You smile, I smile... remember?
- Tu sorridi, io sorrido... ricordi? -
Quella frase continuava a ronzarle in testa, nonostante oramai fossero passati anni dall'ultima volta che lui l'aveva pronunciata. Banale, scontata, quasi da "romanzi rosa", eppure così importante da non riuscire a dimenticarla a distanza d'anni.
Lily Luna Potter si chiedeva se davvero fosse ancora così stupida da sentirsi come una tredicenne alla sua prima cotta; quando aveva scelto di non amarlo aveva creduto che i suoi sentimenti si sarebbero man mano assopiti, addormentati per la lontananza e il pensiero volto altrove... ma si era sbagliata, ancora.
Era come se non riuscisse a pensare ad altro, anche quando lavorava il viso di lui le spuntava tra i pensieri, facendola tremare dentro. Erano passati oramai quattro anni da quando quella che considerava una futile "cotta" si era trasferito in Francia, con la sua futura sposa, e il suo sentimento era continuato a crescere... fino a diventare amore, ossessione, e paura di soffrire.
Ted Lupin aveva lasciato una profonda cicatrice dentro lei, e quest'ultima ancora si chiedeva se lui avesse provato qualcosa in quegli anni in cui gli aveva regalato anche l'anima... o l'avesse considerata unicamente una sorella per tutto quel tempo.
- Lily, dobbiamo andare. - disse una voce sul guscio della porta, e la ragazza alzò appena lo sguardo sull'uomo che l'aveva richiamata. Annuì, impilando le cartelle dei pazienti l'uno sopra l'altro, e alzandosi sostituì il camice bianco con un giaccone nero.
Era apprendista Medimaga, e lavorava ventiquattro ore su ventiquattro per guadagnarsi un posto assicurato al San Mungo. E no, non le dispiaceva: oltre a portarle via del tempo, era anche un lavoro molto impegnativo, quindi le impediva di pensare profondamente a qualcosa.
- Scusami, ho fatto nuovamente tardi, ma avevo alcune pratiche da sbrigare per domani. - disse verso il suo migliore amico, che accennò appena ad un sorriso. Lysander Scamandro era l'uomo perfetto, colui che tutte desidererebbero di sposare: alto, biondo, grandi occhi azzurri e un cuore capace di amare alla follia.
Dolce, simpatico, perennamente sorridente, era il sole che le riscaldava le giornate più fredde. Un balsamo per le sue ferite interne. - Anche io sono un botto stanco, cosa credi? - sbadigliò Lys, stropicciandosi gli occhi. Aveva intrapreso la sua stessa strada, e insieme stavano percorrendo quel difficile percorso che era la specializzazione per Medimaghi.
- Andiamo a casa mia? Mamma avrà preparato la cena. - lo invitò cordialmente, e Lys annuì, sorridendo.
- Adoro la cucina di tua madre, sai che accetterei sempre e comunque. - rise, mettendosela sotto braccio e cominciando a ciarlare di tutto e tutti. Punto negativo: chiacchierava troppo, e sembrava che sapesse ogni cosa di qualsiasi persona che veniva a contatto con lui.
- Cazzo, Lys, prendi fiato. - sbuffò Lily, arrivati fuori all'ospedale. Lysander scoppiò a ridere, soffiandosi sulle mani per il freddo che quel dicembre aveva colpito l'Inghilterra, mentre Lils ricambiava dolcemente, stringendosi ancor di più al suo fianco.
La ragazza li materializzò senza alcuno avviso, e barcollando Lysander la fulminò appena misero piede su un terreno fermo. - Lily, merda, la prossima volta dillo se non vuoi che vomiti sul tuo bel cappottino nuovo! - sbraitò tra le risa dell'amica, che aprì la porta di casa Potter ancora con il sorriso sulle labbra.
- Mamma, sono a casa! - urlò verso la cucina, dove proveniva un chiacchiericcio allegro. Lysander la guardò incuriosito, ma Lily fece spallucce. Entrarono insieme nella stanza circolare, e immediatamente il sorriso si spense dalle labbra della ragazza.
Ted Lupin alzò gli occhi castani su di lei, le labbra piene tese in un sorriso solare, e i capelli verde smeraldo facevano intuire a chi lo circondava che era felice. - Sorpresa... - sussurrò Albus, che era l'unico a sapere di quello che aveva passato per colpa di Ted.
- Sorpresa! - calcò Victorie con un sorriso enorme, riavviando dietro le spalle i capelli biondo-rossicci. - Avrei preferito ricevere centomila sterline in una busta. - rispose Lily, afferrando Lysander per una mano e uscendo dalla cucina a passo di carica.
- Lils, dove vai? - urlò suo padre senza ricevere risposta. La ragazza si era già sbattuta la porta alle spalle e materializzata chissà dove. Forse avrebbero dovuto dirle che Ted si era nuovamente trasferito in Inghilterra con Victorie... eppure erano sempre stati così legati.
Come fratello e sorella.