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Autore: _Lightning_    19/05/2012    7 recensioni
[IN REVISIONE – CAPITOLI REVISIONATI SU WATTPAD]
Una piccola raccolta di Tony/Pepper che vedono l'evolversi del loro rapporto attraverso piccoli scorci di vita quotidiana... o quasi.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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3.1

Are You Messing Up The House?
 
 


"Ok, lo ammetto: questa è stata una brutta idea. Anzi, è stata decisamente una pessima idea." constatò Tony, analizzando con occhio clinico il suo salone che sembrava aver ospitato il passaggio di un tornado.
 
Si grattò la testa, un po' smarrito nel vedere il divano spostato di una decina di metri e la poltrona ribaltata, senza contare soprammobili e forniture sparsi ai quattro angoli della stanza. E si stava ancora chiedendo cosa diavolo fosse successo per essersi risvegliato in bagno, nella vasca piena d'acqua e per giunta vestito... o forse doveva dire "per fortuna", tralasciando il fatto che sentiva un principio di polmonite anche dopo aver indossato vestiti asciutti ed aver tracannato un thermos di caffè bollente.
La sera prima avrebbe dovuto specificare che la festa era confinata "al terrazzo", visto l'eccessivo entusiasmo dei suoi ospiti, ma forse adesso era un po' troppo tardi per pensarci.
Poco male: avrebbe avuto tutto il giorno per rimettere in sesto il salone, e poteva sempre costruire qualche unità robotica per farsi aiutare... essere miliardari e inventori era decisamente uno spasso.
Sogghignò tra sé, riportando la poltrona in una posizione normale e sedendovisi di peso, sentendosi uno straccio. Tamburellò assente sul reattore come sempre quando era sovrappensiero, sistemandosi a sedere in una posizione scomposta e decisamente non molto signorile.
Aveva un'intera giornata da sprecare: doveva solo decidere come, ed aveva l'imbarazzo della scelta.
Stava giusto prendendo in considerazione l'idea di indossare l'armatura e viaggiare per rilassarsi in qualche lontano posto esotico – e soprattutto al caldo– quando il trillo inopportuno del suo cellulare frantumò i suoi sogni di gloria.
Sbuffò infastidito, lanciò un'occhiata al congegno diabolico abbandonato sul mobiletto a circa quattro passi da lui, decise che erano una distanza incolmabile e riprese le sue elucubrazioni in attesa che scattasse la segreteria telefonica.
Al dodicesimo squillo rialzò la testa, interdetto.
Al quindicesimo era decisamente seccato dal fallimento della sua tecnologia, considerando che aveva costruito quel gioiellino con le sue mani.
Al ventesimo scattò in piedi all'istante, folgorato: c'era una sola e unica persona che non veniva mai bloccata dalla segreteria telefonica...
Afferrò il cellulare, gettò un'occhiata atterrita alla foto che lampeggiava sullo schermo e rispose il più naturalmente possibile:
 

«Pronto, signorina Potts?» disse in un tono che pensava essere squillante, ma che suono un po' ovattato dal naso chiuso e dal mal di gola.
 

«Signor Stark? Finalmente si è deciso a rispondere.» commentò lei, evidentemente sollevata ma anche perplessa dalla voce nasale di Tony.
 

«Stavo lavorando all'armatura. Non l'ho sentita, i propulsori sono molto rumorosi.» mentì abilmente lui, senza lasciar trapelare alcuna esitazione e trattenendo uno starnuto.
 

«E stava lavorando anche tutta la notta?» lo rimbeccò la donna, sospettosa come sempre.
 
Tony a quel punto scostò il telefono dall'orecchio e divenne consapevole delle trentaquattro chiamate perse che campeggiavano sullo schermo. Ripensò alla musica a volume da discoteca della sera prima, alla sua geniale idea di "dare una sistematina alle casse" trasformandole in ordigni musicali e non si stupì di non aver sentito assolutamente nulla.
Si schiarì la gola, tentando di sembrare allegro e vitale e di inventare una scusa plausibile.
 

«Ero fuori. Per lavoro. Quel lavoro. Il lavoro-extra, intendo. E stavo lavorando all'armatura proprio perché si è danneggiata mentre lavoravo...»
 
«La smetta di ripetere la parola "lavoro" e derivati solo per intenerirmi.»
 
Tony potè giurare di sentirla sorridere dall'altro capo del telefono e del mondo, e sorrise a sua volta. Doveva ammettere che sentiva la sua mancanza.
Certo, non dei suoi continui richiami all'ordine, o delle sue apparizioni mistiche con fasci di documenti solo per lui o delle ramanzine sul fatto di avere un comportamento del tutto incivile, ma... gli mancava semplicemente lei. Lei e i loro battibecchi ben collaudati.
In effetti non vedeva l'ora che tornasse, peccato che mancasse ancora una settimana...
 

«Comunque l'ho chiamata per altri motivi: le riunioni sono state sospese perché il signor Saito[1] si è ammalato e non potrà presenziare per qualche settimana... penso di tornare entro stasera col jet: sto già facendo le valigie.»
 
Dirottare l'aereo; comprare l'areoporto e impedirne il decollo; sequestrare l'hotel e metterlo in quarantena; partire per la Cina seduta stante e prolungare la permanenza di Pepper... tutte queste possibilità gli sfrecciarono nella mente in meno di due nanosecondi mentre moltiplicava lo stato del suo salotto per tutte le altre stanze della casa e collegava il disastroso risultato con l'imminente ritorno di Pepper.
 

«Tony? E' ancora lì?»
 
Mucchi, montagne di documenti da visionare in meno di ventiquattr'ore, una marea di marchingegni da sistemare in laboratorio, una villa da tirare a lucido, un raffreddore in via di peggioramento da tenere a bada e l'armatura in condizioni penose da riparare.
No, non era lì: era decisamente morto.
 

«Che bella notizia... sì... sì... certo che va tutto bene! Torni presto, la aspetto.» disse meccanicamente.
 
Riattaccò infine rassegnato, mentre lo sguardo gli cadeva sul mini-bar rovesciato a terra in un lago di alcool – nausea – sul quadro preferito di Pepper in frantumi – panico – e sul divano panna irremediabilmente macchiato di vino rosso – orrore.
Si prese due minuti per autocommiserarsi prima si lasciarsi andare a un lungo sospiro:
 
"... sono spacciato."


 
 
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Note Dell'Autrice:

[1] Saito: Riferimento a Mr. Saito, personaggio del film "Inception", che ho visto da poco e adoro. Il film, non Saito; ma anche lui è tanto carino e fa tenerezza, considerando che si trascina in una pozza di sangue dall'inizio alla fine.

Coffcoff... *riemerge dalla catasta di fazzolettini ammonticchiati sulla scrivania*
Zono biva! *etciù!*
Ok, ho un brutto raffreddore (a Maggio, porca di quella... grrr), sono oberata dai compiti e dallo studio e anche logorata. Sono riuscita a scrivere qualcosa oggi dopo una settimana di trascinamento comatoso verso il week-end e non ne sono per niente soddisfatta. E Tony ha il raffreddore perché io ho il raffreddore e rovescio le mie onde negative su di lui (come se non lo torturassi già a sufficienza) per tentare di liberarmene.
Tony sarà in grado di peggiorare la situazione e Pepper avrà modo di sperimentare la trasformazione in Super Sayan livello settordici.

Ringrazio tanto la mia Beta ___Nick <3 e tutti coloro che leggono e recensiscono o hanno recensito: Rogue92, Viols, AriCastle66, Silvia_sic1995, Andy_Stark, LunaticaLove, e tutta l'altra bella gente che segue la storia :3 <3

-Light-

P.S. MoonRay, riemergi anche tu dalle sudate carte! D: <3
   
 
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