A volte, quando il mare è calmo e la
notte luminosa, accade che si ritrovino tutti insieme in giardino, distesi, le
teste tanto vicine da toccarsi e le braccia levate al cielo, a disegnare forme
bizzarre tra le stelle.
“Shi shi shi… guardate, quelle stelle
lì sembrano un sea king! Dai Sanjiii, cucinacelo!”.
“Oy oy, Rufy… domani Usopp ce ne pesca
uno vero e te lo cucino alla griglia,
okay? Per adesso sta fermo!”.
“I-i-io? Neh, Sanji, non credo di poter
pescare qualcosa di tanto enorme…”
“WAAAH! Quello sembra davvero un
serpente gigante nel cielo!! E se venisse a mangarci???”
“Umpf, Chopper! Smettila di piagnucolare
e sta fermo, okay? Massimo lo faccio a fette e il cuoco di merda ce lo cucina”.
“Non vorrei infrangere le vostre
aspettative, ma temo che quella sia soltanto la Via Lattea”.
“Insomma, Nico Robin! Potresti anche suuuper lasciarli fantasticare un po’!”
“Yohoho… Fuuraanki-san ha ragione,
Robin-san! Se poi tu volessi anche lasciarmi sbirciare le tue mutand-“
“Oh, sta zitto, maniaco d’uno
scheletro!”.
Poi, c’è un momento prodigioso in cui
tutti quanti smettono di parlare e, solamente, ridono. Chi d’un riso spontaneo e
liberatorio, chi piegando appena le labbra, chi limitandosi a scoprire i denti in
un ghigno divertito, chi solo con gli occhi.
L’erba umida del giardino non ha mai
saputo così tanto di casa.
For those who sleep on the seas,
the lullaby is the Sea Moon.
The moon bleeds into each one.
to those who can’t meet,
and guide them to their smiles.
«Oy oy, ragazzi! Ve lo immaginate cosa sarebbe successo se non
ci fossimo incontrati? Dev’essere stato destino!». E’ Usopp a parlare, il tono acceso
e concitato che riserva ai resoconti delle sue avventure.
«Vediamo… probabilmente qualcosa come
“il paese della sabbia distrutto, un paio di villaggi devastati dai pirati e,
diciamo, Robin morta?». Nami sorride appena, incrociando lo sguardo svagato
della compagna dai capelli scuri.
«Oh, sei gentile, Nami-chan».
«Yohohoho… io probabilmente sarei
ancora prigioniero di quella nave fantasma! Non voglio pensarci …».
Chopper sfiora la spalla dello
scheletro con la zampa, comprensivo. «Io invece non avrei visto nulla del
mondo!».
«Mmh, io…». Sanji accenna ad un
sorriso, la sigaretta stretta tra le labbra. «Sarei ancora costretto a
sopportare la compagnia di quel vecchiaccio di merda, suppongo».
«Adesso invece la tua compagnia tocca a noi, sopracciglio»
biascica Zoro, senza neppure aprire gli occhi.
«EEEH? Osa ripeterlo, marimo del
cazzo!».
«Sì, sì…come vuoi tu».
E’ Franky ad intromettersi tra i due,
trattenendo il cuoco con entrambe le braccia mentre, compiaciuto, si rivolge agli
altri. «Per quanto riguarda me, credo che non avrei mai costruito questa suuuper nave dei sogni!».
Un coro di “è vero!” “non ci avevo
pensato!” “Sunnyyy!!” si leva mentre Robin, lo stesso sorriso che una madre
avrebbe nell’assistere ai giochi dei suoi bambini, osserva i compagni con
affetto.
«Nel mio caso, credo di non aver
neppure bisogno di parlare».
«Sei sempre la solita, Robin! Avresti
potuto accennare alle imprese eroiche del Capitan Usopp…!».
«Ma…». Chopper osserva il cecchino col
musetto corrucciato. «Tu non c’eri, Usopp! Hai mandato Sogeking
per aiutarci, ti ricordi?».
Nami sbuffa, ignorando i tentativi del
compagno di tirar fuori una storia plausibile da raccontare alla renna per
giustificarsi. Si guarda intorno, sposta lo sguardo sulla nuca bruna del
capitano, seduto a gambe conserte ed in silenzio come mai prima d’ora.
«Ehi, Rufy! Che c’è, non hai niente da
dire?».
Nell’udire la voce della navigatrice,
il ragazzo si riscuote. Sposta i grandi occhi sui compagni, li osserva uno ad
uno e poi, come suo solito, sorride.
«Ma, insomma… non ha senso immaginare
cosa sarebbe potuto succedere, no?
Perché noi ci siamo incontrati! Ed è
questo che conta d’ora in poi!». L’inconfondibile shi shi shi segue
le sue parole, e in un attimo tutti si scoprono a sorridere.
Con un capitano tanto folle ed
imprevedibile, che bisogno c’è di pensare a cose futili come il destino?
Sea moon see you~
If I can see you again.
Sea moon see
you~
After I make my dream come true.
Take those men who do not fear battles
and quietly put them to sleep...
Good night, good night...
Accade, a volte, che si ritrovino tutti
insieme in giardino, a ridere e parlare, e la splendente luna marina sia per
loro una ninna nanna. Poi, a poco a poco, le chiacchiere allegre e disordinate
lasciano il posto ad un brusio più lieve e sommesso, fino a trasformarsi nei
lenti e profondi respiri dettati dal sonno.
In quei momenti impagabili, distesi
scompostamente l’uno addosso all’altro, nessuno
di loro è più il valoroso pirata che solca ogni giorno gli oceani più
rischiosi e stupefacenti.
E’ un bambino. Nient’altro che un
bambino che, gli occhi chiusi ed il calore della propria famiglia ad avvolgerlo,
sogna.
Buonanotte, sorridi ancora una volta.
For those that
sleep on the seas.
The lullaby is
the Sea Moon.
Children who
don’t wake from their dreams.
So we don't wake
them...
So we don't wake
them...
Angolo
dell’autrice.
Genteeeeeeee ~! Come avrete
letto, questa fanfic è la vincitrice del contest “Courage, honor and nakamaship” indetto da AngelSword,
che ringrazio tantissimo >w<)/. L’idea di un contest basato sull’amicizia
–o la nakamaship, come in questo caso- mi ha subito
entusiasmata, ed ovviamente non potevano che venirmi in mente i mugiwara T^T Forse avrei potuto
essere più originale, ma amo scrivere su di loro, che posso farci *^*
La fanfic è basata sulla citazione che mi è stata assegnata, ovvero questa: “Fortuna, buona
notte, sorridi ancora una volta, fai girare la tua ruota”, di William
Shakespeare. Temo di non essere riuscita incarnarla al meglio, ma ormai è fatta
e davvero non mi aspettavo un terzo posto >w< Comunque, è stato il “sorridi
ancora una volta” ad ispirarmi: mi ha fatto subito venire in mente una frase
della quarta opening di One Piece,
“Bon voyage”, che dopo aver mostrato immagini tristi
dell’infanzia dei mugiwara recita “ma nonostante
tutto noi riusciremo ancora a sorridere”. Ecco, questo è uno dei concetti che
ho cercato di esprimere tramite questa fanfic, spero
di esserci riuscita >w<
La
“theme song” della fanfic è “Sea moon,
see you”, cantata da Sanji
bambino ♥ Mi
è sembrata adatta all’atmosfera “notturna” della fanfic,
e vi consiglio davvero di ascoltarla (magari mentre leggete) perché è stupenda
>__< E’ una specie di “ninnananna del mare”, e la trovo davvero adatta al
personaggio di Sanji che è un vero e proprio uomo di mare xD
Ce lo vedo a cantarla sulla scogliera dell’isola deserta da bambino T^T *coff coff* trovo il modo per fangirlare su Sanji anche in una fanfic
seria ç__ç
Comunque, non chiedetemi perché i dialoghi siano introdotti da virgolette
diverse nel primo e nel secondo pezzo è__è Non ci ho pensato e non mi va di
correggerlo, quindi prendetevela così ù_ù
Ah! Per coloro che seguono la mia raccolta Sa\Nami… tranquilli, non l’ho
abbandonata >__< Tra il comicon e il resto sono
stata un po’ impegnata, ma ho tante belle idee che non vedo l’ora di scrivere ;ww; spero di aggiornarla presto >3<
E per concludere, ringrazio ancora AngelSword per
aver indetto questo contest, per averlo prolungato assai oltre la sua scadenza
(xD) e per averci valutate in modo impeccabile <3 E
voi lettori, ci vediamo alla prossima fanfic
>w< ♥