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Autore: Madama Pigna    27/05/2012    2 recensioni
Quattro anni dopo la sconfitta di Crono, Percy, Annabeth e Grover si toglieranno dal mirino e daranno spazio a nuovi mezzosangue per nuove avventure! Tra figli di Apollo sempre nei casini, ragazze che parlano troppo e animali parlanti, ne vedrete di tutti i colori, dal romantico e al drammatico al genere più comico (n.d.a. su questo punto si hanno dei dubbi).
Dal capitolo 15:
Aveva colto il segno. Estia era pur sempre la sorella maggiore tra i figli di Crono. Mentre Afrodite ed Apollo avevano capito che la dea del focolare poteva essere una discreta alleata.
Difatti Era sembrò esitare per un secondo. Poi rispose acida. – Non ho scelto io che si unisse all’ impresa. Sapeva a cosa andava incontro -. Zeus borbottò qualcosa che non si capì. Era nemmeno si voltò per capire quello che aveva detto, cosa che fece arrabbiare il marito non poco (quando si è re degli dei è piuttosto difficile accettare che qualcuno ti ignori). Ricominciarono a litigare, e i sospiri degli altri dei non furono uditi, coperti dalle urla dei due.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aveva appena finito il suo incontro con Jake in infermeria. Dopo circa tre giorni, aveva finalmente ripreso i sensi. Spiegargli la situazione non fu affatto semplice. E anche se in presenza di Chirone e degli altri aveva cercato di nascondere i suoi sentimenti, quando era solo con lei si sfogava pienamente, o quasi,poiché aveva compreso quello che significava la perdita di un braccio. Shanon lo lasciava fare, gli teneva la mano in segno di vicinanza, e reprimeva ogni lacrima o espressione triste; non aveva intenzione di rendere tutto ancora più doloroso. Anzi, cercava il più possibile di distrarlo, di non fargli pensare a quello che sarebbe venuto dopo. Non ci riusciva sempre, però.                      
Era ormai sera, e si stava avviando nella casa nove, quando scorse Adrianna (seguita dal suo nuovo amico pennuto) che andava alla casa grande. Che cavolo aveva in mente quella ragazzina?
Il  pavone Steward cercava di farla ragionare a proposito di qualche cosa.
- Milady, non potete farlo! È molto pericoloso, e voi siete ancora inesperta..-.
- Steward, per l’ amor del cielo, potresti darmi del tu e chiamarmi semplicemente Adrianna? Comunque posso farlo. Devo farlo. Potrei aiutarli! -.
- Ma come? -.
- Te l’ho già detto! I sogni che faccio sono troppo strani. E ho sentito delle chiacchiere a proposito dell’impresa. Forse centra qualcosa. Forse no. In ogni caso voglio provarci. E non mi fermerai -.
- Ma avete visto cosa è successo a quel figlio di Efesto! Ad un veterano! Voi siete qui da appena una settimana -.
- Posso farlo -.
- No, non potete -.
La figlia di Era sembrava particolarmente infastidita da quell’ impiccione, poi sembrò avere un’ idea. – Si invece, se sarai vicino a me. Sei la mia guardia del corpo, no? Sono sicura che le tue doti mi saranno utili -.
Quella piccola diavola aveva colpito il segno. I difetti del pennuto le avrebbero sgombrato l’ostacolo. Lui sembrò inorgoglirsi, e la seguì, obbediente. Shanon non aveva voglia di seguirla, e non pensando a quello che sarebbe potuto accadere andò a dormire.

 
*********

Quando si avvicinò alla stanza, c’erano Chirone e il signor D che giocavano a pinnacolo, e, come ulteriore giocatrice, c’era Kelly, la figlia di Apollo. Stavano parlando tra di loro.
- Devo ripartire – disse la semidea. – L’ impresa di certo non è ancora completa! -.
- Senza dubbio la profezia non si è ancora compiuta completamente-, concesse il centauro – Ma preferirei che tu non ci andassi non sola, Kelly. Quest’ impresa si è rivelata più rischiosa del previsto. Sibilla ha già deciso di non partire, per restare a fianco a Jake. Non la biasimo per questo, ma..- Dioniso lo interruppe. - Ma c’è qualcuno dietro la porta che avrà sicuramente voglia di farsi notare -. Il dio del vino schioccò le dita e la porta si aprì, mentre Adrianna era ormai stata scoperta. Lei avanzò di due passi. Aveva già pensato molto a quella scelta. – Voglio offrirmi volontaria nell’impresa -. Non era mai stata un tipo timoroso, dirlo non era stato difficile. Tutti i presenti, però, con la possibile eccezione di Dioniso, erano un po’ accigliati. Kelly era ammutolita.
- Adrianna -. Proferì Chirone. – Spero tu ti renda conto che questa impresa è molto pericolosa -. Lei annuì, seria. – Lo so, Chirone, lo so. Ho visto quello che è successo a Jake Mason. Ma già da un po’ sono convinta che questa missione mi riguardi, anche se non ne conosco i particolari! -.
- E perché, di grazia? Solo perché tua madre si chiama Era, questo non vuol dire che tu sia in grado di fare alcunché -, a parlare era stato il dio del vino, che continuava a studiare le carte da gioco ignorando i tuoni in lontananza. Adrianna cercò di non offendersi alla provocazione, sapendo che non le conveniva offendere una divinità, per quanto la tentazione fosse forte. – Perché – continuò lei – Da quando sono arrivata al campo non faccio che sogni strani, come se qualcuno mi volesse dire qualcosa. Dopo l’ultimo di questi sogni, nel mio comodino c’era questo -. Uscì da una tasca quel sasso rossiccio, apparentemente così comune. – E’ un’ indizio! Sicuramente indica un posto in cui dobbiamo cercare, o non so cos’ altro.. -. Raccontò a Kelly i suoi sogni in maniera molto dettagliata, mentre lei la fissava, muta, con l’aria di chi cerca di collegare tutti gli indizi tra di loro. Dioniso nel frattempo esortava Chirone a continuare la partita.
- Non lo so.. Io.. ci devo pensare -. Chirone dalla sua sedia a rotelle magica guardò la figlia di Apollo, comprensivo. – è tardi. La cosa migliore per voi in questo momento è andare a letto prima del coprifuoco. Vedrete che domani avrete le idee più chiare -.
 
***********

Dopo essere state congedate, le due mezzosangue si avviarono ognuna alla propria Casa. O almeno in teoria. In realtà, andarono verso la spiaggia. Nessuna delle due aveva voglia di dormire. Kelly aveva troppe domande per la testa. Adrianna non desiderava fare altri sogni turbolenti. Rimasero in silenzio per un po’, sedute sulla sabbia, finché una delle due non parlò. – Hai idea di chi possa essere quella voce? -.
Kelly sospirò. – Sinceramente, non ne ho idea. Potrebbe essere un mezzosangue, un mortale o una divinità, per quanto ne so, anche se da come ne parli sembrerebbe.. speciale.. Posso vedere la pietra di prima? -.
Adrianna gliela diede, e l’altra se la passò tra le dita. Non era particolarmente friabile o resistente, la sua caratteristica più evidente era quel colore rosso bruno che ricordava tanto i deserti americani. Dovevano andare in un deserto? La questione era un po’ complicata. I deserti non erano certo un luogo favorevole a cercare mezzosangue come Alex.
- Non devi cercare il mezzosangue, bensì la cosa che potrebbe salvarlo -.
D’ un tratto era apparso un uomo. Portava una tuta da palestra blu, una barba nera non molto folta e aveva gli occhi di un grigio carico di pioggia.  Dal fisico vigoroso, aveva una clava appoggiata sulla spalla.
- E lei chi sarebbe?  La figlia di Era ovviamente non aveva riconosciuto Ercole, ma Kelly sì. – Adrianna, lui è..-.
- Sono tuo cugino, e anche tuo fratellastro. Tutti mi chiamano Ercole -. Adrianna lo guardò con un certo scetticismo. – Ma lei non dovrebbe essere morto? -.
Lui forse avrebbe anche risposto, ma Kelly pensò fosse meglio sviare il discorso. Si alzò, per sembrare più rispettosa. – E’ venuto qui per dirmi il significato di quei versi come aveva promesso? -. Lui scosse la testa. - Nessuno conosce i significati delle profezie di Apollo, se non lui stesso (forse). Ho detto che vi avrei dato un piccolo aiuto, e dato che voi avete rispettato i termini dell’ accordo, lo farò anch’io -.
- Di cosa si tratta, allora? -, chiese Kel – Cosa potrà aiutare Alex? – era impaziente di saperlo. Ercole parlò.
- Ci sono molte cose nascoste, in questo mondo. Qualche anno fa, ad esempio, alcuni eroi avevano recuperato il Vello D’ Oro. Poi come altri esempi ci sono il Labirinto di Dedalo, ormai distrutto, Atlantide ed altri ancora. Uno di questi è la testa di Orfeo -.
Momento di silenzio per carpire l’informazione.
- Una testa? Intende una testa mozzata? -. La faccia di Adrianna era un po’ confusa. Ercole si munì di pazienza ( non succedeva niente di buono quando perdeva la calma). – Esatto. Orfeo era un eroe figlio della musa Calliope e del re tracio Eagro. Il suo canto, accompagnato alla sua lira, era così potente da ammansire le belve e ipnotizzare gli dei stessi. Fu con le sue doti che quasi riuscì a portare via dagli Inferi sua moglie Euridice. Si dice che quando morì dalla sua bocca uscisse ancora il suo canto, la sua testa trascinata dal fiume Evros. Suppongo che almeno Kelly conosca il mito -. Lei annuì. – Sì, anche se le voci sulle sue doti mi lasciano un po’… perplessa, ecco -. Disse, cauta. Il dio fece spallucce. – Non importa. Ho conosciuto Orfeo quando ero ancora un mortale, e ti garantisco che quello che hai sentito non è menzognero-.
-Quindi secondo lei la testa di Orfeo potrebbe placare l’ ira di Era? -. Ercole annuì. – Ma.. dove possiamo trovarla? Sarà perduta da secoli…-.
- Credo che la tua amica lo sappia già -. Detto questo, scomparve.
Adrianna era rimasta a fissare quel punto ove prima stava la divinità. - Ecco cosa significavano quei sogni! Era come se qualcosa o qualcuno cercasse di dirmelo.. Certo però che quell’ Orfeo non ha fatto una bella fine -. Fece una smorfia di disgusto al pensiero di come quelle fanciulle avessero squartato l’eroe. Guardò la pietra, che era ancora tra le mani di Kelly. – Da dove pensi che possa provenire? -.
La figlia di Apollo ripassò mentalmente i possibili posti in cui cercare. Un fiume, un deserto… Poi l’illuminazione. – Il Grand Canyon! -.
 
**********
 
Alex si svegliò di soprassalto. Tastò la piccola tenda in cerca della chiusura lampo, e uscì, bisognoso di aria fresca. In cielo, la zia Artemide guidava il carro della luna, quella sera calante. Pensò che forse sarebbe stato meglio nascere femmina. Sicuramente si sarebbe unito alle Cacciatrici prima ancora di scatenare l’ ira di Era, non avrebbe mai conosciuto Jane e non si sarebbe mai innamorato e lei non sarebbe morta. Ma del resto sapeva bene, non senza una nota di amarezza, che il passato non si poteva cambiare. Ricordava quanto si sentisse disperato i primi tempi, le preghiere che rivolgeva a suo padre, il forte desiderio di finirla lì. Ma era stato lo stesso Apollo ad assicurargli che un giorno le sue pene sarebbero potute finire, se avesse resistito. Fu difficile sopportare il peso della maledizione di Era per tanti anni (praticamente gli impediva di avere una vita vera), ma aveva imparato (non senza difficoltà e tristezza) a conviverci, e ad aspettare.
Si trovava all’ estrema periferia di Los Angeles, dove iniziava il deserto. Per un momento, la notte si fece più buia, e notò che la luna era stata coperta dalle nuvole.
Poi, d’ un tratto, apparì Nico Di Angelo.
 Alex si sorprese nel vederlo, ma non perse tempo neanche a salutarlo. – Sei impazzito?! Che diamine ci fai qui? – chiese, brusco, dando ogni tanto occhiate al cielo. Qualcuno avrebbe potuto accorgersi della confidenza tra i due. Il figlio di Ade si tolse la polvere dagli abiti, tranquillo. – Sei vicino al territorio di mio padre. Non devi temere. Piuttosto, prima di andare al campo mi chiedevo perché stavi di nuovo andando verso gli Inferi. Conosci le Antiche Leggi su questo punto -.
Aveva incontrato per la prima volta Nico pochi anni prima, mentre stava effettivamente tentando di riportare in vita Jane (ed era stato solo grazie all’ intervento dell’ amico e di Persefone che non aveva fatto la fine di cibo in scatola per le teste di Cerbero); conosceva perfettamente la sua storia, gli aveva fatto rivedere l’amata (un ricordo pieno di lacrime) e gli era grato per questo, ma cercava sempre di stargli alla larga, conoscendo gli effetti che la sua condanna infliggeva ai suoi cari. – Tenevo d’ occhio alcuni semidei. Pensavo.. che sarebbero andati lì. Ma non ci volevo riprovare -. Stava seguendo Kelly e i suoi compagni fin da New York, ma si era dovuto fermare dopo l’incontro con Ercole. Ripensò al sogno che aveva fatto. Il suo momento era finalmente arrivato. L’ Arizona. Il fiume Colorado. Il Grand Canyon. Una strana coincidenza che fosse proprio lì. Si riavviò verso la sua piccola tenda, sciolse un nodo e, lentamente, il piccolo rifugio si trasformò in uno zaino, che si mise in spalla. Il suo arco non mancava. Era pronto. La sua nuova occasione era sempre più vicina. Si rivolse a Nico.
- Non è che mi daresti un passaggio in Arizona? -. Lui lo guardò, leggermente accigliato. - Devo vedere una persona -. Spiegò lui. – Ma dopo te ne dovrai andare! Non voglio farti correre rischi -. Il re degli spettri sorrise scaltro, come a dire ’Non mi perderò il divertimento solo perché me lo chiedi tu’.
– Forse. Ma prima mi dovrai spiegare tutto -. Lo prese per un braccio, e prima che la luna si facesse strada tra le nuvole, i due mezzosangue si inoltrarono in un viaggio nell’ ombra.

 
**************

 
Bon soir gente! Rispetto ai miei orari/standard/abitudini sono un tantino in ritardo ç___ç sorry! Avevo come un vuoto O_O
Anche questo è un capitolo trampolo, ma vabbeh, l'importante è che sia piaciuto *si sentono dei 'buuuuhhh'*.

*fa spallucce, ormai rassegnato alla follia della giovane scrittrice di fic*
*occhiataccia* Comunque, è la prima volta che compare Nico, forse alcune ne saranno contente xD ed è anche il primo capitolo dove c'è anche la descrizione, seppur minima, dei pensieri di Alex. Il mio piccino insieme a Jakino! I personaggi maschili sono sempre quelli a cui ne succedono di tutti i colori OMGs!!! Comunque, comunico a tutti quanti voi che insieme a me d' ora in poi ci siarà un nuovo commentatore!!!
O__O Cosa?! Ma cambi in continuazione? Prima Efesto, poi il sottoscritto..
Colpa della vostra eloquenza virtuale! Ma adesso diamo il benvenuto a.. 
STEWARD IL PAVONE!!

*Arriva il pennuto con tanto di occhiali da sole fighi che si inchina e manda baci a tutti* Buona sera signori e signore, bambine e bambini, mostri e demoni di tutte le età..
Credo abbiano capito!
Dunque, il mio parere personale su questa fic, considerando quello che succederà poi..
Alt! Frena gli spoiler! Potrai farli al prossimo capitolo!
Come vuole madama Pigna, nel frattempo chi volesse fare una piccola recensione è libero di farlo (ogni commento sarà gradito!).
*Il peluche robotizzato cade dalla sedia, la giovine ha un sorriso scaltro*.
 
  
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