- Buongiorno…-
- Uhm…-
- Ben svegliato, Draco.-
- Uhm…-
- Sì, continua con i tuoi “uhm”, tanto la mattina non articoli altro, eh? Ne vuoi?-
- Cosa?-
- Pompelmo. Ne vuoi uno spicchio?-
- Grazie.-
…
…
- Perché mi guardi così, Harry?-
- Così come?-
- Non lo so. Continui a fissarmi.-
- No, niente. Stavo solo pensando.-
- A cosa?-
- A te. E ai pompelmi.-
- …cosa?-
- E dai, non guardarmi come se fossi pazzo. Guarda che se ci pensi assomigli un sacco ai pompelmi.-
- E’ un modo carino per dirmi che sono una grossa palla bionda e acida?-
- Beh forse un po’… ahia!-
- Prova a ripeterlo, Potter, e il mondo si troverà senza un salvatore.-
-Uhm, sei sempre così tenero, Draco…-
…
…
- Dicevo sul serio, sai?-
-Per cosa?-
- Per i pompelmi. No, stai a guardare e ascoltami, Draco. Guarda bene questo spicchio. È avvolto in una pellicola spessa, vedi? Bianca, opaca, rigida, sembra quasi finta. Ma ecco, guarda… ci vuole poco per levarla, e allora riesci a sentire tutto il profumo del frutto. È come quando ti tolgo i vestiti, piano, uno alla volta, ed insieme a loro vengono via anche tutto ciò che non sei davvero. E poi aspetta, assaggia. Senti? –
- Uhm… aspro.-
- Sì, molto. E poi amaro, alla fine. Mandalo giù, e aspetta un attimo. Lo senti, ora? Ti stordisce la lingua, te la fa sentire morbida, e se stai attento, se ascolti bene, sentirai quell’angolino dolce. Un pizzico sul palato, come se facesse le bollicine. Che hai da ridere?-
- Rido perché sei proprio strano. –
- lo so. Profumi di pompelmo.-
- è solo perché lo tieni in mano. –
- no. Sei tu che mi entri nella testa, dal naso. Il tuo profumo, Draco, quando sei nudo, è qualcosa che vorrei poter bere. Come il succo di un pompelmo. -
…
…
- Harry?-
- Uhm?-
- Tu credi davvero che io sia così? Insomma, tutte quelle cose che hai detto. Sono… davvero molto belle. –
- Ma certo che credo che tu sia così. L’unico a non crederlo sei tu. –
- Sì. Sì, questo è vero. Harry?-
- Draco?-
- Dammi. –
- Vuoi mangiarlo tu? –
- no. –
- e allora che vuoi farne?-
Draco Malfoy sorrise. – Apri la bocca.-