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Autore: PeaceS    04/06/2012    1 recensioni
Può un amore fraterno trasformarsi in qualcosa di più? Lily ha sempre avuto una cotta per Ted, una cotta da bambina, da adolescente... e poi un amore ossessivo da donna. Ha deciso di non amarlo quando lui parte per la Francia con Victorie, ma lui ritorna sconvolgendo nuovamente il suo mondo, facendo crollare ogni sua convinzione. Un giorno lui le disse "Tu sorridi, io sorrido... ricordi?" ma come può Lily sorridere se la causa del suo dolore è proprio lui? E se qualcuno di molto particolare... l'aiutasse a conquistare Ted? Tra la follia della famiglia Potter e quella Weasley, sentimenti cominciano a crescere... e diventare qualcosa di molto pericoloso.
Tratto dalla storia: - Poi tu sei cresciuta, sei diventata sempre più bella, e i ragazzi hanno cominciato a ronzarti attorno. I tuoi principi assumevano diverse facce, sfaccettature, ma nessuno era quello giusto. Sei sempre stata una principessa per me, nonostante tu non indossassi vestiti larghi e non usassi un linguaggio consono. Poi tu sei diventata una sedicenne intelligente, affascinante... bella. Hai cominciato a truccarti, e usare vestiti corti. Hai cominciato a ragionare come una ragazza grande, a sognare come una ragazza della tua età. E... quel principe è diventato chiaro nella mia mente, ha assunto una forma, consistenza. Aveva la mia faccia, Lily. - disse, guardandola sempre negli occhi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Teddy Lupin
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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You smile, I smile... remember?

 

 

 

 

 

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- Tu sorridi, io sorrido... ricordi?

Quella frase continuava a ronzarle in testa, nonostante oramai fossero passati anni dall'ultima volta che lui l'aveva pronunciata. Banale, scontata, quasi da "romanzi rosa", eppure così importante da non riuscire a dimenticarla a distanza d'anni.

Lily Luna Potter si chiedeva se davvero fosse ancora così stupida da sentirsi come una tredicenne alla sua prima cotta; quando aveva scelto di non amarlo aveva creduto che i suoi sentimenti si sarebbero man mano assopiti, addormentati per la lontananza e il pensiero volto altrove... ma si era sbagliata, ancora.

Era come se non riuscisse a pensare ad altro, anche quando lavorava il viso di lui le spuntava tra i pensieri, facendola tremare dentro. Erano passati oramai quattro anni da quando quella che considerava una futile "cotta" si era trasferito in Francia, con la sua futura sposa, e il suo sentimento era continuato a crescere... fino a diventare amore, ossessione, e paura di soffrire.

Ted Lupin aveva lasciato una profonda cicatrice dentro lei, e quest'ultima ancora si chiedeva se lui avesse provato qualcosa in quegli anni in cui gli aveva regalato anche l'anima... o l'avesse considerata unicamente una sorella per tutto quel tempo.

- Lily, dobbiamo andare. -  disse una voce sul guscio della porta, e la ragazza alzò appena lo sguardo sull'uomo che l'aveva richiamata. Annuì, impilando le cartelle dei pazienti l'uno sopra l'altro, e alzandosi sostituì il camice bianco con un giaccone nero.

Era apprendista Medimaga, e lavorava ventiquattro ore su ventiquattro per guadagnarsi un posto assicurato al San Mungo. E no, non le dispiaceva: oltre a portarle via del tempo, era anche un lavoro molto impegnativo, quindi le impediva di pensare profondamente a qualcosa. 

- Scusami, ho fatto nuovamente tardi, ma avevo alcune pratiche da sbrigare per domani. - disse verso il suo migliore amico, che accennò appena ad un sorriso. Lysander Scamandro era l'uomo perfetto, colui che tutte desidererebbero di sposare: alto, biondo, grandi occhi azzurri e un cuore capace di amare alla follia.

Dolce, simpatico, perennamente sorridente, era il sole che le riscaldava le giornate più fredde. Un balsamo per le sue ferite interne. - Anche io sono un botto stanco, cosa credi? - sbadigliò Lys, stropicciandosi gli occhi. Aveva intrapreso la sua stessa strada, e insieme stavano percorrendo quel difficile percorso che era la specializzazione per Medimaghi.

- Andiamo a casa mia? Mamma avrà preparato la cena. - lo invitò cordialmente, e Lys annuì, sorridendo. 

- Adoro la cucina di tua madre, sai che accetterei sempre e comunque. - rise, mettendosela sotto braccio e cominciando a ciarlare di tutto e tutti. Punto negativo: chiacchierava troppo, e sembrava che sapesse ogni cosa di qualsiasi persona che veniva a contatto con lui.

- Cazzo, Lys, prendi fiato. - sbuffò Lily, arrivati fuori all'ospedale. Lysander scoppiò a ridere, soffiandosi sulle mani per il freddo che quel dicembre aveva colpito l'Inghilterra, mentre Lils ricambiava dolcemente, stringendosi ancor di più al suo fianco.

La ragazza li materializzò senza alcuno avviso, e barcollando Lysander la fulminò appena misero piede su un terreno fermo. - Lily, merda, la prossima volta dillo se non vuoi che vomiti sul tuo bel cappottino nuovo! - sbraitò tra le risa dell'amica, che aprì la porta di casa Potter ancora con il sorriso sulle labbra.

- Mamma, sono a casa! - urlò verso la cucina, dove proveniva un chiacchiericcio allegro. Lysander la guardò incuriosito, ma Lily fece spallucce. Entrarono insieme nella stanza circolare, e immediatamente il sorriso si spense dalle labbra della ragazza.

Ted Lupin alzò gli occhi castani su di lei, le labbra piene tese in un sorriso solare, e i capelli verde smeraldo facevano intuire a chi lo circondava che era felice. - Sorpresa... - sussurrò Albus, che era l'unico a sapere di quello che aveva passato per colpa di Ted.

- Sorpresa! - calcò Victorie con un sorriso enorme, riavviando dietro le spalle i capelli biondo-rossicci. - Avrei preferito ricevere centomila sterline in una busta. - rispose Lily, afferrando Lysander per una mano e uscendo dalla cucina a passo di carica.

- Lils, dove vai? - urlò suo padre senza ricevere risposta. La ragazza si era già sbattuta la porta alle spalle e materializzata chissà dove. Forse avrebbero dovuto dirle che Ted si era nuovamente trasferito in Inghilterra con Victorie... eppure erano sempre stati così legati. 

Come fratello e sorella.

   
 
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