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Autore: CherryBlossomHime97    11/05/2012    4 recensioni
Se vuoi leggere una storia spensierata vai via di qui. Ma se sei pronta a conoscere un grande amore, che è riuscito a rimanere puro anche se circondato dalle tenebre, se sei abbastanza forte allora fatti avanti. C’è solo una domanda che voglio porti : Se pronta a mantenere la promessa e a far parte del loro piano?
Citazione Capitolo Terzo :
-Il mondo va secondo i nostri desideri?-
-Si… tranne per un piccolo imprevisto-
-Cosa?-
-Tsunade ha voluto trasferire i vecchi e ha messo un jonin a loro guardia-
-è potente?-
-Si, ma si può rendere facilmente inoffensivo-
-Allora fallo-
-Si- risposi pronta. L'odore del sangue stava già otturando le mie narici.
Genere: Dark, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Le parti in grassetto sono Pov Sakura. Quelle normali in 3° Persona.
La parte in grassetto posta sul lato destro al centro del capitolo è Pov Tsunade.




       5° Capitolo –The discovery and the end of the games.



La scoperta e la fine dei giochi.
Non sapevo esattamente come comportarmi. Quello era di certo il momento più difficile del piano. Incrocia i loro sguardi, erano confusi, non capivano il perché del mio ringhio soffocato. Era così difficile capire? Eppure per me era così ovvio. Io ero il nemico. Sarebbe stato tutto più facile da superare se mi avessero guardato con odio, con disprezzo. Ma non capivano. Bhe, l’ottusità è un’altra caratteristica degli esseri umani. Di solito gli uomini danno un’interpretazione sbagliata di ciò che vedono,o meglio di ciò che non vogliono vedere, e si creano castelli di forti illusioni, ecco perché poi stentato ad accettare la realtà, quando questa si rivela brutalmente ai loro occhi. E io lo vedevo nei loro sguardi, si rifiutavano di ammettere ciò che stava realmente succedendo.
 




-S-aku-u-r-ra…- balbettò Ino, tenendo sempre per mano Shikamaru.
-Allontanatevi, o sarò costretta a… a…- ma le parole mi morirono in gola. Intanto, intorno a noi, si andava via via a crearsi un consistente gruppo di jonin, che proprio non riusciva a capire il perché di quel comportamento da parte della cara dottoressa Haruno e il motivo degli sguardi di fuoco che lanciava alla Yamanaka.

-Sakura stai bene?- chiese la bionda allarmata, avvicinandosi lentamente.
-Non ti avvicinare- ringhiai. Diamine, quanto ci metteva Sasuke? Dalla tenda dietro di me, provenivano strani rumori, qualche urlo soffocato, e delle piccole scie di fumo. Era soprattutto questo che andava via via attirando sempre più gente. E questo poteva essere un grande problema.
-Ma che ti prende?-
-Va via!- gli urlai.

Shikamaru si avvicinò alla rosa , le mani tese in avanti. C’era qualcosa che non andava. Le occhiate che lanciava alla tenda, il suo sguardo minaccioso e la sua postura… sembrava una leonessa che difende i suoi piccoli, non voleva sentire ragioni, voleva solo proteggerli. O proteggerlo. Un’assurda intuizione si fece largo nella mente dell’uomo.
-Sakura- disse calmo – che sta succedendo la dentro?-
-Niente, niente che vi riguarda andate via, andate via tutti!- urlò la donna. Gli occhi verdi spalancati. Completamente in preda al panico. Quanto diamine ci metteva… la sua mente lavorava frenetica, 1, 6, 10, 27si, c’erano circa una 30ina di jonin attorno a lei, che si guardavano tra loro sempre più confusi. Non ce l’avrebbe fatta ad ucciderli tutti, e non voleva che…
Poi, il silenzio. Tutti si ammutolirono, anche Sakura poiché sentiva una presenza dietro di se. Sasuke.
-Tu…Qui…- disse Shikamaru incredulo, riconoscendolo immediatamente. Ino, sbalordita si portò le mani al volto, e notò con riluttanza che quelle di Sasuke erano sporche di sangue. Guardò Sakura, sconvolta e non potè fare a meno di emanare un sospiro di sollievo. L’amica voleva proteggerli da lui, non c’era altra spiegazione. Non poteva esserci nessun’altra spiegazione. Ma i suoi pensieri crollarono al suolo e si frantumarono in mille pezzi quando vide la sua migliore amica rilassare i muscoli ed indietreggiare, per portarsi a fianco di… non riusciva nemmeno a pensarlo quel nome, del nukenin?!

-Mi dispiace Ino- fu l’unica cosa che riuscii a dire in quel momento. Sasuke rimaneva in silenzio al mio fianco, stava studiando la situazione.
-è morto, Vuseki è morto!- urlò uno shinobi, disperato. Se ne erano accorti solo ora. Idioti. Erano esattamente le 12.45. Si levò un mormorio, jonin che parlottavano tra di loro, altri che imprecavano, alcuni, troppo spaventati per parlare restavano zitti, uno di loro era corso via, ad avvisare l’Hogake probabilmente. Ne vidi un altro che portava in spalla un peso morto, mentre lacrime silenziose gli rigavano il viso. Era troppo tardi per dire “mi dispiace Vuseki”.
-è stata lei, è una traditrice, prendetela- urlò qualcuno. Ma nessuno si mosse. Io e Sasuke eravamo pietrificati al centro del tumulto.
-No! Sono sicura che c’è una spiegazione, Sakura, ti prego, dimmi che…-
Abbassai lo sguardo quando sentii le parole di Ino, parole che mi colpirono come uno schiaffo, ma non mi fecero così male ora che avevo Sasuke accanto.
-Andiamo via- ordinò l’Uchiha.
Di nuovo silenzio. Annui leggermente, mentre tutti finalmente capirono.
-Non vi lascerò scappare- urlò Shikamaru, parandosi però davanti ad Ino.
-Non ti mettere in mezzo, Nara- ringhiò Sasuke.
-CHE SUCCEDE QUI?!- fu l’urlo di Tsunade seguita da Shizune. Attraversò la cerchia di jonin e si portò nello spiazzo dove stavamo Io, l’amore della mia vita, la mia ex-amica e il suo ragazzo.
-Sasuke Uchiha- bisbigliò a fatica quando ci vide.
Mi sentii afferrare e portare in aria. Sasuke mi prese in braccio, io non mi divincolai. Atterrò su un ramo sporgente di un albero vicino, in modo d’avere una visuale completa della scena. Visuale che io avrei preferito non avere.
Tsunade, Shizune, Ino e Shikamaru ci fissavano sconvolti, mentre gli altri jonin avevano i kunai alla mano, tutti puntati su di noi. Eravamo sulla cima dell’albero, come due rapaci che stavano per spiccare il volo per scappare da un padrone troppo rigido.
Sasuke mi mise sul ramo ed io immediatamente mi aggrappai al suo braccio, non l’avrei lasciato mai più. Un vento freddo iniziò a soffiare e barriere invisibili sembravano innalzarsi tra me e gli altri del mio ex-villaggio.

E quando li vide così Tsunade capì. I loro copri fronte, così simili adesso, erano i simboli di una verità che tutti facevano fatica ad accettare.
-Sakuraaaa- urlò di nuovo. Ma la sua allieva preferita non rispose.
-Hogake, devono essere fermati o riusciranno a scappare, dia l’ordine di attaccare-
-NO- no no no no no no no Tsunade scuoteva la testa, non poteva perdere anche Sakura.

-E così che deve andare- urlai a Tsunade. Non avrei sopportato di vedere la mia maestra così ancora per molto.
-Sono morti, singora, Cancu e Dunami sono morti!- sentii dire ad un jonin che era finalmente entrato nella tenda “rossa”.
Vidi Tsunade alzare la testa e fissare i suoi occhi nei miei –Ti sbagli non è così che deve andare, Sakura!-
Sospirai. –è giusto così- dissi, forse più a me stessa.
-Saku, dobbiamo andare…- bisbigliò Sasuke al mio orecchio, dolcemente.

Annuii. –Sharingan, Amaterasu- sentii e fui circondata da lucide fiamme nere.
Queste non osavano toccarmi, anzi, danzavano creando intorno noi una sfera, ci proteggevano. Ed ecco una fitta pioggia di kunai verso di noi,ma niente ci colpì , le fiamme incenerivano tutto.
-Non lasciateli scappare-

-Via via, andate a chiamare rinforzi-
-Uccideteli, quei due bastardi!-
-Sakura, torna!-
-Uccidete l’Uchiha!-

Ma non ascoltavo realmente quelle grida, ero concentrata sui volti dei miei compagni, cercai di fissarli nella memoria il più possibile, e sorrisi, per fargli capire che ero finalmente al mio posto. Fu un attimo.

Sasuke mi prese per mano, e iniziò a correre nella direzione opposta alle urla, io lo seguivo, e ci lanciammo nella foresta, lasciando dietro di noi le fiamme del nostro inferno.

- INSEGUITELI !-
-NO- fu l’ultima parola che sentii di Tsunade-sama. L’ultima che avrei mai sentito pronunciare da lei.

 


 

-Ma…ma signora?-
-Che senso avrebbe farlo?- risposi al jonin.
-Ma hanno appena ucciso due dei nostri!- mi urlò uno shinobi.
-Ed uccideranno anche voi se li seguite!- gli urlai contro. Avevo gli occhi lucidi, ma ero pur sempre l’Hogake, non potevo piangere in una situazione del genere. Sakura e Sasuke erano due assassini, non erano più dei nostri, dovevo accettarlo.
-E ci arrendiamo così? Avevamo l’opportunità di prendere qual bastardo dell’Uchiha!-
-Prendere l’Uchiha?- iniziai a ridere in modo isterico- Prenderlo? Tu sei davvero convinto di prenderlo? I tuoi Ninjutsu non serviranno a niente! Vuoi farti ammazzare?-

-E Sakura, dobbiamo riportarla indietro!- urlò Ino, che orami era in preda alle convulsioni.
Il mio cuore, che aveva già sofferto così tanto, sembrò per un attimo non reggere questo nuovo abbandono, e il nome della mia allieva non fece altro che aumentare in me questa sensazione.

-Sakura ha preso la sua decisone- dissi, la testa bassa e la voce ferma.
-Ma, ma…-
-Ino, ucciderebbe anche te se cercheresti di far del male a Sasuke!- urlai, più calma aggiunsi -lo sai-
Ino si ammutolì. Forse, le mie parole l’avevano trafitta. E forse, avevano trafitto anche me. Così, provai a parlare, per confortarla, per illudermi.

-Conosco Sakura. È una grande kunoichi, una grande ninja, una grande testarda. Era già da un po’ di tempo che i suoi occhi avevano smesso di brillare, ed ogni giorno era tormentata da Sasuke e dal suo ritorno. Penso che la decisone di unirsi a lui, quando ora mai aveva capito che anche lui non poteva più sopravvivere senza di lei, sia stata facile da prendere per una come lei. L’amore distorce il nostro mondo, e Sakura, così profondamente vittima dei suoi sentimenti, ha capito che il suo mondo, per quanto sbagliato possa essere, non potrà mai esistere senza Sasuke. Noi dobbiamo semplicemente accettarlo-

Poi mi rivolsi a tutti i “soldati” – Sasuke Uchiha e Sakura Haruno sono Ufficialmente Ninja Traditori del Villaggio della Foglia, e sono considerati elementi altamente a rischio. Credo che però abbiamo abbandonato questa guerra, e penso che con loro anche molti altri membri dell’Akatsuki che erano fedeli a Sasuke. Il nostro obbiettivo è battere Madara, far tornare la pace e combattere contro chi si oppone ad essa, e per ora i due nukenin non rappresentato una priorità e non credo che provocheranno altre vittime. La vendetta dell’Uchiha è Conclusa.-

Detto questo, con una tremante Shizune al mio fianco, mi avviai verso la mia tenda, per assaggiare un po’ di solitudine.

 

Nella mia tenda, poche ore dopo.

-Tsunade!- mi sentii improvvisamente chiamare, la voce della mia collaboratrice era strana… esaltata?! Shizune entrò improvvisamente nella mia tenda con il volto illuminato.
-Cosa c’è Shizune?- chiesi stanca, ancora non riuscivo a capacitarmi di quello che era successo. Oh, Sakura, ma che hai combinato?
-C’è una cosa che devo dirle… e che poi…gli avvenimenti, insomma... Sak… lei- disse, non trovando la forza di pronunciare quel nome, che adesso faceva così male – mi disse che doveva consegnarle un lettera, non so ben di chi, ma disse che l’avrebbe lasciata nella sua tenda…-
-Dove?-
-Non lo so-

Strabuzzai gli occhi. Dovevo trovare quella maledetta lettera, forse era un ultimo disperato tentativo di Sakura di redimersi, di parlarmi. Iniziai a girovagare per la tenda, gli occhi che saettavano da una parte all’altra del luogo, ed ecco che la vidi. Come avevo fatto a non accorgermene prima? . Scioccamente sorrisi, prendendo la lettera che si trovava sulla mia vecchia poltrona. Aprii la busta e fui subito inondata da un delizioso profumo di pesca, che in quel momento mi sembrava così amaro.

-Shizune ti dispiace uscire un attimo? Vorrei…-
-Si certo, sono fuori se ha bisogno di me- ed uscì dalla mia tenda.

Presi un respiro profondo ad iniziai a leggere.

 




Non so esattamente per quanto tempo corremmo, ma riuscimmo a distanziarci dall’accampamento una ventina di kilometri. Improvvisamente ci fermammo in una piccola radura. Io e Sasuke, ancora mano nella mano ci stendemmo sull’erba, per riposarci.

-Chi stiamo aspettando?- chiesi, intuendo che quella pausa non era dovuta al caso.
-Suigestu…aveva l’ordine di andare a prendere Karin-
-Davvero?-
-Si, doveva approfittare della confusione scatenata da noi e prenderla-
-Ma Karin voleva sta…-
-Karin vuole Suigestu- mi interruppe pratico.
-Ah- E sorrisi. Finalmente quella donna avevo tolto gli occhi da Sasuke
-Gelosa?- chiese dopo un po’ divertito. Divertito?
Risi, come riuscissi a ridere in una situazione del genere, sinceramente non mi era del tutto chiaro, ma Sasuke… mi faceva bene. O forse mi aveva fatto così male in passato che ora non sentivo più dolore.
-Assolutamente no- affermai – So già che ami solo me- e dicendo ciò appoggiai il capo sul suo petto e l’abbracciai. Lui non sia azzardò a ricambiarmi, si limitò ad annuire impercettibilmente, e questo mi bastava.

-Stanno arrivando- disse dopo un po’. Di fatti dopo cinque minuti entrarono nella radura una donna dai capelli rossi, ed uno dagli occhi viola. Suigestu aveva un grande sorriso stampato in faccia, mentre Karin mi si parò dritta davanti è disse
-E così tu sei quella scelta da Sasuke, eh?-
I due uomini fecero finta di non sentire. Divenni rossa all’istante –Ehm… si?!-
-Ah, bhe, evidentemente anche con gli occhi di Itachi non vede più tanto bene-
-Cosa?- dissi incazzandomi all’istante. Lei mi sorrise e mi fece l’occhiolino, per poi voltarsi con sguardo adorante verso Suigestu, che l’ignorava bellamente. Davvero strana, ma per un attimo, mi sembrò di rivedere Ino. Mi si strinse il cuore quando pensai alla mia vecchia amica, ma mi consolai col pensiero, che forse, ne avevo travata una nuova.

-Allora dove si va capo?- chiese Suigestu a Sasuke. Lui si girò verso di me e mi chiese
-Ti fidi di me?-
-Si- risposi prontamente.
-Bene- mi baciò delicatamente sulla fronte e mi prese di nuovo per mano. Iniziammo a correre di nuovo verso il fitto della foresta. Karin e Suigestu ci seguivano e li sentivo battibeccare tra loro,  iniziai a ridere di gusto. Non sapevo dove stessimo andando, ma correvo finalmente felice mano nella mano con lui.










Anticipazione Capitolo Sesto : Ultimo Capitolo.
Pov Naruto.

-Così nonna Tsunade…- disse la bambina per incitarmi a continuare
-Così nonna Tsunade una volta appresa la verità, mandò a chiamare zio Sai, che con una di quelle suo bestioline di carta mi fece recapitare direttamente il pezzo di carta al caffè. Io e Madara stavamo combattendo al confine con il villaggio della Nebbia e solo l’Hogake e pochi altri shinobi sapevano dove eravamo. Il nostro scontro si protraeva per le lunghe, Madara era spietato, non aveva fretta di uccidermi, voleva solo vedermi soffrire il più possibile. 





Nda : Bhe, eccoci qui con il penultimo capitolo...che dire, *lacrima che scende*, spero di non avervi annoiato e che resterete per l'ultimo brve sprazzo di follia.
Ci tengo molto a ringraziare tutti coloro che leggono, recensiscono, mettono tra i preferiti, seguiti e ricordate. Grazie per il sostegno.
Sakura e Sasuke sono finalmente scappati insieme, ma il ricordo delle loro gesta non li perseguiterà per sempre? Chi può dirlo, la follia ci impedisce di pensare corentemente, posso dire solo che loro, sono finalmente felici.




"Si fugge quando non si ha voglia di affrontare la verità. Ma se tutti fuggono, chi resta a combattere, a morire?"
  
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