Eyes Close
Raggomitolato sulla coperta sembrava un bozzolo in procinto di schiudersi.
Le punte dei capelli biondi, leggermente lunghi andavano a posarsi sulle spalle muscolose, come se anch’essi fossero stanchi.
“Cosa siamo noi?”, questo pensiero circolava nella contorta mente di Loki ogni qual volta si fermava sulla soglia della porta a guardarlo, mentre riposava.
Quella visione lo rasserenava, i suoi rammarichi e sotterfugi contro il fratello si appianavano lasciando spazio a lunghi minuti di silenzio e contemplazione. Ignorava il motivo per cui quell’energumeno producesse quell’effetto su di lui, il dio del ghiaccio, colui che mai si sarebbe piegato o inginocchiato di fronte a qualcuno, dimostrando la sua debolezza.
Voleva bene al fratello, in fondo in fondo cercava solo di negarlo, di rimanere la sua ombra, di poterlo controllare senza sentirsi particolarmente coinvolto, ma certi sentimenti non sfuggivano neppure a loro, esseri immortali.
Dal canto suo anche Thor aveva provato ad arginare, a placare quello strano desiderio che lo legava al fratello. Entrambi conoscevano la risposta a quella domanda che a lungo si erano posti, ma affrontare la verità li poneva in una situazione scomoda.
I loro sospiri, sulle loro pelli però ne erano la prova; nulla riusciva a separarli oltre al loro amore fraterno vi era molto di più.
Si perché la glaciale durezza di Loki sembrava incontrovertibilmente sciogliersi di fronte al passionale ardore di quel dio del fulmine, che lo guardava come nessun’altro avrebbe osato fare.