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Autore: Evaney Alelyade Eve    10/05/2012    3 recensioni
Jensen Ackles è un detective di Chicago, Misha Collins è un giornalista del Chicago News. Due vite lontane che s'incroceranno alla morte della giornalista Julie Mcniven amica di Misha. Nel corso delle indagini i due scopriranno segreti sconvolgenti che riguardano persone importanti, ma soprattutto scopriranno l'amore.
Genere: Azione, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jensen Ackles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo V

Troppe chiacchierate e una lettera da chi non c'è più.



- Cosa?!?! - esclamò Sebastian sorpreso, rovesciando quasi la sua tazza di caffè, mentre Richard quasi si strozzava con il suo - Come hai potuto invitarlo a casa e poi mandarlo via, senza avergli fatto nulla?! -
- Ma di che diavolo stai parlando?! - rispose Misha, imbarazzato -  Che dovevo fargli?! Era in servizio...e comunque non sarebbe stato possibile! Non so nemmeno se gli piaccio! -
- Non puoi dire che non gli piaci, Mish! Andiamo, nessuno avrebbe sopportato il tuo modo orribile di vestirsi! - ribattè Sebastian, scuotendo la testa.
- Suvvia Sebastian, ragiona - intervenne Richard - Misha ha ragione! -
- Visto?! - esclamò trionfante Misha, mentre Sebastian rivolgeva al biondo un'occhiata scettica - anche lui mi da ragione! -
-  Certo che non poteva fargli nulla - proseguì Richard, ignorandolo - non aveva le manette appresso! Dov'è il set di  sex-toys che ti abbiamo regalato?! - eccolo proprio lì lo voleva! Avrebbe dovuto aspettarselo da Richard, traditore!
- Aaaah, ma perchè diavolo ti ascolto anche, Rich?! - borbottò sconfortato passandosi una mano tra i capelli, mentre Sebastian rideva come un matto.
- Perchè senza di me, noi saresti ancora un giornalista verginello ed inesperto! - rispose ammiccando.
- Aveva ragione mio padre : Chicago è una città di perdizione! - e rivolse loro un'occhiata truce.
- Oh, ma lascia perdere tuo padre!! Sono sicuro che il bel detective sarebbe stato più che felice di lasciarsi ammanettare alla testiera del tuo letto, mentre tu poi....- ma Misha lo interruppe, avvampando come un fuoco estivo.
- Non dire idiozie!!! Jensen non è....insomma......smettetela! - bastavano ed avanzavano i sogni erotici che faceva sul detective, non serviva l'aiuto di Sebastian ad alimentarli!
- Aaaaaw, ma che carino il nostro Mish! Arrossisce - lo schernì Richard, mentre prendeva un altro sorso di caffè.
- Già! Chissà quanti bei lavoretti di mano ha fatto pensando al bel detective! - aggiunse Sebastian, e Misha potè giurare di sentire le proprie orecchie andare a fuoco.
- Perchè con voi due, si finisce sempre a parlare di sesso e masturbazione?! Siete insopportabili! - sibilò stizzato. Anche con il suo precedente ragazzo, Geoff , avevano detto e fatto la stessa cosa; quei due bastardi si divertivano troppo a rompergli le scatole!
- Perchè ci divertiamo a vederti arrossire come una scolaretta, Mish! - ribattè, tra una risata e l'altra Richard.
- Seriamente, Mish! Persino Choco o Coco saprebbero approcciare ed approfittarne meglio di te! - rincarò l'altro, mentre Misha rivolgeva un'occhiata irritata ai pappagalli - portati in cucina pe rl'occasione - come se fosse tutta colpa loro.
- Idioti, davvero, siete due idioti! - e fose non si riferiva solo ai suoi due  migliori amici, ma anche ai pappagalli che lo guardarono inclinando le loro stupide testoline buffe, perplessi.
- Dai, non te la prendere! Vi rivedrete? - domandò Richard, mentre accarezzava la testa di Choco.
- Non lo so....- fu la risposta laconica del moro, mentre Sebastian sospirava e scuoteva la testa.
- Non gliel'hai chiesto? -
- No. Insomma stavamo parlando del caso di Julie, poi ci siamo seduti sul divano bevendo il caffè e abbiamo chiacchierato di altro, e quando se n'è andato non ho avuto il coraggio di chiedergli di vederci ancora, per quanto lo vorrei. Sono un disastro! -
- Decisamente! - fu la risposta ad una voce dei suoi due amici.
- Ma comunque - proseguì Sebastian - almeno hai il suo numero di cellulare! Puoi chiamarlo facendo finta di avere qualche informazione utile...-
- Ma non ne ho! - protestò subito, e altrettanto in fretta Sebastian gli fece segno di tacere.
- Non è questo il punto. Se vuoi rivederlo qualsiasi scusa va bene! Puoi anche dirgli che Julie amava i gatti e se lui ti chiede perchè dovrebbe interessargli, gli dici - e sbattè le ciglia in modo languido, congiungendo le mani, con tono farsetto - "perchè credevo che fosse rilevante, Jensen" ...-
- Ottima idea, amico! -  approvò Richard - ...e poi lo stordisci, lo leghi nella tua camera da letto e ne fai quello che vuoi! -
- Si, certo, idea magnifica - ribattè sarcastico - così vengo arrestato per aggressione a pubblico ufficiale e molestie sessuali! Volete fare i seri, per favore?! - e scosse la testa.
- Che noioso! Stiamo solo cercando di aiutarti, noi, ingrato. -
- Graaaaaaa - s'intromise Choco, e tutti lo guardarono, prima di scoppiare a ridere.
-  Vedi? Anche lui è d'accordo. - rispose Sebastian, facendo spallucce.



§§§


Jensen era seduto nell'ufficio di Jared, con l'espressione rassegnata di un condannato a morte  dinanzi alla forca. Dopo aver consegnato il suo rapporto a Rufus che l'aveva convocato pe rl'indomani mattina alle 09.00 era stato chiamato da Jared che non aveva voluto saperne delle sue scuse di non aver voglia di chiacchierare e gli aveva letteralmente ordinato di raggiungerlo. E lui l'aveva raggiunto. Malvolentieri, ma aveva dovuto farlo.
- Allora, GrandePuffo! - esordì l'amico con un sorriso a trentadue denti - adesso racconta! - e richiuse la porta alle sue spalle, prima di sedersi sulla sua comoda poltrona. Jensen si era sempre chiesto come dov'essero sentirsi i criminali agli interrogatori, adesso però, credeva di saperlo!
- Non c'è proprio nulla da raccontare, Jay! Siamo andati alla RoadHouse a pranzare, poi dopo mi ha letteralmente incastrato a prendere un caffè a casa sua...-
- Incastrato? - e alzò un sopracciglio scettico - non credo ti sia dispiaciuto...-
- No, c-certo che no...- borbottò il biondo, arrossendo leggermente. Come avrebbe potuto dispiacergli passare un po di tempo in più con quel pazzo imbranato di Misha?! - Comunque sia..- proseguì, schiarendosi la voce - a casa sua gli ho fatto altre domande sul lavoro di Julie, abbiamo chiacchierato e...e me ne sono andato. - e rimase in silenzio gustandosi i ricordi che gli si affacciavano alla mente. Cavolo era proprio un caso perso!
- E te ne sei andato?! - esclamò l'altro sorpreso, sgranando gli occhi; Jensen pensò che se non li avesse richiusi gli sarebbero rotolati via.
- Perchè diavolo sembri così sorpreso, Jared? - domandò, assottigliando gli occhi, sospettoso. Ma che diavolo?
- Perchè?! Come perchè, Jensen! Non solo non è da te dare passaggi a sconosciuti sulla tua Impala, ma addirittura se lo sconosciuto, in questo caso, ti piace e ti invita a casa non te lo porti nemmeno a letto! E' grave sai?! Tu ne approfitti sempre! Segui sempre la tua regola delle tre S, ovvero Solo Sano Sesso... e adesso..guardati! Quì, tranquillo a dirmi che avete chiacchierato e preso un caffè! - e Jensen davvero non capiva perchè diavolo fosse così sconvolto! Insomma aveva anche lui dei sentimenti, no? Poteva capitargli di desiderare una persona....e avere paura di prenderla, no?!
- Sai - ribattè acido - solo perchè amo il "solo sano sesso", non è detto che io debba scoparmi chiunque! -  e incrociò le braccia la petto, ostinato.
- No amico, temo che se fosse stato un Signor Chiunque l'avresti fatto...non l'hai fatto perchè invece avevi il Signor Collins  dinanzi! - ribattè, logico e insistente, come solo un avvocato poteva essere.
- Che cosa stai tentando di dire, Jay? Che sono innamorato di Misha?! - e sperò davvero, per tutte le sue lentiggini del cavolo, che il leggero tremolio della sua voce fosse stato coperto dallo scetticismo del  suo tono. Insomma, lui innamorato di Misha? Era impossibile!
- No, innamorato no, ma ti piace. -
- N-no...-
- Non ti azzardare a negarlo Jensen! - ribattè l'altro, assottigliando gli occhi a sua volta. Era impossibile battere un avvocato, era una causa persa in partenza, e Jensen non se la sentiva di iniziare un botta e risposta tipo "Si" e "No", non con Jay. Per i baffi di Rufus, non erano mica mocciose!
- E va bene, basta che la smetti di rompermi le scatole! Mi piace, e pure parecchio. Anzi, meglio dire che mi attrae, okay?! - ribattè stizzito. Odiava essere messo all'angolo, soprattutto se doveva poi aprire il suo cuore!
- Ecco, così va meglio! - e il  GrizzlyJay sorrise sornione, felice della sua piccola vittoria - Che cos'ha intenzione di fare? Insomma secondo il protocollo non dovresti avere nessuna relazione con un testimone. -
- Già, stupido protocollo. - storse la bocca. Jared gli sorrise, comprensivo.
- Beh, immagino che puoi continuare a vederlo con la scusa di cercare indizi! Oppure potresti chiamarlo...deve pur fare una denuncia contro i suoi rapinatori, no? - e gli rivolse uno sguardo eloquente con tanto di sorrisetto complice. A volte Jensen aveva l'impressione di trovarsi di fronte un'enorme, impicciona e rompiscatole sorella!
- Immagino di si...- sospirò Jensen. Ovviamente ci aveva già pensato..... - che ne dici di andare a farci una bella birra? Hai finito per stasera, no? -
- Si - e si alzarono quasi all'unisono. Usciti dall'edificio si diressero alle rispettive auto con cui avrebbero poi raggiunto la RoadHouse.
- Ehy Jens - esclamò all'improvviso Jared - che ne dici se invitiamo anche il tuo Misha?! - e rise, perchè a Jensen quasi sfuggirono di mano le chiavi.
- Sali in macchina, Jay! - intimò, mentre gli andavano a fuoco le orecchie - e poi non è il mio Misha! - e salì in auto borbottando, mentre Jared faceva lo stesso, sbellicandosi dalle risate.


§§§

Dopo che Misha ebbe accompagnato i suoi due migliori amici all'androne, fu fermato dal portiere, il vecchio Joshua. L'uomo aveva una sessantina e più anni, carnagione scura e un viso gentile adornato da un paio di occhi scuri dolci come il cioccolato e un sorriso bonario. Aveva l'hobby del giardinaggio, e spesso aveva invitato Misha nella sua piccola casetta dietro la portineria, per fargli vedere i progressi delle sue piantine, o semplicemente per fare due chiacchiere; perciò , anche quella volta, quando lo fermò, Misha credeva volesse solo parlargli.
- Buonasera ragazzo - esclamò, vedendolo passare.
- Ehi Joshua, come va? - rispose, avvicinandosi alla guardiola dove se ne stava rintanato.
- Oh bene! Le mie pianticelle stanno crescendo che una meraviglia! Quando saranno abbastanza mature te le mostrerò. -
- Non vedo l'ora! - e gli sorrise; l'altro lo scrutò per bene , soppesandone lo stato d'animo. Joshua aveva la particolare capacità di leggerti dentro e cogliere al volo il tuo umore.
- Mmh..vedo che sei particolarmente felice, ragazzo mio. Ti è successo qualcosa di bello? -  chiese infatti, accennando un sorriso gentile.
- Beh..in verità si. Ho conosciuto una persona... speciale. - e davvero il suo stomaco non si era chiuso pensando al bel pomeriggio passato con Jensen a chiacchierare...
- Le campane degli angeli hanno suonato anche per te! Ne sono felice!  - esclamò entusiasta il portinaio, aprendosi stavolta in un grande sorriso.
- Ehm..si...immagino di si. Anche se non mi sono ancora dichiarato..insomma non so nemmeno se gli piaccio! -
- Oh, ogni cosa a suo tempo ragazzo mio. Se Dio vi ha fatto incontrare sono certo che presto si renderà conto di amarti. -
- Ehm...si..insomma....- e arrossì fino all'inverosimile, inducendo Joshua a dargli una confortante pacca sulla spalla.
- Se non hai nulla da fare, perchè non vieni a berti un thè a casa mia? O un caffè? - proprose poi l'anziano; Misha non voleva essere sgarbato, però stava morendo dalla voglia di ritrovarsi da solo, a casa sua, per rimurginare meglio  - e ok, era roba da adolescenti, ma l'amore rendeva stupidi, no?! - sull'intera giornata e magari figurarsi un dialogo completamente diverso da quello avuto con Jensen, con lui che invece di sembrare un imbranato cronico, appariva figo e attraente.
- Ehm..mi dispiace, Josh, ma avrei da fnire un articolo! Sai se non lo finisco, il buon vecchio Zach potrebbe venire a prendermi fino a casa! - e sperò che il vecchio ci credesse; quello lo soppesò con lo sguardo, prima di annuire.
- Capisco...il lavoro, è lavoro, dopotutto! .....- e dopo che Misha gli ebbe stretto la mano si avviò agli ascensori. Stava per entrarci, quando l'uomo lo richiamò a gran voce - Misha! Ho dimenticato di darti una cosa! - e gli corse dietro, portandosi una busta gialla con il suo indirizzo sopra; non c'era mittente.
- E' arrivata stamattina, e mi son proprio dimenticato  di dartela, anche perchè stamattina sei sparito in fretta e furia. -.
- Oh, okay, grazie! - e si infilò nell'ascensore prima che qualcuno la richiamasse.

"Uh, una lettera" pensò Misha, soppesando la busta " chissà di chi sarà."
Quando si ritrovò nel suo appartamento, chiuse velocemente la porta alle sue spalle e si accomodò sul divano; aprì la busta con impazienza, mentre la sua curiosità cresceva di secondo in secondo. Adesso, nella normalità, nessuno potrebbe ricevere posta da qualcuno che è defunto - tranne in quel film...P.S. I Love you , che Misha era andato a vedere al cinema con Julie - soprattutto se il defunto, o meglio la defunta, in questione era stata seppellita pochi giorni prima.
- U-una...lettera di Julie? - e Misha sentì il suo cuore perdere più di un battito, mentre il suo respiro si smorzava, preda dello sconvolgimento; quando si fu imposto la calma, si accinse a leggere :

Caro Misha,
se stai leggendo queste righe vuol dire che mi è successo qualcosa, o nel peggiore dei casi, sono morta.
Spero tu non abbia pianto troppo per me, davvero, e che i miei genitori e tutti i nostri amici stiano bene.
Dì loro che li amo immensamente, ovunque io sia in questo momento. Comunque sia, passiamo ad argomenti seri.
Sai che stavo seguendo il caso della BH, e che ero vicina a smascherare pezzi grossi come Fergus Crowley o addirittura personaggi del calibro di Pellegrino,
Ebbene è da qualche tempo che ho il sospetto di essere seguita e che qualuno miri ad ottenere il mio lavoro e quindi ho preso tutte le precauzioni del caso.
Ho nascosto per bene il mio materiale e con me non porto altro se non una pen-drive con delle canzoni vecchio stampo di cantanti raccapriccianti,
come quelle che Matt mi costringe ad ascoltare. Se sono morta, vuol dire che i miei rapinatori volevano la pen-drive, e che hanno fatto un buco nell'acqua.
E menomale!! La polizia potrebbe fare il colpo grosso con tutto quello che ho scoperto, e non voglio che finisca in cattive mani,
ecco perchè ho deciso di nasconderlo nel posto più sicuro al mondo : Casa tua.
Oh, per favore, non guardare il foglio con quell'espressione scioccata! Avresti dovuto aspettartelo! E poi mi avevi chiesto tu di coinvolgerti nel caso, no?
Anche se adesso me ne sto pentendo amaramente.....se ti dovesse succedere qualcosa.....
ma non importa, qualsiasi cosa succeda, sono sicura che te la saprai cavare egregiamente! Misha, mi devi promettere che porterai avanti le mie ricerche
e che cercherai il tassello mancante! Questi maledetti furfanti devono pagare per le loro malefatte una volta e per tutte! La pen-drive con tutto il mio materiale
è da qualche parte nel tuo salotto. Non ti dico precisamente dove, se dovesse finire in mani sbagliate sarebbero guai!
Oh mio Dio, forse non dovrei spedirtela....Misha ho tanta paura!
....devo andare adesso, non c'è più tempo.
Misha, mio unico amico, mio  valido collega...mio adorato Misha, ti auguro ogni bene possibile e spero che non mi maledirai per averti coinvolto in questa cosa!
Se è così, spero che un giorno saprai perdonarmi.
Spero sinceramente che mamma e papà se la stiano cavando bene, e che Rich e Sebs non ti lascino solo.
Nemmeno io ti lascerò mai solo, lo sai? Mai, sarò sempre accanto a te. Sarò il tuo angelo custode.
Ti voglio bene Mish, davvero, e sei l'unico di cui mi fido. Sospetto persino del mio ragazzo....
Addio e stammi bene,
Tua affezionatissima Julie.

P.S. Sta' attento Mish!


Fortuna volle che Misha si trovasse già sul divano, perchè quelle rivelazioni improvvise miscelate alle emozioni che stava provando in quel momento ebbero la capacità di farlo svenire. Furono pochi attimi e il suo mondo divenne di un buio confortevole, di un gradito e benedetto oblio.






Autrice :
Vi chiedo scusa per il ritardo, però diamine, la scuola sta succhiando via tutta la mia linfa vitale come un'obesa sanguisuga! ç___ç
E vi prego di perdonare eventuali errori di ortografia, purtroppo vado di fretta nel pubblicare e non ho dato una revisione attenta!








































 

















 
   
 
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