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Autore: peluche    21/05/2012    10 recensioni
«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi.
«Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse scherzoso,avvicinandomi al suo corpo.
«Di me?» Gli chiesi,riprendendolo.
«Non di te,del sesso.» Mi disse soddisfatto,mentre iniziava a farmi scivolare via l'asciugamano. Lo fermai e mi guardò confuso.
«Ci utilizziamo a vicenda per il nostro divertimento?» Ci pensò un po' su e poi annuì divertito.
«A una condizione.» Sbuffò.
«Dobbiamo continuare ancora a parlare? - lo guardai serio – va bene,quale?»
«Solo sesso. Non ti devi innamorare di me.» Gli dissi secca. Lui mi guardò come se avesse già la vittoria in tasca.
«Tu ti innamorerai di me.» Mi disse poco dopo,accarezzandomi una guancia.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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AMICI DI LETTO -
capitolo 7.

 

 

«Ehilà fragoline!» Elle entrò nella stanza tutta sorridente con centinaia di pacchi tra le mani,segno che era tornata da un intenso pomeriggio di shopping. Io non avevo tempo per lo shopping e francamente neanche mi interessava. Tra poco avevo l'esame più importanti di tutto l'anno e non mi sentivo mai abbastanza preparata. Studiavo quasi ogni giorno e anche le ore di svago con Zayn erano diminuite. Lui mi cercava più volte,ma io con dispiacere dovevo dargli buca anche se mezz'oretta di distrazione non mi avrebbe fatto male. In più c'era da organizzare la festa a sorpresa ad Elle per il giorno dopo e dovevo aiutare Louis con il regalo. L'avevo promesso e già troppe volte avevo rimandato. Al contrario mio Elle era completamente disinteressata al suo corso di studi,visto che passava la maggior parte del tempo a svaligiare i negozi e a disegnare vestiti su un vecchio quaderno. La cosa strana? Non andavo pazza per la moda,ma i completi che disegnava Elle mi piacevano,e anche tanto. In più era comodo avere un'amica esperta di moda che ti sapesse consigliare prima di andare in qualunque posto. Il problema era che suo padre – medico di una certa importanza – l'aveva iscritta senza nessun consenso a questa università e lei ovviamente non voleva dargli un dispiacere. Elle era molto intelligente, – per quanto possa sembrare strano – aveva degli ottimi voti e se si fosse impegnata davvero sarebbe riuscita a diventare un bravissimo medico,ma lei puntava ad altro. Non avevo mai visto nessuno sentirsi realizzata completando lo schizzo di un capo d'abbigliamento,come non avevo mai visto nessuno metterci così tanta passione. Avrei dato qualunque cosa per avere un quarto delle possibilità di Elle di diventare medico,poichè le mie erano davvero scarse.

«Hai svaligiato di nuovo Gucci?» Dana tirò fuori il naso da quel vecchio libro che stava leggendo distesa comodamente sul divano. Ovviamente era inutile dire che la famiglia di Elle le mandava ogni settimana un sacco di soldi come paghetta e quindi poteva fare compare solo nei negozi firmati. Elle però non era vanitosa,amava semplicemente vestirsi bene.
«Ho solo comprato qualcosina per domani, - Iniziò a tirar fuori qualcosa dalla busta di Chanel – anche se non faremo niente voglio vestirmi bene.» Ne uscì un vestitino rosso lucido molto attillato che poteva andare bene solo per un corpo perfetto,come il suo ovviamente.
«E' bellissimo Elle!» Sbottò Dana,chiudendo velocemente il libro e lanciandolo sul materasso del divano. Si alzò e corse da chiappe d'oro che si stava posando il vestito sul corpo e stava iniziando uno stupido giro per far vedere come le stava.
«Era l'ultima taglia,dovevo prenderlo per forza!» Disse,rimettendolo in modo accurato dentro la busta. Io non proferivo parola,mi limitavo a guardarle con la coda dell'occhio mentre cercavo di capire il senso di quella frase nel libro che avevo letto almeno dieci volte. Sentì dei passi avvicinarsi al mio tavolo ed Elle si abbassò al mio livello molleggiandosi sulle gambe.
«Ehi miss allegria se fai una pausa qualche volta non muore nessuno.» Mi disse,appoggiando il mento sul tavolo e guardandomi. Cercai di sorriderle.
«Devo studiare questo capitolo,è tema d'esame.» Mi alzai prendendo il libro dalle mani e andando verso la mia stanza. Quelle due non mi avrebbero sicuramente fatto studiare come era successo più di una volta.
«Non puoi fare una pausa per stasera?» Mi disse Elle,appoggiandosi allo stipite della porta mentre incrociava le braccia.
«Ne ho fatte già abbastanza con voi due che ogni volta cercavate il modo di farmi distrarre.» Incrociai le gambe e iniziai a mordicchiare il tappo dell'evidenziatore tornando con gli occhi sul libro.
«Dai Elle lasciala stare..» Dana si avvicinò ad Elle,tirandola lentamente dal braccio.
«Almeno domani puoi non studiare?» Mi chiese la biondina,non contenta. Alzai il viso sorridendole e annuì. Mi sorrise di rimando e seguì Dana nell'altra stanza. Mi alzai per chiudere la porta e lasciarle ai loro pettegolezzi per poi riprendere il libro tra le mani. Stavo diventando peggio di una nerd visto che passavo quasi tutti i pomeriggi con il naso tra i libri,cercando di capirci inutilmente qualcosa. Non mi riconoscevo neanche più perchè non mi divertivo più. Non vedevo Zayn da quasi una settimana ormai e non uscivo con le mie amiche anche da prima. Non avevo indagato sui lividi di Zayn e non avevo pensato a un possibile regalo per Elle da parte di Louis. Quello era un problema.
«Zoe prendi il telefono!» Sentì urlare Dana dall'altra stanza. Mi voltai verso il portatile posto sul comodino accanto al letto e lo presi.
«Pronto?»
Ciao tesoro. A rispondere fu la voce tranquilla e gentile di mio padre.
«Ehi papà! Tutto bene?»
Si noi tutto bene,tu? Ti stai preparando per l'esame? Girai gli occhi a quella domanda.
«Come una pazza.»
Bene, ma non ti affaticare troppo.. ascoltare tesoro,devo avvisarti di una cosa.
«Che cosa?»
Io e tua madre questo sabato veniamo lì per lavoro e lei vorrebbe vederti.. ha già prenotato in un ristorante Trasalì. Vedere mia madre era l'ultimo dei miei pensieri.
«Perchè in un ristorante? Non possiamo vederci che ne so nel parco per dieci minuti?»
Lo sai che quando tua madre decide una cosa è quella.. vedrai che andrà bene
«Già..» Dissi,pensando già alla bellissima serata che mi aspettava. Non solo mia madre faceva di tutto per infierire nella mia vita,aveva deciso anche di rovinarmi il sabato! I miei pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta.
«Chi è?» Chiesi,senza ricevere risposta. Il fastidiosissimo toctoc continuava e non aveva intenzione di smetterla. Mi alzai seccata andando come una furia verso la porta e aprendola.
«Insomma è difficile aprire una cazzo di porta?» Mi bloccai di colpo alla fine della frase quando davanti a me vidi la figura di Zayn.
«Che fai qua..» Sussurrai,non facendo proprio una domanda.
«Sono venuto a salvarti.» Entrò nella stanza superandomi tenendo in una mano un pacchetto che mandava un odore meraviglioso. Conoscevo quell'odore,impossibile non conoscerlo.
«Cosa c'è nella busta?» Gli chiesi,sapendo già la risposta. Lui sorrise strafottente e si sedette sul letto.
«Un dono di pace..» Uscì dal pacchetto qualcosa e riconobbi la forma di due giganteschi e meravigliosi muffin al cioccolato. Chiusi la porta e rimasi a fissarlo mettendo le braccia conserte.
«Quando abbiamo litigato?» Cercavo di fare mente locale ma non ricordavo una nostra litigata,almeno recentemente. Zayn iniziò a guardare altrove come se facesse fatica a dire ciò che stava per dire.
«Quella volta.. fuori casa mia.. mi dispiace.» Fissò i dolci nelle sue mani ed ero sicura che mi stava silenziosamente implorando di metter fine a quel momento di pure imbarazzo per un ragazzo come lui.
«E chi ti ha detto che amo i muffin al cioccolato?» Iniziai ad avvicinarmi a lui,sorridendo.
«Diciamo che in questo caso ho avuto qualche aiutino da fattori esterni.» Rise e i volti di quelle due stronze delle mie due migliori amiche mi apparsero nella mente. Ero certa che avessero chiamato Zayn per farmi mettere da parte i libri almeno per alcune ore e divertirmi un po'.
«Ma questo non infrange in qualche modo il nostro patto?» Gli chiesi,mentre mi dava in un tovagliolo il mio muffin.
«Per questa volta facciamo un'eccezzione.» Mi disse,guardandomi negli occhi. Non gli avevo mai guardati in quel modo,anche perchè non avevamo mai passato del tempo insieme che non fosse occupato dal sesso. L'avevo visto solo senza vestiti e solo in quel momento mi resi realmente conto che non lo conoscevo affatto.

 

Il mattino dopo la sveglia sarebbe suonata alle nove in punto,orario in cui Elle era a fare lezione – se ve lo state chiedendo si,Elle seguiva le lezioni.. il più delle volte. E così era stato. La sveglia suonò proprio a quell'orario,mi svegliai velocemente e presi qualcosa a caso dall'armadio. Dana era ancora comodamente rannicchiata sotto le lenzuola e non aveva nessuna intenzione di alzarsi.
«Hai pensato a qualcosa?» Chiese sotto le coperte. Feci fatica a capire cosa mi avesse appena chiesto,ma con mia grande fortuna ci riuscì.
«Si,mi è venuta in mente ieri sera.» Mi infilai una maglietta blu scuro,un jeans e delle converse che Elle definiva ormai da tempo troppo vecchie.
«Aproposito, - Mi ricordai dell'episodio della sera precedente e andai a tirarle via le coperte di dosso – la tattica dei muffin è stata geniale.» Dana mugugnò qualcosa di incomprensibile – sicuramente mi stava maledicendo per averla tolta dal suo stato di trans – e iniziò a strofinarsi nervosamente l'occhio.
«Non c'è bisogno di ringraziare.» Disse assonnata,riprendendo le lenzuola e rimettendosi a dormire. Risi alla scena,afferrai la borsa e uscì velocemente dalla camera. Avevo appuntamento con Louis davanti al parco centrale esattamente tra mezz'ora e per mia fortuna col motorino sarei arrivata in un attimo. Quel giorno splendeva il sole,come se il cielo sapesse che Elle facesse il compleanno. Le avevamo organizzato una festa a sorpresa a casa di Niall ed ero quasi certa che sarebbe scoppiata a piangere dalla gioia.
«Buongiorno.» Sentì la voce allegra di Louis una volta arrivata nel luogo dell'appuntamento.
«Sei qui da tanto?» Gli chiesi,mettendo le chiavi dentro la borsa.
«No Zayn mi ha lasciato qui poco fa,diceva che gli veniva di passaggio.» Feci una smorfia.
«Per andare dove?»
«Non lo so.. per ora è così misterioso.» Quindi neanche il suo migliore amico era al corrente della causa dello strano comportamento di Zayn. Bene. Iniziavo a pensare che l'unica che potesse sapere qualcosa era la piccola Safaa,ma non avevo il coraggio di metterla in mezzo a una situazione che non conoscevo neanche. Il problema era che io e Zayn avevamo parlato per la prima volta ieri sera,quindi non potevo basarmi su niente. In più quello che faceva non mi doveva riguardare.. o si?
«Zoe?» Louis mi riportò alla realtà e agitai la testa come per cacciare quei pensieri.
«Scusami Louis..» Dissi,sorridendo.
«Allora mi avevi detto che avevi pensato a un regalo,quale?» Iniziammo a camminare per le vie della città circondati da centinaia di persone che vedendo il sole splendere ne avevano approfittato per prendere un po' d'aria.
«Sono sicura che a Elle piacerà ricevere un ciondolo Tiffany,quello col cuore.» Dissi,soddisfatta. Avevo pensato tanto al regalo che Louis potesse farle e solo ieri avevo avuto questa illuminazione. Elle amava le cose semplici ma raffinate,e c'era qualcosa di più semplice e raffinato di un ciondolo Tiffany?
«Grazie per l'aiuto.» Louis mi cinse le spalle con un braccio e mi strinse amichevolmente.
«Non ci saresti mai arrivato da solo.» Gli dissi ridendo. Lui si unì alle mie risate e sciolse la presa rimettendo le mani dentro le tasche della giacca. Elle aveva sempre avuto ragione. Louis non era come gli altri. Era dolce,simpatico,sorridente e aveva sempre la frase giusta al momento giusto. Ci avevo passato insieme parecchi giorni per l'organizzazione del compleanno di Elle e mi erano bastati per rivalutarlo. All'apparenza poteva sembrare il classico biondino dagli occhi azzurri,ma se lo conoscevi si rivelava tutto l'opposto.
«Mi spieghi perchè non hai un ragazzo?» Mi chiese a un tratto. Lo guardai confusa cercando di capire il senso di quella domanda,ma poi pensai a una risposta.
«Non voglio più stare male per un ragazzo.» Risposi,decisa.
«Ma così non ti perdi anche le cose belle?» Alzai lo sguardo per incontrare il suo.
«E poi devo vederle distrutte dalle cose brutte?» Louis rise.
«Zoe,tutti amano l'emozione dell'innamoramento,dell'imbarazzo quando incroci il suo sguardo,il brivido che ti percorre la schiena quando ti sfiora,quando ti bacia.. avere qualcuno accanto che ti capisce,che ti fa capire quando sbagli,che ti protegge,nel tuo caso.»
«Io non ho bisogno di essere protetta.» Dissi,sicura.
«Non devi per forza essere in pericolo.. ma non puoi rinunciare a priori all'amore per paura di soffrire,perchè ti assicuro nessun dolore sarà mai paragonabile al rimpianto di aver rinunciato all'amore.. nessuno.» Ci fermammo entrambi e rimasi a guardarlo mentre quelle parole continuavano a ronzarmi nella testa. Forse aveva ragione. Forse dovevo rischiare,vivere le cose così come venivano.. soffrire per poi sorridere. Forse Louis era uno dei pochi che aveva capito come funzionava lo strano meccanismo della vita.. dell'amore. Forse..
«Andiamo,è qui all'angolo.» Scossi la testa di colpo e lo trascinai dal braccio per interrompere quella conversazione. Che stavo dicendo? Perchè dovevo passare giorni,settimane,mesi a piangere per qualcuno che mi avrebbe fatta sicuramente soffrire? Quelle cose andavano bene per ragazze come Elle che sognavano il principe azzurro,non per ragazze come me.. io non volevo l'amore. Io volevo solo il divertimento,lo studio e un futuro.

 

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Si non sono morta :')
Scusateeeeeeee,ma sono stata male se a qualcuno è sfuggito u.u Che ne dite di questo capitolo? Devo dire che amo Louis perchè è troppo tenero,però Zayn che porta i muffin a una ragazza?*-* Diciamo che nei prossimi capitoli cercherò di evidenziare molto il rapporto che si creerà tra Zoe e Zayn.. un rapporto che però sarà difficile da far crescere e rafforzare. Vedremo!
ps. non ho riletto quindi scusate gli errori!

Bacioni,Cla (:
 

  
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