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Autore: Just a Shapeshifter    01/06/2012    5 recensioni
Licantropi e Lupi Mannari... Da sempre creature avvolte da uno strato di mistero, così fitto che non se ne intravede neanche la differenza.
Figli del diavolo. Dannati per l'eternità. Figli della più buia delle notti, illuminata solo da una lucente luna piena, che si rispecchia in un piccolo ruscello, solo la sua immagine è mossa dall'acqua.
Due Clan, due capi, due Immortali, e una continua lotta per trovare la luce, la liberazione.
Ma è veramente tutto come sembra?
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Personaggi: TUTTI :D (Sarebbe troppo lungo scriverli)
Genere: Guerra, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, B, Blaineley, Courtney, Dawn, Duncan, Heather, Scott | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Courtney
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Continui passi veloci si propagavano sul terreno ricco di foglie.
Stava scappando, fuggendo via da una sua ormai vecchia vita. La testa le girava da impazzire, ma non poteva fermarsi, non ora.
Un tuono più forte degli altri squarciò il cielo e alzasti la testa, osservando quelle nuvole minacciose.
Tra poco sarebbe scoppiata una vera e propria tempesta, te lo sentivi, il tuo istinto non sbagliava mai.

Heather si guardò intorno in cerca di un riparo, e una grotta perfetta le apparve in aiuto, offrendole un rifugio.
La ragazza si accomodò su una delle lisce pietre, pensava a un modo per mandare avanti la propria, quasi, inutile vita. Già, quasi inutile, perché ella portava dentro il suo grembo una piccola, ma non inutile, nuova vita.
Nonostante fossero passate appena due settimane, il ventre cresceva sempre più velocemente.
Chiuse gli occhi abbandonandosi alla stanchezza. Uno strano presentimento scorreva nelle sue viscere, c'era qualcuno con loro. Avrebbe potuto aiutarli? O la piccola apprendista avrebbe dovuto affrontare un nemico forse più forte di lei?
<< Perché sei qui? >> quella voce la sorprese ma non la spaventò, era così calma, riflessiva, stranamente accogliente.
Prese coraggio e le rispose cercando di mantenere quel poco di calma che le era rimasto in corpo. << Fidati, meglio non saperlo. >>
<< Mi chiamo Dawn, sono un'eremita veggente. E da quello che riesco a leggere nella tua aura sei in attesa di una creatura piccola e indifesa, ma nello stesso tempo sei visibilmente preoccupata. >>
Scandalizzata, ecco com'era l'espressione sul viso di Heather. Come faceva a sapere della gravidanza? Come faceva a sapere il colore della sua aura e sapere il suo stato d'animo? Troppi punti interrogativi le passavano nella mente, e forse l'eremita se ne era già accorta.

La testa le stava scoppiando, troppi Flash Back la tormentavano, passando tra un'anticamera del cervello e l'altra, troppi ricordi, troppo sangue.
Si abbandonò ad un Flashback più forte degli altri. Quella notte, quella rossa notte in cui tutto cambiò.

<< Fermo! Dove pensi di andare? Non ho ancora finito con te! >>
<< No Chica, abbiamo chiuso! >> quelle taglienti parole squarciarono la voce della ragazza, incredula. Non avrebbe mai pensato che qualcuno potesse parlarle in quel modo così freddo e raggelante.
L'ispanico corse via in preda a un attacco di rabbia mai provata prima, seguito dalla strega che in quel momento avrebbe voluto farlo in tanti pezzettini, essendo solo un vile essere umano, non poteva neanche minimamente competere con la sua magia.

Alejandro si ritrovò solo, in mezzo a una delle più scure delle foreste del regno. Si bloccò, pensando a quello che poco prima era accaduto.
Non avrebbe mai dovuto fare una cosa del genere. Perché poi? Per vederla soffrire? Oh no, allora non era così cattivo come pensava.
All'improvviso vide scintillare qualcosa nella boscaglia, a primo avviso sembravano che ne so, lucciole, gioielli, pietre, perfino il riflesso dell'acqua. Ma nessuna di queste cose era paragonabile all'orribile, maligna e incredibilmente atroce creatura che si nascondeva con abilità dietro mucchi di erbacce, abeti e cespugli.
Una feroce belva stava in agguato. In attesa di un primo passo falso della sua vittima.
Alejandro continuava a fissare quei bagliori, cercando una spiegazione, un indizio che lo avrebbe portato a una soluzione. Finalmente la ragazza lo raggiunse, capendo immediatamente cosa stava per accadere da li a poco. Si nascose dietro un cespuglio, sperando che non fosse come temeva.
Ma, la belva tanto temuta uscì, rivelandosi.
Un grosso lupo gli si parò davanti, forse il più grosso che avesse mai visto. Pelo nero, incredibilmente fitto e irto sulla schiena. Denti affilati e sporchi di una sostanza rossastra, la bocca piena di schiuma e la bava che colava da tutti e due gli angoli. Pupille pericolosamente dilatate; l'occhio ambrato ma allo stesso tempo terribilmente minaccioso.
In un attimo senza neanche pensarci due volte azzannò l'uomo al collo, provocandogli una ferita profonda. Il denso sangue si versò sul morbido terreno del bosco, formando una pozza sotto lo sfortunato.
Heather assistette a tutta la scena, voleva soccorrerlo, fece per alzarsi ma la paura le bloccò gli arti, facendola indietreggiare a una ributtante visione dopo la misteriosa scomparsa dell'animale.

L'uomo cadde appoggiandosi sulle ginocchia, si mise una mano sul collo sanguinante, sentendo sotto i polpastrelli la profondità della ferita.
Cercò di alzarsi ma, guardandosi la mano sporca del suo stesso sangue una sensazione di ribrezzo gli percorse la schiena facendolo cadere nuovamente.
Era curvo, le mani gli paravano il viso, dita incurvate verso l'interno, come se volesse strapparsi gli occhi.
Un gorgoglio gli salì dal profondo delle viscere, diventando più acuto mano a mano che saliva, liberandosi finalmente in un urlo di dolore.
Degli occhi iniettati di sangue fissavano quella bianca luna che risaltava la sua forma sferica in tutto quel blu.
Forse per quello la trasformazione era subito iniziata. Partendo dalle dita, che si inarcavano e allungavano sempre di più, diventando dei veri e propri artigli che potevano sgozzare un uomo con un singolo e leggero colpo.
La cassa toracica dell'uomo produceva dei rumori secchi, sottolineando la rottura di molte ossa.
Le gambe si allungavano anch'esse. I muscoli aumentavano sempre di più. E sulla pelle spuntavano tanti, forse troppi peli, di un colore nero pece.
Infine anche la sua mascella si ingrandì, prendendo una forma che assomigliava molto a quella del muso di un lupo, la scatola cranica aumentava di grandezza e di peluria, formando una vera e propria criniera sul collo.

Heather si riprese da quel Flash Back che tanto odiava.
Scosse la testa e seguì la veggente per vedere dove sarebbe vissuta per più tempo possibile.


Angolo dell'autrice:
Buongiooooorno/ sera/ notte...
Eccoci qui con il primo capitolo "ufficiale"...
Beh, come va il mal di testa?!?
Come vi sembra il capitolo? Forse è troppo macabro? Troppo rozzo? Troppo dettagliato? *Va nel panico e si infila le dita tra i capelli*

Duncan: Ma per favore... Se io sono il protagonista, perché non ci sono!?!
Autrice: .-. Evidentemente arriverai dopo no?!? Ma ora passiamo alle cose più importanti...
Scott: Siiii, cose come tipo la schifezzaggine assurda di questo capitolo?!? Perchè fa veramente schifo, lo sai?!?
Autrice: Non so neanche se un termine come schifezzaggine esista.... ma sorvoliamo... qui il tuo parere non conta u.u
Beh...che altro dire...
Ah, si... recensite e datemi un parere sulla storia ^^
Aloha :3

  
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