Capitolo 14: Lezioni di paracadutismo, morte certa per Liz? Un romantico salvataggio? La spinta della Follia?
«Allora, vi muovete? Yahooo!» gridò Patty, correndo verso l’elicottero.
L’Arma era vestita in tenuta da paracadutismo, con il caschetto, gli occhiali e una tutina aderente che le fasciava il corpo.
L era in braccio a lei e l’abbracciava, come se fosse sua madre.
Liz procedeva piano, con le mani sulle spalle di Kid (che aveva scelto una tuta super-simmetrica), abbassandosi alla sua altezza.
Kid raggiunse senza fretta Patty ed L, sedendosi al’interno dell’elicottero.
L fece un segno a Watari, che fece alzare in volo l’elicottero.
Liz era ancora abbracciata a Kid (non che la cosa le dispiacesse, anzi) e batteva i denti, mentre scrutava l’espressione impassibile dello shinigami da dietro i suoi occhialoni da aviatore.
L, intanto spiegava loro cosa avrebbero dovuto fare: «Allora… Là ci sono i paracadute. tirate la maniglia e il paracadute si dispiegherà. Fate attenzione a non tirare la cordicella rossa dopo aver aperto il paracadute…».
«Perché?» chiese Patty.
«Scommetto che non vi piacerebbe saperlo» concluse il bambino con un sogghigno.
Liz non prestò neanche attenzione alle ultime frasi, tanto era spaventata.
Fu un grosso errore…
«L, abbiamo raggiunto l’altitudine di 2000 metri. Potete lanciarvi» annunciò Watari.
«Bene. Prendiamo questi paracadute e impariamo come ci si lancia in modo impeccabilmente simmetrico» disse Kid.
«Ah, un’ultima cosa: Riuk volerà vicino a voi per aiutarvi in caso di bisogno, quindi state tranquilli».
“Non che non sono tranquilla, non sono tranquilla per niente!” urlò Liz (dentro la sua testa), che però si impose di rilassarsi.
“Ok. Va tutto beeene. Sono calma. Se sopravvivo farò un’intera giornata di shopping, anche se abbiamo fretta di salvare i nostri amici. Che si fottano. Questo lo sto facendo per loro. Ma… chi salverà Liz?” continuò a pensare convulsamente.
Il portellone dell’elicottero si aprì: L si lanciò per primo, seguito a ruota da Patty.
Il ragazzino, più leggero, fu presto raggiunto dall’Arma, che lo tenne per mano mentre fluttuavano giù veloci, urlando a squarciagola con l’aria che soffiava loro in faccia.
Quando mancavano circa 500 metri all’arrivo, aprirono i loro paracaduti ed atterrarono dolcemente al suolo. Riuk volò loro incontro e li aiutò a togliersi l’imbracatura.
Fu la volta di Liz, che tremava come una foglia.
«Tranquilla, Liz. Non ti succederà niente. Ci sarà Riuk che ti starà accanto per tutto il volo» le sussurrò Kid prima che si lanciasse.
“E’ proprio questo che mi preoccupa” pensò l’Arma, che però si fece coraggio e saltò.
Un attimo.
Come se il tempo si fosse fermato.
Vedeva le ali di Riuk agitarsi lente, lente, lontane, lontane, mentre la terra si avvicinava.
Le nuvole, bianche e soffici, il Sole che ancora non rideva e la abbagliava…
Tutto ruotava vorticosamente, trasportando le sensazione con sé, in un vortice di Follia.
Liz rideva istericamente, trascinata in quell’abisso senza fondo.
Tirò la corda, e il paracadute si aprì.
Un pensiero attraversò la mente di Liz, un pensiero dolce e offuscante, come il miele.
“Tira… Tira la corda rossa… Si intona ai tuoi occhi… Dolci come il miele…”.
Liz, come ipnotizzata, obbedì alla voce suadente che le era entrata nella testa.
Il paracadute di riserva si aprì, imbrigliandosi in quello normale, e facendo precipitare Liz verso morte certa.
Riuk non ce l’avrebbe mai fatta a raggiungerla.
«Liizzz…» urlò Kid, che fu udito dalla Buki come al rallenty.
Kid stava per piangere.
Avrebbe perduto Liz, la sua cara Liz…
No.
Non l’avrebbe lasciata morire.
Qualcosa nel cuore dello shinigami si svegliò, il ricordo, la traccia che l’Anima dell’Arma gli aveva lasciato, un’impronta indelebile…
Sorrise.
Adesso sapeva cosa significava.
Fece comparire lo Skateboard Belzebù e ci saltò sopra, volando rapido verso Liz.
Ma non abbastanza rapido.
Una. Sola. Lacrima.
Scese veloce dalla pallida guancia di Kid, attraversò la mascherina e cadde, giù…
Gli occhi di Kid si accesero, brillanti e determinati.
Lo shinigami spalancò i palmi, facendo comparire due fiammelle violacee.
Le Linee di Sanzu si o e Kid volò veloce come un jet verso Liz, prendendola al volo un attimo prima che si schiantasse e atterrando con un capitombolo, rotolando nella polvere e nell’erba.
«Kid…» mormorò Liz.
«Kiiid… KID!» urlò dopo poco: lo shinigami era disteso a terra, e quasi non respirava, perché lo sforzo lo aveva sfinito.
Era troppo giovane per sopportare una potenza simile, non era ancora forte come suo padre.
«Kid…» sussurrò Liz piangente.
C’era solo lei: gli altri erano troppo lontani; erano atterrati fuori dalla zona prestabilita.
Solo lei a sopportare quel dolore, nessun’altro a colmare il vuoto.
«Liz…» tossì Kid.
La Bukispalancò gli occhi e sorrise piano, incredula.
«Liz… Ti amo».
Non era possibile.
 
OHAYO, LETTORI! SPERO CHE QUESTO CAP VI SIA PIACIUTO. CHE ROMANTICI KID E LIZ! ALLA PROSSIMA, SYMMETRICAL KISSES,
HKARI88