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Autore: Pettyfer    09/05/2012    136 recensioni
Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
**
Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17.

She will hurt that fucker.


ATTENZIONE
Voglio avvisarvi che il capitolo contiene scene ‘forti’ (non troppo esplicite perché la storia
rimane di rating arancione) e quindi
se qualcuno di voi non vuole leggere, farò capire tramite un asterisco rosso
(*)
l’inizio e la fine della scena
Buona lettura :3




-Sapevi tutto tu?- domandò minacciosa Karen una volta vicina a Safaa puntandole un dito contro, non la vedeva dalla mattinata.
Benedetta pausa-pranzo.
-Certo che lo sapevo- sorrise a trentadue denti la mora.
-Quel cazzone di tuo fratello mi ha fatto prendere un infarto- disse ancora più determinata Karen osservando confusa il collo di Safaa, mentre quest’ultima le sorrideva felice.
-Ne valeva la pena, la coppia Zaren deve trionfare contro il male e poi…- cominciò a blaterale, ma Karen non l’ascoltò.
Bingo.
-Hai fatto sesso!- esclamò facendo sgranare gli occhi all’amica.
-Che?-
-La prossima volta che ti fai fare un succhiotto cerca di coprirlo-la rimproverò con un pizzico di ironia nella voce Karen.
-Si vede tanto? Merda, merda. Hai una sciarpa?- le domandò subito dopo Safaa coprendosi il collo con i capelli.
-Mi stai chiedendo una sciarpa, a me? Stai scherzando? Perfino Zayn sa che le odio- le rimbeccò l’amica.
-E adesso che faccio?- scoppiò quasi in un urlo isterico Safaa.
Karen le fece un segno con la mano e la sorpassò, diretta verso l’unica fonte di salvezza della sua amica: Harry.
Harry e le sue benedettissime sciarpe.
-Harry, ciao, sei splendente stamattina, nuova sciarpa?- gli domandò sorridendogli.
Il riccio la guardò confuso.
Karen Morrison che faceva complimenti? Mpf..
-Ehm…? Grazie?- domandò stranito mettendosi in spalla la tracolla e chiudendo l’armadietto.
-Me la presti?-
-No- rispose in fretta per poi sorpassarla.
-E dai! Ne ho davvero bisogno- lo implorò Karen aggrappandosi al braccio del riccio.
-Ma serve al mio look- protesto ancora lui.
-Sai che posso dire tutto quello che voglio, su di te, a Sarah?- chiese la mora sorridendo maligna.
-Non oseresti, Morrison- sussurrò Harry avvicinandosi alla ragazza.
-Oserei- sorrise- mi dai la tua sciarpa?-
-Tieni- Harry se la tolse con stizza gliela porse per poi dirigersi verso uno Zayn molto scocciato con la testa infilata nel suo armadietto.
Molto probabilmente stava dormendo.
Che carino.
Concentrati su Safaa, Karen.
-Risolto il problema- disse radiosa porgendo la sciarpa grigia di Harry a Safaa.
-Non saprei che farei senza te, penso proprio che…oh cazzo- gracchiò Safaa.
-Cosa?- domandò allarmata Karen senza il coraggio di girarsi per paura di trovarsi un dinosauro alla spalle.
-McCole, cazzo.- sussurrò.
-Porca merda- Karen si girò con calma vedendolo camminare a passo di marcia verso di lei piuttosto velocemente.
-Tu adesso vieni con me, Morrison- le alitò in viso Arthur per poi prenderla per un braccio e trascinarla con se.
Karen si girò verso Safaa sussurrando un ‘non preoccuparti’ per poi continuare ad essere trascinata da Arthur.
-Non c’è bisogno di correre, Arthur- lo riprese cercando di allentare la presa del ragazzo sul suo braccio.
Diavolo se faceva male.
-Sta un po’ zitta- ringhiò lui.
Karen si ammutolì di colpo seguendolo per la scuola e quando si ritrovò chiusa, da sola in compagnia di McCole negli spogliatoi della squadra di basket, sentì la tensione crescere.
Anche se quella non sembrava semplice tensione, ma bensì paura.
-Che ci facciamo qui? Non potevi parlarmi nel corridoio come fanno le persone normali?- domandò titubante allontanandosi il più possibile dal ragazzo che in quel momento sembrava più che infuriato.
-E tu ieri non potevi chiamarmi e annullare la serata, come fanno tutte le persone normali?- ricambiò la domanda Arthur avvicinandosi di una decina di passi.
-Me ne ero dimenticata, scusami, ieri è successo un casino…- provò a spiegare, ma il ragazzo la spintonò con una mano la spalla facendola urtare contrò la panchina alle sue spalle.
Il cuore di Karen incominciò a battere forte, quasi volesse uscire fuori.
Calmati, Karen, non succederà niente.
-Non provare a inventarti scuse, Karen, so che ieri sera eri con Zayn, per chi cazzo mi hai preso, eh? Per un cretino?- le ringhiò in faccia.
Non sembrava nemmeno quel ragazzo con cui aveva parlato giorni prima e sentendo la rabbia che esprimeva il tono del ragazzo gli occhi le si riempirono di lacrime.
-Mi dispiac…-provò a dire e anche quella volta venne interrotta, ma da un suo gemito.
Arthur le aveva stretto una mano sul polso e sembrava che glielo volesse rompere tanto che la presa era forte.
-Non provare a chiedermi scusa, Karen, mi faresti solo incazzare di più- ridacchiò –adesso ti stai ferma e ti fai fare quello che voglio-.
*
Karen sgranò gli occhi, ormai colmi di lacrime e sentì l’altra mano i McCole prenderle il polso sinistro e insieme a quello destro glieli mantenne dietro alla schiena.
-Che diavolo vuoi fare, Arthur? Lasciami- sussurrò presa dal panico, muovendo frenetica le braccia.
-Ho detto che ti devi stare zitta, Karen-.
Non le diede il tempo di rispondere che posò le sue labbra su quelle della ragazza. Karen provò a sottrarsi d quel bacio e Arthur, mantenendola con una sola mano i polsi, le afferrò il collo con violenza.
Provò a mugolare qualcosa per protesta, ma Arthur non accennava ad allontanarsi. Le lacrime avevano cominciato a scorrere sul suo viso e la voglia di scappare e rifugiarsi tra le braccia di Zayn era tanta.
-Mc-McCole- protestò a mo’ di gemito sentendo le unghie di Arthur graffiarle il collo.
-L-lasciami- singhiozzò allarmata vedendo la mano che prima l’aveva graffiata il collo raggiungere il bordo della maglia e alzarglielo fino e sopra al reggiseno.
Strizzò gli occhi cacciando fuori ancora più lacrime.
Le mani di McCole si muovevano avide sulla sua pancia, sulla sua schiena e sui suoi seni facendole salire un senso di nausea.
Perché aveva detto a Safaa di non preoccuparsi? Magari sarebbe venuta a cercarla, facendo finire quella tortura.
Non si era mai fatta toccare da nessuno, non in quel modo. E di certo non voleva farsi toccare tramite un violenza.
-Ti…prego- singhiozzò.
Arthur intromise una gamba in mezzo a quelle di Karen allargandogliele in modo da avere via libera.
Cambiò la mano con cui manteneva i polsi della ragazza e avvicinò la mano destra al bordo dei jeans per poi sbottonarli.
Karen incominciò ad agitarsi freneticamente impaurita.
Non sarebbe successo, non con lui, non in quel modo.
-Arthur, ti prego lasciami andare, io…non lo…dirò a nessuno- urlò l’ultima parole sentendo la mano del ragazzo intrufolarsi nei jeans e sfiorarle la sua intimità.
Le lacrime scivolarono con più velocità lungo le guance andandosi a depositare sul collo.
Sentì il suono della campanella e sperò che forse Arthur si sarebbe allontanato, ma non lo fece, aumentò la velocità dei movimenti e diventò violento, avrebbe lasciato molteplici lividi sul suo corpo e il ricordo delle sue mani non l’avrebbe dimenticato facilmente.
Cacciò un urlo dopo aver sentito le dita di Arthur penetrarla e un dolore allucinante le attraversò tutto il basso ventre fino ad arrivare allo stomaco.
-Sta zitta, stupida- le ringhiò all’orecchio cominciando a muovere la mano, mentre il dolore aumentava.
La ragazza prese coraggio e mosse la gamba in mezzo alle gambe di McCole con forza colpendogli le parti basse. Vide il ragazzo allontanarsi da lei e accovacciarsi per terra, cercò di non cascare anche lei e uscì di corsa dagli spogliatoi.
*
Si allacciò i jeans e si diresse verso i bagni delle ragazze.
Ringraziò Dio che per i corridoio non c’era nessuno ed entrò in una delle cabine accovacciandosi per terra, nascondendo la testa tra le gambe.
Si sentiva sporca, usata e violata.
Arthur le aveva portata via tutta la dignità. Non doveva permettergli di farlo, non doveva essere debole, eppure lo era stata. Aveva continuato a piangere, senza aver il coraggio di dargli una sberla in pieno viso.
Niente di niente.
Le spuntò davanti agli occhi il viso di Zayn e le lacrime continuarono a scendere.
Si sentiva in colpa.
Era tutta colpa sua, solo colpa sua.
E faceva male… e non solo fisicamente.
Basta vedere i lividi che le ha lasciato sui suoi polsi.
Karen era immobile, ferma sul pavimento di quel bagno.
Ancora con la maglia stropicciata e le lacrime che continuavano a scendere sul suo viso, proprio come l’aveva ridotta lui.
Non riusciva ad alzarsi da lì e affrontare gli altri.
Pensava soltanto alla rabbia di Arthur mentre cercava di abusare di lei.
L’aveva quasi violentata.
Era stato crudele.
Non si era fermato quando l’aveva implorato.
Non l’aveva ascoltata quando l’aveva chiesto.
Non le aveva dato tempo di spiegare.




Aveva chiamato Safaa, le aveva raccontato tutto, le aveva chiesto di mantenere il segreto e le aveva chiesto di non fare nulla.
L’aveva aiutata ad asciugarsi il viso e a renderla presentabile.
Le aveva fermato il sangue che scendeva dal lungo graffio sul collo e l’aveva nascosto con la sciarpa di Harry.
L’aveva rassicurata.
La rabbia che provava Safaa in quel momento era indescrivibile.
Se solo quel lurido verme di McCole si sarebbe avvicinato di almeno venti metri a le e alla sua amica non avrebbe trattenuto l’istinto di ucciderlo.
Ma in un modo o in un altro l’avrebbe pagata.
Non sarebbe stata lei sporcarsi le mani.
Non sarebbe stata lei a farlo sapere a Zayn.
Sarebbe stata lei a creare quella situazione.
Avrebbe trovato il modo.
Avrebbe trovato il modo di vedere Arthur McCole con un occhio nero.
Avrebbe fatto il culo a quel porco.
Non lei.
Non Liam.
Non Karen.
Ma Zayn.
Parola di Safaa Malik.







Non ho nemmeno il coraggio di salutarvi per bene :(
Lo so, è un capitolo schifoso...
Riceverò l'80% solo di critiche.
Spero che non ci siate rimaste troppo male da non continuare a seguire la storia,
se vi ho deluse, vi chiedo umilmente scusa.
Alcune di voi se l'aspettavano, si, ma si aspettavano anche l'apparizzione miracolosa di Zayn.
Ma purtruppo Zayn rimarrà all'oscuro, non vi dico per quanto tempo.
Ma almeno sapete che lo verrà a sapere e questo grazie a Safaa.
Lei ha promesso a Karen di non dirlo a nessuno, e infatti non lo farà,
ma ci sono tanti modi 'casuali' di far sapere le cose uù
DAVVERO, DITEMI SE VI HO DELUSE.
Ho voluto aggiornare prestissimo, perchè già al giorno seguente la pubblicazione
ero a 67 recensioni e adesso a 74.
74 recensioni che non ci volevano per un capitolo come quello, era a dir poco 'poco' soffisfacente.
Spero che questo lo sia stato e fatemi sapere se non vi piace l'andamento della storia.
Per chi invece è piaciuto il capitolo, spero a qualcuno, ringraziate Conor Maynard uù
mi ha aiutato a scrivere *Q*
Conor
Conor
Conor
basta.
Adesso mi dileguo aspettando vosti pareri ._.
Un bacio, belle.
siete assolutamente fantastiche. uù
so che adesso forse a nessuno interessa, ma verso la fine di questa fic ne pubblicherò un'altra
e spero che la seguite in tante :3
Un bacio, e alla prossima.


All the same mistakes
I don't need you tonight.
I wish that was me
Everything about you.YOU.

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xx
Pettyfer.

   
 
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