Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: Hero98    18/05/2012    2 recensioni
Questa storia parla delle vicende dei personaggi di Hetalia visti attraverso uno spettatore che le vive più o meno direttamente.
I personaggi sono: Alfred/America, Arthur/United Kingdom, Matthew/Canada, Francis/Francia, Antonio/Spagna, Romano/S.Italia, Gilbert/Prussia, Yong/S. Corea, Yao/Cina, Ivan/Russia. Non sono nazioni ma semplici ragazzi.
Potrebbero esserci accenni di shonen ai più avanti nei capitoli
"Foggia, una piccola città nella parte settentrionale della Puglia, la cosiddetta Capitanata. Ha avuto una grande storia ma adesso è considerata una delle provincie peggiori d’Italia. Vandalismo incontrollato, furti, immondizia ovunque… Questo è il panorama. Ma con le dovute attenzioni si riesce a viverci con serenità.
E’ proprio in questa città che vive Gabriella, che pur non essendo molto socievole si era ritrovata con un gruppo di amici piuttosto bizzarro."
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il Bad Touch Trio uscì dall’ufficio del preside. Francis aveva un’aria molto imbarazzata, Gilbert sembrava davvero infuriato, mentre Antonio sorrideva tranquillo.
-Allora com’è andata?- chiese Gabriella, che aveva aspettato con un Arthur piuttosto agitato nel corridoio.
Il presidente del Consiglio Studentesco smise di camminare avanti e indietro e incrociò le braccia al petto facendo scorrere lo sguardo verde veleno negli occhi leggermente intimoriti dei tre vandali.
Dopo qualche minuto imbarazzante Antonio, sempre sorridente, si decise a rispondere anche per i suoi amici:- Siamo stati sospesi! Io per un giorno, Gilbert per due e Francis per tre.
Gabriella gli rivolse uno sguardo confuso chiedendosi del perché di quelle distinzioni. La sua curiosità fu colmata da Gilbert:- Questo deficiente! –indicò accusatore Francis – Si è messo in testa di fare l’altruista e di prendersi tutta la colpa!
La ragazza si girò verso il biondo che stava giocherellando con una ciocca di capelli in evidente imbarazzo. Nel frattempo Antonio era scoppiato in un’allegra risata:- Però a differenza mia, che sono stato zitto, Gilbert ha voluto contestare le scelte del preside e quindi ha ricevuto un giorno in più di sospensione!
L’albino gli rivolse uno sguardo omicida, poi lasciò che un ghigno si disegnasse sulle sue labbra:- Quel vecchio non capisce la mia Magnificenza! Avevo ragione io, naturalmente, ma solo perché lui è il Boss allora noi dobbiamo baciargli i piedi!
-Gilbert! –lo rimproverò Arthur irritato che offendessero un suo superiore.
L’albino volse lo sguardo altrove e si zittì.
Allora il biondo continuò:- E’ la seconda volta che vi sospendono quest’anno, per non parlare di tutte le note disciplinari… quando vi darete una calmata?
La domanda scatenò la risata di tutti e tre i ragazzi.
-Non possiamo cambiare, sarebbe come se tu prendessi appena la sufficienza in tutte le materie! –esclamò il mezzo francese ridendo caldamente.
Arthur sospirò poi finalmente decisero di uscire dalla scuola, Francis e Arthur si diressero verso la macchina del primo, Gilbert saltò in sella alla sua bici e Antonio e Gabriella raggiunsero la fermata dell’autobus per tornare a casa.
-Ehi bastardo! Si può sapere cosa passa in quella tua testa di cazzo?! –delle urla isteriche fecero voltare i due amici. Un ragazzo non molto alto e infuriato si stava dirigendo a larghi passi verso di loro. Si fermò proprio davanti Antonio guardandolo con gli occhi ambrati che sembravano volerlo incenerire.
-Oh, ciao Lovi! –lo salutò sorridente ignorando i suoi insulti piuttosto coloriti.
Lovino Vargas, il ragazzo più irritabile e volgare che Gabriella abbia mai conosciuto. Aveva i capelli castani e lisci che gli coprivano la fronte con due ciuffi, vestiva sempre alla moda ed era un vero playboy. Infatti, mentre con i ragazzi berciava in continuazione, con le ragazze era sempre galante e gentile. Purtroppo per lui, però, riceveva un’esasperante corte da Antonio. Quest’ultimo più volte aveva ribadito che Lovino era stato un colpo di fulmine e aveva capito che era l’amore della sua vita, e più volte il diretto interessato aveva cordialmente risposto “con tutte le fottute persone che si potevano incontrare in questa merda di città proprio il frocio bastardo doveva capitarmi?!” Ma Antonio non si era mai fatto buttar giù dai continui rifiuti e i costanti insulti gratuiti, a quanto pare per lui l’amore, oltre a essere cieco, era anche sordo.
-Ciao Lovi un cazzo! Si può sapere perché cazzo ti sei fatto sospendere?! Non che mi interessi, ma non vedo l’ora che te ne vai dalla mia fottuta scuola! – continuò infuriato Lovino, che era di un paio d’anni più giovane. Poi si accorse della presenza della ragazza e le sorrise cordiale:- Sono desolato Gabriella che tu debba assistere a queste sfuriate per colpa di quel fottuto bastardo…
Antonio cercò di dire qualcosa per difendersi ma Lovino glielo impedì con uno sguardo omicida e un “Taci, bastardo! Non voglio sentire una sola parola”. Poi salutò Gabriella con gentilezza e se ne andò com’era arrivato.
I due amici rimasti basiti da quell’uragano si guardarono e sospirarono. Quante altre volte era successo!



Angolino di Hero~
Ho messo un'immagine di presentazione della storia... fatta da me naturalmente. Spero vi piaccia.
   
 
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