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Autore: gb250    22/05/2012    2 recensioni
Eleonora girò la chiave nella toppa e sorrise, sentendo un profumino arrivare dalla cucina e la voce dolce della sua ragazza che canticchiava.
-sono a casa- urlò
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, ho scritto questa shot in un momento di follia xD. Non c'è molto da dire, spero solo vi piaccia. Lasciate un commentino se vi va :)

Eleonora girò la chiave nella toppa e sorrise, sentendo un profumino arrivare dalla cucina e la voce dolce della sua ragazza che canticchiava.
-Sono a casa-urlò, togliendosi il cappotto e appendendolo, per poi voltarsi e chiudere la porta.
-Hey ciao-disse Aurora avvicinandosi e dandole un dolce bacio sulle labbra -bentornata. Sei stanca?- le chiese
-terribilmente- disse Ele portandosi le mani alle tempie e massaggiandosele piano -come mai già a casa?-
-Ho pensato di uscire dal lavoro un po' prima del solito e farti trovare una bella cenetta- le disse sorridendole dolcemente -Sapevo che saresti tornata stanca dal lavoro e ho pensato di farti una sorpresa. Non è ancora pronto, comunque, puoi andarti a fare un bagno rilassante se vuoi, ti chiamo io tra un po'- le disse per poi baciarla sulla fronte e sparire di nuovo in cucina, continuando a canticchiare.
Eleonora sorrise, Aurora lavorava molto ma trovava sempre il modo di viziarla. Solitamente era lei che cucinava, ma tornare a casa e trovare la sua ragazza che le aveva preparato una bella cenetta, la faceva sentire amata. Andò di sopra, chiuse il bagno e cominciò a riempire la vasca, aggiungendoci i sali da bagno profumati, per poi immergersi una volta riempita.
Nella vasca si perse completamente. Fin da piccola amava farsi il bagno, era l'unico momento in cui poteva permettersi di pensare un po' a se stessa e a nessun altro, anche se da cinque anni a questa parte i suoi persieri ruotavano attorno ad un'unica persona.
Chiuse gli occhi e subito le apparve il volto sorridente di Aurora. Ricordava ancora il giorno in cui si erano conosciute ad una festa, le sembrava ieri.

Era una domenica particolare quella, e lei e i suoi genitori erano stati invitati alla comunione del figlio della cugina della madre. Eleonora già sapeva che si sarebbe annoiata e aveva fatto di tutto per convincere i genitori a lasciarla a casa. Nonostante avesse 19 anni, era costretta ad andare con loro quando si trattava di feste in famiglia, con gente che tra l'altro lei non conosceva. Appena arrivati nella chiesa, e dopo aver seguito la funzione si avvicinarono alla famiglia per congratularsi e lì la vide. Era girata di spalle, vestita con un pantalone e una maglietta molto semplici che, però, la rendevano estremamente sexy. Aveva delle scarpe molto alte che le slanciavano il fisico e capelli mossi e castani. Quando la ragazza, sentendo gli occhi su di sè, si girò, la prima cosa che Eleonora notò furono il suo sorriso e i suoi occhi, castani, in cui ci si perse. Si guardano per un lungo ed interminabile secondo, poi Aurora le sorrise e staccò gli occhi dai suoi, ritornando a dedicare l'attenzione alla persona con la quale stava parlando.

Eleonora fu bruscamente riportata alla realta dal grido della sua ragazza che dalla cucina la invitava ad uscire per la cena, ormai quasi pronta. Uscì dalla vasca,si avvolse un asciugamano attorno al corpo, e andò in camera, sorridendo ancora per il ricordo di poco prima. Aprì il cassetto, per prendere il pigiama e nel disordine che vi regnava, notò il completino intimo che Aurora le aveva regalato per il loro anniversario, circa un mesetto prima. Sorrise maliziosamente, lo prese e lo indossò, poi si inifilò il pigiama e andò in cucina dove la sua ragazza stava preparando i piatti. Le si avvicinò di soppiatto e la abbracciò da dietro.
Aurora sorrise nel sentire le braccia di Eleonora attorno al suo corpo e si meravigliò di quanto il suo cuore battesse forte, ogni volga che lei le si avvicinava. Si girò, la baciò dolcemente sulle labbra, poi prese i piatti e si diresse verso il tavolo apparecchiato, posò i piatti, poi spostò la sedia di Eleonora invitandola con un gesto a sedersi.
-ma che gentil donna- disse Ele, prendendo posto e osservando il delizioso piatto, che le si parava davanti.
Aurora rise prendendo posto al suo fianco, per poi chiederle come era andata la sua giornata
-è andata bene- disse con un sorriso smagliante prendendo un po' di pasta dal piatto -e la riunione è andata ancora meglio, è stato emozionante essere lì e conoscere i genitori dei miei ragazzi-
-scommetto che ti adorano già- disse Aurora guardandola negli occhi con un dolce sorriso
-Lo spero- disse sognante -Tutte le mamme mi hanno fatto i complimenti perchè i figli parlano continuamente di me-
-li hai colpiti evidentemrnte. Ma daltronde chi è che non vuene colpito da te?
-si effettivamente ho un certo fascino, tutti mi amano- disse vantandosi
-ma tu ami solo me- disse Aurora. Eleonora sorrise le piaceva quando Aurora rivendicava il suo possesso su di sè.
-Invece la tua di giornata? come è andata?-
-bene. Oggi mi hanno affidato un nuovo programma da realizzare. E' una cosa importante e mi devo concentrare, non voglio sbagliare, potrebbero darmi una promozione seria se porto a termine questo lavoro egregiamente-
-tesoro sono sicura che ce la farai. Così magari avrai finalmente un ufficio tutto tuo e, quando verrò a trovarti a lavoro, non dovremo chiuderci in bagno- le disse con un sorrisetto malizioso. Aurora le si avvicinò per toglierle il piatto sfiorandole il collo e sussurrandole all'orecchio -oh ne sono sicura, professoressa- facendole venire i brividi. Finirono di mangiare, poi sparecchiarono la tavola, misero a posto insieme, ridendo e scherzando, come facevano ogni sera da quando erano andate a convivere, poi, mentre Aurora andava in bagno a lavarsi i denti, Eleonora corse nella loro stanza, si sfilò il pigiama e si stese sul letto, chiamando a gran voce la sua ragazza, la quale non tardò ad arrivare. Quando Aurora entrò nella camera il respiro le si mozzò in gola. Vedere Eleonora, stesa sul loro letto, con indosso la biancheria che lei le aveva regalato e che, certamente, lasciava poco spazio all'immaginazione, le fece venire i brividi
-sei stupenda- le disse, avvicinandosi al letto, per poi mettersi a cavalcioni su di lei e baciarla. Ben presto le loro bocche divennero una sola, le loro lingue si intrecciarono e cominciarono a rincorrersi a vicenda, mentre le mani dell'una vagavano sul corpo dell'altra e viceversa. Si spogliarono a vicenda e fecero l'amore, mentre la stanza si riempiva dei loro gemiti.


-sai prima nella vasca stavo ripensando a quando ci siamo incontrate alla festa di tuo cugino, ricordi?- disse Eleonora accoccolata sul petto di Aurora
-si ricordo, come dimenticarlo? Quel giorno vidi un angelo. Ti rendi conto che sono passati 5 anni da allora? Come vola il tempo quando stai con la persona che ami-
Ele si alzò su un braccio, fissandola e sorridendo. Non l'avrebbe mai ammesso, ma le piacevano terribilmente le dichiarazioni d'amore di Aurora.
-e stavo pensando una cosa- continuò guardandola negli occhi
-cosa?- Eleonora sorrise, cercando di capire dove la ragazza volesse andare a parare, poi del tutto inaspettatamente le chiese -mi vuoi sposare?-
Si guardarono per un tempo che perve interminabile, i loro occhi si fusero insieme e le loro anime divennero una cosa sola, poi Eleonora annuì con la testa e le rispose con evidente sicurezza -Si, lo voglio-
Aurora sorrise, quel sorriso che l'aveva fatta innamorare, poi si sporse verso il comodino, da cui prese una fedina. Era un mix tra oro giallo e oro bianco con in mezzo un diamante.
-questa era di mia madre e lei l'ha data a me. Adesso io la do a te perchè voglio che tu diventi mia moglie- le disse
-si-ribadì Eleonora, porgendole il dito nel quale Aurora posizionò l'anello, sporgendosi poi per baciarla ancora.
-Ti amo- le sussurrò Aurora sulle labbra.
-ti amo anche io lo sai?-
-ne ho una vaga idea- le rispose sorridendo
-ma come- Eleonora mise il broncio -non te l'ho dimostrato abbastanza?- le disse maliziosamente facendo avvicinare ancora di più i loro corpi nudi.
-non ricordo bene, forse non mi è chiaro il concetto, perchè non me lo ripeti?- disse Aurora
-volentieri- rispose Ele e spinse la sua ragazza, presto sua moglie, sul letto, salendo a cavalcioni sulle sue gambe. Quella notte si amarono ancora, non una, non due, ma cinque, dieci volte, fecero l'amore senza mai stancarsi. 

  
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