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Autore: Maya98    10/06/2012    1 recensioni
John Watson, Sherlock Holmes. Un incontro sul treno. Il castello, lo smistamento, tante avventure. La magia è nei nostri cuori. Sarà amicizia o amore?
(Avvertimenti: AU, Cross-Over, Slash, Bookverse)
L'ho messa sulla sezione di Sherlock BBC ma presenta anche delle parti dei libri (per questo negli avvertimenti ho aggiunto Otherverse)
SOSPESA MOMENTANEAMENTE E NON ESISTE DATA CERTA IN CUI VERRA' RIPRESA
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Irene Adler, Jim Moriarty , John Watson , Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - Incontro sul treno

P.O.V. Watson, ovviamente.

La mia prima Long

 

 

Era incredibilmente seccante dover trascinarsi per tutto il treno, l'affollatissimo treno, in cerca di uno stramaledettissimo scompartimento libero.

Ed era ancora più incredibilmente seccante essere del primo anno e quindi non sapere assolutamente niente di come doversi comportare sul treno in questione.

E ad aggravare tutto ciò era anche la seccatura di essere incredibilmente timido per poter solo anche azzardare a bussare alla porta di qualche scompartimento già occupato per chiedere:-Posso sedermi?-

Inoltre, mio cugino di secondo grado Stamford, del quinto anno, mi aveva mollato per andare nella carrozza dei prefetti: doveva ricevere le istruzioni subito dopo la nomina, diceva. Che imbecille, era solo una scusa per mollarmi e andare con la nuova prefetto di Grifondoro, Barbara Smiths. Era palese che ne fosse cotto, visto che aveva passato tutto il suo soggiorno a casa mia (ovvero tutta l'estate) a scrivere ridicole poesie che cercava di nascondere nei cassetti e che io trovavo comunque.

Camminai ancora un poco, trovando le porte degli scompartimenti chiusi. Ma dai, era davvero possibile che non ce ne fosse uno libero?

Dopo qualche secondo di respirazione profonda mi dissi mestamente qualcuno lo dovrà pur fare. Chiusi gli occhi, puntai la bacchetta (salice, unicorno, undici pollici e un quarto, piacevolmente flessibile, aveva detto Olivander, era leggermente inclinata e mi piaceva da morire anche se non ero ancora riuscito a produrre alcun incantesimo) a caso verso una delle porte degli scompartimenti. Feci altri due respiri profondi e aprii.

-Scusate...posso entr...?

Ma mi bloccai subito. Nello scompartimento non c'era assolutamente nessuno.

Cioè...nessuno nessuno. Vuoto. Niente, nada, rien. I sedili erano vuoti, non c'era alcuna persona in quello scompartimento.

Eppure avrei giurato che fossero tutti occupati. Le porte chiuse, il baccano...Che strano colpo di fortuna.

Mi sedetti sul posto vicino al finestrino, con aria sollevata. Tirai fuori dalla tasca della giacca "I delitti della Rue Morgue" versione tascabile e lo aprii alla pagina dove ero rimasto. Avevo da poco iniziato la lettura quando Il mio stomaco brontolò. Chissà, Stamford aveva detto che sarebbe passata una strega paffutella che spingeva un carrello pieno di dolciumi e leccornie, ma tra quanto tempo...?

-Oh, se è per questo è ovvio che arriverà tra due minuti e diciotto secondi. E' tre scompartimenti indietro questo.-disse una voce.

Sobbalzai violentemente, il libro finì dalle mie ginocchia al pavimento. Mi alzai di scatto e feci ruotare la testa tre volte intorno a me. Ma non c'era ancora nessuno. E allora da dove diamine veniva quella voce?

-Dalla tua sinistra, è ovvio.

Sobbalzai nuovamente e mi voltai come una saetta verso sinistra, ma i miei occhi intravidero solo la porta dello scompartimento. Mi misi una mano sulla testa e la massaggiai piano: avevo delle allucinazioni? Sentivo delle voci strane? Non è che magari avevo sbattuto la testa? Lì non c’era nessuno. Nessuno. Cercai di convincermi.

-Non essere sciocco, non ti stai immaginando niente. E la tua testa è perfettamente sana.

Spalancai gli occhi, terrorizzato, e ripresi a massaggiarmi con più insistenza il capo. Magari mamma aveva messo qualcosa di strano nella colazione...

-Per l'amor di dio! Sono reale, come devo fartelo capire? Finitus!

E poco a poco davanti a me comparve la figura di un ragazzo. Doveva avere la mia età, anche se era piuttosto alto, i capelli neri e gli occhi grigio scuro. Indossava già la divisa di Hogwarts ed era comodamente spaparanzato sul sedile accanto al mio, sorriso canzonatorio sul volto e aria annoiata.

-Ora sei contento?-chiese.

Sbattei un poco le palpebre per accertarmene, ma la visione non accennò a svanire. Possibile che...?

-Era solo un incantesimo di Disillusione, per dio! Mi sembri esageratamente scioccato.

-Non...non..è quello.-borbottai, imbarazzato, distogliendo lo sguardo:-E' che...che hai risposto ai miei pensieri. Cosa sei, un Legilimens?

-Ma certo che no.-ribatté:-Ma era terribilmente semplice capire cosa stavi pensando, ogni espressione che ti si dipinge sul volto parla chiarissimo. Nato babbano, giusto?

-Si.-confermai, dopo aver ritrovato la voce.

-Ma con una certa competenza in materia di magia.-continuò:-Probabilmente a causa di un parente. O un fratello maggiore e un cugino, dagli occhi azzarderei il nuovo prefetto di Grifondoro.-concluse.

-Co..cosa!?..tu come...come fai a sapere tutte queste cose?-esclamai, sbalordito.

-Oh, bé, è elementare. Quegli abiti sono babbani e non molti purosangue sanno vestirsi in modo coerente, però hai dato chiari segni di conoscenza magica citando i Legilimens. Quindi devi essere sicuramente accuratamente informato grazie ad un parente prossimo che è andato ad Hogwarts prima di te. O un fratello o un cugino, ma vedendo le tue iridi azzurro chiaro mi è venuto chiaramente in mente Micheal Stamford, che - se le mie fonti sono esatte - è recentemente diventato il prefetto dei Grifondoro.

-Stupefacente!-mi lasciai sfuggire, riflettendo sull’assurda conversazione che stavo facendo con un ragazzo appena ritornato visibile.

-Facile.-si schernì lui, sorridendo. Quello era il primo sorriso che gli avevo visto fare da quando era comparso:-Quando applichi la deduzione analitica per undici anni hai parecchia esperienza.

-Undici anni?-esclamai, sbalordito:-Hai solo undici anni?
-Undici anni spesi bene.replicò.
-E sai fare un incantesimo di Disillusione?

-Si.-disse, improvvisamente imbarazzato. Oh, non pensavi che un tipo così avrebbe potuto essere imbarazzato:-Nella mia famiglia sono tutti maghi, sguazzo nella magia da quando ero in fasce.

-Beato te.-dissi, terribilmente invidioso:-E sei de primo anno...-continuai il ragionamento, gli occhi socchiusi per non perdere il filo e mantenere la concentrazione. Stamford diceva che così sembravo ancora più stupido.

-Ovviamente.

Mi ero riseduto, questa volta di fronte a lui, e avevo raccolto il libro da terra. Lui aveva allungato le chilometriche gambe sui sedili accanto al suo.

-E in che casa vorresti finire?-chiesi, riuscendo a portare la conversazione su livelli a me accessibili.

-Ah, non saprei.-replicò, con noncuranza.

-Cosa?!?-esclamai, sempre più sbalordito:-Come puoi non avere idea in che casa vorresti stare per i prossimi sette anni della tua vita?

-Oh, ogni casa ha i suoi pregi così come i suoi difetti.-continuò, intestardito nel suo ragionamento:-I Tassorosso per quanto di buon cuore diventano morbosi. E sono così banali...monotoni...noiosi. Dei mollaccioni.

Bé, in questo non aveva torto.

-...i Grifondoro va a finire che con tutto quel fegato e la cavalleria si fanno ammazzare...

-Ehy!-replicai piano:-I voglio finire in Grifondoro!

-Prevedibile.-sbuffò e un ciuffo sulla sua testa sussultò per poi ricadere nella massa scompigliata:-I Serpeverde sono abbastanza astuti, ma sono terribilmente arroganti e si sprecano per fare dei dispetti stupidi. I Corvonero sono troppo dediti allo studio! Venerano ogni singola materia, quando la metà è sostanzialmente inutile.

-Corvonero non è così male.-riflettei:-E quanto ad arroganza di Serpeverde mi pare che tu ne abbia parecchia!

Non so cosa mi spinse a dire una cosa del genere. Io ero sempre stato un ragazzo timido e riservato ma quel tipo...mi faceva venir voglia di dire qualsiasi cosa mi passasse per la testa. Che sensazione strana.

Per un attimo pensai che mi avrebbe urlato contro, picchiato o scagliato un incantesimo. Invece si limitò a ridacchiare:-La falsa modestia non porta da nessuna parte. A proposito, mi chiamo Sherlock. Sherlock Holmes.

-Che nome buffo.-esclamai:-Io sono...

-No no no,-mi interruppe:-Non dirmelo. Voglio indovinare. Un nome banale come John, Jehremia o qualche altro nome comune che inizia per J. E di cognome...-attese un attimo scrutandomi:-Weatherby, Wilson, Watson...una roba così. Ma certo! John...John Watson, giusto?

Spalancai la bocca, sbalordito.

-Il tuo aspetto ordinario e le iniziali sulla spilla sulla giacca. Tra parentesi, il libro che stai leggendo è terribilmente noioso.

-I delitti della Rue Morgue, Poe?-chiesi, dubbioso.

-Ovviamente. Si capisce l’assassino da pagina trentadue.

-Ma..ma...-esclamai:-I miei amici dicono che viene svelato solo alla fine da Dupin! E io ho già superato pagina trentadue da un pezzo...ma non ho capito niente.

-Elementare.-replicò, fissando il soffitto:-Ma non tutti hanno il mio intuito.

Alzai gli occhi al cielo e sbuffai. Quello era davvero un arrogante. Però un arrogante genio. Lui abbassò lo sguardo sull’orologio:-La strega sarà qui tra dodici secondi.-si vedeva che era annoiato, e non ero sicuro né di stargli simpatico né che lui stesse simpatico a me.

Tuttavia non potemmo fare altro che sorriderci quando, dodici secondi dopo, sentimmo una voce femminile urlare:-Qualcosa dal carrello, cari?

 

( to be continued... )

Angolino della Skizzata:
Oh, ho sempre sognato di fare un crossover su loro due a Hogwars! E' un esperimento, ve lo dico chiaramente. Recensioni gradite.
Dedicata alla mia Christie (che ne sarà esasperata) e alla mia Watson (che non sa neanche di esserlo) e a James, la mia ispirazione.

A Ciajka: grazie, come puoi vedere ho sostituito Dieci Piccoli Indiani. I delitti della Rue Morgue è del 1841, stando a wikipedia, e posso considerare che loro siano a scuola qualche lustro dopo...no? Speriamo e grazie ancora! Si, Agatha Christie era un saluto indiretto ad una persona cara...a me non piace!!
  
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