Il Nuotatore
Eccoli: i nuotatori si sono appena presentati al loro pubblico, costumi da bagno tutti neri, cuffietta e occhialini. Sono anni che si preparano per questo momento, per questa gara così importante, e solo uno riuscirà a vincere. Quante delusioni e amarezze molti di loro riceveranno per non riuscire ad ottenere la vittoria... e dopo tutti i sacrifici, dopo tutte le fatiche che gli anni di allenamento hanno richiesto, proprio non se lo meritano.
Si mettono tutti in posizione, pronti per tuffarsi non appena verrà dato il via, pronti per essere inondati di freddo... e via. Senza alcuna esitazione, tutti i concorrenti si tuffano in acqua piegando elegantemente tutto il corpo in avanti e dandosi uno slancio incredibile. E vanno, sempre più avanti. Le gambe si muovono insieme su e giù, su e giù... Le braccia rimangono stese di fronte al corpo per creare quanto meno attrito possibile.... Il corpo sembra muoversi sopra e sotto la superfice dell'acqua, e agli spettatori nessun corpo era mai sembrato così armonioso, nessun movimento era sembrato così fluente e naturale in vita loro...
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Ma in quel movimento così naturale c'è molto di più: i muscoli bruciano dalla fatica di quello sforzo, i polmoni implorano aria, ma il corpo e la testa sanno di poter resistere altri secondi senza ossigeno, l'hanno provato così tante volte... mentre vanno avanti, i nuotatori sentono nelle loro teste tutte le voci che li hanno accompagnati e incoraggiati per arrivare a questo momento: l'allenatore, che con voce severa e autoritaria ordina di prendere respiri più ampi nel momento in cui la testa sale in superficie... i genitori, che nei momenti difficili mai hanno smesso di credere in loro... gli amici, che seppur non appassionati di nuoto, venivano spesso a vedere quel loro amico che sembrava essere nato per stare in quell'elemento...
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Ecco, finalmente è arrivato il momento: le teste dei nuotatori, in tempi diversi, riaffiorano in superfice, e i loro polmoni si sentono sollevati per aver ricevuto un po' di vita; ma non c'è tempo per sentirsi bene: senza un attimo in più, la testa affonda nuovamente sott'acqua, e i muscoli, che non hanno acnora smesso un attimo di sforzarsi, cercano sempre di dare del loro meglio... ed ecco, un primo nuotatore con le dita sfiora la parete opposta della piscina, e un solo pensiero affiora nella sua mente: 'Ci siamo, sono a metà strada'.
E ancora via. Senza pensare agli altri concorrenti, fa una splendida e sinuosa capriola in acqua e ritorna là dove è partito. Non c'è tempo per pensare agli altri, non c'è tempo per la curiosità che vorrebbe fargli sapere a che punto è rispetto agli altri: lo saprà solo una volta arrivato. Ancora ossigeno. I muscoli stanno cedendo, sebbene si siano allenati tanto per questo momento.
'Dai, ancora un ultimo sforzo...'
Ed ecco, finalmente le dita toccano la parete della piscina, il punto d'arrivo; e con tanta fatica, il volto affiora dall'acqua e prende ossigeno, e gli occhi, pieni di fatica e di speranza, si aprono per conoscere il verdetto finale di quell'importante competizione.
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