Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Maya98    12/06/2012    3 recensioni
John Watson, Sherlock Holmes. Un incontro sul treno. Il castello, lo smistamento, tante avventure. La magia è nei nostri cuori. Sarà amicizia o amore?
(Avvertimenti: AU, Cross-Over, Slash, Bookverse)
L'ho messa sulla sezione di Sherlock BBC ma presenta anche delle parti dei libri (per questo negli avvertimenti ho aggiunto Otherverse)
SOSPESA MOMENTANEAMENTE E NON ESISTE DATA CERTA IN CUI VERRA' RIPRESA
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Irene Adler, Jim Moriarty , John Watson , Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2 - L’unico in grado di mettere in difficoltà il Cappello Parlante

P.O.V. Watson

E Ad un Certo punto (quando attacca in corsivo) P.O.V: Holmes

 

Quando scesi dalla carrozza di Stamford non c’era ancora traccia. Avrei scommesso che si fosse dimenticato già di me, tutto intento a correr dietro alla gonna della Smiths. Ok, lo ammettevo, era carina, ma insomma...c’è di meglio! Anche le mie ex-compagne di scuola erano meglio di quella tipa coi capelli neri e il naso storto. 

Stando a quanto dicevano le voci, quelli del primo anno dovevano andare al castello in barca, attraversando il lago. A cielo aperto. Se pioveva, arrivavi che non dovevi farti la doccia, per lo meno, e il vecchio detto diceva - Di pioggia bagnati, attraverso il lago, degli anni fortunati, attendono il buon mago - che c*etinata.

Bé, piovigginava, purtroppo. Sperando in dei buoni sette anni seguii la figura di un uomo piuttosto basso che gridava:-PRIMO ANNO CON ME! PRIMO ANNO!!!

Stamford mi aveva detto che quello era McHiggins, l’insegnante di Trasfigurazione*, un bravo insegnante ma terribilmente severo e assegnatore di valanghe di compiti, responsabile della casa Corvonero. Ah bé, tutti gli insegnanti di Trasfigurazione saranno così, no? Con la fama che ha la materia.

Ci sistemammo nelle brache a gruppi di tre. Io finii con una ragazza dalle trecce bionde e la sua amica ridacchiante. Dio, già a quell’età erano così chiassose? Per fortuna erano carine, e questo rese la mia sopportazione più facile. Sentii la biondina arrovellarsi su quale casa sarebbe stata la sua, mentre la sua amica le rideva in faccia, sbandierando ai quattro venti che sarebbe finita in Corvonero, tanto era intelligente.

Quando arrivammo all’altra riva ero soltanto un po’ bagnato, ma niente di che. Sicuramente avevo freddo, quello si. Vidi tutti stringersi addosso i loro cappotti, con i denti che battevano. Tutti tranne Sherlock Holmes, quel ragazzo strano che avevo incontrato sul treno, che se ne stava con la sua camicia a maniche corte senza batter ciglio**.

Finalmente le porte si aprirono e fummo consegnati da McHiggins ad un’altra insegnante.  Aveva i capelli rossi raccolti in una coda, le sopracciglia alte e gli occhi azzurri. In un certo senso sembrava davvero giovanissima, e molto più morbida e meno rigida di McHiggins.

-Buona sera.-disse con un sorriso, non appena ci ebbe condotto davanti alle porte della Sala Grande:-Sono Samantha Grenoble, o professoressa Grenoble, la vostra insegnante di pozioni e rappresentante della casa Grifondoro. Siamo davanti alle porte della Sala Grande, il refettorio, dove si terrà la cerimonia dello Smistamento. Per chi non lo sa, lo Smistamento consiste semplicemente nel calarsi il Cappello Parlante sulla testa ed attendere il suo verdetto: non spaventatevi se i vostri fratelli o sorelle vi hanno detto che è una prova dolorosa. Non dovrete dimostrare niente. Il Cappello è in grado di leggere le vostre capacità e vi saprà assegnare alla casa giusta. La vostra Casa, negli anni che passerete qui a Hogwarts, sarà la vostra famiglia. I successi che otterrete, rispondendo alle domande in classe, vincendo le partite di Quidditch, vi faranno guadagnare punti per essa. Le infrazioni alle regole ve ne faranno perdere. E alla fine dell’anno alla Casa con più punti verrà assegnata la Coppa delle Case. Tutto chiaro?

Noi ragazzi, intimoriti, annuimmo.

-Bene, seguitemi.

Le porte si aprirono e la professoressa Grenoble ci condusse dentro.

Era una sala piuttosto ampia, anzi...enorme! Le candele illuminavano quattro tavoli disposti in verticale lungo la stanza, più uno orizzontale dove sedevano i professori e il preside. Il soffitto, come aveva promesso Storia di Hogwarts, era incantato e rifletteva il cielo nuvoloso che c’era effettivamente fuori. Verso il fondo della Sala c’era uno sgabello su cui era posto il Cappello.

Avanzammo insicuri fino a raggiungerlo ed in qualche modo sembrammo restringerci quando la Grenoble tirò fuori una lista con i nomi in ordine alfabetico. Uffa, sarei stato uno degli ultimi.

Poi uno strappo si aprì sulla vescica di stoffa e cominciò a cantare:-

Buon giorno, nuovi studenti arrivati,

Io sono il Cappello Parlante,

avvicinatevi e sarete smistati

calandomi sulla testa, all’istante

 Non abbiate paura, di dote ne avete

se nascosta la scoprirete,

vicini, vicini, su, non temete!

Sedetevi qui quando chiamati verrete!

Di quattro case una scelgo, per sorte***!

E ad un dormitorio io vi assegnerò

La strada che poi vi aprirà mille porte

lasciatemi dire quel che io so:

C’erano un tempo di fama due maghi, 

Il buon Grifondoro e il Serpeverde

credetemi si, coraggio di draghi

e quell’astuzia che prima o poi serve.

E due belle streghe, la Tosca e Priscilla,

ma certo vi parlo di Tassorosso,

e se in Corvonero l’acume sfavilla!

il primo da affetto è soltanto mosso.

Ebbene ora voi, qui vi smisterò,

e il mio verdetto si fa più corretto,

in una casa di fama, il difetto mancò!

Lo sbaglio non conosco, io, vecchio berretto.

 

Tutti applaudirono.

-Fa un po’ pena la canzone di quest’anno.-sentii sussurrare da un tavolo vicino:-si vede che ha esaurito le rime.

-Adler, Irene!-esclamò la Grenoble, cogliendomi di sorpresa, mentre una ragazzina si avvicinava sorridendo maliziosa al Cappello.

-Serpeverde.-sentii dire una voce annoiata dietro di me.

Mi voltai velocemente, per scoprire niente di meno che Sherlock Holmes ancora, il ragazzo che aveva condiviso tutto il tempo del viaggio lo scompartimento con me.

-SERPEVERDE!-sentii esclamare dal Cappello qualche istante dopo. Mi rivoltai verso Irene, che si avviava verso il tavolo grigio-argento.

-Brown, Eleonore!-

La ragazzina dalle trecce bionde che era seduta in barca con me si fece avanti con le gambe tremanti. Era pallida, quando si sedette sullo sgabello e le fu calato il Cappello in testa.

-Tassorosso.-sentii scandire lentamente Sherlock.

-TASSOROSSO!

La ragazzina sorrise e corse felice verso il tavolo.

-Cook, Martin!

Un ragazzino dalla zazzera nera si avvicinò spavaldo al Cappello.

-Serpeverde.-sentii sussurrare chiaramente da Sherlock.

-SERPEVERDE!

-Davinson, Luke!

-Grifondoro.

-GRIFONDORO!

Mi rivoltai di nuovo, sempre più stupito. Come diamine faceva ad indovinare le case prima che il Cappello le esclamasse?

-Gandal, Harriet!

-Corvonero.-sussurrò Sherlock, sempre con lo stesso tono annoiato.

-CORVONERO!

Dio, ma come diavolo faceva?!?

-Lestrade, Gregory!

-Tassorosso.

-TASSOROSSO!

-Moriarty, James!

-Serpeverde.

-SERPEVERDE!

-Murphy, Larry!

-Grifodoro.

-GRIFONDORO!

-Stevens, Michelle!

Vidi la ragazza compagna della trecce-bionde, quella che si era vantata di finire in Corvonero per la sua intelligenza, avanzare spavalda verso il cappello.

-Serperverde.-disse Sherlock.

-SERPEVERDE!-e il sorriso si cancellò dalla faccia della ragazza.

Andò avanti così per un po’, quando iniziai a chiedermi perché Sherlock non era ancora stato chiamato. Insomma, Holmes iniziava con la H, giusto?

-Watson, John!

Oddio. Oddio. Oh. Mio. Dio.

Mi avvicinai tremante al Cappello. Mi sedetti e me lo sentii calare in testa. Non sentii il verdetto di Sherlock, purtroppo. Però sentii quello che Cappello.

-Coraggio, amicizia, cavalleria, senza dubbio. Oh, non c’è più gusto nello smistare. GRIFONDORO!

Estremamente sollevato mi alzai e corsi verso il tavolo dei Grifondoro. Stamford, che finalmente si era ricordato di me, mi fece posto sulla panca.

-Zanzara, Marika!

Erano rimasti solo lei e Sherlock nella sala.

-Corvonero.-lo sentii scandire.

-CORVONERO!-esclamò il cappello, subito dopo.

-Bene, abbiamo concluso!-La Grenoble fece per mettere via la lista, quando si accorse di Sherlock, ancora in piedi in mezzo alla sala.

-Holmes, Sherlock.-disse lui, anticipando la domanda:-Mi ha saltato.

Lei riaprì la lista frettolosamente, e giunse alla lettera H.

-Oh si.-confermò:-Holmes, Sherlock! Mi perdoni, signor Holmes.

Lui fece una strana smorfia con la bocca, e si avvicinò al cappello. Poi la sua faccia scomparve sotto la stoffa nera.

 

Dio, e ora si erano pure dimenticati di chiamarmi. Ma dopotutto la professoressa era stata distratta dal cognome uguale a quello di sua cugina, sotto il mio, ed era stato un puro sbaglio. Comunque, ora il verdetto.

Mi avvicinai verso il Cappello, e mi sedetti. Mi fu calato sul capo.

Oh, sentii una vocina sussurrarmi all’orecchio, oh oh oh, finalmente qualcuno di interessante. Oh cielo, questo sarà difficile.

E ci mancava solo questo, pensai.

Coraggio, arroganza, intelligenza. Disprezzo, una buona dose, originalità parecchia, acume una pila. Oh, diciamo tutto tranne che Tassorosso.

Ovvio, sono noiosi. ribattei, nella mia mente.

Nessuna preferenza...uhm, si, difficile, davvero complesso...

Ti dai una mossa?

Abbastanza acuto e arrogante per essere un Serpeverde. Coraggioso abbastanza per essere un Grifondoro. Terribilmente strambo e molto intelligente abbastanza per essere un Corvonero. Insomma, sono tutte ugualmente dosate, come caratteristiche!

Spicciati.

Oh bé, scartiamo Grifondoro, non mi sembra che tu sia molto amichevole. Serpeverde o Corvonero? Sei intelligente, certo, ma è intelligenza selettiva questa, come puoi eliminare tutte le nozioni che tu ritieni inutili? D’altronde mi sembra che tu reputi male i Serpeverde come vanitosi...insomma, quale dei due?

Una a caso, basta che ti muovi.

Allora...

Ci stava mettendo secoli. Davvero, con tutti gli altri era andato abbastanza sul sicuro, il Cappello. Con Sherlock ci mise davvero un’eternità. Cosa passava in quel cervello, cosa il Cappello leggeva?

-CORVONERO!

Non sembrò né gioirne né piangerne. Si avviò con indifferenza verso il tavolo dei Corvonero.

Ah bé, la genialità e l’originalità avevano vinto sull’arroganza e l’egocentrismo, pensai.

Ma quando lo si sedette al tavolo lo sentii sussurrare chiaramente:-Noioso.

( tu be continued...) 

* Le vicende narrate precedono Harry Potter di un sacco. Dopotutto siamo alla metà dell’ottocento. Quindi no-McGranitt, no-Silente e Tom Riddle dovrebbe arrivare tra una quarantina d’anni, no? E lo so bene, stando alla Rowling il Torneo tre maghi non si faceva da tre secoli al tempo di Harry, ma sono convinta che se Watson e Holmes vanno a hogwarts ci vanno negli anni dei tornei. Punto. Ah, e non dovrebbero avere neanche la stessa età, Holmes è più giovane, giusto? Eppure non me ne frega. Punto di nuovo.

** Non so perché ma sono convinta che Holmes sia immune al freddo. Bho.

Scusate, la canzone fa schifo, ma non ero ispirata :(
Maya
P.S. RECENSIONI POSITIVE E NEGATIVE GRADITE! Sono anche in cerca di una beta :)

 

*** Lo so, Ulysses Moore.

  
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