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Autore: laviatraversa    25/05/2012    7 recensioni
Per mesi, dopo il divorzio, il Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici, più precisamente il Quartier Generale degli Obliviatori, aveva assistito ai frequenti crolli di nervi di una Hermione Granger davvero... pietosa. I capelli, che ai tempi d'oro potevano, con tanta fantasia, essere paragonati ad un nido di vespe, sembravano ora la leggendaria chioma di Medusa.
E quei serpenti strisciavano, sibilavano e mordevano come fossero veri, dotati di volontà propria, allontanando chiunque osasse avvicinarsi più del massimo consentito alla loro padrona.
*
– Dimmi perché l'hai fatto.
L'ordine era uscito perentorio dalle sue labbra. Aveva quasi urlato, facendo così spaventare la donna inginocchiata davanti a lui.
– Non avevo altra scelta.
Astoria piangeva a sua volta, lasciando, per la prima volta in vita sua, che le lacrime si rincorressero sulle sue guance, rovinando il trucco impeccabile, steso come un velo sul suo viso.
– L'avevi eccome. Non voglio più vederti, per me sei morta.
La porta si chiuse velocemente, accompagnata dalle dita gentili di una ragazza con due grandi occhi azzurri.
[...]
Sospesa.
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Rose Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Questa fic è dedicata a Morgana, perché
mi sopporta anche se mi ha appena conosciuta.
A
Leryn, perché volevo tanto
dedicarle qualcosa, nel mio piccolo.
A
Sbarauau, perché senza lei non vivo.
A
La Viola Moody, perché sono determinata, e le
farò tornare la voglia di scrivere.
A
Labyrinthum perché vigoroso/a fa la differenza,
e tu lo sei davvero tanto nel sopportarmi; grazie
anche per il tuo
vigoroso aiuto sovrastante.
E anche a tutti i magnifici dolcetti (?), emh, lettori
che vivranno con me quest'avventura.







Prologo


Smells like a Survivor






Nel mezzo del cammin di nostra vita le terze persone sono componenti astratti della nostra esistenza; un giorno sono lì, a sussurrare commiati o sputare veleno, quello dopo sono sparite e certamente la loro assenza non ci causa alcun tipo di emozione di sorta. Ma quando sono coloro che ci stanno più cari a prendere un'altra strada, è normale sentirsi cadere nel vuoto e non vedere l'ora che sia tutto finito?


La grande questione della vita è
il dolore che causiamo agli altri, e la
metafisica più ingegnosa non giustifica
l'uomo che ha lacerato il cuore che l'amava.

[B e i g b e d e r – L'amore dura tre anni]




Quando aveva preso la sua decisione, qualche mese prima, era ben sicura della scelta fatta.
Aveva ponderato con estrema attenzione i pro e i contro della situazione, giungendo in fine alla conclusione che il suo matrimonio era finito. Al terzo anno di matrimonio, lei e Ronald erano ormai presenze sì costanti ma estremamente abitudinarie l'uno per l'altra. Non c'era più il desiderio di stare insieme, che fosse per una passeggiata o per fare l'amore; non c'era più la voglia di raccontarsi una giornata lavorativa, quando entrambi tornavano a casa nervosi e frustrati; non c'era più l'amore sincero che li aveva uniti da ragazzi, sebbene fossero comunque profondamente legati.
Facendosi coraggio, ammettendo a se stessa il suo fallimento in quanto donna, aveva affrontato suo marito con sicurezza, sancendo con poche parole la fine della loro vita insieme.
Voglio il divorzio.
Vibravano ancora sulla pelle, le sue parole, quando la notte si abbracciava da sola e cercava nel letto un calore che non esisteva più. E così, in punta di piedi, entrava nella stanza di Rose, ancora piccola, prendendola in braccio facendo attenzione a non svegliarla – a non svegliarsi – e portandola con sé nel grande letto matrimoniale.
E quando la mattina, stropicciandosi gli occhi con le manine paffute, la bambina chiedeva come fosse arrivata lì, Hermione rispondeva sempre allo stesso modo.
– La mamma aveva bisogno di te, principessa.


§


Imparare ad amarsi, superati i vent'anni, non è affatto semplice.
Troppi fattori – fisici e psicologi – ricordano ogni secondo l'adolescenza e la bellezza svanite.
Ogni donna diventa improvvisamente più bella, più seducente. O almeno, così avviene nella maggior parte dei casi. Per mesi, dopo il divorzio, il Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici, più precisamente il Quartier Generale degli Obliviatori, aveva assistito ai frequenti crolli di nervi di una Hermione Granger davvero... pietosa. I capelli, che ai tempi d'oro potevano, con tanta fantasia, essere paragonati ad un nido di vespe, sembravano ora la leggendaria chioma di Medusa.
E quei serpenti strisciavano, sibilavano e mordevano come fossero veri, dotati di volontà propria, allontanando chiunque osasse avvicinarsi più del massimo consentito alla loro padrona.
Per settimane i suoi colleghi, con disperata pazienza, avevano sopportato le distratte macchie di caffè sulle pratiche – e, talvolta, le lacrime –, il mancato rispetto del codice di abbigliamento del Ministero, che era sì versatile, ma non al punto da presentarsi in ufficio con le scarpe di due colori diversi e la gonna al rovescio, e il malumore costante di quella che, per oltre un anno, era stata l'impiegata del mese. Alle idi di marzo l'intero Dipartimento aveva dischiuso la bocca in una poco elegante “o” di stupore, trovandola positivamente uscita dalla riabilitazione – ossia la vacanza che i colleghi le avevano offerto, pagando di tasca, pur di liberarsi per qualche tempo dei suoi musi lunghi. .
L'elegante abito ardesia le fasciava delicatamente il corpo, reso ancor più avvenente dalle eleganti decolletè tacco sette sulla tonalità del rosa pastello, in tinta con la borsa. Quando si tolse gli occhiali e li posò sui voluminosi ricci – ancora crespi, ma comunque un miracolo – e aprì le labbra rosso fuoco per salutare i suoi colleghi, ciascuno di loro poté percepire il cambiamento nell'aria.
Hermione Granger era cambiata. Ed era rimasta sempre la stessa.


§


L'aperta campagna inglese, malgrado l'avvicinarsi della primavera, era scossa da forti temporali. Le nuvole, portatrici di future nuovi catastrofi, sovrastavano il maniero in tutta la loro terrificante bellezza. In un angolo dell'immenso soggiorno, seduto su una poltrona, un giovane uomo fissava il caminetto accesso, piangendo silenziosamente tutte le sue lacrime.
– Dimmi perché l'hai fatto.
L'ordine era uscito perentorio dalle sue labbra. Aveva quasi urlato, facendo così spaventare la donna inginocchiata davanti a lui.
– Non avevo altra scelta.
Astoria piangeva a sua volta, lasciando, per la prima volta in vita sua, che le lacrime si rincorressero sulle sue guance, rovinando il trucco impeccabile, steso come un velo sul suo viso.
– L'avevi eccome. Non voglio più vederti, per me sei morta.
La porta si chiuse velocemente, accompagnata dalle dita gentili di una ragazza con due grandi occhi azzurri. Draco si alzò lentamente, sentendo il peso del mondo sulle spalle, e si avvicinò alla finestra. Dal vetro poteva vedere il cielo scuro –
specchio della sua anima – e podere che si estendevano per ettometri ed ettometri. Con la manica del maglione scarlatto si asciugò il viso, cercando di ricomporsi.
– Mercedes!
L'elfa apparì all'istante, inchinandosi ripetute volte davanti al padrone.
– Buongiorno padrone, Mercedes è qui per servirla. Cosa desidera il padrone? –
– Prepara i bagagli, con la massima urgenza. Si torna a Londra.


§




Quotes


Corsi a vedere il colore del vento – è il verso di una canzone di Fabrizio de André, tratto dalla canzone “Il sogno di Maria”.

Smells like a survivor – è la rivisitazione modifica del titolo di una celebre canzone dei Nirvana: “Smells like teen spirit”.
Outfit
– questi sono i vestiti di Hermione, all'incirca, al suo rientro in ufficio. So che probabilmente non vi interessa, però mi diverto troppo a smanettare su polyvore.




Salve a tutti!
Quella che ho postato è la mia nuova long, che conterà approssimativamente venti o venticinque capitoli. Devo ammettere che sono emozionata: è il secondo qualcosa che posto da quando ho cambiato nickname.
Il prologo non è particolarmente lungo, così come l'ho immaginato.
Aspetto i vostri commenti, di qualunque genere siano!

A presto,

e g o i c a


AVVISO: chi segue “Poison” dovrà aspettare la fine della scuola per il prossimo aggiornamento. Devo mettere in ordine le idee, quindi vi prego di pazientare un po'. Grazie.








  
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