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Autore: telesette    21/05/2012    3 recensioni
Libero adattamento della favola di "Cenerentola"...
Ramenentolo è un giovane genin orfano, costantemente maltrattato dalla matrigna Tsunade e dalle sorellastre, ciononostante sogna di diventare un ninja bravissimo.
Nel seguire e sperare lungo il suo sogno, grazie all'aiuto dei suoi amici ninja-topolini e con un pizzico di magia, Ramenentolo troverà anche l'amore del bellissimo Principe Sasuke...
Genere: Comico, Parodia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sasu/Naru in Musica!'
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Per la prima volta nella sua vita, Sasuke aveva incontrato qualcuno in grado di vincere non solo il suo corpo ma anche la sua indifferenza. Negli occhi di quel misterioso shinobi, limpidi come due diamanti sotto la luna piena, il Principe/Ninja aveva scorto qualcosa di straordinario: una luce calda e avvolgente, uno sguardo puro e privo di falsità... quelli erano gli occhi di un angelo, un biondo angelo bellissimo!
Era riuscito a vederlo in volto solo per un istante.
Nell'attimo in cui il velo cadde, rivelando il volto e i capelli dorati del giovane sconosciuto, Sasuke era convinto di avere avuto un allucinazione.
Come poteva esistere in natura un giovane così bello?
Quale diabolico trucco si nascondeva, dietro la leggiadrìa di quello sguardo?
Possibile che, oltre a sconfiggerlo in combattimento, costui fosse riuscito a fare breccia nel suo cuore freddo e privo di emozione?
Il coprifronte di cristallo, l'unica cosa rimasta del misterioso Shinobi Azzurro, pendeva ancora tra le mani di Sasuke. Il bel principe dai capelli corvini, ancora incapace di credere a ciò che aveva visto, percorse con le dita la superficie lucida dell'oggetto così da convincersi che non si era trattato di un sogno.
Colui che aveva visto era tangibile e reale, proprio come quella sottile làmina scintillante, ed era lì da qualche parte su quella terra. Sasuke credeva di avere ancora davanti a sé l'immagine dell'affascinante sconosciuto, tanto il profumo del suo chakra aleggiava denso nell'aria, e quasi senza accorgersene cominciò ad intonare il canto più profondo e intenso della sua anima tormentata...

TECNICA D'AMORE ( parodia di: "Perdere l'Amore" - M. Ranieri )

( intro )

Il ninja è andato via
e mi ha lasciato solo
con la malinconìa
un coprifronte e il cielo...

Sapessi che cos'era
quel chakra dentro me?
Blu... quest'atmosfera
e il cuore mio è per te...

Tecnica d'Amore
Jutsu del Mistero
ma quello Shinobi, sì lo sento
ch'era vero...

Bello da impazzire
da bruciarmi il cuore
Ma è scappato via
per lasciarmi qui a morire...

Shuriken fischiate!
Offuscate il cielo!
Voglio che abbattiate
tutti i kunai ancora in volo...
Lo farò provare ad uno ad uno
questo coprifronte, il mio destino
e ti avrò vicino!

Lo so, sono uno stolto
e un principe orgoglioso
ma appena ho visto il volto
il tuo, meraviglioso...

E' stata un'emozione
scoprirti, amore mio
hai acceso la passione
del ninja che son'io...

Tecnica d'Amore
Jutsu del Mistero
e sul mio Sharingan, son cambiato
te lo giuro...

Voglio ritrovare
tutto ciò che ho perso
perché senza te essere ninja
non ha senso!

Non dimenticare:
sotto questo cielo
cercherò per sempre
il mio amore ancora in volo!
Lo farò provare ad uno ad uno
questo coprifronte, il mio destino
e ti avrò vicino!

Tecnica d'Amore
Maledetto Chakra
E ti sembra tutta
una tecnica illusoria...

Giungi le tue mani
in mille gesti
ma ti accorgi che lo perderesti
sì, lo perderesti...

( interludio )

Voglio che abbattiate
tutti i kunai ancora in volo...
Lo farò provare ad uno ad uno
questo coprifronte, il mio destino
e ti avrò vicino!

TECNICA D'AMORE !!!

E levando alto il coprifronte, facendolo scintillare al cospetto del romantico chiarore lunare, Sasuke giurò di trovare il biondo proprietario di quell'oggetto foss'anche setacciando l'intero pianeta. Mai avrebbe rinunciato a seguire il desiderio del suo cuore, smuovendo mari e monti se necessario, e i suoi occhi cominciarono a mandare vivide fiammelle scarlatte.
In quella la voce del consigliere di Sua Maestà, uscito in giardino a cercarlo dopo essersi accorto della sua improvvisa assenza, riscosse Sasuke dai suoi pensieri.

- Principe Sasuke - esclamò Kabutolao, aggiustandosi gli spessi occhiali sul volto. - Perché vi siete allontanato dal ricevimento? E' successa una cosa stranissima: le invitate hanno avuto come una sorta di "mancamento collettivo" ( l'ho detto io che a corte si esagera con gli alcoolici ), ora però che si stanno riprendendo hanno ricominciato a scalpitare per avere ciò che era stato loro promesso e...
- Rispeditele tutte a casa - disse Sasuke gelido.

Kabutolao pensò di non aver capito.
Visto che non accennava ad obbedire al suo ordine, Sasuke si voltò rabbiosamente di scatto e lo guardò minaccioso.

- Sei sordo? - esclamò. - Ti ho detto di buttare fuori a calci quel branco di galline strozzate!
- Ma... Ma... Tutte loro hanno pagato un regolare biglietto; se facessimo una cosa del genere, verremmo citati in tribunale, dovremmo versare a tutte un rimborso e...
- Non mi interessano queste tue idiozìe - tagliò corto Sasuke, spingendolo da parte per raggiungere le sue stanze. - Piuttosto tieniti libero per domattina: sei precettato al mio servizio per i prossimi giorni, e dovrai assolvere un incarico molto importante!

***

Nel frattempo Sua Maestà Orochimaru era impegnato a coccolare e ad accudire la sua fedele Priscilla, una mamma-anaconda di sei metri, assieme ai suoi dodici serpentelli: Serpantonio, Serpongiulio, Cobrarmando, Ludobiscia, Mariavipera, Morsosvaldo, Velenevra, Rettilaura, Corallina, Pitoncino, Sibilla e Sieroberto.
In mezzo a quel giocoso ammasso di corpicini striscianti, Orochimaru accarezzava estasiato i musetti triangolari dei piccoli che tiravano su la testa come tanti nipotini disciplinati e affettuosi.

- Ghiri-ghiri-ghiri-ghi... Ma che belli che siete - sussurrava il sovrano teneramente. - Un giorno crescerete, diventerete dei bei serpentoni lunghi e robusti come la vostra mamma, e coccolerete il vostro zietto Orochimaru!

I serpentini annuìrono, facendo fischiare allegri le loro linguette tra i denti, e Orochimaru socchiuse gli occhi con un sospiro.

- Sss... Sss... Sss... Più vi ascolto e più non smetterei mai di ascoltarvi, miei dolci tesorini - disse il sovrano.
- Sss! Sss! Sss!
- Sss! Sss! Sss!
- Sss! Sss! Sss!

Toc! Toc! Toc!
L'improvviso bussare contro la porta risuonò alle orecchie del sovrano peggio di un'unghia sulla lavagna.

- Grumpf - grugnì Orochimaru, aprendo un occhio infastidito. - Chi è l'imbecille che si permette di rovinare il concerto dei miei piccoli ?!?

Priscilla si acciambellò su sé stessa, in modo da accogliere tutti e dodici i figlioletti che si accoccolarono tra le sue spire come in un grosso cestino, e Orochimaru accettò rassegnato la fine dell'incanto. I piccoli serpentini sbadigliarono assieme alla madre e si addormentarono quasi subito, lasciando Orochimaru a bearsi di quel dolce quadretto familiare.
Di nuovo qualcuno bussò alla porta e questa volta gli occhi gialli del sovrano mandarono veri e propri lampi di rabbia.

- Avanti - disse. - E spero per te, chiunque tu sia, che sia una cosa estremamente importante!

Il fido Kabutolao rispose all'invito del suo signore, spingendo piano la porta e fermandosi proprio sulla soglia, guardandolo rispettosamente attraverso i grossi occhiali rotondi.

- Maestà - esclamò il Consigliere. - Ho una notizia importante da comunicarvi, da parte di Sua Altezza il Principe!
- Lo sapevo - fece Orochimaru, sorridendo malignamente e sfregandosi le mani soddisfatto. - Il piano dunque ha funzionato: il ragazzo ha finalmente ceduto, com'era logico, e ti ha mandato a comunicarmi il nome della sciagurata che...

Kabutolao si aggiustò gli occhiali sul naso, soffocando un colpo di tosse con il pugno davanti alla bocca.

- Ecco, veramente - cominciò. - E' proprio di questo che volevo parlarle perché, nonostante il piano brillante, beh ecco... Pare che le cose non siano andate proprio come Vostra Maestà aveva previsto!
- Hm ?!? -
Orochimaru cambiò subito espressione, fissando il consigliere con uno sguardo che non prometteva nulla di buono. - Spiegati meglio!

Kabutolao dovette raccogliere parecchio fiato per riferire a Sua Maestà il "succo" della questione. Orochimaru ascoltò molto attentamente il resoconto di quanto accaduto nella Sala da Ballo: le kunoichi svenute nel bel mezzo della festa, un misterioso shinobi venuto da chissà dove, il Principe Sasuke sconfitto in duello, e l'incredibile colpo di scena nello scoprire che quest'ultimo si era innamorato proprio di colui che era stato capace di batterlo... Il consigliere non aveva ancora aggiunto i dettagli ( ovvero il brusco congedo delle invitate e il risarcimento detratto dalle casse reali ), che già Re Orochimaru si era fatto più pallido del consueto.
Al sovrano ci vollero alcuni istanti per realizzare la drammaticità della situazione e, una volta resosi conto di cosa aveva in mente di fare quel disgraziato di un principe, non fu in grado di celare tutto il suo disappunto...

- COOOSAAA ?!?

Sotto quell'urlo spaventoso, l'intero palazzo reale di Konoha fu scosso fin dalle fondamenta. Gli unici a non risentirne furono Priscilla e i suoi piccoli ( per loro fortuna! ), che continuarono a dormire beatamente come se niente fosse. Kabutolao invece ritenne opportuno cercare di defilarsi, prima che il Re meditasse di trafiggerlo con la sua micidiale Spada Kusanagi; purtroppo per lui però, Orochimaru fu abbastanza lesto da avvolgergli la sua lunga lingua attorno al collo e immobilizzarlo dov'era.
Kabutolao avvertì un gelido brivido lungo la spina dorsale, mentre il sovrano sembrava tentato di incenerirlo con lo sguardo. Tuttavia non appena questi allungò le estremità delle braccia, così da inchiodarlo al pavimento e sciogliere la lingua dalla sua gola, ciò che disse lasciò il consigliere completamente senza fiato.

- E' il colmo - sentenziò Orochimaru. - Sedici anni di attesa, nella speranza che quel bamboccio si decidesse a prendere moglie, e poi viene fuori che Sasuke è veramente finocchio... Cos'è, vi siete messi tutti d'accordo con l'autore di questa dannata favola per complottare alle mie spalle? Ma che c'ho scritto in fronte: GIOCONDO ?!?
- Ma... Maestà, vi prego, calmatevi - balbettò appena il consigliere. - Sa... Sapete come sono questi giovani, l'omosessualità fa tendenza di questi tempi, e allora...
- E allora un corno - tagliò corto Orochimaru, mollando la presa e sforzandosi di recuperare il suo proverbiale sangue freddo. - Per anni ho allevato dolci creature striscianti, che si accoccolavano dolcemente tra le mie braccia, desiderose solo di affetto e comprensione... E l'unico essere umano, che ho avuto la dabbenaggine di crescere ed educare come un figlio, era in realtà una schifosissima serpe velenosa!

Orochimaru strappò al consigliere il coprifronte di cristallo che questi stringeva tra le mani tremanti e misurò a grandi passi il pavimento della stanza, cercando di escogitare un sistema per risolvere la questione a suo vantaggio. Se Sasuke pensava di metterlo nel sacco così facilmente, ebbene Sua Maestà Re Orochimaru Pitone Biscione Serpone Viperone Biforcuto IV° avrebbe giocato ancora più sporco di lui.
Il Re non aveva alcuna intenzione di rinunciare ai suoi tanto desiderati nipotini e, se Sasuke non intendeva collaborare con le buone, avrebbe trovato il modo di costringerlo con le cattive.

- Kabutolao - esclamò il Re, voltandosi di scatto verso il fido sottoposto. - Sasuke ha detto che sposerà chiunque sia in grado di indossare questo coprifronte, giusto?
- Beh, sì...
- Dunque se per esempio andasse bene anche a una donna, non potrebbe accampare scuse per non sposarla... Ho ragione ?!?

Kabutolao sbatté ripetutamente gli occhi, nel capire cosa aveva in mente il sovrano, ma non riusciva a credere che costui potesse dire sul serio.

- Ma Vostra Maestà - esalò appena. - Il Principe Sasuke sa che il proprietario di quel coprifronte è un maschio; se lo facessimo provare alle donne, potrebbe...
- Lui ha detto "chiunque", non "colui" - puntualizzò Orochimaru. - E infatti noi faremo provare questo coprifronte a maschi e femmine indistintamente... E se c'è un po' di giustizia, in questa dannata favola e nel suo ancor più maledetto autore, ho ancora la possibilità di ritrovarmi con nuora e nipoti prima della fine!

( continua )

   
 
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