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Autore: _Lightning_    27/05/2012    8 recensioni
[IN REVISIONE – CAPITOLI REVISIONATI SU WATTPAD]
Una piccola raccolta di Tony/Pepper che vedono l'evolversi del loro rapporto attraverso piccoli scorci di vita quotidiana... o quasi.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Chapter 3 (Part 2)
-
Are You Messing Up The House?

 
 
 

-Grazie, Happy.- sorrise Pepper scendendo dall'auto, mentre l'autista non sembrava aver alcuna intenzione di fare lo stesso.
 
-Il signor Stark mi ha affidato una commissione e devo ripartire subito.- disse a mo' di scusa, rivolgendo uno sguardo indecifrabile all'ingresso della villa, come se da un momento all'altro dovesse uscirne qualcosa di terribile.
 
La donna annuì un po' perplessa, e la costosa auto di Tony ripartì sgommando pericolosamente, lasciandola sola.
Ovviamente Happy stava cercando di fuggire dall'uragano che si sarebbe tra poco scatenato sulla villa, per la precisione sulla testa di un certo genio miliardario di sua conoscenza...
Non osava neanche immaginare quali ripercussioni potesse aver avuto la sua assenza di neanche una settimana su lui e sull'azienda, ma viste le premesse non si aspettava nulla di buono, soprattutto perché era sicura che Tony se ne era approfittato dandosi alla pazza gioia.
Fu con gesto rassegnato che aprì la porta di casa, preparandosi al peggio.
I suoi timori furono smentiti nel trovare l'atrio perfettamente tirato a lucido e in ordine come l'aveva lasciato. La donna tirò un piccolo sospiro di sollievo: aveva avuto almeno la decenza di rimettere tutto a posto.
Appese sollevata il soprabito all'attaccapanni ed entrò tranquillamente nel salone, dove si bloccò spaesata.
Ah, ecco. Voleva ben dire...
Un disastro.
Fece scorrere lo sguardo sulla stanza a soqquadro con crescente irritazione, infine incrociò le braccia preparandosi a chiamare Tony col suo tono più minaccioso, ma prima di poter aprire bocca un gran clangore metallico riecheggiò nella casa, facendola trasalire violentemente.
Era abituata ai rumori non meglio identificabili prodotti dai marchingegni di Tony, ma la cosa preoccupante era che questo non proveniva dal laboratorio, bensì dalla cucina.
Abbandonò nel salone devastato la sua valigia e si diresse rapidamente lì, da dove proveniva una puzza di bruciato per nulla rassicurante.
Se possibile la cucina era in condizioni anche peggiori del salotto: qualcosa che sembrava clorofilla si era riversato sul pavimento, una pila di pentole era crollata a terra e un fumo nerastro e denso si levava dalla padella che sfrigolava sul fornello, del tutto incustodita.
Pepper si precipitò a spegnere il gas, sventolando la mano e tossendo per la nuvola di fumi mefitici che si stava diffondendo nella stanza.
Sul fondo del recipiente giaceva quella che doveva essere stata, forse in un'altra vita, un'omelette; accanto al fornello erano impilate quelle che sembravano delle fette di pane che avrebbero voluto essere tostate, ma che in realtà erano un unico blocco carbonizzato.
Pepper riconobbe all'istante l' "abilità culinaria" di Tony e si preparò a lanciare l'urlo di guerra prima trattenuto, ma fu nuovamente interrotto dall'arrivo del diretto interessato, che fece irruzione in cucina.
 
-Ma cos'è questa puzz- Pepper!- fece un mezzo balzo all'indietro, decisamente sorpreso nel trovarsela di fronte, circondata da nuvole di fumo nero e con un'espressione omicida.
-Prima che lei possa riprendermi in qualsiasi modo, sappia che era tutto sotto controllo!- alzò le mani come a difesa, e solo allora la donna si accorse che indossava un guanto dell'armatura.
 
-Sotto... controllo? Questo -anzi, quello- indicò il salone che si intravedeva dalla porta -lo chiama "sotto controllo"?- chiese, ancora nei limiti della ragione. Per poco.
 
-Era la sua cena di bentornato!- si giustificò lui, prendendo come se nulla fosse la padella rovente con il guanto ed esaminando con una smorfia il suo contenuto e cercando di valutarese valesse la pena prendere uno scalpello e scollarla dal fondo.
Concluse di no, e gettò il tutto nell'inceneritore, dal quale si levò un rumore no ntroppo rassicurante, come di un qualcosa schiacciato da un ingranaggio. Tony fece finta di niente, mentre poteva figurarsi nitidamente l'espressione furente di Pepper dietro le sue spalle.
 
-Era per me? Devo dedurre che stava tentando di avvelenarmi?-
 
-Avvelenarla? Ma no, non potrei mai fare una cosa simile; se la avvelenassi chi...-
 
-... penserebbe a mandare avanti le sue industrie e baderebbe a lei come un bambino?- 
 
-... mi cambiarebbe il Reattore Arc quando-Aspetti un momento! Sono perfettamente autosufficiente e in grado di gestire...-
 
-Lo vedo.- Pepper lo interruppe fece un gesto ampio ed eloquente intorno a sé.
 
Tony frenò per un attimo la sua parlantina in cerca di una scusa qualsiasi per spiegare quel caos, tentando allo stesso tempo di non starnutire: il raffreddore era tutt'altro che passato.
Per mascherare l'imbarazzo si decise a togliersi il guanto dell'armatura; a quel gesto Pepper si spostò cautamente dalla sua traiettoria, e potè giurare di aver visto Tony sorridere sotto i baffi prima di riprendere a parlare:
 
-Le ho già detto che era tutto sotto controllo. Mi sono solo... distratto un attimo. Sono appena tornato dal Kazakistan dopo aver sedato una rivolta armata e stavo riparando l'armatura.- sventolò il guanto, che sbatacchiò qua e là con un cigolio.
 
-Mentre cucinava.-
 
-Per lei.- sottolineò ancora -E poi così si possono scoprire molti altri utilizzi per un raggio di energia Arc...-
 
-No, non mi dica che ha...- lo sguardo di Pepper corse ai toast-mattone e poi alla luce blu sul palmo del guanto.
-Ha rischiato di far saltare in aria la casa per cucinare?!- chiese per assicurarsi di aver capito bene.
 
-Era alla potenza minima. E poi non avevo un tostapane.-
 
-Non riesco a credere che in una casa robotica e iper-tecnologica non abbia un...-
 
-Mi trovi lei un tostapane, allora!-
 
-Questo!- Pepper afferrò un cubo di metallo con due fessure e un timer appoggiato sul banco della cucina. -Questo non è forse un tostapane?- domandò ironica.
 
-Quello- Tony badò a mantenersi a debita distanza -sa fare molte cose, inclusa, credo, la scomposizione molecolare... ma non sa tostare il pane! La prego, lo metta giù; non ricordo sinceramente a cosa serva e non vorrei...-
 
L'aggeggio tornò all'istante al suo posto e la donna riprese a guardarlo in cagnesco, notando anche il fatto che il naso di Tony sembrava un po' troppo rosso.
 
-Allora... credo che stasera ripiegheremo su una pizza, eh?- disse lui con nonchalance, impartendo poi l'ordine a J.A.R.V.I.S., che eseguì all'istante.
 
-Sarà meglio. E, mentre aspettiamo, vorrebbe spiegarmi perché il salotto -e immagino il resto della casa- è in quelle condizioni?- Pepper sfoggiò un sorrisino glaciale.
 
-Ci siamo solo divertiti un po'.- buttò lì, alzando le spalle e soffocando un colpo di tosse.
 
-Sì?-
 
-Certo: qualche amico, un paio di bicchieri, un po' di musica leggera... nulla di che, ma qualcuno ha alzato un po' il gomito.- continuò lui, badando a mantenersi sul vago e guidandola nel salotto privato con l'intenzione di distrarla da quell'argomento, a costo di immergersi in discussioni lavorative.
 
-Immagino. Sembra proprio che vi siate divertiti.- confermò Pepper, con un po' troppa tranquillità.
 
Tony sentiva puzza di guai. E gli pizzicava da morire il naso... trattenne un altro starnuto per evitare l'ennesima ramanzina.
 
-Responsabilmente, è ovvio! E' quello che dovremmo fare tutti!- esclamò Tony sarcastico, lasciandosi cadere sul divano con un ghigno trionfante.
 
-Già...- Pepper tirò fuori il suo cellulare, vi armeggiò per qualche istante e poi, scorrendo il dito sullo schermo, trascinò un'immagine nell'aria, dove rimase sospesa, attraversata da reticoli digitali comandati da J.A.R.V.I.S.

Tony sollevò un sopracciglio: era il riquadro di un video di YouTube, del tutto anonimo.
 
-Pepper, ma cosa...?-
 
-Durante il volo non ho avuto molto da fare, e mentre passavo il tempo mi è capitato di trovare questo: credo proprio che le interesserà.- annunciò, premendo il tasto "play".
 
A quel punto apparve anche il titolo -"Stark's Crazy Night"- e i video correlati, tra cui alcuni dei più imbarazzanti della sua vita.
Appena avviato il video, una musica martellante si diffuse nella stanza, smorzata e distorta dalla pessima qualità audio; sullo schermo traballavano, in un'inquadratura incerta, chiare immagini di Villa Stark nel caos più totale, con un mare di gente che saltava a ritmo di musica e sembrava decisa a distruggere la casa. Sullo sfondo si vedeva, sopra un piccolo palchetto rialzato, Tony in bermuda e con una maglietta con il logo delle sue industrie a colori che richiamavano l'armatura di Iron Man. Un paio di occhiali schermati e delle cuffie da DJ al collo completavano l'insolito abbigliamento del miliardario -"discreto" come al solito- che sembrava impegnato a trafficare con il disk-jockey virtuale nel tentativo di portare il volume a livelli ancor più alti.
Il Tony attuale sembrava piuttosto perplesso: alcuni dettagli della serata gli sfuggivano totalmente, incluso il fatto che in quel momento si vedeva sgolarsi in un microfono con voce decisamente incerta e annebbiata dall'alcool.
Cercò lo sguardo di Pepper, che nel frattempo si era seduta accanto a lui e si sforzava di rimanere infuriata, mentre in realtà si tratteneva a stento dal ridere. Lui trovava quella situazione estremamente imbarazzante, ma lo interpretò come un buon segno, così si rassegnò a subire la sua "punizione" e a rivedere le follie della sera precedente.
Il video non era poi molto lungo, ma mostrava abbondantemente in che stato si fosse ridotto mentre barcollava sul palco ridendo senza un motivo preciso.
 
-Allora, vi divertite?!-
 
Un coro di assenso si alzò dalla folla.
 
-E allora partiamo col karaoke! Inizio io, ovviamente!- si sentì gridare, al colmo dell'imbarazzo.
 
-Oh, Cristo. Pepper, la prego, può anche spegnerlo, le giuro che non lo faccio più...- pigolò quasi, implorandola con lo sguardo.
 
-Proprio ora che arriva il bello?- Pepper fece una smorfia comica per non ridere.
 
Tony fu costretto a riascoltarsi mentre cantava e storpiava senza pietà "Highway To Hell", "Paranoid" e "Smoke On The Water", con la voce che sfociava indegnamente nel falsetto o andava completamente fuori tempo, inframmezzata da accessi di risa incontrollate.
Ora iniziava a ricordare un po' quel che era successo e sperava che il video finisse esattamente ora, tra tre... due... uno...
Troppo tardi: aveva già attaccato con un smielatissima "I Don't Wanna Miss A Thing" [1], quanto di più inadatto ci si potesse aspettare da lui.
A fine brano crollò molto poco degnamente dal palco schiantandosi a terra mentre urlava qualcosa  di indefinito che somigliava terribilmente a un "Pepper! Questa era per te!", ma sperava vivamente di essere risultato incomprensibile alla diretta interessata. 
 
-Mi giura di essere stato veramente ubriaco?- chiese invece lei, un po' seria un po' scherzosa.
 
-Totalmente, gliel'assicuro.- disse lui rapido, mentre assisteva al suo poco dignitoso tuffo nella vasca da bagno per rianimarlo dalla sbronza.
 
-Oh. Ecco come ci sono finito.- commentò fra sé.
 
Il video s'interruppe di colpo e Tony desiderò di sprofondare lentamente nel divano e non farsi vedere per un po'.
Va bene la disinvoltura, la scioltezza e la nonchalance, ma in quel video c'era abbastanza materiale da impedirgli di guardare in faccia Pepper per un anno.
Cosa che fece dopo appena tre secondi, esitante.
 
-Lei sta per dimenticare tutto ciò che ha visto, vero?- domandò, con un mezzo sogghigno incerto.
 
-Solo se rimette tutto a posto. E intendo da solo.- ribatté lei con un falso cipiglio severo.
 
-Ammetta che le sono mancato e che mi sta per perdonare tutto.- disse invece Tony, assolutamente convinto.
 
-Ha fracassato sul pavimento il mio Barnett Newman che ho salvato dalla sua "pulizia totale" quando ha donato la mia collezione d'arte moderna ai Boyscout d'America[2].- replicò glaciale Pepper, come se quello fosse un motivo sufficiente per farlo condannare all'ergastolo.
 
-Era solo... un quadro. E le ripeto che è la nostra collezione, quindi tecnicamente ogni danno ad essa arrecata è anche un mio...-
 
-Oh, lei è assolutamente incorreggibile, insopportabile, inopportuno e...- 
 
-Insostituibile, me lo dicono tutti.- la interruppe lui, sornione.
 
Pepper troncò il suo elenco e lo fissò in modo strano, come per accertarsi che non stesse scherzando ma, come sempre quando si parlava di lui e di aggettivi correlati a lui, ogni complimento che faceva a se stesso era assolutamente sincero e serissimo.
 
-Forse ha ragione.- concesse, a mezza voce, e sembrò trattenere una risatina mentre si alzava, come se avesse appena ripensato al video, e Tony fu certo che la cosa sarebbe andata avanti per secoli... ma il solo fatto di aver scampato una sfuriata bastava a farlo accontentare, cosa alquanto strana per lui.
 
Si alzò a sua volta e dissipò con un gesto lo schermo sospeso, mormorando l'ordine di cancellare il file dalla rete a J.A.R.V.I.S.
Guardò per un attimo la donna, che gli dava le spalle. Sorrise appena per un motivo che non riuscì a definire; lei dovette accorgersi di essere osservata, perché si girò, interrogativa.
Tony esitò un istante, poi allargò il sorriso e i suoi occhi si accesero di una luce calda.
 
-Oh, a proposito: bentornata.- esclamò, e prima che Pepper potesse sottrarsi o contestare il fatto che non era stato propriamente un bentornato, la abbracciò brevemente, soffocando qualsiasi sua protesta e illuminando anche lei di un sorriso leggero.

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Note Dell'Autrice:

[1] I Don't Wanna Miss A Thing: credo che la conosciate tutti, ma siccome sono una tipa precisa eccola qui in tutto il suo "splendore" (tanta stima per gli Aerosmith, ma questa è troppo smielata per i miei gusti D:) -> http://www.youtube.com/watch?v=Ss0kFNUP4P4 e adesso figuratevi Tony ubriaco che canta questa roba... per me è agghiacciante xD
[2] La collezione d'arte e i Boyscout d'America: Riferimento a Iron Man 2. A me è davvero dispiaciuto che abbia svenduto così la collezione di Pepper! Mannaggia a lui...


Toc toc. Si può?
Oh, rieccomi dopo un po' di tempo. Un po' tanto, effettivamente, ma... tutto è relativo! (?)
Ho penato non poco per scrivere questo capitolo, e non chiedetemi perché, vista l'immane quantità di idiozie che ci ho buttato dentro... sorvoliamo che è meglio.

Vi annuncio che da prossimo capitolo si entra nella fase finale della raccolta! (per inciso: ricordo che teoricamente questo capitolo andrebbe posizionato, in ordine cronologico, dopo "Are You Listening To Me?", ma effettuerò lo spostamento a raccolta completa per evitare confusione.)
Eh, già. Mancano esattamente tre capitoli. Forse quattro se mi viene in mente qualcos'altro, ma ne dubito: non mi è mai piaciuto allungare troppo il brodo per forza.
E, sorpresasorpresona: ci sarà dell'angst! Sì, perché tutto questo fluff comincia a darmi la nausea ed essendo io perfida e malefica li farò addannare un pochetto. Giusto un po', per la vostra giUoia. (Tony sta decisamente diventando un pupazzetto anti-stress)

Ringrazio tantissimo la mia Beta (non per questo capitolo, purtroppo) MoonRay, Rogue92, blackpearl_, Viols, AriCastle66, Silvia_sic1995 e Andy_Stark che hanno recensito questa raccolta <3 E anche la marea di gente che segue/ha aggiunto la storia tra le ricordate/preferite :)

Thank you all!

-Light- *puff*


P.S. Non ci credo! Ho domato l'editor e l'HTML! (Spero...)
P.P.S. Questa è l'immagine da cui è partito tutto (tutti i crediti all'artista che l'ha realizzata):

 
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