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Autore: Seele    19/05/2012    2 recensioni
"Dopo la guerra civile, ho deciso che continuerò a combattere per il bene della Terra. Sarò John Titor...il soldato americano in incognito, in missione per salvare il futuro!"
"Ma che dici? 'John Titor'? E come ti è venuto in mente questo nome?"
"Non lo so, ho detto il primo che mi è venuto in mente. È carino, no?"
"Secondo me è un nome stupido. Ma dai...immaginatelo! 'Ciao a tutti anticoni, mi chiamo John Titor!"...non suona bene!"
"Non prendere in giro il mio sogno!"
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One-shot ispirata a John Titor, il viaggiatore del tempo di cui si parlava qualche tempo fa.
N.B.: non è necessario conoscere la storia di quest'ultimo per capire la mia.
Genere: Malinconico, Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un sogno di nome "John Titor"




"Cosa farai da grande, Johnny?"

Un ragazzino, lanciando la palla al suo amico, fece questa domanda.

"Voglio viaggiare nel tempo. Ho sentito dire da mio padre che la CERN sta pensando a come fare da un po' di tempo."

"Wow", rispose l'altro "E perché?"

"Dopo la guerra civile, ho deciso che continuerò a combattere per il bene della Terra. Sarò John Titor...il soldato americano in incognito, in missione per salvare il futuro!"

L'amico esplose in una sonora risata. "Ma che dici? 'John Titor'? E come ti è venuto in mente questo nome?"

"Non lo so, ho detto il primo che mi è venuto in mente. È carino, no?"

"Secondo me è un nome stupido. Ma dai...immaginatelo! 'Ciao a tutti anticoni, mi chiamo John Titor!"...non suona bene!"

Johnny gli lanciò la palla contro, con una smorfia infastidita sul volto ancora da bambino. "Non così, scemo. Sarebbe meglio un 'salve, sono un viaggiatore temporale proveniente da" eccetera. Pensa a come sarebbe figo!"

L'amico rispose con una risata divertita, scansando abilmente il pallone e rilanciandoglielo indietro. "Oh, sì, certo. 11 Marzo 2015, ore 18,25, mi chiamo John Titor e sono venuto dalla mia epoca super tecnologica a prendere in giro voi caproni ancora all'età della pietra!"

Johnny sbuffò, già spazientito. "Smettila di prendere in giro il mio sogno."

"D'accordo...scusami, dopotutto sono o non sono il tuo migliore amico?"

Sulle labbra dell'amico nacque un sorriso, l'aria arrabbiata di poco prima scomparve.

"Il mio migliore amico, dici? Vorrai dire il mio stupido amicone fifone!"

Iniziò a correre, i capelli biondi brillavano sotto il sole.

"L'amicone fifone che ha paura dei buchi neri!", lo canzonò ancora Johnny, mentre quello si lanciava al suo inseguimento. "Oh, no, Johnny! Quei buchi neri assorbiranno il sistema solare, ho paura! Fiiiifoooneee!", lo imitò con voce femminile.

"Se ti prendo, ti ammazzo!"

"Torno indietro nel tempo e ti smutando!"

"Che c'entra?"

"Scoprilo!"

Finalmente il ragazzino raggiunse Johnny, lo afferrò e quello perse l'equilibro, cadendo in modo molto ridicolo.

"Così impari!", ghignò vittorioso l'amico.

"No, impara tu. Prometti che non mi prenderai mai più in giro per il mio sogno?", fece Johnny rialzandosi, aiutato dalla mano che l'altro gli porgeva.

"Certo, hai ragione. Scusami...John Riton!"

"John Titor!", lo corresse il biondo. I due risero, amici più di prima.

"Ora devo andare, i miei passano a prendermi fra poco", fece poi Johnny.

"Le città non sono sicure, lo sai bene. Dopo la Guerra Civile, il minimo che possiamo aspettarci è una terza guerra mondiale...", rispose l'amico.

"Ehi, stai parlando con il viaggiatore del tempo, ricordatelo!", rise il biondo. "Se dovesse succedere qualcosa alla mia famiglia, tornerò indietro nel tempo e la salverò. Potrò rimediare a molti errori...e rivedere molte persone...per cui non mi preoccupo. Ciao, ci vediamo domani!"

L'altro sorrise e agitò la mano in segno di saluto, poi prese fiato pronto a gridare più forte che poteva.

"Ciao, John Titor!"


******



"Mamma, hai sentito anche tu quella scossa forte?"

Nel buio della notte, un ragazzino riusciva a percepire l'agitazione dei genitori.

"Sì, tesoro. Non so cosa sia successo...che ore sono?"

"Le tre e quarantacinque, orario di Washington DC", rispose il marito della donna.

"La scossa è venuta dalla città", commentò questa. "Sembra grave..."

Suo figlio deglutì, spaventato. "Chiamo Johnny."

Compose il suo numero...e aspettò.

Uno squillo...

due squilli...

tre squilli...

Diamine, perché nessuno rispondeva?!

"Tesoro..."

Alzò il viso verso suo padre, che lo guardava negli occhi con tristezza.

"Cosa c'è, papà?", domandò, spaventato. "Johnny non risponde!"

"Johnny è morto."


******



Un ragazzo ormai adulto sorrise tristemente davanti a un computer del ventunesimo secolo, nuovo di zecca. Ripensò al suo amico Johnny, poi posò le dita sulla tastiera deciso a vendicare il suo sogno.


Salve, sono un viaggiatore temporale proveniente dall'anno 2036. Sto tornando a casa dopo aver recuperato un computer IBM 5100 dal 1975 .


Qualche tempo dopo, era conosciuto col nome di John Titor...

E adesso, sorridendo, dava ragione a Johnny; quello, era un nome bellissimo.





Angolo Autrice


Ok, ammetto di essermi fissata con questo fantomatico viaggiatore del tempo che si fa chiamare”John Titor”; ne è passato di tempo da quando ne hanno parlato, ma io l'ho scoperto solo ora e ho subito scritto qualcosa a proposito.

Leggendo vari articoli, ho scoperto che il vero nome del suddetto viaggiatore non era realmente John Titor, e anche che aveva promesso qualcosa a una persona; ha detto anche, su questo blog in cui è apparso il 2 Novembre del 2000, di far ritorno spesso alla sua “vecchia” casa -in cui abitava da bambino- per fare visita ai suoi genitori e a sé stesso da piccolo.

Ho voluto immaginare -e inventarmi totalmente, specifichiamo; sempre ammesso che io non sia una veggente e venga anch'io dal futuro, questo “Johnny” di cui parlo non esiste- questa vicenda, insieme con il motivo per cui questo crononauta si è presentato al mondo. Che esista sul serio oppure no, voglio comunque dedicargli questa storia ^^

Non conoscendo il vero nome di questo ragazzo, non ho voluto dargliene uno inventato da me. Non credo che sarebbe giusto, dunque ho preferito lasciare la sua identità sconosciuta. Mi scuso se questo ha reso meno piacevole la lettura...

Detta quest'ultima cosa, vi ringrazio per aver letto!

Un bacio ^^


Seele                                  

  
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