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Autore: funkia    28/12/2006    18 recensioni
Sono passati diciassette anni dalla sconfitta di Voldemort.Harry,Ginny, Ron, Hermione e Ashley hanno mandato avanti le loro vite nel migliore dei modi...ma si sa,non c'è mai modo di stccarsi del tutto dal passato,in un modo o nell'altro torna sempre a tormentarti
Genere: Romantico, Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un paio di tacchi scuri riecheggiarono rumorosamente nel grande salone della villa, avanzando con un passo deciso verso l’ala sinistra

               GOING AHEAD‘N’COMING BACK

              

                                   2. GROWING UP

 

Do you ever feel like breaking down?
Do you ever feel out of place?
Like somehow you just don't belong
And no one understands you
Do you ever wanna runaway?
Do you lock yourself in your room?
With the radio on turned up so loud
That no one hears you screaming           Welcome to my life- simple plan               

 

Un paio di tacchi scuri riecheggiarono rumorosamente nel grande salone, avanzando con un passo deciso verso l’ala sinistra della villa. La stanza, decorata da mille e più lussuosi ornamenti, era deserta e decisamente troppo grande per una sola persona.

 

Un paio di mani laccate spinsero con forza l’enorme portone di fine legno pregiato spalancandolo con un tonfo sordo. I suoi occhi scuri fecero un giro annoiato lungo il nuovo ambiente e la sua figura andò a sdraiarsi sul lungo divano con una posa più che elegante.

 

Il suo sguardo profondo puntato lungo la nuca di un giovane dai capelli color paglia. Prese un calice di vino tra le dita e se lo portò alle labbra assaporandolo lentamente.

 

“Volevi parlarmi, così mi hanno detto”

 

Lo sguardo color ghiaccio del ragazzo si puntò su di lei, i tratti del suo viso freddi e impassibili proprio come quelli della donna che gli stava di fronte.

 

“Mi sono stancato di starmene rinchiuso qui, madre”

 

Le labbra della donna si curvarono in un sorriso maligno e con una lentezza disarmante portò di nuovo il bicchiere alle labbra “Seth, non penserai davvero che sia così facile sopravvivere là fuori? Qui abbiamo tutto quello che vogliamo, tutto ciò che un uomo può desiderare”

 

Il ragazzo la guardò scettico e incrociò le braccia al petto rimanendo distaccato “Non voglio andare a viverci. Voglio solo andare a scuola”

 

La donna bruna rise incontrollatamente “Vuoi andare a scuola? Ti sei bevuto il cervello?! Da quando ti interessa studiare?”

 

“Studiare non mi interessa” disse annoiato distogliendo lo sguardo “Sono le persone che frequentano la scuola che mi suscitano curiosità…ragazzi”

 

La donna posò le gambe a terra e rilasciò il bicchiere di vino osservando bene il ragazzo. Storse un po’ il naso e si passò una mano tra i capelli lisci che scendevano fino a sotto l’orecchio senza raggiungere le spalle.

 

Ritornò ad accomodarsi bellamente sul divano, spiegando il succinto vestito e tintinnando le lunghe unghie contro il vetro del bicchiere.

 

“Ma sì,vai pure” disse disinteressata “Cerca McCole e digli che ti ho dato il mio consenso, ci penserà lui a farti entrare senza problemi”

 

“Grazie madre”

 

Con un finto senso di riconoscenza Seth abbandonò la stanza a passi lenti. La donna lo seguì con lo sguardo mentre un sorrisetto le si dipingeva sulle labbra truccate pesantemente. Bevve ancora del vino e lasciò cadere il bicchiere a terra appena ebbe finito.

 

Un uomo uscì dall’ombra alle sue spalle guardando il punto in cui Seth era uscito. La sua voce venne calma nonostante la preoccupazione evidente sul suo viso.

 

“Lo lascia andare così, mia Signora?”

 

Il tacco della donna andò a posarsi su un pezzo di vetro ancora intatto, pressando forte fino a che non lo mandò in frantumi. Il sorriso della donna si allargò.

 

“Sì, potrebbe tornarmi utile. Lui non riesce ancora a dimenticare e sono anni che aspetto il momento giusto per chiudere i legami definitivamente. Credo che Seth possa fornirmi delle informazioni utili una volta a scuola”

 

L’uomo avanzò di qualche passo prostrandosi ai piedi della donna e cambiò velocemente argomento “L’attacco è pronto,mia signora”

 

La donna fece scoccare la lingua “Finalmente un po’ di divertimento! Niente ordini precisi…facciano quello che vogliono. Una sola regola: non toccare nessuno di loro

 

“Come comanda”

 

L’uomo seguì la stessa strada di Seth per lasciare la stanza. La donna lo lasciò andare non curandosi di lui e si alzò camminando sensualmente verso la finestra. Un urlo disperato la distasse dai suoi pensieri e scoccò un’occhiata fugace all’orologio affisso alla parte.

Fece una smorfia annoiata.

 

“La pozione è svanita di nuovo”

 

                                                                                     *

 

Hermione e Ron si erano sistemati l’uno di fronte all’altra stretti nelle loro vestaglie. Entrambi muovevano ritmicamente una gamba dal nervosismo. Hermione si alzò cominciando a fare avanti e indietro per la stanza, mentre il marito la seguiva con lo sguardo.

 

Ad un certo punto si fermò e si passò le mani sulle braccia per riscaldarsi. Sobbalzò quando sentì le braccia di Ron avvolgersi attorno al suo corpo cercando di infonderle calore. Le sue calde labbra si posarono sul suo collo e Hermione sospirò improvvisamente rilassata da quel gesto.

 

“Giuro che si può scordare altre feste per i prossimi quindici anni!”

 

“Trenta!” replicò Hermione col suo tono duro e autoritario che non l’aveva abbandonata in tutti questi anni

 

Ron ridacchiò contro la sua pelle e la strinse più forte a sé “Guardaci un attimo e pensa a come dovevano stare i nostri genitori quando noi eravamo con Harry a cercare Horcrux”

 

Hermione abbozzò un sorriso “Ma era diverso. Noi vivevamo insieme, e questo li tranquillizzava molto di più”

 

Ron la baciò sotto l’orecchio e le sussurrò “E infatti dopo un po’ di tempo è nato James…”

 

Lei arrossì “D’accordo, magari li abbiamo fatti preoccupare anche noi. E magari li abbiamo fatti preoccupare anche più di quanto Alex faccia con noi”

 

Ron rise “Ah, questo te lo dirò solo tra nove mesi!”

 

“Ron! Alex non farebbe mai una cosa del genere!”

 

“Già, e sono sicuro che mia madre ha detto la stessa cosa di me prima che tu rimanessi incinta”

 

Rimasero un po’ in silenzio abbracciati, probabilmente a ricordare quella notte che aveva cambiato la vita di entrambi. Ron sentì Hermione adagiarsi piano sul suo petto e le baciò la testa. Trasse un sospiro e si staccò da lei, cominciando a farsi strada verso la porta.

 

“Basta!Io vado a cercarla!Sono quasi un quarto alle una!”

 

Hermione lo seguì stretta nella sua vestaglia, guardò Ron infilarsi il giubbotto e aprire la porta. Nessuno dei due si mosse rimanendo shockati a guardare la scena che si presentava loro davanti.

 

Alex stava pomiciando animatamente con un tizio che né Ron né Hermione avevano mai visto prima, e sembravano essere rimasti incollati tanto stavano appiccicati.

La ragazza si staccò dal tizio solo quando sentì suo padre schiarirsi la gola. Arrossì non appena incrociò il suo sguardo.

 

“Papà!” si voltò incerta verso il ragazzo che gli stava a fianco “Ehm…lui è…è…”

 

“Morto!”

 

Il ragazzo sgranò gli occhi e fece un passo indietro.

 

“Papà!” lo rimproverò lei mettendosi le mani sui fianchi

 

Ron la prese per un braccio e la trascinò dentro casa “Niente repliche!” si voltò verso il ragazzino che era rimasto un po’ scosso a guardare la scena e fece una smorfia “Il bacio della buonanotte finisci di darglielo un altro giorno,eh. A mai più rivederci!”

 

Gli sbatté la porta in faccia senza troppi complimenti e cercò di sbollirsi. Alex si era già seduta sul ‘divano delle prediche’ come veniva chiamato in famiglia e teneva lo sguardo basso nonostante serrasse i pugni.

 

Ron si scambiò un’occhiata con Hermione e lei sospirò cominciando ad avvicinarsi alla figlia con la braccia incrociate e lo sguardo duro.

 

“Che ore sono,Alex?”

 

“Le una meno venti” disse con una voce flebile sistemandosi una ciocca color fiamma dietro l’orecchio

 

“E a che ora ti aveva detto di rientrare papà?”

 

Alex non rispose ma abbassò la testa ancora di più. In uno scatto improvviso si alzò e si lanciò tra le braccia del padre singhiozzando contro il suo petto. Ron le posò una mano sulla schiena e una sulla testa, tenendola stretta a sé.

 

“Mi dispiace tanto, papà! Io davvero non penso che tu sia stupido! E’ solo che quando mi arrabbio dico cose che non penso!”

 

Hermione e Ron si scambiarono un’occhiata divertita “Chissà da chi l’ha preso questo”

 

Alex continuò a singhiozzare per un po’ finché non si calmò del tutto, mentre Ron le accarezzava pazientemente i lunghi capelli rossi sorridendo senza una ragione particolare. La ragazza alzò il viso verso sua madre.

 

“Sono in punizione,vero?”

 

Hermione annuì “Ci puoi scommettere. Adesso vai a letto che domani arrivano C.j. e Diego e vi voglio in piedi per colazione!”

 

La ragazza salì qualche gradino quando la voce di Ron la richiamò “Alex?”

 

“Sì,papà?”

 

La fronte di Ron si corrucciò “Chi diavolo era quel tipo?Quello che ti stava facendo una tracheotomia sottoforma di bacio della buonanotte sul pianerottolo di casa”

 

Alex ridacchiò “Doug Larmac, che dubito voglia ancora uscire con me dopo averti incontrato”

 

Ron si voltò a guardare Hermione che ridacchiava sommessamente “Ehi!Io faccio solo il mio lavoro di padre!”

 

Hermione si avvicinò a lui “Lo facevi anche con Ginny…”

 

“Beh…quello era il mio dovere di fratello maggiore”

 

“…e con me”

 

Ron rimase un attimo spiazzato e la fissò in quei bellissimi occhi scuri che tanto lo avevano fatto innamorare. Si chinò su di lei e la baciò appassionatamente. Si staccò continuando a guardarla con gli occhi carichi dal desiderio.

 

“Quello era…il mio lavoro da…da…da migliore amico”

 

Hermione sorrise giocherellando con la cintura della sua vestaglia “La verità, Generale”

 

“La verità è che…era solo l’insulso tentativo di un ragazzino imbranato e pazzamente innamorato di te di tenere lontano chiunque potesse portarti via da lui nel tempo che si decidesse a dichiararsi e a dirti tutta la verità”

 

Hermione rise e si alzò in punta di piedi per baciarlo di nuovo. Sentì Ron sorridere contro le sue labbra e le sue mani scivolare lente sui suoi fianchi. Si staccarono quando sentirono la figlia, che li guardava ancora dalle scale, schiarirsi la voce.

 

“Già che ci sono,volete che passi in camera vostra a renderla imperturbabile?”

 

Hermione e Ron si scambiarono un’occhiata veloce e si voltarono nuovamente verso di lei.

 

 “Sì!”

 

                                                                                  *

 

James Weasley era un ragazzo perfettamente normale. Anzi, a dire il vero il più delle volte passava per essere eccezionale. Eccezionale per la sua fantastica capacità di mettersi sempre nei guai fino al collo, saper far divertire gli amici con i giochi più stupidi e animare le lezioni con frasi ridicole.

 

Eccezionale era la parola che usavano quasi tutte le ragazze della scuola per definirlo, essendo dotato di un certo fascino. I suoi capelli erano di un eccezionale rosso acceso, i suoi occhi di un eccezionale blu mare e il suo fisico di un’eccezionale tonicità.

 

Ma James Weasley aveva anche molti difetti. Uno dei quali era di avere un’eccezionale capacità di dimenticarsi le cose.

 

Quella mattina James fu svegliato da una strana sensazione, come se ci fosse qualcosa di estremamente morbido e delicato sul suo viso. Aprì delicatamente gli occhi e li affondò in un altro paio scuri e profondi. Rimase un attimo fermo a riflettere prima di fare qualunque cosa.

 

“Sono morto?”

 

La ragazza che gli stava sistemando i capelli rise “Certo che sì, James Weasley, non ti sembra forse il paradiso questo?”

 

Il rosso non distolse neanche per un attimo lo sguardo da quella ragazza dai capelli lisci come la seta e scuri come l’ebano.

 

“Ho sempre pensato che gli angeli fossero biondi,sai?”

 

La ragazza alzò gli occhi al cielo con un sorrisetto sulle labbra e gli tirò un ciuffo di capelli che gli ricadeva sulla frangia “Andiamo morto, smettila di fare il cretino e alzati! Sono tutti di sotto che ti aspettano!”

 

James balzò a sedere in meno di tre secondi con la bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite “C.j.?”

 

Lei lo guardò un po’ come se fosse diventato pazzo “Chi credevi che fosse? Il tuo angelo custode? Sono appena due mesi che non ci vediamo e mi hai già rimosso dalla mente, bel migliore amico del cavolo che sei!”

 

“Cosa ci fai in camera mia a quest’ora della notte?”

 

C.j. si alzò dal letto sbuffando e si diresse verso la finestra scostando le tende. Subito la luce riempì la stanza e accecò James ancora mezzo addormentato. C.j. tornò a sedersi sul suo letto.

 

“E’ quasi mezzogiorno e sono due ore che io e Diego siamo arrivati, perché tu ci hai invitati a stare da te l’ultima settimana di vacanza, ricordi?”

 

“Ovviamente no”

 

Una terza voce li fece voltare entrambi verso la porta. Un ragazzo dai capelli e occhi scurissimi e la pelle olivastra stava appoggiato sulla soglia con un sorrisetto di chi la sa lunga.

 

“Il giorno in cui James ricorderà qualcosa gli regalerò la mia scopa”

 

James sorrise a sua volta “Uhm…non so quanto mi convenga allora, la tua scopa è un pezzo di legno marcio”

 

C.j. si alzò e rivolse uno sguardo a James e al fratello ancora sulla soglia “Io vado di sotto, tu vestiti che ti stanno aspettando tutti. E fate presto che mi mettono in soggezione i tuoi fratelli, non mi tolgono lo sguardo di dosso da stamattina”

 

James si infilò in fretta una maglia e la guardò perplesso “Come? E perché?”

 

C.j. alzò le spalle e Diego ridacchiò “Forse perché adesso sembri quasi una femmina”

 

C.j gli scoccò un’occhiata di fuoco e se ne andò di fretta senza replicare. James la osservò uscire come ipnotizzato mentre sfilava i pantaloni del pijama e si schiarì la voce con fare indifferente “In effetti assomiglia a una femmina…”

 

Diego rise “Buona questa!” chiuse la porta dietro le sue spalle e si sedette sul bordo del letto accanto a lui “Allora, ti sei divertito quest’estate?”

 

James mise su un sorrisetto mentre si piegava ad allacciarle le scarpe “Direi di si”

 

Diego gli tirò una pacca poderosa sulle spalle “Non fare il modesto ora! Voglio cifre e nomi….e anche numeri di telefono se te ne sono rimasti”

 

James ridacchiò e cominciò a scendere le scale seguito dall’amico “E tu invece, hai passato una bella estate?”

 

Diego ghignò divertito “Oh, ci puoi giurare”

 

“Bene…e C.j…si è divertita anche lei?”

 

Il ragazzo moro fece una smorfia “Cosa diavolo vuoi che mi importi con chi si diverte C.j.? Sarà stata a studiare tutte le sere mentre ero fuori, ci metterei la mano sul fuoco! Se continua così rimarrà zitella, te lo dico io”

 

James lo guardò di sfuggita “Già…”

 

Appena arrivati in cucina li accolse subito un gran trambusto al quale ormai erano più che abituati. Normale routine di casa Weasley, da generazioni. Hermione gli venne incontro e gli posò un bacio sulla fronte amorevolmente.

 

“Buongiorno ghiro, sedetevi è quasi pronto”

 

James si sedette al tavolo accanto ad Alex, che parlava sottovoce con C.j. e ridacchiavano tra loro. Notò Micheal fissare insistentemente la sua migliore amica dall’altro capo del tavolo e le lanciò un’occhiata per capire cos’avesse di strano. Si ritrovò a dare mentalmente ragione al fratello quando lo sguardo gli cadde sulla scollatura della camicetta...

 

“Ehi, croato!Ci sei?”

 

Tornò bruscamente alla realtà quando Alex gli sventolò una mano davanti agli occhi e arrossì non poco quando si accorse che tutti attorno alla tavola lo stavano fissando. Vide suo padre riprendere a mangiare e sorridere tra sé e subito un sentimento strano si fece largo dentro di lui.

Gli puntò un dito contro.

 

“Non è come pensi!”

 

Il sorriso di Ron si allargò nonostante cercasse di rimanere impassibile “Come vuoi”

 

Thea smise di giocherellare con la sua bambola preferita, scese dalla sedia con non poca fatica e andò a tirare i pantaloni della madre per richiamarne l’attenzione. Hermione spostò lo guardo dai fornelli per concentrarsi sulla bambina.

 

“Perché i miei capelli sono rossi?”

 

Hermione la guardò perplessa e si scambiò uno sguardo con Ron prima di rispondere “Perché papà ha i capelli rossi,tesoro”

 

La bambina tirò su col naso per niente soddisfatta “Ma tu hai i capelli marroni!”

 

Hermione si schiarì la gola in difficoltà “Beh, non sono cose che si possono calcolare, è successo così e basta”

 

Thea si voltò verso C.j ed incrociò le braccia al petto “Uffa però, ho preso il peggio di entrambi! Il colore da papà e i ricci da te! Io volevo i capelli come C.j!”

 

Tutti si voltarono verso la ragazza che arrossì all’istante abbassando lo sguardo “B-beh non sono così belli come credi, insomma non ti nota nessuno così. Invece i capelli rossi sono caratteristici…insomma…sono…diversi! E mettono pure allegria”

 

Thea parve pensarci un po’ su “E’ per i capelli rossi che ti piace James?”

 

Il ragazzo che stava bevendo il suo succo d’arancia sputò tutto quello che aveva in bocca addosso a Micheal.

 

“Che schifo!James!”

 

Ma lui non l’ascoltò nemmeno e si voltò in fretta a guardare l’amica che sedeva due posti più in là completamente a fuoco. La vide cercare di balbettare qualcosa senza riuscire ad emettere un suono.

 

Hermione salvò la situazione “Thea!” alzò gli occhi sulla ragazza che aveva serie difficoltà a respirare “Oh scusami C.j., l’altro giorno tentavo di spiegarle cosa vuol dire stare insieme ma ho fatto un gran casino ed ora si è convinta che tra ragazzi e ragazze…sono mortificata”

 

C.j. tornò lentamente del suo colore naturale, evitando accuratamente di guardare verso la sua sinistra “Non fa niente, non è successo niente di che”

 

Diego ridacchiò lanciando un’occhiata alla sorella “Come se James potesse mai stare con te, non scherziamo!”

 

Alex alzò lo sguardo su di lui e lanciò un’occhiata nervosa a C.j. La vide stringere il tovagliolo in un pugno cercando di non far trasparire niente. Ma persino lei che le sedeva accanto sembrava sentire il nodo che si era formato nella gola di C.j.

 

C.j. tremava di rabbia e frustrazione, si pulì la bocca e si alzò “Con permesso”

 

Tutti la guardarono uscire senza proferire parola e Diego si guardò confuso intorno.

 

“Ma cos’ho detto?”

 

                                                                         *

No you don't know what it's like
When nothing feels all right
You don't know what it's like
To be like me                                  Welcome to my life- Simple plan

 

                                                                           *

 

Harry se ne stava stravaccato sul divano godendo della quiete della casa. Si passò una mano sugli occhi e sbadigliò rumorosamente grattandosi lo stinco destro col piede. Improvvisamente sentì le narici riempirsi di un profumo di fiori e sorrise.

 

Le labbra calde di Ginny si posarono sulla sua tempia e le sue mani scorsero lente lungo il suo torace. Sentì il respiro caldo della moglie sul collo e rabbrividì.

 

“Sai, i ragazzi sono usciti” disse lei con voce bassa e sensuale

 

Il sorriso di Harry si allargò a dismisura, si alzò a sedere prendendola per i fianchi guidandola davanti a lui “Ah sì? Scommetto che ti senti sola”

 

Ginny ridacchiò e si sedette sulle sue gambe mettendo su uno sguardo da cucciolo indifeso “Oh sì, tanto sola. Penso proprio di aver bisogno di molte coccole e anche ben approfondite per tirarmi un po’ su il morale”

 

I loro respiri si fusero insieme, e Harry le sussurrò dolcemente appena ad un centimetro dalla sua  bocca “Vieni qui”

Ginny d’altra parte non si fece attendere e posò le sue labbra morbide sopra quelle di Harry, che in meno di un secondo la distese sotto di sé sul divano.

 

Ginny gemette nella bocca di Harry e cominciò velocemente a sbottonargli la camicia mentre sentiva le sue mani accarezzarla sui fianchi e risalire velocemente verso i suoi seni. Si staccò un attimo da lui per sfilargli la camicia e Harry cominciò a torturarle il collo con le labbra infuocate e con piccoli morsi.

 

“Adoro quando i ragazzi non sono in casa”

 

Detto fatto. Trasalirono non poco sentendo chiudersi la porta d’ingresso con un tonfo sordo. Subito balzarono a sedere sul divano, Sarah passò spedita il corridoio e si diresse verso le scale.

Harry infilò in fretta la camicia e la richiamo prima che potesse sparire dalla visuale.

 

“Sarah, è successo qualcosa?”

 

La ragazzina si limitò a girarsi verso di lui mostrando i suoi luminosi occhi verdi velati dalle lacrime e oscurati dalla rabbia. Senza aggiungere altro corse su per le scale e si rifugiò nella sua camera.

 

Harry e Ginny si scambiarono uno sguardo ma prima di poter dire altro Matt entrò trafelato e rosso in volto dalla porta, si fermò un attimo poggiando le mani sopra le ginocchia e riprese fiato.

 

“Avete…visto…Sarah?”

 

Ginny gli scoccò un’occhiataccia “Non dirmi che è colpa tua se sta così?”

 

Matt alzò velocemente lo sguardo su di lei annoiato “Infatti, non è colpa mia se sta così! Per una volta ho fatto solo il fratello maggiore, ma lei non ha voluto che la consolassi solo perché mi chiamo Potter anche io”

 

Harry lo guardò incredulo “Cosa?! Ci vuoi spiegare cosa è successo?”

 

“Il ragazzo che le piace non le rivolge più la parola perché si è rifiutata di fargli avere un tuo autografo, in poche parole…”

 

“…le parlava solo perché suo padre è il Grande Harry Potter. Ho capito, ci convivo da quando avevo undici anni con questo genere di cose. Non preoccuparti vado a parlarci io”

 

Ginny lo trattenne per un braccio e si alzò dal divano sfiorandogli una guancia con la mano “No, resta qui con Matt. Credo che abbia bisogno di parlare con qualcuno che non porti il suo stesso cognome”

 

“Ma tu lo porti!”

 

Ginny sorrise “Non dalla nascita tesoro. Vado e torno”

 

Harry la lasciò andare e si accoccolò contro il divano. Matt gli sedette accanto e sospirò abbandonando la testa contro la spalliera.

 

“Certo che è proprio una merda essere un Potter”

 

Harry sospirò.

 

“A chi lo dici”

 

                                                                                 *

 

Erano passati più di venti minuti da quando si erano seduti l’uno di fronte all’altro. Le loro espressioni serie e la loro preoccupazione dipinta sul volto segnalava l’importanza della questione. Gli sguardi persi nel vuoto e il silenzio sembrava divorarli lentamente.

 

Poi, senza alcun preavviso, l’uomo dai profondi occhi blu si mosse dando un segno di vita, con gesti lenti guardò l’orologio e si passò una mano sulla barba incolta prima di schiarirsi la voce.

 

“So che è un giorno di calma piatta e non c’è molto da fare in ufficio, ma qualcuno di noi dovrebbe iniziare questa discussione”

 

L’altro uomo alzò lo sguardo su di lui e si passò una mano sugli occhi da sotto le lenti degli occhiali stirandosi un po’ i muscoli addormentati.

 

“Tu credi davvero che un cognome possa rovinarti la vita?”

 

Il rosso fece una smorfia puntando i suoi occhi blu sull’amico “Ti ricordo che è con un Weasley che stai parlando”

 

Harry sospirò e si appoggiò alla spalliera della sedia “Sì,scusa. E’ che Sarah mi odia, anzi ci odia, a me e a Matt, per il nostro cognome. Il ragazzo che le piaceva non vuole più parlare con lei perché non gli ha fatto avere il mio autografo”

 

Ron si alzò di scatto in piedi e gli puntò un dito contro “Ragazzi del genere è meglio perderli che trovarli ed è bene che Sarah lo sappia!”

 

Harry lo guardò stranito e aggrottò la fronte “Ma che ti prende?...No, aspetta, con quali dei tuoi mille figli hai problemi oggi?”

 

Il Generale lasciò la sua scrivania e prese a camminare per la stanza cercando di scaricare la tensione accumulata.

 

“Alex. In realtà non è con lei che ho un problema. E’ la gente che le gira intorno. Voglio dire, lo sai in che condizioni l’abbiamo trovata l’altra sera? Era con un ragazzo sul pianerottolo di casa!”

 

Harry spalancò gli occhi “Con era intendi dire…era?”

 

Ron si voltò di scatto verso di lui “No! Stavano solo pastrugnando con molto entusiasmo! Ma non è questo il punto! Insomma, Harry, non capisci? E’ ancora poco più di una bambina, non può andare in giro a fare certe cose! Si approfitteranno di lei!”

 

Harry si grattò la testa confuso “Io davvero non ci vedo questo grande problema”

 

Ron finì di giocherellare con una pallina che aveva trovato su uno scaffale e continuò il suo melodramma “Oh beh certo, immagina se al posto di Alex ci fosse Sarah”

 

Vide l’amico sbiancare “Ma Sarah ha solo undici anni, non farebbe mai queste cose!”

 

Alzò un sopracciglio scetticamente “Fatti dire una cosa amico, e l’ho imparato facendo il genitore a degli adolescenti: uno, non sai mai cosa aspettarti dai figli, potrebbero fare qualsiasi cosa in qualsiasi momento e potresti venire a scoprirlo anche dopo anni. Due, indovina un po’ a che età a dato il suo primo bacio Alex e tre, credi davvero che se quel tipo avesse avuto il tuo autografo non avrebbe provato a baciarla?”

 

Harry diventò da bianco a verde marcio e si allentò la cravatta rispondendo con voce strozzata “Ma Sarah è ancora una bambina”

 

Ron annuì vigorosamente “Esattamente” tornò a sedersi dietro alla sua scrivania e sospirò posando la guancia sulla mano “Eppure un tempo le piaceva così tanto andare a giocare a Quidditch dietro casa e portare i vestiti di James, diceva anche che i maschi facevano schifo”

 

Harry affondò la testa sulla scrivania “Ron, aveva otto anni”

 

Il rosso mugugnò qualcosa di non ben precisato e rimase per un po’ a fissare la finestra pensieroso “E Matt? Con le ragazze intendo”

 

Harry alzò la testa su di lui e si tirò su cercando di tornare di un colorito normale “Beh, a dire il vero non parliamo molto di queste cose. Insomma, so benissimo che ci esce ma non…”

 

“Credo che James stia esagerando”

 

“Prego?”

 

Ron si grattò una tempia “Sì, insomma è imbarazzante da dire ma…tu non hai idea di quante scatole di preservativi finisca in un mese”

 

Harry fece del suo meglio per non scoppiare a ridere “In un mese? Però…”

 

“E quel che è peggio è che quando finisce le scorte utilizza le mie! Senza avvertire!”

 

Di nuovo Harry fu costretto a mordersi un labbro “Comincio a capire perché tu e Hermione abbiate tanti figli”

 

Ron gli lanciò un’occhiataccia “Dico sul serio, sta esagerando! Non mi ricordo di una sola sera in cui sia rientrato a casa a dormire quest’estate, e, se tornava, passava dalla finestra e ti posso assicurare che non era da solo!”

 

Harry lo guardò incerto e distolse lo sguardo, guardando assentemente oltre la finestra “Beh, siamo stati ragazzi tutti,no? Vedrai che prima o poi si darà una calmata”

 

“Non mi piacciono per niente gli sguardi che ultimamente lancia a C.j.”

 

“C.j.?!” chiese Harry incredulo “Quella C.j.?”

 

Ron annuì “Sì. E’ un tantino cresciuta durante l’estate, tanto che devo tenerle alla larga sia Micheal che Simon…e se continuiamo di questo passo pure James. Andiamo è la sua migliore amica, non può farle una cosa del genere!”

 

Harry annuì ironicamente “Beh,certo. Pensa che tu la tua migliore amica l’hai messa incinta a soli diciotto anni”

 

“Adesso non mettere di mezzo me e Hermione! Io ero innamorato di lei e tu lo sai bene, e non posso dire la stessa cosa di James perché sono un maschio e so benissimo che cos’ha in mente! Io non avevo programmato di farmi Hermione quella sera!”

 

Il moro alzò le mani in segno di difesa “D’accordo, d’accordo stavo scherzando”

 

Ron sbuffò sonoramente “No,vedi è proprio questo il punto! Non mi interessa cosa fa o non fa con le ragazze. Quello che mi piacerebbe evitare e che tornasse a casa dicendo ‘ehi papà, tra poco sarai nonno!’”

 

“Ricordati che è pur sempre figlio di Hermione, non è così stupido come sembra”

 

Ron diede una capocciata alla scrivania e sospirò “Ma come diavolo mi è venuto in mente di fare il genitore?”

 

Harry rimase in silenzio per un po’ ed esitò un po’ prima di parlare “Non ti è venuto in mente”

 

“Oh…giusto”

 

                                                                                  *

Dean stava davanti allo specchio a torso nudo storcendo il naso in una smorfia del tutto insoddisfatta. Si tastò un po’ quella che lui riteneva essere pancetta in più e sospirò frustrato. Alzò di nuovo lo sguardo sullo specchio e trasalì scorgendo una sagoma nera riflessa nello specchio.

 

Alex alle sue spalle ridacchiava sommessamente alla scena. Dean incrociò le braccia al petto.

 

“Dovresti smetterla di salire dalla finestra! Uno di questi giorni mi farai morire!”

 

Alex sorrise e si sedette sul letto sistemando i capelli in una coda di cavallo “Perché non dovrei più farlo? Lo faccio fin da quando ho imparato a camminare”

 

Dean si voltò verso di lei esasperato “Proprio perché non hai più otto anni dovresti smetterla. Insomma, non sono una femmina e ho la mia privacy!”

 

Alex armeggiò con un modellino di scopa “Se vuoi che non ti veda mentre stai davanti allo specchio…”

 

“No” disse puntandole un dito contro “No. Quello che vorrei evitare è che tu entrassi qui senza avvisare mentre sono nudo o…o peggio! Ho sedici anni e non puoi entrare e uscire da camera mia come se tu fossi mia sorella, non lo sei!”

 

Alex rimise al suo posto il modellino e si alzò sbuffando “D’accordo scusa. Stai diventando peggio di mio padre”

 

Dean si infilò la maglietta e le diede un buffetto sulla testa con fare affettuoso “Non è per farti la morale, Alex, ma Ashley già crede che faccia…certe cose. Ci manca solo che mi trovi in camera con te seminudo e sono a posto, mi prenderà in giro per il resto della mia vita”

 

Alex ridacchiò sommessamente e Ashley entrò nella stanza con un sorrisetto camuffato, portando dei panni appena stirati. Li guardò un po’ senza lasciare la sua aria furba mentre i due continuavano a seguirla con lo sguardo senza fiatare.

 

“Ho interrotto qualcosa?”

 

Dean le lanciò subito un’occhiataccia e incrociò le braccia al petto mentre Alex arrossì leggermente e balbettò “N-no, no niente!”

 

Lei continuò il suo atteggiamento da chi la sa lunga “Capisco…” cominciò a rimettere i panni puliti nei cassetti fino a che Dean non si schiarì la voce rumorosamente e si voltò a guardarlo “Dici a me?”

 

Dean alzò un sopracciglio “Sì, dico a te!Che stai facendo?”

 

Ashley lo guardò come se fosse diventato pazzo “Metto a posto la tua roba”

 

“E da quando esattamente metti a posto la mia roba?” Ashley sorrise e Dean sospirò “Ma veramente pensi che potrei nasconderti cose come queste?”

 

“Sei pur sempre un adolescente” rispose lei semplicemente

 

“Sì, beh lo sei anche tu!”

 

Ashley lasciò stare tutto quello che stava facendo e diede un colpetto alla spalla di Dean “D’accordo me ne vado” si avviò verso la porta ma posando la mano sulla maniglia sembrò ripensarci e si voltò di nuovo verso di loro “Se veramente fate qualcosa giuro che non lo dico a Ron”

 

“Mamma!” rimarcò Dean facendole segno di uscire

 

“D’accordo, scusa” annuì e si volatilizzò più in fretta possibile.

 

Dean si voltò frustrato verso Alex “Che ti avevo detto…”

 

Alex lo guardò ancora un po’ imbarazzata, si poteva benissimo vedere la pelle arrossata intorno alle orecchie e sulla nuca “Scusa, la prossima volta entro dalla porta principale”

 

 “Grazie”

 

                                                                           *

 

Daisy si passò una ciocca di capelli biondi come il sole dietro l’orecchio e sospirò pesantemente. Era sommersa da carte di ogni tipo e mille pallottolieri. Scrisse un'altra cifra sulla pergamena e lasciò andare la penna stiracchiando braccia e gambe.

 

May le lanciò un’occhiata passando di lì e si prese un bicchiere d’acqua dalla cucina.

 

“Non hai ancora finito?”

 

La voce della madre arrivò stanca e distrutta “Sì” gemette “Non capisco perché Honey e Raven si ostinino a farmi fare la contabile, sono un fiasco!”

 

May ridacchiò ravvivandosi i capelli con le dita “Aspetta papà, fagli due moine e ti farà tutto il lavoro. Lo sai com’è fatto”

 

Daisy sospirò mettendo su un sorrisetto “Magari potrei cucinargli qualcosa. Pollo fritto”

 

La ragazzina ridacchiò nel bicchiere “Sono sicura che dopo farà qualsiasi cosa tu desideri”

 

Daisy sembrò soddisfatta e si lasciò andare sullo schienale della sedia mandando in pausa tutto il lavoro fatto. Il campanello suonò e le due bionde si voltarono automaticamente. May si mosse per prima ma Daisy la richiamò.

 

“Vado io, almeno mi sgranchisco le gambe”

 

Con passo lento andò fino alla porta speranzosa di trovare il marito dall’altra parte della soglia. Ma quello che si trovò davanti non assomigliava per niente a Nathan. Era piuttosto un ragazzetto dagli occhi scuri e arruffatissimi capelli castani che sembrava essere anche abbastanza imbarazzato.

 

Daisy sorrise “Oh Matt, Santo Cielo come sei cresciuto! Vieni, entra!”

 

Matt sorrise arrossendo e fece qualche passo avanti “Ecco io, cercavo May. E’ in casa?”

 

La donna sorrise e gli fece cenno di aspettare. Dopo qualche minuto Matt si vide comparire davanti agli occhi una ragazza bionda con dei luminosi occhi azzurri.

 

“Ehi” disse lei scostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio

 

“Ehi” replicò lui arrossendo un po’

 

Calò un silenzio imbarazzante in cui rimasero a guardarsi per qualche secondo. May si schiarì la gola e distolse lo sguardo prima di cominciare a parlare.

 

“C’è un motivo per cui sei venuto o…”

 

“Sì!Sì certo!Non vengo a Diagon Alley!”

 

Matt aveva risposto con talmente tanta enfasi che sembrava quasi averle urlato contro e se ne accorse dalla faccia della ragazza che si limitò a rispondere con un deluso “Oh”

 

Lui si riprese in fretta “Oh, non è per te! Assolutamente! Cioè, ci verrei con te a Diagon Alley, ci andrei anche tutti i giorni con te! Ma abbiamo dei problemi con Sarah e…è meglio se…”

 

May riprese velocemente il suo sorriso “Certo, non preoccuparti. Ci andremo insieme un’altra volta e poi ci vediamo tra due giorni alla stazione”

 

“Sì, certo”

 

Si sorrisero per un po’ arrossendo appena e Matt si grattò la nuca imbarazzato “Io allora…andrei”

 

May annuì “Ci vediamo lunedì”

 

Matt le sorrise “Sì, a lunedì”

 

                                                                                           *

 

Sono staaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaanca!!! Ve lo dico subito ragazzi stasera non ho più la forza di fare nulla quindi vi lascio i ringraziamenti grossi però sono di poche parole XD!

L’unica cosa che chiedo è ABBIATE FIDUCIA IN ME!!!

 

KarmyGranger: Non ho afferrato molto bene la bisnonna *pensing intensamente* sarà che il mio cervellino è abbastanza limitato…! Comunque sia, se parliamo di drammi quotidiani si può stare tranquilli che qui sarà peggio di beautiful!! Solo io ci impazzisco ogni volta che guardo lo schemino…è tutto dire!

 

Siangel 187: Hai detto due cose per entrare nella mia lista bianca (ho la lista nera…perché non fare quella bianca?) prima di tutto che ti piacciono gli Weasley e con questo sali a quota 100 e poi che ti piace Harry come papà. Siccome io mi sento molto mamma di tutto ciò mi fa piacere vedere apprezzati i miei pargoli,grazie!

 

Nefele: Sì *occhi di zia lucciching* Ron e Harry versione paposi sono fantastici! Io mi sciolgo tutte le volte che scrivo! Anche se avranno le loro turbe porelli…! Comunque grazie di cuore, un bacio!

 

Nischino11: Lo so che sono in ritardo *coprising visino con mani* ma non mi bastonare! Mi resta solo da sperare che il capitolo sia abbastanza di tuo gradimento, altrimenti sono spacciata!! Di cose pucciose qui ci sono *tenting di difendersi* guarda! Sono sicura che sarai magnanima…dopotutto siamo ancora vicini a Natale,no? Bacetti!

 

GiulyWeasley: Nonny -____________- le tue recensioni mi distruggono!!! Però hai ragione a dire che un Generale del genere…*sbav* ci fa ricordare molto i bei momenti a Roma (e i tre rossi!!) ecco! Via nonna, senza ritegno no…sono sposati eh! E da anche parecchio tempo e hanno anche una cucciolata invidiabile! Nons lasciami stare il primo pargolo, che ti vedo sai lì con la bavina!! Su, su non piangere per Draco! Tanto lo sai,no? Brava la mia nonnina! Un bacione enooooooooorme! P.s. ho adorato la giornata a Roma!

 

Robby: XDXD abbiamo un nuovo campione italiano di salti acrobatici! E devi capire che la tentazione di fare tanti Weasleyini è stata terribile. Pensa che dovevano essere in 5 ma poi è andata per il 6! ** si i nomi alcuni sono come quelli della vecchia ff perché li adoro semplicemente! Il Generale ci ha messo in riga per bene mi sa…! XD non credo tu sia stata l’unica a non collegare Bloom = Daisy…con tutti i nomi che saltano fuori! Lo zio Malfy…ah lo zio Malfy *ghigning tantissimo* baci!!

 

Pk82: ehm…non farci aspettare tanto eh?...coff coff… *facing finta di nulla* d’accordo è vero che sono in ritardissimo ma questo capitolo è stato peggio di un parto! Ore e ore di travaglio! E poi è uscito pure brutto -________-! Vabò ormai…un bacio!

 

SweetMione: Figurati che a me l’inizio dell’altra neanche piace…l’ho scritto malissimo -______-! Ma se piace a voi lettori ben venga! Ti ringrazio tantissimo non so davvero che dire!

 

TEK: Tu ti sei fumata la trama in una mattinata a scuola mentre avevamo Nathan come supplente! Vergogna! Adesso sai già tutto e non c’è gusto a leggere! Sì lo so chi è ma tanto ti lamenti lo stesso perché ti ho detto chi ho scelto come interpreti -_____- e non ti va bene nulla figlia mia! Su, che tra un pochino tornerai tanto felice ^____-!

 

Angèle87: Stellina mia! XD mi hai fatto morire quando ti sei messa a leggere la storia per davvero! Credevo scherzassi! ** io li tratto con amore perché sono i miei figlioletti adorati *bacing uno a uno* aaaw che carini! ^^” eh si gli errori di grammatica sono il mio forte!! Ma d’altronde io non ho un editore che mi revisiona…*tenting di scapparla* sono un fiasco! Un bacino groooooooooosso grosso! E dici a me di aggiornare veloce?Fatti un esame di coscienza XD!

 

Pinkstone: *uniscising a Pink e facing trenino* Tesoro…risparmiarsi con delle teste rosse? MAI! Più sono meglio è, c’è più varietà di scelta! Non vorrei deluderti ma Harry ha anche un figlio maschio…comunque Sarah porta avanti il girl power con onore! Oh io adoro Dean e Ashley, sono i meglio! Tantissimi bacini!

 

_Roby92_: Grazie, veramente troppo gentile! L’unica cosa che mi raccomando è di non morire d’infarto quando vedete che aggiorno ^^”!

 

Edvige86: Spero di averti beccato in tempo, altrimenti leggerai tutto questo popò di roba quando torni da Amsterdam! Ora divino non esageriamo…io avrei usato la parola ‘carino’ ma neanche con troppa enfasi! ^^” guarda per i nomi io li so giusto perché li progetto da mesi…sennò sai che casino! Sì adesso sto molto meglio grazie! Bacissimi!!!

 

Emmaerupert: Non preoccuparti per Ashley, avrà modo di farsi una vita migliore…decisamente migliore *facing sisi* confidiamo sempre in quello che fu lo zio Malfy U.U! Per quanto riguarda Ron e Herm si può stare tranquilli, anche perchè separarli dopo una cucciolata del genere…!

 

Mem: Insomma abbiamo capito che hai già catalogato Alex come una…bellissima ragazza (certo,come no) XD! La cosa che non concepisco è che tu ti sia innamorata di un Potter O.O…è come se Tom si innamorasse di Jerry, Barbie di Cicciobello o Red di Toby! Insomma è impossibile! Non puoi sperare di farti il figlio e ammazzare il padre O.O! XDXD ma ti pare che mi metto a incestare??! Pazzoide!Tanti bacini!!

 

Ginny89Potter: XD Così presto? C’è gente che ti taglierebbe la testa se solo ti sentisse, per loro è stata una lunga e sofferente attesa! Grazie per i complimenti! Un bacio!

 

Killer: XD sì manca poco che se vai a fare la spesa e guardi la lista è molto più corta della lista dei nomi in casa Weasley! Ti immagini che albero genealogico O.O? C’è da avere paura!! Tantissimi baci!!

 

Saty: XD stellina mia, la tua mente è così immensa che sono sicura che imparerai i nomi prestissimo! Casomai avessi problemi ti regalerò un bel taccuino!XD insomma spero che tu sia tornata un po’ più in te ultimamente che mi sembravi piuttosto svampita! Sì, ti attivo io!!! Spero ti sia rinsavita un po’! Baciottissimi!!

 

Nana92: Male che tu non abbia recensito! XD scherzo, mi fa piacere che ti piacciano le mie storie e per Mai quando te lo aspetti ho un amore particolare essendo il mio primo figlio *bacing ff* ! Continua a seguire e spero ti piaccia! Bacio!

 

Primrose: XDXD ti piace Simon? Quello che smonta la roba…diciamo che ha preso molto dal nonno in questo senso. Sarah ha undici anni e a giorni entrerà per la prima volta ad Hogwarts ^___^! Spero sia tutto chiaro, comunque se rimangono dubbi io sono qui! Bacio!!

 

MaryPotter92: XD Tesoro non sei l’unica affascinata da james, ha una bella fila dietro! Lo zio Malfy è insostituibile hai ragione…anche Ashley la pensa come te! Magari se abbiamo tanta fiducia nell’autrice prima o poi risbuca fuori! Tantissimi baciottoni!!!

 

Fiamma90: Pare che ti sia ricordata proprio di tutti XD! Se ti piace Bonar dovrai aspettare molto perché io gli dia un certo spessore nella storia…decisamente molto! Anche te malinconica dello zio Malfy eh? Su portate pazienza…magari si risolve tutto!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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