Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Segui la storia  |       
Autore: SeaGirl    11/06/2012    3 recensioni
"Andarmene prima mi farà bene. A fare confusione ci penseranno i miei compagni". Si avviarono insieme verso il portone. "Oggi pomeriggio ho le riprese del programma ' Il giocattolo dei bambini ' " buttò lì Sebastian. Ciel si fermò improvvisamente e disse: "Mi piace quel programma. Il mondo ormai è un giocattolo che i bambini manovrano a loro piacimento".
(Ispirato al manga "Il giocattolo dei bambini")
Pairing principale: SebastianxCiel
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

"Sebby!" urlò una vocetta stridula, richiamando molte altre persone oltre al diretto interessato. Sebastian si voltò e vide una graziosa fanciulla vestita di rosa, che portava i lunghi capelli biondi raccolti in vaporosi codini. I suoi occhioni verde smeraldo lo fissavano insistentemente. "Ciao, Elizabeth. Pensa, ieri sera stavo giusto pensando di parlarti" disse sorridendole. Elizabeth arrossì violentemente e disse: "Vedi, è da molto che volevo dirti una cosa..."

"Cosa?" Sebastian non sapeva che dire. Elizabeth se ne stava lì a guardarlo aspettandosi una risposta, ma lui non era in grado di risponderle. "Tu mi piaci" ripetè lei con le lacrime agli occhi. Quella ragazzina era proprio viziata ed infantile. Pensava davvero che piangere avrebbe cambiato i sentimenti di Sebastian? Ma in fondo, quali erano i sentimenti di Sebastian? L'unica cosa di cui era certo, era che non era innamorato di Elizabeth. Ma come spiegarglielo? "Sei un'ottima amica, Lizzy" disse soltanto, attendendo la reazione della ragazza. Silenzio. Elizabeth girò sui tacchi e fece per andarsene, ma lui la fermò. "Io devo parlarti. Sei molto amica di Ciel Phantomhive, vero?" chiese cercando di essere il più gentile possibile per non farla soffrire di più. "Sì, ci conosciamo fin da quando eravamo piccoli. Ma lui non mi piace" rispose Elizabeth guardando il vuoto. Doveva esserci rimasta piuttosto male. "Lo so, non era questo che intendevo. Volevo soltanto chiederti se sai qualcosa di più sulla sua famiglia". Elizabeth annuì. "La situazione di Ciel non è delle migliori. Sua madre Rachel è morta partorendolo e da allora sia suo padre Vincent che sua sorella Natsumi lo trattano freddamente. Vedono in Ciel colui che l'ha uccisa" spiegò tristemente. Sebastian ascoltava con attenzione. Gli dispiaceva molto per Ciel e adesso aveva ancora più voglia di aiutarlo. Dopodiché, Elizabeth si allontanò. Era dispiaciuto per lei, ma non poteva dire che l'amava quando non era così. La campanella che segnava l'inizio delle lezioni suonò richiamando tutti gli studenti nelle proprie classi. Anche Sebastian si diresse verso la sua classe, e mentre stava per entrare notò Ciel. Rimase a guardarlo fin quando non girò l'angolo. Oggi aveva un colorito stranamente pallido.

Dopo la scuola, Sebastian fu portato da sua madre agli studi televisivi dove girò due puntate de 'Il giocattolo dei bambini'. Quandò finì di girare, fu raggiunto da un noto regista televisivo piuttosto entusiasta: "Sebastian Michaelis, complimenti! E' un attore molto bravo. Vorrei proporvi di prendere parte ad uno sceneggiato televisivo di mia produzione". Sebastian ci pensò su un attimo. Aveva tanti impegni ultimamente, ma valeva la pena provare. Almeno per vedere che tipo di sceneggiato fosse. Dopo che il regista gli spiegò tutti i particolari, accettò l'incarico. Sua madre lo raggiunse poco dopo. "Hai accettato l'incarico?" chiese. "Sì" rispose Sebastian. "Mi piace la storia" aggiunse. Pensò alla trama, che rispecchiava molto la vita familiare di Ciel. Intrepretava un ragazzo ribelle che conviveva con un padre assente e una sorella incomprensiva, il cui comportamento era dovuto alla malattia della madre. La storia si concludeva con un lieto fine, con la ristabilizzazione della madre e il riavvicinamento della famiglia. "Mamma, puoi lasciarmi qui?" chiese Sebastian vedendo casa Phantomhive. "Cosa devi fare?" domandò sua madre fermando la macchina. "Voglio fare una passeggiata" rispose aprendo la portiera e scendendo dall'auto. "Va bene, ma devi essere a casa per le sette" si raccomandò sua madre facendo un gesto di saluto e rimettendo in moto la macchina. La guardò sparire voltando l'angolo e poi aspettò. Di solito a quell'ora Ciel usciva di casa per cenare.

"Vai via, nano! Rovini sempre tutto!"

Era la voce di Natsumi, la sorella di Ciel. Poco dopo Sebastian vide Ciel che usciva di casa con aria afflitta, chiudendo con violenza la porta. Visto il comportamento del ragazzo, cestinò l'idea di andargli incontro e preferì andarsene, ma fu troppo tardi perché ormai si era accorto della sua presenza. "Cosa stai facendo qui?" chiese con voce piuttosto irritata. Che scusa poteva inventarsi? Era inutile mentire, Ciel era troppo sveglio, ma era comunque la cosa migliore da fare. "Passavo di qui per caso" disse cercando di non incrociare il suo sguardo. Impossibile. Quegli occhi profondi lo attiravano tantissimo e non poteva spiegarne il perché. Poco convinto, Ciel si sedette su una panchina. "Posso offrirti io la cena di oggi? Perché non ceni in un luogo più salutare anziché il solito fast food? Conosco un buon ristorante qui vicino". Ciel rise, guardandolo male. "Questo sarebbe un appuntamento? No, grazie. Lasciami stare". Sebastian cercò diverse volte di convincerlo, ma vista la testardaggine di Ciel, ci rinunciò. "Almeno lascia che ti accompagni" disse con severità. "Anche se non sei più un bambino, una zona deserta come questa di sera è pericolosa". Il ragazzo si alzò di scatto dalla panchina: "Ma per chi mi hai preso, per una femmina? Non ho bisogno delle tue stupide attenzioni! Sto benissimo anche senza di te!". Niente da fare, pensò Sebastian. Il lato dolce che gli aveva mostrato quando era andato a casa sua era soltanto per quella volta. "Io al fast food ci dovevo comunque andare" mentì di nuovo Sebastian. "Come no" rispose Ciel. Inutile combattere contro quell'attore. E così, senza che nemmeno se ne accorgesse, Ciel lasciò ancora una volta che Sebastian gli restasse vicino.

"Ecco qui" disse Sebastian posando sul tavolo la loro cena fatta di hamburger e bibite gassate. "Ogni tanto posso permettermi di mangiare cibo di quarta categoria" aggiunse ridendo. Ciel lo guardava senza dire niente. "Sicuro che vuoi mangiare qui dentro? Potrebbero riconoscerti, vedo già qualcuno che si avvicina al nostro tavolo. Sei un attore" disse rivolgendo delle occhiatacce ai curiosi. "Hai ragione. Usciamo di fuori?" chiese Sebastian riprendendo il vassoio. Ciel annuì e lo seguì. Una volta di fuori, Ciel cercò con lo sguardo un posto dove sedersi. In un piccolo prato, c'era un tronco d'albero tagliato. Ma a quanto pare Sebastian aveva già colto l'occasione per sedersi. "Siediti in braccio a me" gli propose Sebastian con un sorriso. Ciel non sembrava entusiasta dell'idea: "Ti sembra una cosa normale? Io in braccio a te?". Sebastian lo guardò con aria interrogativa: "E perché no?". Ciel era spiazzato. In fondo, cosa c'era di male? "Solo perché sono stanco" concesse sedendosi. Doveva ammettere però che era piuttosto piacevole stare così vicino a Sebastian. Aveva un buon profumo e le sue braccia davano a Ciel un meraviglioso senso di sicurezza che non aveva mai provato. Improvvisamente, iniziò a piangere. Sebastian se ne accorse subito sentendo i suoi singhiozzi. "Cosa c'è?" domandò preoccupato. "Niente è che... Nessuno mi vuole bene" rispose Ciel fra un singhiozzo e l'altro. Sebastian non sapeva cosa rispondergli. Sapeva che la situazione familiare di Ciel era difficile, ma non pensava che potesse ferire il ragazzo fino a questo punto. E vederlo piangere così, tanto triste e bisognoso di affetto, gli fece capire quanto teneva a lui. "Non è vero. Io ti voglio bene" disse un po' imbarazzato. Non si era mai trovato in una situazione del genere. Ciel lo abbracciò. Quel gesto sorprese non poco Sebastian e gli fece rovesciare la bibita per terra. "Cosa posso fare, Sebastian? I miei stessi parenti mi detestano e se non posso contare su di loro, su chi posso contare?" disse continuando a piangere. Sebastian lo accarezzò. "Io sono sicuro che invece loro ti vogliono molto bene. Sai che devo recitare in uno sceneggiato televisivo che ricorda un po' la storia della tua famiglia?" disse con dolcezza. "E poi anch'io ho paura che mia madre non mi voglia bene come credevo. Vuole pubblicare un libro che parla di un segreto fra me e lei che nessun'altro sa" aggiunse un po' triste. "Non è vero. Lei ti vuole tanto bene, e se vuole pubblicare questo libro è sicuramente per una ragione profonda" disse con decisione Ciel smettendo di piangere. "Qualsiasi cosa ci sia scritta su quel libro, io non ti lascio solo" continuò. Sebastian sorrise. "Allora, vogliamo tornare a casa? Avevo promesso a mia madre che entro le sette tornavo e sono già le otto passate".

"Credo di avere la febbre" sentenziò Ciel prima di entrare in casa. "Infatti sei molto pallido da stamattina. Vedi di riposarti e guarda quello sceneggiato televisivo con tua sorella e tuo padre, quando uscirà" si raccomandò Sebastian mentre lo salutava. "Aspetta!" urlò Ciel ignorando l'ora tarda. "Elizabeth oggi era strana. Siccome ho visto che parlavate volevo sapere se sai il perché". Sebastian si arrestò di colpo. "Vedi, oggi Elizabeth mi ha detto che io le piaccio" rispose in modo teso. "Ah" fece Ciel. "Lei ti piace?" chiese. Sebastian scosse la testa. Ciel sembrava sollevato. "Ok. Domani verrò a scuola" disse con decisione. "Ma perché? Tu stai male, resta a casa!" disse Sebastian apprensivo. "No. Io domani andrò a scuola perché devo assolutamente parlare con una persona".

"Quel ragazzino non lo capirò mai" bisbigliò Sebastian mentre tornava a casa.

 

Eccomi qui! Prima di iniziare questa fan fiction mi ripetevo che sarebbe durata massimo 4 capitoli, ma alla fine ho deciso di far succedere così tante cose che ho la sensazione che durerà molto, molto di più. La scaletta che mi sono preparata coi vari avvenimenti dei capitoli è stata completamente stravolta, quindi vedremo l'entrata in scena del nuovo personaggio fra un bel po'. Intanto sappiamo che a Lizzy piace Sebastian. Wow. Suona strano, vero? La scena del pianto greco di Ciel (?) mi piace in particolar modo. La trovo piuttosto tenera. Comunque sia, cosa avrà in mente di fare Ciel a scuola? Chissà... C'è una nuova commentatrice! Grazie! Si tratta di Lovely_Sky, che è davvero molto "lovely"! <3 e che ringrazio. Ciao e alla prossima!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: SeaGirl