PROLOGO

Freddo. La prima cosa che noto è che fa freddoed è tutto bianco, ricoperto di neve.
La visione si allarga e vedo la zona dall'esterno: è un bosco, di notte e interamente ricoperto di neve, come avevo notato prima fa freddo, il respiro si condensa in piccole nuvolette e l'unica fonte di uce è la luna. Sembra tutto normale eppure... c'è qualcosa di strano, di sconosciuto eppure familiare al tempo stesso. Non ci sono mai stato eppure sento di conoscere questo posto.
Le visioni hanno sempre un senso ma in questa non lo vedevo, che senzo aveva farmi vedere un bosco freddo, buio, innevato e vuoto? Stavo per andarmene quando sento un lievissimo scalpiccio provienente da dietro di me, è appena udibile e poi, come spuntato dal nulla un rumore secco e molto più vicino che prima non avevo notato..ci feci attenzione: un ritmo cadenzato e molto lieve come di qualcuno che sfiora il terreno più che appoggiarvisi, era in rapido avvicinamento, molto più veloce di quanto avrei creduto possibile.
Qualunque cosa fosse, stava fuggendo; molto probabilmennte è un animale braccato dai cacciatori, che spiegavano lo scalpiccio rumoroso e lontano e quello più veloce, vicino e silenzioso che tutto era tranne che umano.
un legno si spezza. Mi volto. Un turbinio di neve, e la vedo, una tigre, o almeno questo è il mio pensiero , perchè tutto ciò che riesco a vedere è un turbinio di capeli bianchi come la neve e due pozzi neri in cui non si distingue la pupilla... la neve si posa e mi rendo conto che ciò che credevo essere una tigre è in realtà una ragazza. Alta, slanciata e nonostante la figura esie ogni sua cellula sebra trasudare forza e potenza senza però togliere niente ad una grazia impressionante, un equiibrio perfetto tra potenza e controllo, è una di quelle doti con cui ci si nasce e poi per qualche motivo riesce a sviluppare.
Capisco perchè l'avevo scambiata con una tigre: i capelli bianchi come neve che le svolazzano intorno, la frangetta che le arriva alle sopracciglia e che crea un fortissimo contrasto con gli occhi senza fondo...
tutto questo unito all'espressione determinata, le conferivano un'aria pericolosa e bella contemporaneamente , un po' come i fiori carnivori, che sono belli finchè non ti mangiano. Lo scalpiccio che prima era solo un sottofondo, ora è diventato un rumore sempre più forte e vicino; fa voltare la ragazza con un evidente fastidio, come se il fatto di essere braccata più che preoccuparla, la infastidisse. Con la stessa velocità con cui si era girata prima si gira verso di me e mi fissa, tranne per il fatto che non è possibile vedermi perchè sono io ad avere le visioni e quindi vedo che cosa succederà ma i soggetti delle visioni non mi possono vedere, andrebbe contro tutte le leggi...eppure...si è accorta della mia presnza e mi sta fissando con un'espressionechoccata che ha rotto la sua maschera di imperturbabilità. Non so come ma quell'espressione la fa apparire ancora più bella, le labbra rosa leggermente socchiuse, le sopracciglia inarcate e quei bellissimi occhi luccicanti di dubbio. Osservo il fiato che esce da quelle bellessime labbra e vorrei, vorrei...Ma che cavolo sto pensando?!!? non posso farmi coinvolgere da una ragazza, ho un compito importante da svolgere e non permetterò ad una stupida ragazzina di distrarmi visto che sicuramente non ha idea di che cosa sia la vita e magari sono gli abitanti del suo villaggio che la cercano perchè magari ha deciso di scappare perchè per la prima volta nella sua vita le hanno detto "No". Eppure, non riesco a smettere di fissarla, di fissare le sue labbra che formano il mio nome.
Non mi era mai piaciuto come suonava, ma so che non dimenticherò mai come il mio nome suona pronunciato da quelle labbra e da quegli occhi che si riscaldano al solo pensiero, so che ricorderò e che riconoscerei tra mille la sua voce, così diversa da come me la sarei aspettata; se la sua postura trasmetteva forza e determinazione, la sua voce è quanto di più fragile, dolce e morbido abbia mai sentito. Basta! lei è una stupida ragazzina che non sa cosa vuole e senza preoccupazioni nella vita, quelli non la stanno inseguendo ma sono solo preoccupati per lei... nello stesso istante, finito il mio monologo mentale, qualcosa sibila vicino alla ragazza che si sposta con un movimento fulmineo e il qualcosa vaa conficcarsi nel tronco accanto a me. Lo scalpiccio è ormai diventato tumulto con tanto di grida. Lo sguardo le si vela di preoccupazione e senza più uno sguardo o una parola, sfreccia via sollevando appena un po' di neve. Mi perdo di nuovo in improperi contro me stesso mentre pian piano la visione finisce, continuo a ripetermi che quelle persone la vogliono solo aiutare e riportarla a casa, che il dispiacere per non aver ricevuto un ultimo sguardo è assurdo perchè tra poco lei tornerà a casa e starà benissimo. Ma so che in fondo sto mentendo; lei non è stupida o ignorante, quegli occhi sono troppo consapevoli e sulla neve non ha lasciato tracce, se non dove si è fermata e, se davvero fossero venuti per aiutarla non le avrebbero di certo sparato quello che aveva tutta l'aria di essere un dardo avvelenato.




Salve lettori! questa è la mia prima originale e spero vi abbia incuriosito abbastanza da andare a leggere anche il resto.
Grazie a tutti quelli che leggeranno, recensiranno o seguiranno.
Ciao=D

P.S. se avete suggerimenti per il titolo sono ben accetti e graditi