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Autore: _nothingsbroken    07/06/2012    2 recensioni
17 anni e ladra di professione. Perché?
Semplice il motivo: un fratellino di 8 anni che deve sfamare a costo della sua stessa vita.
Ma un errore nell’ultimo furto cambierà le carte in gioco, facendole trovare quel qualcuno che sarà capace di rubarle la cosa più importante: il suo piccolo e fragile cuore.
Si sa, però, il destino è imprevedibile e sta a noi scegliere le strade giuste da percorrere per costruirlo..
STORIA SOSPESA
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prologo.


«Per favore lasciatemi andare!» la ragazza continuava a dimenarsi, ma era tenuta ferma da braccia possenti. «Vi prego, vi giuro che torno, ma lasciatemi andare!». Non era abituata a piangere davanti ad altre persone, soprattutto dopo quello che le era successo, ma il nevosismo e la preoccupazione la tradivano. Ormai era disperata e non sapeva come fare per convincerlo. «Potete venire con me, ma andiamo per favore!» dopo un primo ripensamento, l’uomo acconsentì. La mora si precipitò fuori seguita a ruota da due uomini. Si diresse in quello che fino a poche ore prima era il suo “rifugio segreto”. La pioggia minacciava di scendere quel pomeriggio di febbraio e in fondo era anche normale essendo a Londra, ma la primavera era alle porte eppure sembrava fosse ancora autunno. Entrò di soppiatto in quel vecchio magazzino abbandonato, da una porta scricchiolante e iniziò ad urlare «Chris! Chris dove sei? Sono io, Allie, sono tornata!». Nell’edificio regnava il silenzio più assoluto, spezzato poco dopo da gocce di pioggia che battevano sulle finestre ancora non rotte di quel luogo tetro.
Niente. Non rispondeva nessuno. La ragazza continuava a gridare e a cercare, ma del bambino nessuna traccia. I due uomini la costrinsero a tornare in quel luogo deprimente e lei accettò solo quando le dissero che sarebbero stati loro a cercarlo. Si fermò dinanzi ad un cancello alto e nero, che la fece ritornare con la mente a qualche ora prima.

 
*Inizio flashback*
«Mi raccomando Chris, è come tutte le altre volte. Lo sai che devi aspettarmi qui. Farò presto, anche perché penso che sarà un gioco da ragazzi. » il bambino la guardò sorridendo e annuì. Si fidava della sorellona e aveva fiducia in lei. Allison stava andando a rubare un auto per rivenderla in seguito. Si era fatta promettere del bambino che l’avrebbe aspettata lì in magazzino. La mora aveva già addocchiato la macchina ed era certa che nessuno l’avrebbe vista, dato che si trovava in un posto abbastanza appartato. Non aveva mai commesso un furto più grave del rubare qualcosa nei supermercati, ma in quel momento avevano tanto bisogno di soldi. Fu però così ingenua da non pensare che il veicolo avesse l’antifurto, il quale scattò appena cercò di forzare la portiera con un piede di porco. Spaventata scappò, ma qualcuno fu più veloce e le afferrò il polso, puntando gli occhi grigi in quelli della ragazza. L’uomo, probabilmente sulla cinquantina, vedendola impaurita allentò la presa non smettendo di tenerla saldamente. In quel momento passava di lì un poliziotto e fu così che si ritrovò in pochi minuti alla stazione di polizia con le manette ai polsi e dietro alle sbarre, urlando contro il commissario di poter andare a prendere il fratellino.
*fine flashback*

 
La sera non era riuscita a dormire per l’ansia che cresceva ad ogni ora, sia perché era in pensiero per il fratellino, sia per il processo che si sarebbe tenuto il giorno dopo. Ma soprattutto per il primo motivo. “Dov’era e perché non l’aveva aspettata?” nella mente di Allison si creavano mille storie contorte, e non osava immaginare quelle più terribili. Le ore passarono lentamente ed era come morire in agonia. Il processo cominciava alle 9.00, così le concessero di andare al bagno.
Due grandi porte si aprivano davanti a lei, mentre veniva praticamente portata di peso da quei due omaccioni. Sembrava stesse andando al patibolo, il che era per un certo senso vero, insomma di sicuro non gliel’avrebbero fatta passare liscia solo perché era giovane.
«Bene, lei deve essere Allison Walker giusto?» .
« Sì, sono io. Prima di cominciare potrei chiedere se avete trovato mio fratello?» chiese speranzosa la ragazza.
«Certo. Non c’è stato bisogno di cercarlo lontano.»
Ally guardò torva il giudice, un uomo ormai in età avanzata sicuramente a giudicare dalle varie rughe sulla fronte. L’uomo non dovette neanche rispondere che il bambino sbucò da una porta correndo verso la sorellona, che si aprì in un abbraccio caloroso. Solo dopo aver mollato la presa notò che dietro a lui c’era l’uomo che l’aveva fatta mettere dentro.
«Sarò breve signorina Walker» iniziò a dire il giudice..



	*Angolo Autrice*
 questa è un'altra storia che spero vi piacerà.. per adesso questo è il prologo :D
recensite in molti e non abbiate paura di dire ciò che pensate, non mi offendo :)
grazie di cuore se siete arrivati fin qui ♥ 
Grace ♥
xx
   
 
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