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Autore: Red Nika    20/05/2012    3 recensioni
Uchiha Itachi e suo fratello Sasuke, il primo erede della Uchiha Sound, il secondo campione mondiale imbattuto, da cinque anni, di scacchi. Uzumaki Naruto, vent'anni ed è orfano. E' andato dai nonni paterni a Konoha per cercare di dimenticare, di stare meglio e farsi una nuova vita. Campione nazionale americano di scacchi.
- Scacco Matto Uchiha...[...]-
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Salve cari! Scusate il ritardo ma come vi ho detto c'era un'intoppo! xD

Note d'Autrice: Mi sono ricordata che cosa dovevo dirvi sul capitolo Amore e Omofobia. Ad un certo punto il nostro dotatissimo Sasuke suona un'opera, il Lauda Sion di Mendelsshon, questo pezzo l'ho cantato io con il mio coro nel 2010 alla Chiesa Nova di Roma. Vi posto il link del video se qualcuno lo volesse vedere, è un'opera bellissima!

 

http://www.youtube.com/watch?v=MyBrOnlRTtQ&list=UUsr0Z3W3urOXp5dcVE_56Nw&index=7&feature=plcp
 

Ora, tornando alla storia. La fine mi piace e potrei decidere di finire qui la fanfic...Forse fare un sequel u.u non so. Deciderò in base a ciò che direte voi lettori. Per il resto vi dico che per questa settimana non posterò altro perchè sono impegnata in un contest ( Yaoi vs Het) e in un'altra One-Shot su Death Note (Light/L).

Sono rimasta molto delusa da voi lettori però, vi avevo invitato a dare sfogo alla vostra immaginazione tentando di indovinare cosa avrei scritto nel capitolo e invece niente. Peccato! 

 

********

 




I was walking in the shadows
So nobody cared
You smiled at me from the distance
And we felt there’s more to share
 
[Cinema Bizarre – Silent Scream]

 
Ma non sapeva che il biondo stava pensando la stessa cosa. Il biondo strinse di più la mano al moro attirandone l’attenzione. Si girò per guardare il viso del compagno, lo stava guardando, un’espressione lasciva negli occhi, le labbra rosse e gonfie, il petto si alzava e abbassava velocemente, il biondo si aprì in un sorriso.
 
-Ho visto il tuo io-, Naruto sorrideva, era decisamente accaldato anche se faceva fresco.
 
Cavolo, è veramente sexy così.
 
-Il mio che?- Sasuke lo guardò storto, di che cavolo stava parlando quel matto?
 
-Il tuo io interiore, il tuo subconscio-. Ancora sorridente, si sporse verso il moro baciandolo.
 
Rimasero così, Naruto, appoggiato su un braccio, proteso verso Sasuke, e lui fermo con le gambe incrociate e una mano abbandonata sull’erba. Chiuse gli occhi, sentivano il bisogno di appartenersi. I loro corpi si stesero su quel materasso umido e morbido. La pelle di entrambi bruciava, le loro mani intrecciate sopra la testa di Sasuke, e le loro bocche fameliche che si mordevano e succhiavano. Si staccarono per riprendere fiato.
 
-Il tuo inconscio mi ha svelato una cosa-, Naruto stava riempiendo di baci il petto del compagno, soffermandosi sui capezzoli per sentirlo gemere più forte; l’altro tra un gemito e l’altro riuscì a chiedere, -Ah si? Cosa?-, era in balia di quella bocca bastarda che non gli lasciava tempo per respirare, e, sinceramente, non gliene fregava niente di ciò che aveva scoperto il biondo, ma la domanda era uscita da se.
 
Sentì le mani di Naruto afferrargli i glutei, la sua lingua era scesa a giocare con i boxer, ma non rispose alla domanda. Percepì una mano cominciare a prepararlo, l’altra gli aveva sfilato i boxer per permettere alla bocca calda del biondo di accogliere il suo membro. Sasuke inarcò la schiena gemendo più forte, ormai anche il suo respiro era corto. La chioma bionda si muoveva su e giù sull’asta pulsante del moro, la lingua giocava con il glande impossessandosi di quelle poche goccie preorgasmiche che lo imperlavano.
 
Con dispiacere del moro Naruto si stacco, obbligandolo a girarsi a pancia in giù, e si degnò di rispondere alla domanda.
-Mi ha detto che ti piace, violento-, quell’ultima parola sibilatagli nell’orecchio. Un brivido percorse la schiena di Sasuke e una risata non troppo rassicurante uscì dalle labbra rosse di desiderio del biondo.
 
Naruto si sistemò sulla schiena dell’altro, muoveva il suo bacino lentamente, la sua eccitazione conficcata tra le natiche di Sasuke, il quale, stranamente, si lasciò andare del tutto cominciando ad boccheggiare. Ansimava forte, tanto che nella radura era l’unico suono che si sentisse.
 
-Allora, Sas’ke, sei pronto per un po’ di violenza?- Sibilò il biondo, il moro deglutì a vuoto annuendo.
 
Naruto s’inginocchiò tra le gambe dell’altro lasciandogli dei graffi rossi e, abbastanza, profondi da far uscire qualche goccia di sangue, deliziosamente leccate via dalla lingua bastarda, così aveva deciso di chiamarla Sasuke, del biondo.
 
Gli cinse i fianchi facendogli alzare un po’ il sedere, era sodo e pericolosamente invitante, gli aprì le gambe con le ginocchia penetrandolo, un grido squarciò il silenzio che si era creato, Sasuke strinse i pugni tanto da conficcarsi le unghie nel palmo, Naruto dietro di lui rideva divertito. Accarezzandogli sensualmente la schiena arrivò alla nuca, infilò la mano tra i capelli e lì tirò cominciando a muoversi dentro a quel corpo caldo. Sasuke semplicemente urlava ad occhi chiusi, il piacere che aumentava ad ogni spinta o stretta sui suoi capelli. Il biondo, con un ghigno sul viso, godeva da matti, per lui era una situazione molto eccitante, aveva già dominato a letto ma non si era mai trovato nella condizione di poter far soffrire/godere qualcuno. Era una persona calma e gentile, però, qualche volta, aveva sentito il bisogno di essere violento.
 
-Na…Na…vengo!- Sasuke rosso in faccia, si era voltato a guardare il suo amante. La vista di Naruto con quel ghigno sadico sulle labbra, la fronte imperlata di sudore, gli occhi socchiusi e luccicanti di lussuria mista a violenza lo mandarono in estasi. Non aveva mai goduto così tanto in vita sua, stava seriamente per venire quando, con una risatina, Naruto uscì dal suo corpo.
 
-Pensavi davvero che ti avrei fatto venire così facilmente?- Il ghignò ancora stampato in volto. Si alzò posizionando la sua virilità davanti alla bocca dischiusa di Sasuke che, con un sorrise, l’accolse. Ciò che non si aspettava era di ritrovarsi le mani bloccate, si stacco un secondo cercando di capire. Spalancò gli occhi, non poteva crederci, il bastardo gli aveva legato i polsi con la sua stessa maglietta, e con una mano tra i capelli lo esortava a continuare ciò che aveva cominciato. Riprese l’eccitazione del proprio compagno in bocca, pompò prima lentamente, poi aumentò il ritmo e rallentò nuovamente. Sapeva anche lui come far impazzire il biondo.
 
I membri dei due ragazzi pulsavano da far male e quando Naruto non ce la fece più riprese possesso del sedere pallido di Sauske. Lo penetrò con più forza di prima e un rivoletto di sangue colò sulla coscia bianca. Il ritmo del biondo era incalzante, il moro sapeva che era eccitatissimo, non avrebbe resistito per molto.
 
-Sole…slegami-, per quanto stesse godendo, il tono con cui parlò era quello di un ordine che, senza aspettare, fu eseguito.
 
Si staccarono nuovamente e cambiarono posizione. Sasuke fece stendere l’altro sull’erba portandosi su di lui, lo baciò dolcemente, e si impalò ancora una volta sull’eccitazione del compagno. Si abbracciarono fissandosi negli occhi liquidi di piacere, raggiunsero l’orgasmo lentamente e insieme. Naruto aveva completamente perso la testa e giunto all’apice sussurrò nell’orecchio del moro.
 
-Ti amo, Sas’ke!-
 
Si accasciarono sfiniti uno nelle braccia dell’altro. Dopo un po’ Sasuke si staccò rotolando di lato. Guardò Naruto, gli occhi chiusi per regolarizzare il respiro, la bocca leggermente aperta e la lingua a inumidire le labbra. Sorrise e lo abbracciò nuovamente.
 
-Sole…-
 
-Mmh…-
 
-Mi ami veramente?- Sasuke era preoccupato, lui non si innamorava, aveva dato il suo primo bacio e la sua verginità a quel ragazzo che ora abbracciava, ma in quel momento era felice che il biondo si fosse ripreso, non si pentiva, solo non sapeva che cosa fare.
 
-Si, Sas’ke, ti amo davvero!- Il sorriso che Naruto rivolse all’altro fu come miele per il suo cuore che, improvvisamente, seppe cos’era quella sensazione calda, piacevole ed appagante che sentiva alla bocca dello stomaco. Amore. Sasuke Uchiha si era follemente innamorato del biondo Uzumaki Naruto.
 
Sorrise e accoccolandosi sul petto sporco di sperma del biondo annuì.
 
-Anche io ti amo-.
 
Rimasero lì a coccolarsi per il resto della giornata. Niente parole, solo il suono del bosco, i loro respiri e le coccole. Si ripulirono e vestirono solo quando il sole cominciò a calare. Dovevano tornare ognuno a casa sua per fare le valigie. Arrivati a villa Uzumaki si salutarono a malincuore, ma il giorno dopo si sarebbero rivisti, così non fecero tante storie. Naruto, che non poteva riaccompagnare Sasuke, gli diede le chiavi della mini parcheggiata in garage e con un ultimo bacio rientro in casa.
 
Gli ultimi giorni a Konoha passarono tranquillamente e il dieci settembre arrivò in fretta. I due fidanzati ( sì perché Sasuke aveva comprato due collanine con le iniziali e aveva chiesto a Naruto di diventare il suo ragazzo), avevano già mandato gli scatoloni al campus dell’università di Tokyo, dovevano solo farsi un paio d’ore di treno e portare a mano le valigie. Per Naruto era il primo anno di università in Giappone, aveva superato tutti gli esami di ammissione per il secondo anno con ottimi voti e quello di giapponese con il massimo. Avrebbe dovuto rifarsi degli amici, ma con il moro al suo fianco non sarebbe stato difficile.
 

10 settembre 2010
Ore 8:05 Am

 
Erano tutti e sei alla stazione centrale di Konoha. Itachi e Shisui stavano salutando i due ragazzi con abbracci e battutine mentre i nonni Uzumaki aspettavano. Quando i quattro ragazzi finalmente si staccarono i nonni abbracciarono calorosamente tutti e due i ragazzi, sorridevano.
 
-Nacchan, Sas’ke, mi raccomando fate i bravi e comprate i preservativi!-, nonna Tsunade e nonno Jiraya se la ridevano davanti alle loro espressioni imbarazzate, solo il biondo riuscì a dire qualcosa.
 
-Nonna! Ma che dici!- Era diventato una specie di peperone isterico, non credeva che i suoi nonni potessero aver capito.
 
Cavolo, dovevo stare più attento! Pensò sconsolato Naruto.
 
-Dai, amore, andiamo o perderemo il treno-. Sasuke sorrideva, era imbarazzato anche lui, ma a quel punto che male c’era a lanciarsi tenere effusioni davanti ai nonni?
 
Si incamminarono verso il binario con le tre valigie, due erano solo del biondo, e girandosi videro gli altri salutarli con la mano. Nonna Tsunade prima che scomparissero dietro all'entrata dei binari urlò.
 
-Ragazzi! Non dimenticatevi di andare qualche volta al mio vecchio ristorante!- I due annuirono e sparirono dietro le porte.
 
I nonni e i due ragazzi sorridevano, erano felici anche loro, Itachi se ne stava abbracciato a Shisui e i due nonnini pensavano a quando sarebbero arrivate le vacanze di dicembre per poter rivedere i due ragazzi. Si salutarono a loro volta tutti e quattro promettendosi di rivedersi prima del ritorno dei due scalmanati e se ne andarono dalla stazione.
   
 
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