"A
partire da una certa età, per amor proprio e per
furberia, le cose che desideriamo di più sono quelle a cui
fingiamo di non
tenere."
(M.
Proust)
Il
compleanno di Draco Malfoy.
Seduto
compostamente sulla sua poltrona di pelle,
osservava la piccola fiammella che ancora ardeva nel camino, quella era
l’unica
luce che illuminava la grande sala del Manor.
Un
altro anno era passato senza che fosse cambiato
nulla.
Era
diventato uno spettatore distratto della sua
stessa vita, che inesorabile scorreva veloce senza che lui,
menefreghista come
pochi, riuscisse a riacciuffarla.
Aveva
perso tutto: l’onore , la fama, il rispetto
per il suo rinomato nome. Del grande casato, rimanevano solamente le
ricchezze.
Grandi, infinite e sporche ricchezze quasi se ne vergognava.
Assurdo!
Era
sempre stato orgoglioso di appartenere a quel
rinomato casato, ma ora...
Ora,
aveva persino perso la voglia di lottare,
infondo, non aveva mai lottato.
Apatico,
guardava gli altri vivere e sorridere. Li osservava
rimboccarsi le maniche e andare avanti.
Solo
lui rimaneva ancorato al passato che l’aveva
travolto, lasciandolo vuoto dentro.
Fin
da quando era piccolo, tutto gli era stato
concesso. Era stato riverito, coccolato e accudito, dai suoi genitori,
dai suoi
elfi domestici, dai suoi amici e leccapiedi che lo temevano. Era
l’ultimo erede
di una rinomata e temuta famiglia di purosangue ma ora non era nessuno,
i suoi
genitori erano morti, gli elfi liberati e i suoi amici o presunti tali
lo
snobbavano.
Tutto
era cambiato dopo la seconda guerra magica tranne
il rapporto con la sua “lei”.
Draco
continuava a rappresentare il nulla per quella
donna piena di orgoglio e carattere che faceva vibrare la sua anima e
palpitare
il suo cuore.
Era
il solito odioso, presuntuoso figlio di papà per
Hermione Granger, l’eroina del trio dei miracoli.
Quegli
anni non avevano cambiato niente per la ex
Grifondoro che faceva battere quel cuore di ghiaccio. Lei,
semplicemente lo
ignorava, ignara dei sentimenti che
laceravano il cuore del mago.
Sarebbe
stata sempre all’oscuro del contorto amore
che graffiava l’anima e annientava la mente del giovane, che
inerme stava
seduto sulla poltrona della sua enorme casa.
Avrebbe
dovuto lottare, combattere affinché quella
donna lo conoscesse veramente , ma sapeva di non poterle offrire molto:
Ricchezze,
agi.
Sarebbe
riuscito a renderla felice, amata con quegli
averi puramente materiali.
No,
impossibile lei doveva essere conquistata con
amore e fiducia.
Lui
sapeva amare? Si rispose ancora una volta
negativamente.
Quella
consapevolezza lo bloccò.
Socchiuse
gli occhi, declinò la testa all’indietro
mentre affondava le mani tra i capelli lisci e biondi.
Respirò
sonoramente buttando fuori tutta l’aria che
riempiva i polmoni cercando di schiarire i pensieri ma quelli
inesorabili non
lo lasciavano in pace.
Lo
sconforto s’impadronì di lui e il buio
celò una
lacrima che solitaria solcava il viso pallido e smunto. Per la prima
volta
toglieva la maschera rivelandosi fragile. Nessuno lo vide ma si
sentì sconfitto
ugualmente.
“Hai
perso.”
Nessuno
lo poté vedere e forse fu per questo che si
lasciò andare.
I
Malfoy non piangono.
“Tu
si!”
I
Malfoy non sono deboli.
“Tu
lo sei”
I
Malfoy non amano le mezzosangue.
Un
ghigno triste si dipinse sul suo viso.
Aveva
fallito su tutti e tre i punti, che per anni
suo padre gli aveva ripetuto come un mantra.
-Auguri
Draco- pronunciò piano mentre la sua mente
proiettava il sorriso dolce della donna che aveva sempre amato e che
ormai era
diventata la moglie di un altro.
Nel
giorno del suo trentaduesimo compleanno, il
mondo gli era crollato addosso definitivamente.
Quella
donna che per anni aveva riscaldato il suo
cuore inonsciamente, con quel gesto aveva distrutto ogni barlume di
speranza.
La
felicità era scivolata via, impalpabile.
“L’hai
persa per sempre.”
Lei
era persa per sempre e lui non aveva tentato
nemmeno una volta di farle cambiare idea.
Come
avrebbe potuto aveva paura, anche solo
incrociare il suo sguardo lo metteva in agitazione.
Per
codardia l’aveva persa, ma anche fosse stato coraggioso,
era impossibile che lei lo guardasse con occhi diversi.
Hermione
Granger aveva sposato Ron Weasley e aveva
scelto il giorno del suo compleanno per dichiarare a quel pezzente
eterno amore.
Quella
era l’ennesima conferma che avrebbe vissuto
una vita infelice, quella donna riuscì a rendere orribile
anche il giorno del
suo compleanno.