Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Nena Hyuga    05/06/2012    4 recensioni
Salve a tutti ^^
Questo è il mio primo “sequel” che scrivo di una raccolta ormai conclusa da un bel po' di mesi. In realtà l'idea ce l'ho in testa da un pezzo, solo che mi servivano validi soggetti per metterla in pratica.
Fa parte della serie “L'amore in tutte le sue forme”; nella precedente raccolta facevo riferimento ad un colore per ogni situazione, ora voglio basarmi su un elemento.
Con “elemento” intendo sia naturale che artificiale, infatti userò i classici quattro Terra, Fuoco, Aria, Acqua, ma anche Acciaio, Energia, Buio, Luce ed Elettricità.
Specificherò all'inizio di ogni capitolo il genere e le note del brano che leggerete, così che tutti possano scegliere se andare avanti con la lettura o meno.
Spero che la mia nuova raccolta, nella sua semplicità, possa regalarvi qualche minuto di allegria e sensazioni uniche ^_^
Buona lettura.
Vostra, Nena Hyuga ^-^
[Personaggi: Beyblade G-Revolution & Beyblade Metal Masters ]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'L'amore in tutte le sue forme'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 6 - Rassegnazione


Personaggi: Kei Hiwatari, Rei Kon

Elemento: Buio

Genere: Sentimentale, Triste, Introspettivo.

Note: Shonen-ai, Flash-fic

Parole: 438





Non poteva reggere ancora la vista del suo corpo martoriato; lividi cianotici, alcuni colanti sangue, stonavano con la sua pelle bronzea circondata di lunghi fili neri.

I suoi occhi ambrati, una volta vivi, parevano lo specchio del vuoto da tanto erano vacui e vitrei, colmi del buio più profondo, persi in un'oscurità impenetrabile.

La vitalità, la grinta, il coraggio...qualità ormai annullate di fronte all'avversario che si faceva beffe di Rei Kon.

Kei guardava inorridito ciò che un piccolo bey poteva fare se solo il suo padrone glielo ordinava.

Non scostò lo sguardo, Hiwatari, quando un ennesimo graffio lacerò l'avambraccio del cinese: stava tenendo il conto di quante ne avrebbe dovute rendere al russo in questione.

Cospirava vendetta, tramava il modo di fargliela pagare al soldatino di Vorkov, o più semplicemente Kei desiderava condividere il dolore, appropriarsene per evitare a Rei altre sofferenze.

Se fosse stato così facile, se fosse bastato guardare lo scempio a cui stava assistendo per trasferire il malessere sul suo corpo, avrebbe accettato senza troppi ripensamenti di farsi carico della sua agonia.

Purtroppo quella era la battaglia di Rei e non si sarebbe azzardato a porvi fine per nessun motivo.

Perché?

Perché Kei si fidava di lui e vi riponeva le sue speranze.
“Fermati, Rei!”

Ritirati!”

Kei non degnò di uno sguardo i compagni esagitati, i quali gridavano e sbraitavano con foga, minacciando perfino di voler fare rapporto direttamente all'organizzatore del torneo per lamentarsi della scorrettezza dell'avversario.

E a che scopo, se proprio il presidente dell'organizzazione stava osservando e bramando il sangue dall'alto del suo scranno in mezzo alla folla?

No, Rei!”

Ancora urla. Un ulteriore raffica di dolore da sopportare per Kon.

Parole al vento.

Una mostruosa associazione di parole ed idee assillavano la mente del nippo-russo, poiché proprio l'elemento dei cieli stava uccidendo pezzo dopo pezzo il cinese.

Fu solo a quel punto, quando Kon pensò di essere avvolto dal nulla più totale di una consistenza palpabile come una fitta nebbia malsana, che Rei sentì chiaramente una voce cristallina e rotta dai singhiozzi.

Lo richiamò alla luce con prepotenza e le lacrime aiutarono la fanciulla dai buffi capelli rosa ad imprimere più forza nel suo estremo salvataggio.

Solo allora Kei si rese conto che il ragazzo per cui provava una sorta di affetto sorrise flebile nonostante fosse privo di sensi. Un gesto automatico ed incondizionato che gli spezzò il respiro.

E solo a quel punto capì che non era stato lui ad aiutare Rei, mentre l'argenteo sarebbe rimasto ad affogare nella solitudine di una speranza svanita tra le sue mani.

Quel muto amore a senso unico era ciò che uccideva Kei Hiwatari più della tortura fisica, condannando lui ed i suoi sentimenti a rimanere nascosti nel buio.



Angolo dell'autrice

Posso spiegare *alza le mani in segno di resa*.

Avevo promesso che il sesto capitolo avrebbe visto una coppia della Metal Masters e non è stato così per una semplice svista madornale da me compiuta quando controllavo i capitoli pronti all'uso u.u” Questo sarebbe dovuto essere il terzo, invece per quisquilie varie è diventato il sesto.

Insomma, il capitolo da me annunciato arriverà. Eccome se arriverà ò_o fosse l'ultima cosa che faccio >.<

Parlando un attimo del capitolo, ammetto che la Kei x Rei non rientra tra le mie coppie preferite e preferisco di gran lunga leggerle che scriverle perché, come si sarà forse notato, non mi gestisco con i personaggi. Il fatto è che non volevo creare delle coppie-doppioni (scusate il gioco di parole) con l'altra raccolta, “L'amore in tutti i suoi colori”, tant'è vero che il mio scopo iniziale era proprio usare pairing diversi u.u

Penso che una Kei x Rei dove Rei non corrisponda Kei sia difficile da trovare, e forse è solo un abominevole parto del mio cervello. Anzi, non si è nemmeno sicuri del fatto che Kon conosca i sentimenti di Hiwatari, questo è un grande dilemma, il che sarebbe anche plausibile vista l'attitudine di Kei di esternare i suoi pensieri.

Il buio come elemento mi piace, forse è stato un azzardo inserirlo proprio qui, ma spero si siano colte le sfumature buie, appunto, nell'animo di Hiwatari.

Bon, dopo avervi tediati con le mie spiegazioni, chiedo venia per il mio ritardo, ma sto cercando di fare il possibile .__.

Alla prossima ^w^


Vostra, Nena Hyuga ^-^






   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Nena Hyuga