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Autore: Aya Lawliet ___backupFGI    28/05/2012    6 recensioni
Katniss è la sua partita; lo è stata fin da quando si sono guardati per la prima volta.
{Cinna/Katniss ♥ accenni Peeta/Katniss}
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cinna, Katniss Everdeen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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In punta di piedi ~

prompt: #094, Russian roulette

 

 

 

ma sento il tuo calore forte negli angoli bui delle mie stanze gelate

 

 

La mano esita a lungo sopra quella maniglia; quei pochi centimetri di distanza sembrano un abisso insondabile, un abisso che non è opportuno sondare. Cinna ha l’impressione che passi tutta la notte o che il tempo si sia congelato così, in un qualche punto indefinito e compreso tra la porta chiusa e i respiri spezzati, rabbiosi di Katniss che perforano il legno e gli bucano la camicia, fino a penetrargli nel cuore. Vorrebbe dirle tante cose e non sa da che parte cominciare, vorrebbe entrare e sa che non deve.

Gli Hunger Games possono essere un vero inferno, se ti affezioni a un Tributo.

Cinna detesta quel mondo. L’unica ragione per la quale lui e Portia sono qui, i nuovi stilisti del Distretto 12, è che qualcuno doveva pur portare una ventata di umanità tra quei poveri ragazzi destinati a non vincere mai. Cinna ha inghiottito tutta la rabbia e tutto l’orgoglio nel momento esatto in cui ha capito di essere quel qualcuno. E lo hanno scelto, lo hanno preso perché è bravo, ma forse nessuno di loro ha capito quanto è disperato, quanto disperatamente desiderasse tendere le mani e incontrare quelle di due adolescenti sconosciuti e far loro capire che a qualcuno importava che fossero lì.

Gli Hunger Games portano all’animo umano la stessa ebbrezza e la stessa miseria del gioco d’azzardo. Guardi una pallina correre e correre in cerchio fino a posarsi su un numero, ma se quel numero non è il tuo – potrai avere mille altre possibilità, potrai avere tutto il tempo del mondo per rifarti, ma la verità è che hai già perso tutto.

Katniss è la sua partita; lo è stata fin da quando si sono guardati per la prima volta. Cinna non dimenticherà mai lo sguardo che le ha visto addosso quando è entrato e l’ha trovata nuda, e del tutto incurante di quella nudità, come se fosse altrove, come se già il suo corpo non le appartenesse più. Conosce la sua storia e ammira il suo coraggio e l’amore che la anima, un sentimento che di questi tempi sembra dimenticato, a Panem. E gli è sembrata viva e gli è sembrata vera e gli è sembrata bellissima e fortissima e inconsapevole di esserlo, e lo capisce, sì, capisce quel ragazzo, capisce Peeta per ciò che sta facendo e ciò che ha fatto e ciò che intende fare. Ed è per questo che sarebbe così sbagliato aprire quella maledetta porta che lo separa dai suoi singhiozzi soffocati.

Katniss è la sua partita, ma Cinna non può permettersi di giocare.

Ma resta ugualmente così, per un tempo infinito, che sembra congelato eppure sembra anche portarsi via la notte, a immaginare come sarebbe entrare in punta di piedi nella sua confusione arrabbiata, raggiungerla e abbracciarla, tenerla stretta e baciarle i capelli e sussurrarle che non è sola, non è sola, non è sola. E l’abisso resta tale e la mano ancora esita sopra quella maniglia, finché Katniss, da qualche parte, piano piano, come rassicurata, si addormenta.

 

 

mi fermo di fronte al tuo viso, tu che dormi disteso e non sai

di poterti affidare, di poterti fidare di me; puoi fidarti di me

 

 

[ 500 parole ]

 

 

 

 

 

 

Nota: La verità è che io ho shippato da subito Cinna/Katniss e non me ne vergogno neanche lontanamente, fuck yeah.

Questa flash nasceva per incastrarsi tra l’intervista che fa tanto arrabbiare Katniss e il colloquio di quella notte con Peeta sul tetto, ma mi rendo conto che può essere letta tranquillamente come un missing moment di una delle prime giornate di preparazione agli Hunger Games. Katniss è forte, ha una forza che addirittura spaventa, ma immagino che anche lei, di notte, si lasci andare a un pianto frustrato. E immagino che Cinna, pur sapendo di sbagliare, vorrebbe comunque fare qualcosa per lei. Perché la loro vicinanza non si discute, pairing o non pairing, DUH

I versi in incipit e chiusura sono tratti dall’omonima In punta di piedi di Nathalie. La roulette russa del prompt è un gioco molto diverso da quello tradizionale in cui si attende che la pallina si fermi su un numero, si tratta anzi di un gioco potenzialmente letale; ma in fin dei conti anche qui il riferimento al gioco d’azzardo vuole essere potenzialmente letale, quindi spero che me la passiate ^^

   
 
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