"Il mio ultimo giorno da umano qualunque iniziò con un grido nel pieno del dormiveglia. E stranamente non era il mio"
Francesco Penati non è un ragazzo normale: vede cose che non dovrebbe vedere, parla con familiari con cui nessuno altro può interagire e adora cucinare.
Il giorno del suo diciottesimo compleanno eredita la trattoria di famiglia, con annessa chiesa sconsacrata e cimitero, tuttavia i suoi parenti scompaiono e lui viene attaccato da una megera e un mostro oscuro.
Salvato da un improbabile Nerone appena fuggito dalla prigione mitologica in cui era rinchiuso, dovranno iniziare un viaggio attraverso la Via Emilia tra antichi sapori, folklore perduto e dèi corrotti, mentre un demone più antico della paura stessa trama alle loro spalle.
Un nuovo capitolo ogni Venerdì

La Foschia è svanita. I confini del campo sono scomparsi e ora tutto il mondo può vedere i mostri per quello che sono realmente.
DANIEL non è mai stato un ragazzo socievole, per un motivo o per un altro, si è sempre trovato meglio da solo, lontano da tutti, perfino dal Campo Giove. Nemmeno i mostri hanno mai provato ad ucciderlo, come se non fosse mai esistito realmente.
CAMILLE è un pericolo, per sé stessa e per gli altri, una figlia di Trivia abbandonata in fasce, indesiderata, costretta a convivere con un lato di sé che non vuole fronteggiare, per paura di quello che potrebbe scatenare.
KIANA è una figlia di Venere, orgogliosa e testarda, che dovrà fare i conti con le conseguenze delle sue azioni.
Tra auguri scansafatiche, eroici pretori e conflitti interiori nel Campo Giove, tre ragazzi diversi tra loro, tre nullità della Quinta Coorte, si ritroveranno con un obiettivo comune: imbarcarsi in un viaggio tra mostri, traditori, nuovi e vecchi nemici per impedire che il mondo sprofondi nel caos.

Questa storia è una PercyxRachel. Non scrivo da molto, quindi mi rendo conto che la scrittura potrebbe risultare un po' legnosa.
Trama (con la voce di Percy):
Rachel Elizabeth Dare non ne voleva proprio sapere di uscire dalla sua testa. Percy non conosceva il motivo per cui aveva continuato a pensare a lei per tutto quel tempo. E quando sua madre si affacciò alla porta della sua stanza esortandolo a invitare qualche amico per il suo compleanno, lui non riuscì a fare a meno di pensare - di nuovo - a lei. L'unica persona al di fuori della sua vita da semidio, con cui era riuscito ad allacciare un rapporto. Certo, Rachel non era una mortale qualsiasi, aveva il potere di vedere nella foschia proprio come sua madre, Sally, e quella sua abilità li aveva tirati fuori dagli inganni del labirinto, guidandoli proprio come Arianna fece con Teseo.
E poi, l'aveva anche tirato fuori dall'impiccio con quell'empusa, Kelli. Insomma, Rachel era incredibile ai suoi occhi. E forse, qualcosa di più.
Avrebbe dovuto essere una one-shot, ma penso di allungarla di un altro capitolo almeno per chiuderla meglio.

"Era ufficiale: i Popoli d'Irlanda mi odiavano. Nota positiva, non erano mai stati più uniti di così. Nota negativa, beh... volevano la mia morte"
Maud O'Bride è una qualsiasi ragazza di Dublino: rissosa, poco incline alle regole e con una congiuntivite cronica all'occhio destro.
Dopo l'ennesimo litigio con il suo tutore Zio Tom, viene avvicinata da una donna che controlla gazze e corvi.
Da lì la sua vita prende una piega mitica: salvata da un improbabile erede di Ligh, scopre l'esistenza di città e percorsi sotterranei dove le reincarnazioni di antiche divinità si allenano e si combattono come nei racconti mitici.
Scopre così di essere la reincarnazione di Balor Occhio Malvagio, il Re dei Fomori, che minaccia il ritorno a una nuova Mog Tured.
Braccata dai Tuatha dei Danann, dovrà trovare chi c'è davvero dietro al risveglio dell'Occhio Maligno e impedire che i Fomori muovano nuovamente guerra agli altri popoli dell'Isola di Smeraldo.
Un nuovo capitolo ogni Lunedì

La spontaneità di amarsi ancora. Sequel della fanfiction Percabeth "Dove il mare finisce"
"Annabeth stava camminando, il naso immerso nella sciarpa pesante che suo padre le aveva regalato in occasione delle feste. Eppure, nonostante avesse indossato gli abiti più pesanti che avesse nell'armadio, ormai il clima della California l'aveva conquistata totalmente. Non era più abituata a quelle temperature, e percepiva il freddo in maniera più intensa.
Si sentiva congelare e, quando aveva visto la caffetteria, si era affrettata verso l'ingresso, senza nemmeno accorgersi che, dall'altra parte della porta, qualcuno stava per uscire.
Annabeth e Percy si erano scontrati, come due perfetti idioti che non guardano dove stavano andando, sempre troppo di corsa per fare caso alle persone che si hanno intorno.
Era stato un disastro."

AU [Percabeth|Solangelo|Frazel|Jasper|Caleo]
Una vacanza - o reclusione forzata? - lunga tutto Agosto alla Villa dei grani dorati di Demetra. Il compito senza scampo di sfamare gli appetiti divini di una mensa olimpica, nonostante le numerose pentole abbandonate senza supervisione ed esplose. Undici semidei e i loro amici alle prese con doveri culinari, puro caos e divertimento. La colonna sonora di questa nuova estate comincia già a riecheggiare nella brezza estiva: risate deliranti nel cuore della notte, letti che hanno iniziato improvvisamente a cigolare, zaini che tintinnano in un cicalio di bottiglie di vetro nascoste, confessioni sussurrate a mezza voce...

Sono passati quattro anni da quando Gea è stata sconfitta e una pace inaspettata è calata sul mondo. Ma la serenità è destinata a durare poco.
L'equilibrio precario viene spezzato da un attacco misterioso sull'Olimpo che sembra portare un avvertimento inquietante: qualcosa di antico si è risvegliato. Una nuova, oscura minaccia si sta preparando a emergere e, se non verrà fermata in tempo, distruggerà per sempre la pace che i nostri eroi hanno conquistato con tanta fatica.
La calma è stata solo un'illusione, e il vero pericolo deve ancora mostrarsi. Ora, i nostri eroi dovranno di nuovo radunarsi e affrontare un nemico che potrebbe rivelarsi ancora più temibile di Gea.
ATTENZIONE: La fanfiction non segue gli eventi narrati oltre "Eroi dell'Olimpo". Alcuni fatti sono stati cambiati e inventati per perseguire la narrabilità della storia in modo fluido.

"Anche Percy la stava guardando, ma la ragazza non riusciva a decifrare la sua espressione. Pensò che, se fossero stati i protagonisti di uno stupido film romantico, probabilmente quello sarebbe stato il momento perfetto per un bacio, per il loro primo breve sfiorarsi di labbra. Pensò a quante volte aveva letto del momento tanto breve quanto infinito che precede un bacio. Quel momento in cui i respiri di uno e dell'altra iniziano a mischiarsi. I polmoni sembrano quasi sincronizzarsi. Pensò che probabilmente qualcuno doveva aver scritto poesie su quell'attimo. Ma cosa dire della sensazione di un bacio mancato? Cosa direi di due respiri che si mischiano soltanto per poi separarsi di nuovo e correre fuori dai polmoni di uno e dell'altro? Cosa dire di un bacio che non è mai avvenuto, nonostante sembrasse proprio lì, così vicino... "

[Spoiler! uno, ma bello grosso, su TOA, qualcosa su MC&TGoA| Crossover con Magnus Chase| What If]
Mi sentivo di essere pronta a fare un tributo a Jason Grace.
“Lo giuro sullo Stige” aveva dichiarato, certo di aver commesso un errore.
La ragazza aveva sorriso per la prima volta, “Ascoltami bene, adesso, non dire la verità. Fingiti un mortale, uno di quelli ciechi, proprio ciechi e di che non ricordi niente. Questo dovrebbe esserti famigliare” lo aveva preso in giro lei.
Sì, decisamente risvegliarsi in lungo sconosciuti con la memoria a brandelli e feroci ragazze che lo trattavano come se fossero conoscenti da una vita era una sensazione che conosceva piuttosto bene.
Solo che non era opera di Hera, ma Kymopoleia.
“Adesso?” aveva chiesto Jason, la ragazza aveva allentato la pressione della lama sul suo collo, permettendo a Jason di respirare bene, aveva provato a puntellarsi sui gomiti, per tirare su appena il busto.
Quella non aveva smesso di sorridere.
“Adesso” aveva esordito la sconosciuta, “Io non sono mai stata qui e tu asseconderai quello che dico” aveva dichiarato, “E permettimi di scusarmi in anticipo, ma farà male” aveva terminato.

E' una SOLANGELO adattata a un brutto sogno che ho fatto un mesetto fa, dove i miei amati saranno messi a dura prova in una situazione esasperata ma che nasce, purtroppo, dalla vita reale. Finale non scontato
Dal testo:
-Non vi conviene farvi vedere che parlate- La voce è della ragazza davanti a loro.
Abbassa la testa in modo che i lunghi capelli biondi le coprano il volto
-Non date nell'occhio e sopravvivrete. fate come vi dicono e sopravvivrete.
......
Nessun libro a distrarlo. Nulla di nulla. Rimanere soli con se stessi in quello spazio claustrofobico diventa ogni ora più difficile. Chissà come se la stava passando suo cugino..
"L'unica cosa che posso fare è tornarmi a sdraiare e aspettare che il mio triste destino si presenti alla mia porta, in ascensore"
.......
- Insieme fino alla fine?
- Insieme, fino alla fine - rispose guardandolo serio e annuendo con testa
- Pronto? 3, 2, 1, baciami Nico
E' la mia prima storia, spero vi piaccia

Una profezia.
Un tiranno.
Dodici mezzosangue.
Il destino del mondo è nelle loro mani.

|Solangelo; VampireAU; Londra 1850|
Dopo anni dalla morte del fratello Lee, William è deciso ad utilizzare le proprie conoscenze mediche per far luce sui brutali omicidi dei sobborghi di Londra. Affiancato nei suoi studi, contro la sua volontà, da un Barone dall’aspetto fin troppo fanciullesco, scoprirà ad un caro costo la verità che disperatamente stava inseguendo.
Indissolubilmente, il suo fato si era legato a quello di un mostro dagli occhi d’ossidiana.
•dalla storia•
"-Ascoltatemi- quasi supplicò, guardandolo serio e prendendo un libro che aveva nella valigetta -fatemi parlare prima di dire qualunque cosa.
Non ottenne risposta ma riuscì a capire che tutta l'attenzione dell'altro era concentrata su di lui.
Prese un profondo respiro, preparandosi psicologicamente a quello che stava veramente per dire.
-Credo che l'assassino sia un vampiro."
(…)
"La primissima cosa che fece Will fu estrarre la pistola, puntandola dritto in mezzo alla fronte dell'altro.
Guardò con gli occhi sgranati il lord che lo fissava con sguardo tranquillo, ignorando l'arma puntata contro.
-Ma come siamo violenti.- lo sfotté, agitando con leggerezza la chioma candida, scrutandolo con quegli occhi bianchi ancora più inquietanti."
(…)
"-Ovunque tu possa essere, i miei occhi cadranno sempre su di te.-"

[Storia interattiva| Deathfic!| Ready? Start!| Momentaneamente in pausa- Autore in tesi]
In un epoca sorprendentemente di pace, quando nulla turba l'equilibrio del mondo e dell'umanità, il pericolo più grande non è altro che la noia di coloro che hanno e possono tutto.
*
“ Problemi in Paradiso?”.
*
Il foglio volteggiò lento nell'aria densa delle Praterie degli Asfodeli, lì dove sorgeva il muro che li divideva dai Campi di Pena.
L'anima guardò altri fogli colorati svolazzare oltre quelle alte mura scure, caduti dal cielo, forse da quello vero e non dalla volta rocciosa che faceva loro da soffitto.
*
E se è la vita dei loro figli quella che gli dei vogliono veder in gioco, non vi sarà nessuno che potrà impedirlo.
*
“Riuscirai a “sopravvivere”? Sarai in grado di ingannare Thanatos?
Questa è la sfida della morte.
Questa è la Death Race.”

|SliceOfLife sull’imbarazzante prima volta fra Nico e Will|
-
«Non ti è mai successo nulla di imbarazzante con questo tuo potere... vero William?» volle continuare a provocarlo, ignorando deliberatamente il buon senso.
«Nico chiudi la bocca.»
Il figlio di Ade gli accarezzò il petto con le mani, risalendo senza fretta sulle sue spalle e allacciando le braccia attorno al collo di Will. Si avvicinò al suo viso, sentendo i loro fiati mischiarsi.
«Costringimi.»
-
«Oh, Porco Crono!» bestemmiò senza neppure registrare le proprie parole, chiudendo immediatamente le gambe e diventando dello stesso colore delle coperte.
«Non pensavo che potessi accendere solo alcune parti del tuo corpo.»
«Non è divertente Nico! Smetti subito di ridere!» gli ordinò senza successo.
Nico era diventato paonazzo. Si teneva perfino lo stomaco.
E tutta l'atmosfera sensuale, che Will aveva costruito fino a quel momento, andò bellamente a farsi benedire.
«Sembra un glowstick!»
Will spalancò la bocca, bruciando d'imbarazzo.
«Nico, porca puttana, se devi dire una stronzata almeno di’ che il mio cazzo sembra una spada laser! Non un bastoncino luminoso!»

Una semidea, figlia della dea della verginità. Ha infranto un' antico giuramento.
La luna scomparirà.
Un'antica vendetta si ripercuoterà su entrambe.
Un impresa per salvare la madre,
una profezia,
un sacrificio,
chi porterà a termine l'incarico?