Era Natale. La neve cadeva giù, soffice e delicata come seta bianca. Non nevicava ormai da molto da quelle parti.

Lei era lì, vicino al caminetto, leggermente intontita da tutto quel calore. I biondi capelli riccioluti ricadevano dolcemente sulle rosee gote mentre le labbra, leggermente socchiuse, cercavano invano, di tanto in tanto, di dar voce a quei romantici pensieri…
Stava bene così. Accoccolata a quel muretto, avvolta in quelle fantomatiche braccia calde.

Lui la fissava. Seduto a pochi metri da lei, con quegli occhi lucidi, carichi d’amore, a stento represso. Non resisteva più. Era sicuro che di li a pochi giorni sarebbe scoppiato.
Voleva abbracciarla, accarezzarla…voleva lei. Da tanto, troppo tempo.
Ma lei no. Lei non se n’era ancora accorta. Stava lì, con quel suo delicato sorriso. Sognava. Non si stancava mai. Amava sognare. Forse di principesse e cavalieri, di sorrisi e speranze…solo lei lo sapeva.
Sul suo volto comparve ad un tratto, una smorfia. Di sicuro – pensava – io non lo saprò mai…

Amy sollevò di colpo gli occhi azzurri. Lui, imbarazzato più che mai, li distolse un attimo. Sospirò. Era un sospiro appena percettibile all’udito umano, il suo. Ritentò. Trattenne il fiato e la guardò. Era bellissima. Semplicemente stupenda. Lei sorrise, come di risposta. Lui arrossì di colpo. Che avesse capito tutto?

No. Era lui, che non aveva mai capito niente. Proprio lui. Talmente concentrato sui suoi sentimenti da non accorgersi di nulla. Lei si. Lei aveva capito tutto. Aveva capito che lo amava. Tanto, troppo. E che non poteva più fingere il contrario. Doveva dirglielo. Una volta per tutte.

Si alzò e lanciò un’occhiata furtiva alla finestra che dava sul cortile. Era ormai buio. Ma ancora nevicava. La neve cadeva giù a morbidi e soffici fiocchi…
Sorrise. Com’era bella la neve…
Lui la seguì. La vide uscire da quella porta. Bella e fragile come sempre era stata.
Guardò un attimo il fuoco. Ardeva forte e vivace, divorando velocemente la legna secca. Sospirò.
Doveva andare da lei. Adesso o mai più.

Amy si voltò di colpo verso la porta. Lo vide uscire, bello e dolce come sempre era stato. Lo amava. Ogni secondo di più…
Gli sorrise, cercando di apparire il più disinvolta possibile ma il suo cuore, disubbidiente come mai e poi mai era stato, iniziò a palpitare.
Bum bum bum… Forte, sempre di più.
Lui la raggiunse. Anche il suo cuore batteva. Ma non se ne preoccupava. Era solo lei la cosa più importante, adesso…

- N…non hai freddo, Amy?

Lei scosse la testa, leggermente tremante.

- No Heric, non preoccuparti. Sto bene.
- Davvero? Ma se…?!
- SI!

Lui ammutolì di colpo, leggermente sorpreso da quell’inaspettata reazione. Amy abbassò gli occhi.

- scusa – sussurrò poi, dopo pochi istanti.

Non sopportava l’idea di averlo ferito, l’idea di aver mandato tutto scioccamente per aria. Non oggi, non adesso che…che…

- Non fa niente. Sono io che devo scusarmi, dopotutto…

Amy sobbalzò. Heric sembrava davvero dispiaciuto per tutto quello che stava accadendo. Cavolo, niente stava andando per il verso giusto…

- Heric…

La sua voce tremava. Pronunciare quel nome le faceva sempre uno strano effetto. Deglutì e riprese titubante il suo discorso.

- …io…ehm…io…

Sospirò. Le sue gote avevano ormai raggiunto un colorito troppo acceso per aver la forza di continuare. Scoppiò a piangere per l’imbarazzo, di colpo bambina, ad un tratto di nuovo protagonista di quel suo mondo fatto di principi e principesse…

Heric la guardò sbigottito. Non sapeva cosa fare. Sembrava bloccato. Mentalmente e fisicamente. Amy lo guardò, abbassò gli occhi ancora lucidi di calde ed emozionate lacrime e corse via. Chiuse la porta sbattendola forte. Asciugò una lacrima ribelle e tornò al suo caminetto. Tornò a fantasticare, a sognare…a cercare di dimenticare tutto quello che era appena accaduto... Stupida stupida e ancora stupida! Ecco cos’era stata. Aveva sprecato la sua opportunità. Aveva appena mandato in fumo tutto. Eppure mancava così poco… Un’altra lacrima rigò il suo volto. Stavolta per la rabbia. Non si dava pace. Non doveva andare così, accidenti!

- Hey…

Amy sobbalzò nuovamente. Heric era lì, a pochi centimetri dal suo volto che l’accarezzava.

- Va tutto bene. Sta tranquilla…ci sono io, cosa c’è che non va?

Cosa c’è che non va? Tutto – voleva rispondergli.

- Niente. Va tutto b…bene.

- Sicura? Se c’è qualcosa che non va…puoi dirmelo eh?!

Heric le sorrise. Stava facendo davvero uno sforzo enorme. Controllare tutte quelle emozioni era davvero dura. Amy lo imitò ma il suo sorriso non era rilassato come quello di lui. Tremava. Chiuse gli occhi. Perché… – si chiese – perché non riesco a dirglielo…?!

Heric ne approfittò. La baciò. Fu un bacio lieve e delicato il suo. Proprio come la neve che cadeva fuori… Lei aprì di colpo gli occhi. Le brillavano. Era felicissima.

- Io…io ti amo Amy.

Un breve sussurro, una moribida carezza ed il suo bacio.

- Anch’io ti amo Heric…

Adesso sì che era davvero contenta.
Ora finalmente la sua favola si era avverata.
Si, la sua bellissima favola di natale…

*°Note dell’autrice°*
Ringrazio tutti coloro che hanno letto questa mia breve one-shot e soprattutto quelli che la commenteranno. Spero vi sia piaciuta. Volevo dedicarla innanzitutto alla mia shore Ladychan per dirle quanto le voglio bene e per farle nuovamente tantissimi auguri (ti amu shore **) e secondo poi, a tutti voi…
Buon Natale! Tanti baci…
Jessychan91