CAPITOLO
VENTINOVE
Camminavano
ancora per i cunicoli del Malfoy Manor,
in fila indiana e con le bacchette davanti al viso per fare luce.
Avevano sceso almeno centinaia di scale, attraversato non sapevano
nemmeno loro
quanti passaggi segreti e ancora erano lì a girovagare alla
ricerca delle
segrete.
Jolie
sbuffò frustrata; ma chi glielo aveva fatto
fare di andare con Malfoy? Lui e Harry non avevano fatto altro che
battibeccare
per tutto il tempo e c’era mancato poco che venissero alle
mani.
Avrebbe scommesso qualsiasi cosa che James, Teddy e gli altri fossero
già
arrivati e magari avevano anche già trovato Alice e Frank. E
invece loro erano
ancora lì a girare come topi in trappola solo per la
pignoleria di Malfoy che
non voleva correre il rischio di essere beccato.
I
suoi amici non avrebbero perso tempo con queste
cose, li vedeva già che facevano irruzione da qualche parte
spianandosi la
strada a suon di colpi di bacchetta da qualsiasi Mangiamorte ci fosse
stato
davanti a loro.
“Che
c’è, Potter? Sei stanca di camminare? Ti dobbiamo
portare in braccio?” fece Malfoy con tono acido e derisorio,
in risposta al suo
sbuffo.
“Chiudi
quella ciabatta, Malfoy o te la faccio
chiudere io”. Gli rispose lei ancora più
scocciata, senza guardarlo ma
continuando a tenere lo sguardo fisso davanti a sé.
“E’
un modo per chiedermi se puoi infilarmi la
lingua in bocca?”
Jolie
alzò il braccio pronta a tirargli un sonoro
schiaffo che si sarebbe ricordato per tutta la vita, quando,
però, venne
bloccata dal fratello che le circondò la schiena con un
braccio e lanciò un’occhiata
omicida al biondino.
“Malfoy,
ti consiglio anch’io di chiudere quella
bocca se non vuoi ritrovarti all’altro mondo troppo
presto”.
Il
Serpeverde avrebbe sicuramente risposto a questa
minaccia se, improvvisamente, non si fosse bloccato udendo dei rumore
sospetti
che si muovevano molto vicino a loro.
“Che
c’è adesso?” chiese Harry esasperato
andando a
sbattere contro la schiena del giovane.
“State
zitti!”
Potter
fece per protestare che lui non prendeva
ordini da nessuno, men che meno da un Malfoy, ma anche Jolie gli
intimò di
stare zitto, intuendo che cosa avesse fatto allarmare il Serpeverde.
“Dove
cazzo correteeeeeee!!!???”
“Non
lo sooooo!!!! Corriiiiiii!!!!”
“Aaaaaaaaaaahhhh!!!!”
“Cretiniiiiiiiiiiiii!!!!!!”
Stonk…
bum…stump…
“Ahia!
La mia testa!”
“Io
sono fuori forma per queste cose”.
“Sei
vecchio, Sirius, ammettilo”.
“E
tu ti sei contato i capelli bianchi?”
“Papààààà!!”
All’urlo
isterico di Harry tutti quanti si zittirono
e rivolsero l’attenzione a lui che, poveretto, se ne stava
sdraiato sotto il
padre, schiacciato dalla sua mole che era tutt’altro che
leggera come una
piuma.
“Potresti
alzarti, per favore?”
“Oh
scusami… non credevo di essere così
pesante”.
“E’
che sei sdraiato sui miei gioielli”.
James
si alzò sbattendo le mani sui pantaloni per
pulirli dalla polvere e, con il suo solito sorriso malandrino e
provocante,
aggiunse: “Non credevo fossi così ben dotato,
figliolo”.
“Idiota”.
Sospirò il ragazzo sbattendosi una mano in
faccia per l’esasperazione.
“Si
può sapere perché stavate correndo come dei
dannati?” chiese Jolie a quel punto, acida come sempre.
Al
posto di risponderle, però, JamesRemus le si
lanciò addosso stringendola forte sui fianchi e affondando
la faccia nella sua
pancia.
“Jolie,
mì amoooooooorr!!” cominciò a
strusciarsi
contro la sua maglietta e a guaire come il cane qual era.
“Cagnaccio,
ti vuoi levare??!” gli urlò lei cercando
di scrollarselo di dosso.
Lui,
ovviamente, fece finta di non averla sentita,
ma anzi, strinse ancora di più la presa e le diede una bella
leccata sulla
faccia che fece inorridire la ragazza.
“James,
che schifoooo!!”
“Ragazzi,
la volete smettere? Qualcuno potrebbe
sentirci”. fece a quel punto Ariel, guardando se arrivava
qualcuno.
“Finalmente
qualcuno che usa la testa fra tutti
questi Grifondoro pezzenti”. Le diede manforte Malfoy con
voce sprezzante. La bionda
però lo guardò piuttosto male per quel commento.
“Sì,
dai. Andiamo a cercare gli altri e vediamo se
riusciamo a trovare Alice”.
Charlie
si stava aggirando per i corridoi del Manor
con molta cautela, sobbalzando ad ogni minimo rumore.
Lo
sapeva che non era stata una buona idea
allontanarsi da solo, dovevano stare uniti, era una cosa che Moody
ripeteva
sempre quando si intrufolavano nella tana del nemico.
Ma
quelle urla lo avevano attirato parecchio e non
poteva far finta di niente. E poi… chi sarebbe potuto venire
con lui? Aveva
lasciato Joel, Teddy e John a combattere contro i Mangiamorte insieme
ad altri
membri dell’Ordine dopo che Paciock gli aveva detto di
andarsene per non
finirci in mezzo.
Odiava quando lo trattava così, quando era così
premuroso come se lui fosse un
bambino.
Però,
doveva ammetterlo, come combattente non era
granché e si sentiva ancora piuttosto debole dopo aver
sconfitto quel
Mangiamorte. Che cazzo! Doveva migliorarla quella tecnica, non poteva
sentirsi
una merda ogni volta dopo aver usato la Legilimanzia.
Svoltò
un angolo quando, eccolo, di nuovo quell’urlo.
Aumentò
il passo in direzione di quelle grida che
sembravano indicargli la strada, deciso ad arrivarci il prima possibile.
Gli sembrava di conoscerla, quella voce che urlava, gli era
terribilmente
familiare ed aveva una brutta, bruttissima sensazione.
Finalmente
arrivò ad una porta socchiusa dalla quale
si intravedeva un velo di luce e dalla quale provenivano dei rumori per
niente
rassicuranti.
Quando il ragazzo si accostò per spiarci dentro, rimase
scioccato di fronte a
quello che vide: sdraiata su un letto, legata con i polsi alla testiera
del
mobile, il seno oscenamente in mostra perché il reggiseno
era sganciato e i
pantaloni abbassati, una donna che lui conosceva benissimo. Sopra di
lei un
uomo che le si strusciava addosso senza assolutamente preoccuparsi
delle sue
lacrime e delle sue suppliche di smetterla.
Le afferrò un seno in modo piuttosto brutale e
cominciò a massaggiarglielo in
modo tutt’altro che delicato.
Charlie
cominciò a pensare freneticamente a come
aiutare quella donna. Non poteva lasciarla lì, soprattutto
visto che non era
una sconosciuta, dato che si trattava di Alice, la madre di John e
quell’uomo
che la stava torturando in quel modo brutale era Dolohov, uno che non
ci andava
affatto leggero.
Improvvisamente,
dopo aver detto qualcosa che il
ragazzo non riuscì a sentire, il Mangiamorte si
alzò per uscire da un’altra
porta che, molto probabilmente, doveva condurre al bagno.
Eccola,
la sua occasione. Senza attendere neanche
solo un minuto e stando attento a non farsi sentire, Charlie
entrò nella stanza
e si avvicinò al letto della donna. Non appena la vide da
vicino, si sentì
scivolare il cuore nello stomaco: aveva come l’impressione
che quella tortura
non fosse iniziata soltanto in quel momento e che Dolohov non si fosse
limitato
solo a strusciarlesi addosso e a toccarle il seno. La donna era piano
di graffi
sanguinanti sul collo, tra i quali svettava anche un succhiotto ed era
piena di
lividi sulle braccia e le gambe. Inoltre aveva gli occhi pieni di
lacrime e il
viso tutto arrossato per aver pianto e urlato troppo.
Non
appena il ragazzo alzò la bacchetta per
liberarla dalle catene che la imprigionavano, la donna
cominciò a emettere dei
versi strozzati, probabilmente sull’orlo di
un’altra crisi di pianto.
“Tranquilla”.
le sussurrò Charlie cercando di
calmarla. “Non voglio farti del male, voglio solo aiutarti.
Però devi fare
silenzio”.
Riuscì
a liberarle i polsi e, non appena lei si mise
seduta, lui scostò lo sguardo leggermente in imbarazzo di
fronte alla sua
nudità e lo portò sulla porta del bagno da dove
sentiva gli improperi del
Mangiamorte che, probabilmente, stava cercando qualcosa.
“Forza,
dobbiamo andare”. Le intimò allora Charlie,
spaventato che possano venire beccati.
Alice
però si limitò a guardarlo con i grandi occhi
scuri resi lucidi dalle lacrime e che le davano
un’espressione da cucciolo
maltrattato. Il ragazzo avrebbe voluto abbracciarla e consolarla, ma
purtroppo
non c’era molto tempo da perdere.
“Vieni,
andiamo”. Ripetè, porgendole la mano.
Lei
l’afferrò, decidendo di fidarsi di quel ragazzo
che non sembrava avere intenzioni cattive. D’altronde, come
poteva uno con un
faccino innocente come quello di Charlie spaventare qualcuno?
Si
avvicinarono alla porta, felici di star
raggiungendo la loro libertà, quando, improvvisamente,
Charlie si sentì volare
via di mano la bacchetta.
Quando
si voltò per vedere che cos’era successo,
trovò davanti a sé Dolohov con la bacchetta
alzata e la sua nell’altra mano,
uno sguardo minaccioso a contornargli le labbra.
La
situazione si stava decisamente mettendo male.
John
lanciò una potente Everte Statim contro
Bellatrix, facendola crollare per terra come un sacco di patate e il
naso
sanguinante.
Si
guardò un attimo intorno per vedere come se la
stavano cavando gli altri: ognuno era impegnato con qualche
Mangiamorte, ma
sembrava che fossero proprio i seguaci di Voldemort, per il momento, ad
avere
la peggio. E la cucina della Villa ormai era irriconoscibile,
trasformata in un
vero e proprio campo di battaglia.
Quella
distrazione, però, gli costò parecchio. Mai
voltare
le spalle al nemico, nemmeno quando questi era a terra.
Bellatrix
si alzò e, con una furia cieca, gridò:
“AVADA
KEDAVRA”.
John
fece in tempo solo
a voltarsi e a vedere il raggio di luce verde che gli veniva addosso.
PARLIAMONE…
*si
nasconde dietro al divano per non essere linciata dai
lettori* ^^
Eccomi
qui, non ci ho messo tanto questa volta : D allora…
le cose iniziano a mettersi male per i nostri amici. Che cosa
succederà adesso,
secondo voi?
Dovete
perdonarmi per quel piccolo sfogo demenziale, ma
quando scrivo dei malandrini, sia quelli grandi che quelli piccoli, la
mia vena
comica dilaga anche sul foglio di word… non ci posso fare
niente.
E Charlie… quanto coccoloso è Charlie :3 *insegue
Charlie per spupazzarselo*.
Bene,
detto questo, una piccola informazione di servizio:
su facebook ho aperto una pagina dedicata alle mie fanfiction. Potete
trovarci
foto, disegni, video di tutti i miei personaggi e, se volete, potete
lasciarmi
i commenti delle fanfic direttamente lì, così da
ricevere anche una risposta
(quasi) immediata ^^. Qui vi lascio il link, basta solo un
“mi piace”.
http://www.facebook.com/MillysSpace
Detto
questo, passo a rispondere alle recensioni :3
FEDE15498:
intanto, in bocca al lupo per gli esami. E non disperare, non sono
così
difficili. Inoltre, se sei stata una brava studentessa per tutti e tre
gli
anni, non ti tormenteranno tanto ^^ Ariel: se vuoi, quando sarai
promossa,
andremo io e te a ubriacarci e ballare sui tavoli per festeggiare ^^
Milly:
pussa via tu. Non traviarmi la ragazza. Comunque, dicevo…
sì, torniamo alla
storia. Eh sì, i malandrini fanno ridere, non ci posso fare
niente. In qualunque
situazione tirano fuori la loro vena comica. Teddy è un
figo, be’, certo lo
sono tutti, dal primo all’ultimo ^^ tranne
Charlie… lui invece è un cucciolo
tenerone :3 Charlie: ehi >.< cucciolo a chi? Milly
*spupazza* spero di
risentirti e vai a visitare la mia pagina ^^
PUFFOLA_LILY:
uuuh i tuoi complimenti mi fanno sempre impazzire ^^ spero ti sia
piaciuto
anche questo capitolo. Dai anche un’occhiatina alla mia
pagina, mi farebbe
molto piacere. kisskiss Milly.
JULIET
ANDREA BLACK:
io credo che tu sia la mia sorella gemella
perduta. Insomma, ci piacciono le stesse cose, pure Johnny Depp ^^
be’, d’altronde,
trovami qualcuno a cui non piace. E Charlie e John… eh,
quando si parla di loro
è impossibile non pensare male ^^ come fanno ad essere
così fighi questi
personaggi? Ah, tutta colpa di Ino che li ha creati così u.u
beh, spero di
sentirti presto e di vederti anche sulla mia paginetta. Al momento non
è molto
ricca ma, non ti preoccupare, vedrai tutte le belle fotuzze che ho
intenzione
di metterci. Baci, baci a presto…
CG92:
*cerca di trattenere Jolie che vuole ammazzare questo lettore
sprovveduto che
ha insinuato che lei potesse mettersi con uno come JamesRemus o come
Malfoy*.
mi spiace, caro, ma piuttosto che finire tra le braccia di James, Jolie
preferirebbe cruciarsi a morte. E lo stesso vale per Malfoy u.u Sono
contenta
però che
la storia ti piaccia, anche i
momenti deliranti e demenziali che ce ne saranno tanti, fidati. E
sembra che
questo potere di Charlie piaccia parecchio ^^ Alice, però,
non è finita tra le
braccia di Bellatrix ma in quelle di Dolohov. È un male o un
bene? chissà che
le ha fatto? Hmmm… tutto questo e molto altro nella prossima
puntata ^^
continua a seguirmi anche su facebook. Besos, M.
MILAGROS
CULLEN:
uuh una nuova recensitrice ^^ be’, che dire… sono
contenta che la storia ti piaccia e spero che continuerai a seguirmi
perché vedrai
quante belle cose ho in mente ^^ bacioni e a presto, spero. Kiss M.