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Autore: Madcap    21/12/2006    1 recensioni
-Cosa vuoi che sia una vita su sei miliardi!-
Davvero, cosa dovevo fare? O io o lei, e io non potevo morire di nuovo, voi cosa avreste fatto?
Scappa! Fuggi! Corri!
Sarà lui a provvedere, lui cura le ferite, lui accoglie i poveri, lui è buono, ma perché non c’era, perché non c’era quando l’ho fatto, perché ha lasciato che la mano premesse il grilletto, perché, perché?
Non sento più niente.
No, non c’è vita in me, solo morte, morte.
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vederla ancora, ucciderla ancora, baciarla ancora.

Correvi, continuavi a correre e ad agitarti, continuavi ad affannarti, finchè hai potuto.

 

Hai corso finché la tua vita non aveva rigurgitato ingiustizia e squallore, finchè la buona stella non ti era caduta addosso.

 

Tanto il tuo percorso lo avevi già fatto, lo dicevi sempre.

 

-Cosa vuoi che sia una vita su sei miliardi!-

 

Davvero, cosa dovevo fare? O io o lei, e io non potevo morire di nuovo, voi cosa avreste fatto?

 

Scappa! Fuggi! Corri!

 

Sarà lui a provvedere, lui cura le ferite, lui accoglie i poveri, lui è buono, ma perché non c’era, perché non c’era quando l’ho fatto, perché ha lasciato che la mano premesse il grilletto, perché, perché?

 

Non sento più niente.

 

No, non c’è vita in me, solo morte, morte.

 

La morte è tutto quello che vedo intorno a me, corpi morti che mi circondano, e dolore, tanto dolore, e pianti, urla, lacrime, cuori infranti e promesse infrante.

 

E poi la luce.

 

La luce rossa del fuoco, la mia intera vita va a fuoco, il fuoco viene dall’inferno a stringermi.

 

Morte, e dolore. Questo sono io.

 

Ti chiedi cosa sia una promessa? Cosa significhi un giuramento?

 

È forse insito nella natura umana rompere i giuramenti, spezzare le promesse, spezzare la vita?

 

Rido forte. Rido per me, ma non di me, mai!

 

Sembrava difficile, ma no, è così facile!

 

Apri il cassetto prendi quell’oggetto di metallo e poi guarda la sua espressione e poi premi.

 

E poi…

 

Silenzio.

 

Desolazione.

 

Mi faccio orrore.

 

Le ginocchia piantate nella sabbia, le mani ancora cremisi.

 

Salvami, devi salvarmi! Non posso farcela da solo! Devi salvarmi, devi!

 

Nessuna lacrima. Il mio viso è straordinariamente privo di rimpianto.

 

Il rosso è solo quello del tramonto, e a me piace il tramonto del sole, perché tutti prima o poi muoiono, anche lui che vuole sempre sovrastare tutti.

 

Non ho sbagliato. Doveva succedere, ho solo anticipato i tempi, nessuno mi punirà per questo, non possono punirmi; ma perché le mie lacrime non esistono?

 

E le mie unghia –cremisi, color del sangue – ora mi solcano il volto e il sangue –il sangue rosso cremisi– scorre al posto della lacrime.

 

Urlare! Voglio solo urlare! E poi spegnermi, lentamente, come il fuoco. L’ultimo guizzo di questa fiamma, e intanto continua a scorrere il sangue, incurante.

 

Sì, vorrei essere una goccia di sangue, viva e morta, e scorrere sempre, e andarmene via.

 

Vorrei soltanto morire. Ora. Per vederla ancora, per ucciderla ancora, per baciarla ancora.

 

La morte sarà la mia vita, perché ora sono solo un buco nero. Vorrei solo svanire nel mio dolore, ed essere dimenticato.

 

Mani maledette che mi afferrate, mi alzate in piedi di forza, andate via! Non capite che ora non lo posso più impedire?

 

Dov’eravate quando ce n’era bisogno? Dove eravate? Dove?

 

Quando avevo bisogno che qualcuno mi fermasse, dove erano sei miliardi di umanità?

 

Solo io. E lei.

 

Come una volta, come tanto tempo fa.

 

Come quando ancora i suoi tesori erano solo per me.

 

-Vederla ancora-

 

Quando ancora non aveva detto quelle maledette parole.

 

-Ucciderla ancora-

 

Quando facevamo l’amore sotto le stelle, e nessun altro faceva brillare le sue stelle.

 

-Baciarla ancora-

 

E poi mi persi. Lei era là, nel suo bel vestito rosso, gli occhi neri erano freddi e privi di espressione mentre me lo diceva, ma voi… voi cosa avreste fatto?!

 

L’urlo che ancora rivolge la mia voce a coloro che mi guardano con compassione e disprezzo insieme.

 

Cosa avreste fatto se lei avesse deciso di andarsene per sempre, dicendolo con quella voce fredda?

 

Non potete punirmi per questo.

 

Io ero già morto! Lei, lei mi aveva trafitto, ucciso, squartato con quella lama gelida dei suoi occhi una volta accesi dalla passione!

 

-Vederla ancora, ucciderla ancora, baciarla ancora-

 

E’ questa l’immortalità tanto agognata dal genere umano. Dolore eterno.

 

La giustizia che tanto acclamate, sarà mai giusta? Dopo che lei ha detto quelle parole, lo sarà mai?

 

Cado. Cado in quell’inferno che sarà il mio giardino dell’Eden, e svanirò nel dolore, e ti avrò là, ma mai sarai mia, eppure sempre davanti ai miei occhi.

 

Non puoi più uccidermi, non puoi più farmi soffrire.

 

Ti vedrò ancora.

 

Ti ucciderò ancora.

 

Ti bacerò ancora.

 

Per l’eternità.

 

 

Uhm <.< lo so, visionario e pazzo. Eh, che volete farci, il mio cervello pensa queste cose, ma mi farebbe piacere ricevere qualche commento, magari ^^ così, ditemi cosa non vi è piaciuto, cosa potevo migliorare, e così via… grazie comunque per aver letto questa… uhm… non so esattamente cosa sia O_o… ma grazie lo stesso!

 

§ Shaida §

  
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