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Autore: Alyssia Black    14/05/2012    11 recensioni
Storia partecipante a "Una canzone per la vecchia generazione" indetto da Dali sul forum di EFP
Sirius Black scrive una lettera prima di morire alla adorata cugina Andromeda in cui la vuole ringraziare per tutto ciò che ha fatto.
Breve song-fic scritta sulle note della bellissima "Almeno tu nell'universo" di Mia Martini.
"In questo mondo, anzi, in questo inferno, i veri amici, quelli che ti vogliono bene, sono davvero pochi. "
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Una song-fic per Harry Potter...'
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                                In questo inferno sei la mia unica luce

 (song-fic Almeno tu nell’universo)

 

  




In questo mondo, anzi, in questo inferno, i veri amici, quelli che ti vogliono bene, sono davvero pochi. E’  vera la frase “chi trova un amico trova un tesoro”.  Incontrare qualcuno che ti ama per quello che sei è davvero difficile e appena incontri un amico, uno sincero, non lo puoi più lasciare.
Io di amici veri, o così credevo, ne avevo tre, dico avevo perché Peter, o meglio Codaliscia, si è rivelato bè … lo sai, non voglio rammentare ancora questo dolore.
Avevo James, il mio vero migliore amico, poi un essere incappucciato e con una falce in mano l’ha portato via, la morte me l’ha rubato.
Ora ho solo Remus. Lui è sempre stato un ottimo amico, ma nulla potrà sostituire il vuoto che James ha lasciato, questo vuoto non potrà mai essere colmato.
Di gente che mi vuole bene, o così dicono, ce ne è, Malocchio, Tonks, Silente, Molly, ma nessuno è un vero amico.


Sai, la gente è strana prima si odia e poi si ama
cambia idea improvvisamente, prima la verità poi mentirà lui
senza serietà, come fosse niente


Credo che non troverò mai un altro “vero amico”. La gente di questo mondo è strana, diversa. Tutti sono falsi, fingono di stare accanto a te solamente per ottenere qualcosa. Io odio la falsità, e tu lo sai.
 

Sai la gente è matta forse è troppo insoddisfatta
segue il mondo ciecamente
quando la moda cambia, lei pure cambia
continuamente e scioccamente.
 

Altri  fingono di non vedere e non sentire, stanno zitti pur di non esprimere la propria opinione, purché non debbano andare contro nessuno.
Anche la nostra famiglia, “la nobile casata dei Black”, come la chiamano Loro orgogliosi, è falsa, ipocrita, ha solamente sete di denaro e tu sai meglio di chiunque altro a cosa mi riferisco.
Tu te ne sei andata, sfidando l’ira di tua madre, pur di inseguire i tuoi sogni, e non sai quanto ti ammiro cugina mia.
Sei stata diseredata, ma non ti è importato, eri e sei così felice con Ted.
Per quanto riguarda me, la mia cara mammina voleva che diventassi  un Mangiamorte, devoto solo al Signore Oscuro, sognava che fossi come il fratellino Regulus. Lui è sempre stato il suo prediletto, il “delfino del Black” come lo chiamava lei.
Io non ho resistito, quella situazione era insostenibile. In casa, dopo che te ne sei andata, si parlava solo di omicidi e “Marchi Neri”, uomini incappucciati entravano a ogni ora del giorno e della notte per discutere con mio padre di loschi affari che, come diceva lui, non ero tenuto a sapere.
Tu eri colei che mi ha permesso di vivere fino ai miei sedici anni in quella casa, ma, dopo la tua fuga, anche io ho deciso di scappare. James Potter mi ha offerto vitto e alloggio, lui mi ha sempre accolto a braccia aperte.
Credo che tutti i Black siano stati felici del fatto che noi ce ne fossimo andati. Ora potevano parlare dei segreti di Tu-sai-chi senza la paura che noi lo dicessimo a qualcuno.
Comunque siamo stati diseredati; dopo la morte di mia madre ho ereditato la casa di famiglia e ho scoperto che i nostri nomi erano stati cancellati dal grande albero genealogico.
Io sono felice di ciò, non ero fiero, e non lo sono tuttora, di essere un Black, noi eravamo una delle famiglie più fedeli all’Oscuro Signore.
Ma ora non più, ora tu sei Andreomeda Tonks, io sono sempre Sirius ma non voglio essere chiamato Black.
 
‘Meda, In questo mondo orribile tu sei l’unica che mi ha sempre capito e sostenuto.
Tu sei diversa da tutti gli altri.
 

Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell'universo!
un punto, sai, che non ruota mai intorno a me
un sole che splende per me soltanto
come un diamante in mezzo al cuore.
 

Andromeda, sei unica e speciale.
Sei l’unica stella che splende sul mio cammino. L’unica che fin da bambino mi ha sempre capito. Da piccoli ci confidavamo i nostri sogni e desideri, io con te mi sentivo veramente a casa.
Negli anni che ho passato ad Azkaban, accusato ingiustamente di essere l’assassino di James, ho pensato tanto a te, desideravo  poter parlare di nuovo con te ma, purtroppo, non è stato possibile.
 

Sai, la gente è sola, come può lei si consola
per non far sì che la mia mente
si perda in congetture, in paure
inutilmente e poi per niente.
 

Sei diversa da tutte le altre ragazze, tu sai consolare in un modo che nessuno è capace a fare. Ti ricordi quando da piccola Bella mi prendeva in giro e tu, come sorella più grande, mi abbracciavi e mi asciugavi le lacrime. Ti ho chiamata “sorella” perché per me è sempre questo che sei stata.
Anche se casa mia ora è viva, è la sede dell’Ordine della Fenice, sono più solo che mai. Sento profondamente la tua mancanza.
 
 
Probabilmente quando leggerai questa lettera io non sarò più vivo, avrò raggiunto James.
Ho voluto comunque scrivertela per farti sapere che ti voglio bene, io ti ricorderò per sempre.
 

Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell'universo !
Non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
e che mi amerai davvero di più, di più, di più.
 

Grazie per tutto quello che hai fatto per me Andromeda.
 
Un bacio
Tuo cugino Sirius
 



PiccolaStella's corner
Ragazzi e ragazze spero vivamente che vi sia piaciuta. Ho messo davvero il cuore per scriverla!
   
 
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