Shadrapa
A
Cartagine, Shadrapa era il Dio dei Medici.
Esigeva
sacrifici, venerazione, eppure col sangue versato rendeva migliore la vita
degli uomini. Non era crudele, ma non aveva remore. O rimpianti.
E,
di certo, non aveva mani tanto morbide, in grado di inibire l’intelletto e
risvegliare i sensi di un uomo.
Ogni
volta che Pietros lo toccava, facendo scorrere le sue dita lungo le vecchie
cicatrici, ogni cosa svaniva. Lo sfiorava con titubanza e devozione e Barca
comprendeva che tutto il sangue versato fino a quel momento aveva avuto un
senso, perché l’aveva condotto lì, a stringere quell’uccellino fra le
braccia.
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Perché
pensavate che mi fossi dimenticata di Cartagine, vero?
In
effetti, sì, me n’ero dimenticata.
Cioè,
non trovavo l’ispirazione adatta.
Questo
è il penultimo capitolo e scriverlo è stato arduo, perché in 100 parole… oddio,
ho già fatto questo discorso, vero? Sì, sì, l’ho sicuramente fatto, inutile
ripetermi ancora.
Abbiate
ancora un po’ di pazienza con me, prometto che se mai pubblicherò qualcos’altro
su Spartacus cercherò di non sparire per tanto tempo.
(Chary
smiles)
Un bacio
Char--