi baci. Anche se doveva concedersi ad un altro, avrebbe voluto che nessuno lo baciasse ma ormai non poteva più sottrarsi ai suoi doveri, sperava solo che quel giorno venisse e sparisse in fretta. E nella totale incoscienza, verso lacrime di dolore.

  
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