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Autore: LaU_U    07/05/2012    1 recensioni
Robin e la sua banda hanno scoperto che lo sceriffo e i Cavalieri Neri stanno architettando un piano per uccidere il cugino del Re così da eliminare un rivale di Giovanni al trono dell'Inghilterra. Decidono quindi di partire per salvarlo.
In un viaggio fra avventura, battibecchi, comicità e azione... riusciranno a raggiungere la capitale e compiere la loro missione?
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 CAPITOLO 1 – NOI ANDIAMO A LONDRA
PARTE 5




Pressi di Walton, strada maestra, IV giorno, primo pomeriggio
«Chiediglielo tu.»
«Scordatelo, l'ho già fatto ieri, è il turno di Denton.»
«E perché mai dovrebbe essere il mio turno?»
«Perché noi gliel'abbiamo già chiesto, stavolta tocca a te.»
«Non ci penso neanche.»
I borbottii delle tre guardie che camminavano alle sue spalle iniziavano ad indispettirlo e Gisborne non era disposto ad avere quel rumore di sottofondo per tutto il resto del viaggio. Arrestò il cavallo e tirò le briglie in modo che volgesse il muso all'indietro in direzione dei soldati appiedati. L'unico che procedeva sull'altro destriero si fermò a sua volta.
«Vogliamo smetterla con tutti questi mormorii? Cosa c'è?»
Gli uomini si misero silenziosamente sull'attenti, si poteva scorgere del timore nei loro occhi.
«Allora?» insistette il capo.
Uno di loro spinse con una spallata Denton che quindi fece un passo avanti e si rese conto che era giunto il momento di rispondere.
«Sir Guy, ci chiedevamo se fosse possibile fare una sosta. Stiamo camminando da ore ormai e avremmo bisogno di riposare.»
«Se siete stanchi fate cambio. Tu, scendi dalla sella e fai salire uno dei tuoi colleghi.»
«Ma, Sir Guy, non ce la facciamo più. Sono giorni che andiamo avanti senza sosta.»
«Abbiamo perso già abbastanza tempo da quando abbiamo dovuto lasciare i vostri cavalli vicino a Daventry.»
Quelle bestie erano sfinite, Guy le aveva fatte correre da Nottingham concedendo loro pochissimo tempo per rifocillarsi e riprendere fiato. Arrivati ad un certo punto non erano più riuscite a proseguire e Gisborne non era stato in grado di trovare nessuna cavalcatura sostitutiva lungo la strada. A quel punto, i tre di loro rimasti senza mezzo di trasporto, erano stati costretti a continuare la marcia sulle loro gambe, organizzando dei turni per l'unico posto a cavallo disponibile oltre a quello del braccio destro dello sceriffo che sentiva di meritare il privilegio di una sella personale su cui spostarsi. Dover procedere a passo d'uomo era una noia sufficiente per Guy e non era propenso a rallentamenti ulteriori.
«Datevi il cambio» disse con una freddezza che non ammetteva repliche. «Ci fermeremo quando saremo vicini a Luton.»
Spronò il cavallo e si rimise in marcia. Le quattro guardie sospirarono. Erano esauste e non avevano idea di quanto fosse lontano il villaggio che avrebbero dovuto raggiungere.


Pressi di Londra, strada maestra, IV giorno, tardo pomeriggio
Un'altra giornata intera di cammino aveva impegnato la banda nel suo viaggio verso Londra. Col passare del tempo il nervosismo di Robin non era diminuito, al contrario era andato crescendo assieme alle miglia che lo separavano da Locksley. Più di qualunque altro dei suoi compagni, egli sentiva il grosso peso della responsabilità che si stavano assumendo. Una manciata di uomini e donne stavano per mettersi contro un'organizzazione infiltrata ad alti livelli dell'aristocrazia inglese. Otto persone, otto fuorilegge, otto ladruncoli e contadini armati di ascia e forconi, come li aveva chiamati Marian. Non che non avesse parzialmente ragione, ma la sua banda era molto più di questo. Probabilmente i suoi compari erano nati contadini, ma poi erano diventati qualcosa di più: avevano lottato e stavano lottando non solo per loro stessi, ma per il bene comune. Robin non avrebbe voluto nessun altra squadra al suo fianco per una missione come quella. Certo, un po' di aiuto aggiuntivo non avrebbe guastato.
Una canzone stonata proveniente dalla bocca di quello che era stato il suo servitore lo scosse dai suoi pensieri. 

«Up to mighty London came
A Nottingham lad one day,
All the streets were paved with gold,
So everyone was gay!
Singing songs of Bedford City,
Luton, and Leicester Town,
'Til Paddy got excited and
He shouted to them there:
It's a long waaaaay to...»
 

«Much!» gli urlò contro Djaq.
«Che c'è?»
«Stai zitto!»
La donna rimpiangeva i giorni a Sherwood quando poteva passare parte della giornata in ricognizione e quindi lontana da quel suo fastidioso compagno d'armi.
«Perché? Perché non posso neppure cantare una canzone?»
«Oh, puoi farlo. Ma solo se non tieni alla tua pellaccia.»
«Ragazzi» chiamò Will, dalla sua sella.
«Non posso fare nulla. Non mi fate mai fare nulla» proseguì Much.
«Se starnazzassi un po' di meno potresti parlare senza problemi» lo apostrofò la compagna.
«Ragazzi» disse un'altra volta il moro senza che nessuno gli desse retta.
«Much zitto qua, Much zitto là. Much zitto in ogni momento.»
«Much, zitto!» alzò la voce Djaq.
«Ragazzi!»
«Esatto, era proprio quello che stavo dicendo. Much deve solo stare zitto.»
«RAGAZZI!» urlò John facendo scattare sull'attenti tutti gli altri. Lo fissarono per un istante e l'omone fece un cenno del capo verso il proseguimento della strada. Sedici occhi guardarono in quella direzione. C'era un grosso cartello vicino a loro. Coloro che sapevano leggere sentirono il cuore accelerare allo scorgere la scritta che vi era sopra. Lo stesso accadde per l'altra parte del gruppo quando si accorsero di cosa si stagliava all'orizzonte: la loro meta era lì, pronta per essere raggiunta; un agglomerato di case a perdita d'occhio, una città più grande di quanto avrebbero mai immaginato. La fissarono increduli, eccitati e spaventati. Il loro stancante viaggio era finalmente volto al termine. Sarebbe iniziata una nuova fase della missione, la parte più rischiosa. Londra li attendeva.






 

 

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Ed eccoci giunti alla conclusione del primo capitolo! Siamo arrivati a Londra, cosa ci riseverà il futuro?
Probabilmente dalla prossima volta posteremo meno spesso o i capitoli saranno più brevi dei precedenti, dato che la scritttura della storia sta rallentando. Ma non temete: Robin e i suoi torneranno in azione il prima possibile!

Grazie a lettori e commentatori!
Darma, Eleu, Lau

   
 
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