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Autore: hussykawa    08/05/2012    5 recensioni
I personaggi di Soul Eater 4 anni dopo... Immaginiamoci: SoulxMaka, BlackStarxTsubaki, KidxSimmetria (ah, ah). I personaggi fra avventure, combattimenti e amore. Riusciranno Soul e Maka, BlackStar e Tsubaki a crearsi una famiglia, superando tutte le difficoltà di coppia? E se ci sarà anche un rapimento, di mezzo? Allora opererà il più grande-piccolo detective, di tutti i tempi, L! Solo che lo vedremo accompagnato da un invisibile Riuk, da un giovanissimo Watari e... a 9 anni! Una ff per tutti gli amanti di Soul Eater e di Death Note, come me! E recensite, mi raccomando! Sayonara, Symmetrical Kisses, Hikari88
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Death the Kid, Liz Thompson, Patty Thompson, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Post Soul Eater'
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Capitolo 12: Un incontro inaspettato, due occhi dolci da panda e un cervello super? Pioveranno fragole?
Riuk sbatté forte le grandi ali nere nell’aria, mentre Kid fluttuava sul suo Skateboard Belzebù a pochi metri da lui.
Riuk urlò, cercando di farsi sentire dall’altro Shinigami: «Winchester, anno 1988. Per essere precisi, oggi è il 31 ottobre!».
«Oh, Sommo Shinigami! Che data simmetrica!» esclamò Kid, riferendosi all’88 finale.
Riuk lo guardò perplesso, cercando di capire che cosa intendesse dire l’altro.
Liz, facendosi coraggio (Riuk fa molta paura quando vuole) gli disse: «Oh, lascia perdere. È un caso disperato, ma ormai noi ci abbiamo fatto l’abitudine!».
Riuk annuì leggermente e volò in basso, in direzione di una specie di scuola.
L’edificio aveva muri color mattone ed era circondato da un bel giardino, dove però non correva nessun ragazzino.
Riuk si diresse verso una finestra e chiamò Kid, dicendogli di venire a dare un’occhiata.
Kid lo raggiunse e si aggrappò alla finestra.
Si tirò su con fare circospetto, guardando all’interno: «AAAAH!» urlò, facendo un salto all’indietro.
«AAAAH!» gridarono Patty e Liz, spaventatissime.
«Hi, hi, hi!» ghignò una nocetta dall’altra parte.
Due occhini neri da cucciolo sporsero dalla finestra, coronati da un ciuffo di capelli neri.
«NON E’ PER NIENTE SIMMETRICO!» sbraitò Kid, incavolato nero.
Lampi di energia violacea gli pizzicavano le dita, e Liz provvedette subito a calmarlo (quando Kid vedeva qualcosa di asimmetrico era capace di distruggere un’intera città).
Il bambino dall’altra parte aprì la finestra con una piccola mano, attaccata ad un braccino esile.
L Lawliet si affacciò ridendo, e disse: «TU! Hai delle fragole?».
Kid rispose violentemente: «CERTO CHE NO! SONO COSI’ ASIMMETRICHE! Con tutti quei semini disordinati…».
L scoppiò a ridere allegramente: la sua risata era tenera e argentina e lasciava intravedere dei dentini bianchi e simmetrici.
«Guarda, Kid!» esclamò Patty per distrarre il Meister «Ha dei dentini bellissimi!».
«Grazie, Pistola Parlante» disse L, contento.
Poi, indicando lo Skateboard Belzebù di Kid: «BEEELLO! Me lo fai provare?».
«OOH…E’ irresistibile!» sospirarono Liz e Patty.
«E’ meglio che andiamo dentro. Se qualcuno mi vede sono morto. Un momento, io sono uno shinigami. Vabbé, andiamo» disse Kid, e volò dentro la stanza.
La camera di L era alquanto spoglia: c’erano solo un letto, un armadio (pieno di magliette bianche e jeans blu) e una cassapanca che traboccava di giocattoli, con i quali L ricostruiva le scene del crimine (proprio come il suo successore, Near).
L si sedette sul letto, appoggiando la schiena al muro e raccogliendo le gambe fra le braccine.
Kid atterrò e fece scomparire con un gesto lo Skateboard, senza però meravigliare L (anche se era un ragazzino di 9 anni era sempre L, il nostro amatissimo L (no, è MIO! ù.ù)).
«Allora? Sei venuto qui per giocare con me? O per fare qualche indagine assieme?» L sfoderò un lente d’ingrandimento e si mise a cercare impronte digitali per tutta la stanza.
Ad un certo punto fece: «Ah, ah!» come se avesse trovato chissà quale indizio «Qui non ci siamo solo io, me, te e le Pistole Parlanti, shinigami» disse L «Qui c’è qualcun’altro» concluse, girandosi in modo sospettoso e socchiudendo gli occhioni cerchiati di nero.
«Faglielovedere, Death the Kid!»disse Riuk, porgendogli un quaderno nero.
«Wow, un vero Death Note!» esclamò Liz «Non ne avevo mai visto uno».
«Mio padre non ne ha uno. Lo ha lasciato nel Mondo degli Shinigami quando ha deciso di diventare Meister e di vivere sulla Terra. E io, avendo seguito la stessa strada, non posso avere un Death Note».
Kid porse il Quaderno Che Uccide a L, che finalmente poté vedere Riuk.
«Ciao! Io sono L» disse porgendogli una manina.
«Io sono lo shinigami Riuk. Hai una mela?».
«Hai una fragola?».
«Noi due ci intendiamo, L. Sappi che sia io che Death the Kid che Liz che Patty sappiamo il tuo nome per intero, sappiamo cosa farai e dove andrai e… una brutta notizia. Tu…» ma fu Liz a completare la frase: «RESTERAI SINGLE PER TUTTA LA VITA!».
«Oh, Sommo Shinigami» delirò Kid, battendosi la fronte con il palmo.
«Sì, quello che ha detto lui» disse L, rattristato, indicandolo con il ditino.
«Comunque, arriviamo al sodo. Tu diventerai il più grande detective di tutti i tempi e sei già molto bravo. Abbiamo bisogno del tuo fiuto investigativo per risolvere un caso davvero intricato. Non abbiamo niente, se non le foto per ritrovare i nostri amici. Devi sapere che…» e Kid raccontò.
Parlò delle Armi e degli Artigiani, degli Shinigami, de Kishin e della Shibusen, della Simmetria e degli 88 metodi per disegnare in modo simmetrico, di quel cavolo che gli pareva, ecc, ecc.
Le due Falci della Morte si trasformarono più e più volte per spiegare ad L il meccanismo, ed L ascoltava, rapito, divorando chili di fragole sotto lo sguardo di Riuk, che divorava chili di mele.
Era sera quando Kid terminò.
«Bene! Vi aiuterò con piacere. Prima, però, Patty potrebbe darmi un bacino e un altro chilo di fragole?».
Patty gli diede un bacetto affettuoso (L arrossì un pochino, che tenero! *w*) e gli porse una ciotola di fragole fresche e dolci, che L cominciò subito a mangiare.
«Anch’io voglio un bacio, da Liz!» disse Riuk (Liz gli diede un Liz-chop con un beauty-case da 888 chili e gli rovesciò una cassetta di mele in testa).
«Ci hai provato, Riuk!» rise L.
«Tentar non nuoce» disse Riuk risoluto.
Poi sbirciò Liz che lo minacciava con il beauty-case, picchiandolo leggermente nel palmo della mano con aria omicida.
«Forse questa volta nuocerà un pochino, kyaah, aaah, ah!» rise sguaiatamente Patty.
«Beh, è arrivato il momento di dormire. A proposito, dove dormirete?» chiese L.
«Riuk non ha bisogno di dormire e neanche io, mentre Liz e Patty sì. Loro…».
«Possono trasformarsi in Death Scythe e dormire così. Ormai sono un esperto in queste cose» propose L.
«Geniale! Bravo, complimenti. Ma rimane sempre il problema che potrebbero scoprirci. Riuk è invisibile, ma io...».
«Entra nell’armadio. È grande e ci starai. Mentre Patty e Liz possono stare nella cassapanca, che lascerò aperta. Verranno scambiate per giocattoli» L aveva avuto un’altra idea fantastica.
«Va bene, faremo così. O-yasumi nasai!» disse Kid.
«Good Night, Buenas noches!» dissero le due Buki.
«Gute Nacht!»aggiunseRiuk.
«Nuitsurun litde fraises!» augurò L, infilandosi nel letto (con una trapunta su cui erano ricamate tante fragole).
L chiuse gli occhioni e si addormentò, mentre Kid si distendeva nell’armadio (rivelatosi poi essere una cabina armadio) e le sorelle Thompson sparivano in due bagliori rosa.
Dormivano, vegliati dallo sguardo pauroso di Riuk, che sgranocchiava l’ottocentottantottesima mela.
 
OHAYO A TUTTI! QUESTO E’ UN CAP VERY INTERNATIONAL, HAS INTENDIDO? BIEN, ESPERO THAT VI SIA LIKED, BECAUSE NON NE FARO’ NEVER COMO ESTO. MA AHORA VE SALUDO Y, RECENSITE! SAYONARA, SYMMETRICAL KISSES,

HIKARI88

   
 
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