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Autore: formerly_known_as_A    06/12/2006    7 recensioni
Dopo aver letto "sunshine in winter", mi è venuta in mente la trama per questa fanfction...
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Vincent Valentine, Yuffie Kisaragi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Sicuro di farcela

Innuendo

 

-Senti, Yuffie... Per farmi perdonare... Che ne diresti di vedere Reno per parlare un pò?- chiese Shytry, tentando di riconciliarsi con la ragazza.

-Peccato non mi voglia parlare.-

-Ma dai... Sai com’è fatto... Vedrai che non sarà più arrabbiato...-

 

La fissò di sbieco:- Certo, in realtà anche Vincy si strugge d’amore per me! Vero, Vincy?-

 

Non le rispose, imbarazzato.

 

-In ogni caso, Sabato ci sarà la solita cena della ex-Shinra... Potremmo imbucarci, che dici?-

-Come lo sai?-

-Ci và mia sorella...-

 

Da quando aveva una sorella? Ma, soprattutto, chi era? Non aveva mai detto nulla di sé...

Però, lo ammetteva, era molto più brava di Zhukov.

Vinnie era migliorato parecchio... Il suo rapporto con lui era veramente migliorato...

 

Non usciva spesso, perlopiù l’accompagnava all’università e a fare la spesa... Era pur sempre un inizio.

 

-Perché ti alzi, Vincent?- chiese la psicanalista, sorpresa.

-Stanno per suonare il campanello.- rispose lui, aprendo la porta.

 

-Signora, le ho portato Nikita, mi dispiace, devo andare!- esclamò una donna anziana, entrando.

Yuffie notò il bambino che si portava dietro nel momento in cui egli decise di correre verso Shytry ed abbracciarla.

-Non si preoccupi, vada pure...-

 

La porta si richiuse e calò un silenzio pesante.

Interrotto dalla tosse insistente del bambino.

 

Doveva avere cinque, sei anni... Era piuttosto alto, coperto da ogni indumento possibile...

La dottoressa iniziò a levargli il cappotto e i due maglioni che indossava.

 

Il viso del piccolo era arrossato e aveva gli occhi, di un’intensa tonalità di celeste, umidi.

Febbre.

 

Bagnò un panno con l’acqua fredda e lo posò sulla fronte del bambino, che chiuse gli occhi, abbandonandosi sui cuscini del divano.

-E’ tuo figlio?- azzardò la minore.

La risposta era davanti ai suoi occhi.

-Sì... Nikita. Ha preso freddo tornando a casa da scuola...- rispose Shytry, accarezzando i capelli del bambino: -Perdonate il disturbo...-

-Non disturbi, figurati...-

 

-Che cos’ha?- domandò Vincent, inquieto.

-Niente di grave, solo un pò di febbre...- lo tranquillizzò la rossa. –Puoi anche avvicinarti, non ha ancora morso nessuno...-

L’ex Turk si avvicinò e lui e il bambino si fissarono per qualche istante. Poi Nikita iniziò a piangere.

 

L’uomo s’irrigidì un momento, poi uscì dalla stanza, senza una parola.

 

Lo seguì senza esitare un secondo, recuperandolo in camera.

-Posso... Posso stare un attimo da solo?- chiese, facendo un respiro profondo.

-Posso sapere cosa c’è, prima?-

-Quel bambino... Insomma... Mi ripetete in continuazione che posso rifarmi una vita... Come? Una vita per me significa: una famiglia, qualcosa di stabile... Un’armonia. Hai visto come ha reagito? Io... L’ho spaventato...- spiegò lui.

Gli tirò un coppino: -Idiota! Come fai a demoralizzarti per una cosa del genere? Quando ho la febbre vedo le aragoste sul soffito cantano estuans iterius ira vehementi! E non smettono finché non mi passa! Ci credo che il bambino è spaventato! Come minimo, ti ha visto al contrario!-

-Ma io sono disgustoso! Guardami!-

-No, tu essere un gran bel figliolo! Quindi, piantala. E vieni di là...-

 

 

 

-Ma guardalo! Accidenti, vorrei che guardasse qualche ragazza così!- sussurrò Yuffie, a bassa voce.

-Secondo me sarebbe un buon padre...- mormorò la donna, sospirando e guardando altrove.

-Scusa la domanda... Chi è il padre di Nikita?-

Zhukov? Tanto per rimanere in tema...

-Il mio ex marito...-

-Ah... Immagino che non sia finita benissimo...- azzardò la minore.

-In effetti...- replicò l’altra, esitante. –Conosci il professor Nicholas Hojo, immagino, visto che eri nell’Avalanche...-

 

Annuì, confusa. Nikita era un altro esperimento?

Sembrava un bambino normale.

 

-E’ lui il mio ex marito...-

-Eh?! Ma è un vecchio schifoso pervertito bastardo!-

Shytry scoppiò a ridere. –E’ coetaneo di Vincent, ti farei notare...-

-Sì, ma Vinnie non va a sedurre delle povere e innocenti donzelle!-

Sguardo eloquente della dottoressa.

 

Arrossì violentemente: -Ok, ha uno stuolo di fans che venderebbero l’anima a Hades per portarselo a letto, ma non è lui che corrompe il loro animo puro! Fanno tutto da sole!- si difese.

-Il fascino del Diavolo.- concluse Vincent, probabilmente approffittando del fatto che era fuori dalla portata di uno dei famosi schiaffi di Yuffie.

 

Quando era entrato nella stanza?

E, soprattutto, che blaterava?!

 

-Diciamo che anche Hojo aveva un certo fascino... Ed ecco... Ci siamo sposati... Ma poi è impazzito e... Eccomi qui...- spiegò la rossa. –Insomma, non c’è niente di strano ad essere sposati con Hojo...-

-Nooooooo... Ormai sono già due quelle che l’hanno sposato, sta diventando ordinaria amministrazione! La prossima volta che resuscita e tenta di distruggere il mondo me lo sposo anche io!- dichiarò la ninja, alzando un sopracciglio.

 

Meritandosi un’occhiata omicida da parte dell’ex Turk.

 

 

 

 

-Hai intenzione di rimanere sveglia ancora a lungo?-

-Non ho sonno.-

 

Certo che aveva sonno.

Aveva le palpebre gonfie e pesanti e gli occhi asciutti a causa della crisi di pianto che aveva avuto più di due ore prima.

Aveva bisogno di dormire. E non svegliarsi più...

Di cominciare una nuova vita, una vita molto meno dolorosa.

Più semplice.

 

Che disastro.

Non solo aveva visto Rufus Shinra e Shelke che... Insomma... Le si era alzata la glicemia...

Come poteva Ciuffetto Biondo essere così sdolcinato?

I due non erano certo conosciuti per i loro buoni sentimenti...

Ed amoreggiavano in pubblico in modo disgustoso...

 

Pazzesco.

 

Inoltre, era lei, proprio la signorina chiamo-tutti-per-cognome, la sorella di Shytry.

 

Era la settimana delle rivelazioni...

 

No, tutto ciò non bastava. Aveva anche incontrato Reno in piena incazzatura che aveva portato il suo livello di autostima a –430 965.

 

Non aveva intenzione di iniziare una relazione con lui di nuovo... Voleva solo... Avere un amico come lui...

 

-Che cazzo di Natale!- sbottò, accendendosi una sigaretta.

Da quanto non fumava? Le sembravano anni...

Aspirò, chiudendo gli occhi, sentendo i muscoli rilassarsi... Finché qualcuno non le tolse la sigaretta dalle labbra, spegnendola.

 

Aprì di colpo gli occhi, fissando con astio Vincent. –Ehi! Ti rompo le palle, quando sei depresso?-

-Praticamente sempre.- ribatté l’uomo, sedendosi accanto a lei. –E, proprio ad essere pignoli, non è ancora Natale...-

-Perché cazzo non posso avere un ragazzo?! Perché devo essere sempre la cogliona single?! Shelke che ha la prima ed è più bassa di me si è trovata il suo maniaco, perché io non trovo il mio?!-

-Maniaco?-

 

Lei continuò a divagare, afferrando una seconda sigaretta e iniziando a disintegrarla.

 

-Hojo ha avuto due mogli!!! Dannazione, non una, due!!!! E due belle mogli, oltrettutto! Perché io non posso avere un bel ragazzo al mio fianco? Anche se non è bello non fa niente, l’importante è che sia un uomo! Voglio un ragazzo!!! Mi sento dannatamente sola, porca Jenova!-

 

Porca Jenova? Da dove le era uscita?

 

-Oh, cazzo, Vincent, mi sono dimenticata di comprarti un regalo!- s’illuminò.

 

Era stata fin troppo occupata a pensare al suo futuro incontro con Reno per ricordarsi di fare un regalo alla persona che... L’unica che fosse veramente importante per lei...

 

-Non fa niente... I tuoi monologhi farciti del vocabolario personale di Cid sono sempre... Utili...- replicò, soffocando un sorriso.

-Nonono!!! Devo trovare un regalo!- esclamò la ragazza, pensosa. –Non c’è niente che tu voglia?-

-Niente.-

-Ma dai, non è possibile! Non so, un libro, un nuovo robot da cucina, un letto nuovo?-

-Vuoi un letto nuovo?-

 

Arrossì violentemente. Certo! Le stava venendo un mal di schiena cronico su quel divano! Ma... Come dirglielo? Insomma, stava OCCUPANDO casa sua da mesi... Non poteva pretendere un letto!

 

-Cosa te lo fa pensare?- gli chiese, facendo finta di niente.

-Il fatto che la tua schiena emetta dei rumori inquietanti al mattino? Il fatto che sei sempre di cattivo umore? Il fatto che ti abbia sorpresa più volte a prendere a calci il divano? Oppure il semplice fatto che me lo stai chiedendo in modo indiretto da... Cinque giorni? Scegli tu...-

-Ehm... Davvero?- balbettò, vergognandosi profondamente di sé stessa.

-Le soluzioni sono due... O cambiamo appartamento... O...-

-Sloggio da casa tua?-

 

Abbassò la testa. Forse era giunto il momento di andarsene...

 

-Veramente intendevo proporti di fare cambio.-

 

Fare cambio? Neanche ci stava, su quel divano striminzito!

 

-E magari la terza opzione era: potresti dormire con me.- si lasciò sfuggire, pentendosene immediatamente.

Perché l’aveva detto?! Non intendeva dirlo in quel modo!

Dormire con Vincent?! Nello stesso letto?! Come una coppia?!

Che orrore!

 

..... Insomma.....

Non “che orrore”... Al massimo “sono la ragazza più felice del mondo”...

 

Cercò di scacciare dalla mente il pensiero, ma vi rimase stabilmente.

 

-Perché no?-

-Vincent! Dovresti dire “cosa?!” non “perché... Scusa, puoi ripetere?-

 

-Ora che il problema del letto è risolto, di cos’altro hai bisogno?- le chiese.

-Ho bisogno di un ragazzo... E tu? Hai bisogno di affetto?-

Scosse la testa: -Ne ho abbastanza...-

-Oh, bè, peggio per te, è l’unica cosa che ho sotto mano, al momento...-

-E se invece andassimo a dormire? Sono le undici pasate... E’ stata una giornata pesante...- propose, alzandosi in piedi e tendendole la mano.

-Non ho sonno, ti ho detto...-

 

Non voglio più vederti... Non voglio più rivedere ciò che sei diventata!

 

Che cos’era diventata?

Aveva fatto tutto ciò che era umanamente possibile per non cambiare, per rimanere sempre la solita...

Ma, in cinque anni era cambiata.

Aveva capito che non poteva essere sempre la rompipalle di turno, l’ipercinetica Yuffie, la ladra di Materia. Era semplicemente stufa di essere una bambina. Di fingere di esserlo.

 

-Sei cresciuta, fattene una ragione... E’ un bene, dopotutto... Non credi?- sussurrò Vincent, quasi potesse leggerle il pensiero.

Lo era?

 

Sospirò, affranta.

 

-Yuffie, hai intenzione di farmi rimanere così a lungo?-

Lo osservò: aveva la mano sinistra tesa verso di lei... Non aveva desistito.

Perché proprio quella mano?

Fino a poco prima se ne vergognava al punto di nasconderla sotto qualche strato di pelle animale e metallo... Non l’aveva più rivisto, quel guanto metallico...

 

Sbuffò. Come glielo doveva dire che aveva bisogno di starsene un pò da sola a pensare?

 

Si sentì sollevare dal divano e tornò alla realtà, bruscamente.

L’aveva presa in braccio, senza alcuno sforzo apparente... La portò in camera, posandola sul letto.

Si distese, sentendo la propria colonna vertebrale sospirare di sollievo.

 

-Evviva i letti matrimoniali...-

Percepì chiaramente che le rimboccava le coperte. –Perché sei così gentile?-

-Perché lo sei, tu?-

-Perché, in realtà... Io sono... Tua MADRE!- annunciò la ninja, assonata, tentando di essere teatrale ma riuscendo solo a sbadigliare.

-Wow, mamma, te li porti bene i tuoi novant’anni...- replicò lui, fingendosi impressionato.

 

Novant’anni?! E lui? Di sicuro più di 50... Continuava a dimostrarne venti...

-Vincent?- sussurrò, scoprendolo dall’altra parte del letto. Silenzioso come sempre... Non a caso era stato nei Turk...

Si accontentò di fissarla, incuriosito.

Aveva ragione ad esserlo, non era da lei chiamarlo Vincent...

 

Cosa chiedergli? Quanto anni aveva? Perché non invecchiava? Se era come gli elfi, che morivano solo in battaglia o con il cuore spezzato?

Perché rovinare tutto? Perché doveva essere sempre così stupida?

 

-Perché, se stavi male, non ti sei confidato con nessuno?- azzardò.

Che domanda del cazzo...

-Probabilmente perché ero completamente solo...-

 

Chiuse gli occhi e non disse più nulla.

Forse si era addormentato.

O faceva finta perché ce l’aveva a morte con lei...

 

In entrambi i casi, si sentiva un’idiota.

Stava andando abbastanza bene, tra loro... E lei aveva dovuto distruggere tutto...

Forse era veramente cambiata.

 

Ma, in fondo, era sempre la sedicenne cleptomane e casinista di sempre.

Mocciosa rompicoglioni cleptomane per citare Cid...

 

Cid... Da quanto tempo non lo vedeva? Due anni?

E Reeve? E... Tutti gli altri? Nessuno l’aveva mai cercata.

E lei, invece, era sempre stata colei che si faceva carico di tutti i problemi e cercava di aiutare tutti...

 

-Sì, è così... Non mi fidavo di nessuno... Nessuno mi avrebbe mai capito, pensavo... Avrebbero tutti pensato che fossi solo un vigliacco... Chi si uccide più per amore? E’ decisamente anacronistico... E stupido.

 

Era sveglio?

 

-Ma che dici?! L’unico tuo problema è che ti ci vuole tempo per cambiare idea sulle persone! Quando vedi in modo positivo qualcuno sei cieco davanti ai suoi errori e i suoi difetti! Se si ama qualcuno veramente, si deve cercare di non idolatrarlo...Se riconosci i suoi difetti e i suoi pregi... Allora puoi dire di amarlo veramente... Se quella persona insiste nel farti del male vuol dire che non merita nulla da parte tua...- gli spiegò.

-Io idealizzo le persone?- si stupì l’uomo.

-Com’è Cloud? Due parole.-

-Coraggioso e leale, direi...-

-Pavone antipatico.- replicò la ragazza, con un sorriso mellifluo.

-Tu hai il problema contrario...- ne dedusse l’ex Turk, alzando un sopracciglio. –Tu le persone le distruggi.-

-Ma no, mi succede solo con Cloud! Un giorno ho trovato un lato positivo alla Crescent.-

-Crescent?-

 

Sbuffò, alzando gli occhi al cielo: -La tua ex, Vinnie, ricordi? Quella con cui ce l’hai menata per tutto il viaggio verso il Cratere e oltre? Quella miope e un pò tarda?-

-Non era miope.-

 

Ma tarda sì? Lo ammetteva?

 

Lo guardò di sbieco:- Come ti spieghi, allora, il fatto che la Crescent abbia scelto lui al posto di un certo bel figliolo che la corteggia come un disperato?!-

 

-Come, scusa?- le chiese, imbarazzato.

Lo fulminò nuovamente con lo sguardo, poi fece un respiro profondo e sfoggiò un magnifico sorriso imparato da Bree Van de Camp.

 

-Caro, mi chiedevo soltanto come, se non era veramente molto miope, l’illustrissima signorina Crescent potesse aver sposato Hojo se poteva scegliere te...- tradusse la ninja, sbattento le ciglia –Vincino, hai l’autostima di un adolescente in crisi ormonale davanti allo specchio.- si arrese, sbuffando.

 

Perchè non capiva niente?! Perché non riusciva a capire che lei... Bè... Che lo aveva sempre considerato come qualcosa di più di un amico...

E poi, com’era possibile che nessuno gli avesse mai fatto complimenti?

 

-L’ha fatto per salvarlo...-

Salvarlo da che? Da una vita di self service? Condannando così Vinci all’Inferno?

 

-Ti prego... So che tutto questo è stupido... Non farmi sentire ancora più stupido...- la pregò, distogliendo lo sguardo dal suo.

 

-Scusa...-

 

Lo osservò fissare il soffitto, con aria assorta e depressa. L’orologio segnava mezzanotte, ormai...

 

Perché non provare? In fondo... In fondo cosa? Era un amico. L’unico, fino a quel momento, il più importante... Non voleva perderlo, però...

 

Chiuse gli occhi e li riaprì, cercando di schiarirsi le idee.

 

E lo baciò. In modo quasi materno, dolce. Sulle labbra.

Pochi secondi, poi si staccò e sorrise.

-Buon Natale.... Mi dispiace ma questo è tutto ciò che ho da offrirti...- si giustificò, rannicchiandosi contro di lui, pienamente soddisfatta.

-Questo è perfetto...- le sembrò di sentire, prima di addormentarsi.

 

 

 

 

 

 

L’ANGOLO DEI MALATI DI MENTE

La strategia: il fumo fa male e, quindi, per tranquillizzarmi, distruggo le sigarette, non funziona tanto... Però dà una certa soddisfazione! ^_^

 

Il mio povero blocco è scritto da tutte le parti! Vi lascio immaginare il casino per ritrovare quello che scrivo! Sopratutto lo sguardo assassino del prof di Diritto quando non so che scrivere e gli propongo le varie versioni della storia... Ma prof, secondo lei, Yuffie e Vincent...? Non proprio così ma più o meno... Non cito i nomi, insomma... Anche se adesso facciamo il divorzio, per cui, non c’entra molto...

 

Bene, bene, come state? Vi piace? E, soprattutto, perché se 26 persone hanno letto, solo 4 hanno commentato? Non va bene!!!

 

Innuendo significa: affermazione diffamatoria. Bello, vero? Stranamente c’entra anche con il capitolo... Ho smesso di ascoltare canzoni frivole e ho iniziato ad ascoltarmi di nuovo i Queen... Molto meglio...

 

Perché Reno fa così? Esigenze di copione!

No... Insomma, lui è solo spaventato da QUESTA Yuffie, che è molto più matura del solito, e molto Vincent-like. E, poi, all’inizio, doveva morire, per cui, ritenetelo fortunato...

 

Hojo e le due mogli!!! Ormai gli occhiali costano... Non è colpa loro... ^_^

Non capirò mai perché Lu abbia scelto Hojie e non Vincent...

 

Nikita... E’ un nome da donna? No... Credo... Il presidente russo si chiamava così... (Krushev) Ed era un uomo... All’Onu si è levato una scarpa e l’ha sbattuta sul leggìo per far fare silenzio... Ha fatto bene! Doveva lanciarla...

Comunque... A me sembra tenerissimo, nonostante il padre sia il Pazzo Furioso... Meno male che ha preso dalla mamma... Omg, che coraggio, fare un figlio con Hojo...

Bè... Magari non quando usa il corpo di Weiß...

 

Finalmente ho quasi finito!!! Mi mancano solo due capitoli! (si sono ridotti dall’ultima volta) Vi prometto che faranno sempre più schifo!

Vorrei finire prima del 23... Probabilmente non finirò, per cui, per circa un mese non pubblicherò un bel niente... Mi raccomando, commentate, perché vado in un posto lontano dalla civiltà, senza pc o internet, con la neve alta tre metri che non spalano manco a morire ecc ecc... quando tornerò voglio potermi rallegrare un pochino...

Già che mi infliggerò due mesi di .... Vuoto siderale? solo perché mi gira di andare per fiere in Francia... Che pirla, lo so...

 

Dunque, la settimana prossima il penultimo capitolo, direi... E poi mi concentrerò un attimo su tutte le altre storie che attendono di essere trascritte a computer e pubblicate... Anche se, alla fine, saranno tre, penso...

Commentate!!! Commentate!!! Almeno in... Sei! No, sette! Vediamo un pò se riesco a convincere qualche lettore dei 22 che non hanno commentato il capitolo 8! ;-P

 

   
 
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