Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Cloe87    16/05/2012    2 recensioni
Se alcuni mesi prima dell'inizio delle Galaxian Wars, una giovane donna, a prima vista normale, finisse nella vasca sacra del Tredicesimo Tempio senza motivo apparente?
Beh... forse il corso della storia potrebbe prendere tutta un’altra piega e un gruppetto di accanite pacifiste riuscire perfino a sfatare il mito... in nome del Cosmo!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Che il Cosmo sia con noi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

RICORDARSI DI DAR SEMPRE DA BERE ALLA PIANTE!

Perché potrebbero essere molto vendicative…

 

“Dannazione, ci mancava solo la pioggia! Che sfiga!” pensai, mentre un impietoso acquazzone ci precipitava addosso dal cielo.

Così quando entrammo nella casa di Libra, io, Seiya, Shiryu, Shun, Alexis e Sayuko eravamo bagnati fradici.

«Menomale che non fa freddo, o qui ci saremmo beccate un malanno!» disse Sayuko strizzandosi i capelli.

«A proposito di freddo... Hyoga, non può dire altrettanto. Ecco cosa impediva l’intervento di Morgana!» disse Alexis indicandoci uno strano parallelepipedo in cui era rinchiuso il biondino russo.

Io e Sayuko ci avvicinammo all’anomalo contenitore.

«Sembra ghiaccio... una bara di ghiaccio. Ma chi può essere stato? Libra non è a Goro Ho?» dissi io rivolgendomi ai Shiryu.

«Il maestro Doko non padroneggia le forze fredde. L’unico in grado di farlo è Camus dell’Acquario, il maestro di Hyoga» rispose il Dragone.

«La sua casa è però più in su... possibile che sia venuto appositamente fin qui per ucciderlo? Ma perché?» chiese Sayuko.

«E cosa vuoi che ne sappia!» rispose Seiya.

«Fate silenzio! Sto cercando di concentrarmi per vedere cosa è successo e comunque Hyoga non è ancora morto, avverto il suo cosmo anche se è molto debole» disse Alexis poggiando le mani sulla fredda superficie della bara, espandendo il suo cosmo, mentre noi costatammo che diceva il vero; il cosmo del Cigno non si era ancora spento del tutto.

«Alla faccia di Saori! Ma uno dei requisiti per diventare gold è essere dei fighi senza senso?» sbottò a quel punto Alexis, facendoci sobbalzare dallo spavento, per poi ritrovarci a fissare la Sensitiva perplessi.

«E questo che c’entra?» chiese Shun.

«Nulla, ho solo visto il famoso Camus tramite i brevi ricordi immagazzinati dal ghiaccio della bara. Adesso capisco perché Katy ci ha assillato parlandoci di lui fino alla nausea! Comunque sì, è stato lui a congelare Hyoga. Dato che, a suo parere, il Cigno avrebbe dovuto comunque morire per mano di un Gold, ha quindi preferito farlo lui con le sue mani, visto che è il suo maestro. Katy invece...» disse Alexis.

«Che gli è successo? Sta bene?» chiesi io.

«Rilassati, secondo me quella sta meglio di noi. Camus l’ha trovata svenuta sul pavimento e, dopo aver surgelato l’allievo, l’ha avvolta delicatamente nel suo mantello e se l’è portata via. Mica scemo! Quello si che ha capito tutto dalla vita!» riassunse Alexis riaprendo gli occhi.

«Ah!» fu il nostro commento, mentre Seiya si preparò ad attaccare:

«Allora non ci resta che tirare fuori Hyoga da lì! PEGASUS RYUSEI KEN»

Il colpo di Seiya però non fece un baffo alla bara, che rimase intonsa a sovrastarlo mo’ di scherno.

«Quindi quello che mi aveva detto una volta il vecchio maestro era vero: è impossibile distruggere una teca creata da quell’uomo!»

«Questo lo vedremo!» esclamò Sayuko espandendo il suo cosmo e piantando un pugno sulla superficie di ghiaccio. Un enorme lacrimone iniziò a scenderle lungo la guancia, in perfetto stile manga.

«Il tuo maestro forse ha ragione... accidenti che male!» esclamò la Veggente massaggiandosi la mano dolorante.

«Sayuko, non che io sia la più adatta a dire questo, ma per quanto ne so, il nostro cosmo non è esattamente omologato per distruggere... quindi adesso che facciamo?» chiesi io preoccupata.

Incredibile, ma vero, in nostro aiuto accorse il nano... ehm, volevo dire il maestro Doko, saint della Bilancia, tramite la sua armatura che emerse dal pavimento in un mare di luce.

«E questo?» esclamò Alexis.

«È il cloth del mio maestro, ce l’avrà inviato per aiutarci a salvare Hyoga!» disse esaltato Shiryu, mentre Alexis storse il naso:

«Non è un po’ grande per il vecchio nano?» cosa a cui il Dragone fece spallucce, per poi iniziare a smontarlo, ricavandone 12 armi.

«E pensare che i saint dovevano combattere a meni nude!» esclamai io.

«Infatti è così, ma fin dall’epoca del mito il saint della Bilancia ha ricoperto il ruolo di giudice per valutare la rettitudine dell’operato dei guerrieri di Atena e, in caso di necessità, consegnare tali armi ai saint degni, per aiutarli nelle loro missioni. Sono sicuro che con una di esse riuscirò sicuramente a liberare Hyoga» disse Shiryu, per poi esibirsi nell’uso di tutte e 12, gasandosi da far schifo.

«Shiryu...».

«Sì?»

«Muoviti!!!!» esclamò quindi Alexis.

Il Dragone arrossì violentemente e dopo aver scelto la spada, con un colpo netto, liberò il Cigno dal ghiaccio.

Hyoga però non aveva una bella cera, il suo corpo era infatti mezzo assiderato e la sua vita ancora in bilico, nonostante la sua anima avesse fatto ritorno nel suo corpo.

«Mi occuperò io di lui, voi andate» ci disse quindi Shun.

«Ma...» replicammo.

«Non c’è tempo. Il mio maestro mi ha insegnato come comportarmi in casi del genere, quindi non preoccupatevi e procedete.» disse Shun e quindi a noi non restò altro che continuare la corsa verso la casa dello Scorpione.

 

«Ma guarda! È incredibile come la vita riesca a farsi spazio ovunque» disse Sayuko, fermandosi a guardare dell’edera striminzita che, spuntando da una crepa del pavimento, si aggrappava stoicamente al rivestimento in marmo del muro interno del pronao del tempio dello Scorpione.

«Certo che nella posizione in cui ti trovi non deve essere facile reperire dell’acqua» concluse la Veggente, accingendosi a recuperare tale liquido da una pozzanghera per abbeverarla.

«Datti una mossa Sayuko! Non è il momento di mettersi a dar da bere alle piante!» sbottò Seiya spazientito, mentre ci accingevamo ad entrare all’interno della casa dello Scorpione.

«Tu piuttosto, invece di muovere la lingua, muovi le gambe!» disse la giapponese superando di corsa il saint di Pegaso e ritrovarsi in testa al gruppo, per poi fermarsi di colpo insieme a noi.

«Avete sentito?» esclamò Alexis.

«Sì, il cosmo di Shun è esploso per poi affievolirsi...» disse Sayuko.

«Non avrà mica avuto l’idea di sacrificarsi!» esclamò Shiryu.

Seiya mi guardò e disse: «Torniamo indietro!»

«Spiacente, ma è troppo tardi. Ora che siete arrivati fin qui non vi lascerò certamente uscire da questo tempio. Quindi non avete altra scelta che diventare le mie prede: Restriction!» disse un ragazzo uscito dalla penombra del colonnato a passi marziali e solenni, mentre noi venivamo centrati in pieno dal colpo, senza nemmeno rendercene conto.

«Non riesco a muovermi!» sbottai, constatando che anche gli altri non erano messi meglio, per poi ritrovarmi a guardare un ragazzo dallo sguardo fiero, orgoglioso e sicuro nei suoi mezzi e... con una zazzera di un blu tendente al viola ancora più improponibile di quella di Arles e di quella dell’Ariete!

“Deduco che al Grande Tempio non sappiano cosa siano i parrucchieri!” pensai. Ok, ammetto che con tutte le cose che uno poteva pensare ritrovandosi di fronte all’altero custode dell’ottava casa, quella non era la migliore, ma che volete, sono fatta così!

«Ehi, tu, liberaci subito! Insomma, ti sembra questo il modo di trattare la gente, senza nemmeno presentarti?» fu il commento di Sayuko.

«Quindi quello che ti preme sapere prima di morire è il mio nome? Ti accontento subito: sono Milo e ora prendete l’aculeo dello scorpione: SCARLET NEEDLE!»

«Ehi, no frena... non era quello che intende...» fu il commento di Sayuko, mentre il cavaliere dello Scorpione partì all’attacco sfoderando un aculeo rosso sull’indice destro, puntandolo dritto verso di noi, ed in particolare in direzione del torace delle Veggente che, per posizione, era la più vicina al gold saint.

Inutile dire che la giapponesina venne colpita in pieno, ma l’attacco del saint non sortì l’effetto sperato. L’aculeo non era stato infatti in grado di penetrare completamente l’armatura di Sayuko e il cavaliere, sbilanciato troppo in avanti per via del colpo non portato del tutto a segno, perse l’equilibrio e finì addosso alla ragazza, ritrovandosi sopra di lei.

«Non è possibile, come è potuto succedere! Ma di cosa è fatta questa armatura? Eppure sembra un comune cloth i bronzo!» esclamò il ragazzo tra l’irato e il sorpreso, cercando di comprendere l’accaduto, mentre Sayuko, sotto shock, rimase a guardalo sconvolta a bocca aperta, per poi assumere un’espressione alquanto furente:

«Come osi! Toglimi subito le mani di dosso, schifoso maniaco!» esclamò Sayoko per poi partire a sbraitare in giapponese, facendo impallidire Seiya e Shiryu, cosa da cui dedussi stesse tirando dietro al saint insulti pesanti.

Il Cavaliere si ritrovò quindi a guardare negli occhi la Veggente, ormai infuriata come una iena, e poi noi, alquanto sconvolti e, intuendo la tremenda gaffe, si affrettò a smettere di tastare il davanzale della Sensitiva, nel tentativo di capire il materiale di cui era fatta la sua armatura.

«No.. non era mia intenzione palparle il seno con fini lascivi! Volevo solo capire per quale motivo il mio colpo non sia andato a segno!» balbettò il saint, che per l’imbarazzo affievolì la morsa del suo cosmo, lasciandoci così libertà di movimento.

«Ehi, Arianna, ma sto tipo è per caso tuo parente? Perché usate la stessa tattica!»

«Il veleno paralizzante dello scorpione?» esclamò spiazzato il saint.

«No, cercare di farsi gli avversari!» disse Alexis.

Milo non ebbe però il tempo di ribattere. Sayuko si era infatti rialzata da terra e, approfittando del calo di guardia del cavaliere, con una presa a tradimento da dietro, lo fece finire a gambe all’aria con una magistrale mossa di judo.

«...» fu il commento mio e di Alexis.

«Ehi, ci sa fare! Shun aveva ragione!» quello di Seiya e Shiryu.

«Brutta strega! Come hai potuto colpirmi a tradimento alle spalle! Nessuno ha mai osato farsi beffe di me in questo modo! Questa me la paghi!» sibilò Milo, leggermente furente per la figuraccia inaspettata, rialzandosi da terra.

«Mai abbassare le guardia e dare le spalle ad un nemico. Toglimi una curiosità... l’armatura l’hai vita con i punti della spesa?» disse Sayuko con un sorriso di pura sfida.

«Donna, ti rendi conto con chi stai parlando?»

«Con l’ennesimo pallone gonfiato rivestito d’oro, tutto orgoglio e niente cervello! Quindi preparati, perché sto per rimetterti in riga a suon di sculacciate!» sbottò la Veggente puntando un dito verso il saint, con fare perentorio.

«Se credi di poterti rivolgere a me in questi termini, credendo di passarla liscia, scordatelo!!!» disse il saint dello Scorpione facendo brillare il pungiglione mortifero sul suo indice destro con fare ammonitore, rimanendo però bloccato da anelli di ghiaccio.

«Ma che diamine! E questi?»

«Sono anelli di ghiaccio, non lo vedi?» disse una voce alle nostre spalle e noi ci giranno ad osservare Hyoga, con in spalla Shun.

«Hyoga, come stai? E Shun?» chiese preoccupata Sayuko, correndo da loro.

«Bene, me la sono vista brutta, ma bene. Shun è solo svenuto. Non avrei mai permesso che ci rimettesse la vita per salvarmi» rispose il biondino.

«Allora andate avanti! Così potrò insegnare il galateo a questo screanzato, senza ingombri!» Disse quindi la Veggente, guardando in direzione di Milo, che ricambiò sarcastico.

«Non piangere se ti farai male»

«Io resto con te, Sayuko.» disse quindi Hyoga.

«Non preoccuparti, sono cintura nera di Judo!»

«Non lo metto in dubbio... ma ho promesso a Shun che ti avrei protetto e come ci aveva detto Mu, con i cavalieri d’oro è meglio non scherzare. Sottovalutarli può essere un grave errore.»

«Sei sicuro di sentirtela? Ti sei appena ripreso» chiese Shiryu.

«Si, tranquilli, a lui ci pensiamo noi, voi proseguite, ormai la vita di Saori è agli sgoccioli» e così dicendo Hyoga passò Shun a Seiya e noi ci accingemmo ad uscire dalla casa.

«Non crederete mica che vi faccia passare!» sbottò Milo, che però si ritrovò ancora più stretto nella morsa di ghiaccio di Hyoga:

«Sei sordo o semplicemente stupido? Ho detto che saremo noi i tuoi avversari»

Poco da dire, se l’obbiettivo di Sayuko e Hyoga era quello di far saltare la mosca al naso a Milo dello Scorpione, ci erano riusciti alla grande!

 

Quindi mentre noi eravamo intenti a raggiungere il tempio del Sagittario....

 

.... Sayuko aveva fatto la figa per un po’, tenendo testa allo Scorpione grazie agli insegnamenti di Daidaros, almeno fin quando Milo, stufo di giocare e di farsi sfottere gratuitamente, non decise di smettere di perdere tempo con quella che riteneva più che altro una mosca fastidiosa, passando a fare sul serio. Bisognava infatti dire che, a parte il suo non brillante ingresso in scena, non era poi così scemo e riuscì ben presto a trapassare l’armatura della Veggente con il suo ago. Infatti il gold aveva capito che se il primo colpo veniva ammortizzato dal porno cloth, un secondo portato nello stesso punto del primo, no, e purtroppo per noi, una volta sfondata la nostra armatura, eravamo completamente inermi. Infatti bastò una sola puntura per mettere in difficoltà Sayuko e Milo si ritrovò così a fronteggiare Hyoga, intervenuto in difesa della Veggente e, concordando con il Cigno di levarsi Sayuko dagli impicci, immobilizzarono la giapponese con il Restriction e i Coliso. Grave errore, soprattutto per lo Scorpione, del tutto ignaro del vero potenziale del cosmo positivo!

Durante lo scontro tra Milo e Hyoga, la Veggente, furente per non essere presa in seria considerazione da nessuno come avversaria, ebbe infatti tutto il tempo necessario per usare il suo cosmo per chiedere soccorso alle forze della natura....

 

«AHHH!!! Ci mancava solo più il terremoto!» urlò Alexis, attaccandosi ad una colonna dell’atrio del Tempio del Sagittario per non perdere l’equilibrio, mentre io mi ritrovai a guardare preoccupata una crepa nel soffitto.

«Speriamo che questa catapecchia tenga e non ci crolli addosso! Ma da quando è che non fanno dei restauri qui dentro! É peggio della casa di Gemini!» esclamai.

«Credo da tredici anni... data la morte del proprietario» disse Seiya, mentre Shiryu ci fece cenno di tacere, per poi ritrovarci tutti a guardarci sconvolti ed esclamare:

«Sayuko... questo è il cosmo di Sayuko!»

Infatti poco dopo, un cavaliere del Cigno sbigottito e trafelato, con in spalle la Veggente, fece irruzione di corsa nel nono tempio, per poi fermarsi a prendere fiato.

«Se ne usciamo vivi, ricordatemi di evitare accuratamente il cavaliere dello Scorpione perché se mi becca mi ammazza per davvero!» disse la Veggente lasciandosi scivolare a terra sfinita, mentre Hyoga si appoggiava a sua volta ad una colonna:

«Lo hai messo in ridicolo, sconfitto slealmente e gli hai pure devastato il Tempio! Dovevi prevederlo che si sarebbe infuriato!» disse il biondino.

«Preferivi che continuasse a usarti come un puntaspilli?» disse la giapponese, mentre Hyoga la guardava malissimo.

«Ma che diamine è successo?» chiese Alexis, staccandosi dalla colonna.

«Milo stava facendo una seduta di agopuntura velenosa a Hyoga, mettendomi in disparte, dopo aver detto che il mio cosmo era una mezza calzetta. Io quindi gli ho dimostrato che l’unica mezza calzetta era lui... con la collaborazione dell’edera all’ingresso del suo tempio, a cui si dimenticava sistematicamente di dare da bere. Quindi la pianta è stata ben felice di assorbire il mio cosmo per aiutarmi a rimetterlo in riga... immobilizzandolo al soffitto e devastandogli il tempio.» disse Sayuko, mentre noi, recandoci all’ingresso del tempio del Sagittario ci ritrovammo così ad osservare il Tempio dello Scorpione completamente invaso dall’edera rampicante.

«Speriamo che Saori apprezzi il riallestimento!» commentò Alexis.

«Ragazzi... pro memoria... ricordarsi sempre di dar da bere alle piante» fu il mio commento tra i segni di assenso di tutti, compreso Shun, che nel frattempo si era ripreso.

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE

 

Chiedo scusa per come ho trattato Milo in questo capitolo. Prometto che in futuro gli darò più dignità, anche se sarà un personaggio abbastanza polemico e sospettoso (mai ai livelli di Shaka). È solo che, anche se a volte è un po’ arrogante e irritabile (soprattutto in Episode G), l'ho sempre visto come un pezzo di pane e anche un po’ galantuomo (non ai livelli di Camus), anche se brontolone. Quindi nel caso si fosse trovato di fronte ad una donzella come avversario, me lo sono sempre immaginato fare lo sbruffone, ma poi trattenersi.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Cloe87