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Autore: LyraB    15/06/2012    4 recensioni
Questa non è una storia che parla di Ash, il Campione di Kanto. Non parla nemmeno di Misty, Vera, Lucinda o di qualcuno dei loro amici.
No, non parla di personaggi famosi. I protagonisti sono dei ragazzini, finiti per un colpo mancino del destino nella stessa scuola. Scuola in cui si conserva un misterioso segreto, un segreto che nessun Allenatore conosce e che potrebbe distruggere il mondo intero.
Forse non è una storia che parla di persone famose e importanti... ma questa storia parla di amicizia, amicizia vera, e di coraggio. Quel coraggio che ti fa andare avanti, ti fa scoprire i misteri e affrontare i duelli di Pokèmon più impegnativi. Quel coraggio che ti fa affrontare le tue paure e i tuoi sentimenti. Quel coraggio che ti permette di non mollare mai.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Negli episodi precedenti
Quando Kaito e Ayumi si sono ritrovati all'Accademia Pokèmon con Ross,
non pensavano che avrebbero vissuto l'avventura più mozzafiato della loro esistenza.
Tra Pokèmon distruttori in attesa di essere risvegliati, membri del Team Rocket inflitrati come spie e gli alti e bassi della scuola,
hanno conosciuto il sapore dolceamaro dell'amore e la bellezza di avere un gruppo di amici su cui contare.
Ma tutte le cose finiscono, belle e brutte, ed è il momento dei saluti.







I primi ad andarsene furono Marisio e Cassiopea, con Sirio ed Angel.
- Brillopoli è lontana e Lapras non può andare molto veloce. - Spiegò Cassiopea, mentre in una confusione di baci e abbracci lei e Marisio salutavano tutti.
Anche Sirio ed Angel si profusero in saluti affettuosi verso i loro amici, promettendosi lettere e visite molto presto. Angel abbracciò Andy stretto stretto e lui ricambiò con altrettanto calore. Kaito vide sua sorella ai margini del gruppo e notò che non aveva avuto il coraggio di salutare Sirio. La conosceva bene e sapeva che si sarebbe pentita di lasciarlo andare senza dirgli nulla. Avrebbe tanto voluto darle una mano, ma temeva di scatenare l'ira di Ayumi, seconda solo a quella di un Gyarados infuriato. Sospirò, pensando che quella dei sentimenti era veramente una questione difficile.
Il gruppetto di amici si disperse e ognuno tornò alle sue occupazioni, mentre la famiglia di Brillopoli usciva dall'Accademia diretta al porto.
Erano già spariti oltre il cancello e loro erano tutti tornati verso la festa, quando una voce alle loro spalle li fece sussultare.
- Ayumi! - 
- Sirio! - Rispose Ayumi.
"Appena in tempo", pensò Kaito, guardando con la coda dell'occhio Ayumi gettare le braccia al collo di Sirio e abbracciarlo forte.
- Quando la smetterai di farti gli affari degli altri? - Disse Nicole sorridendo, distogliendolo dai suoi pensieri.
- È mia sorella, devo prendermi cura di lei! -
- Ayumi si sa prendere cura di sé stessa da sola. È molto più sveglia di te... anche se in effetti non ci vuole molto. - Disse Nicole.
Kaito le fece una linguaccia, che Nicole ricambiò allegramente, scoppiando in una risata.
- Anche noi andiamo. - Disse Melody, avvicinandosi a loro.
- Così presto? - Esclamò Nicole dispiaciuta.
- Domattina papà deve fare non so cosa non so dove e si deve alzare presto. - Disse Melody stringendosi nelle spalle. - E a mamma non piace farlo irritare. -
Cetra e Silver avevano già salutato tutti ed erano sulla porta e Silver sembrava decisamente impaziente. Kaito pensò che aveva veramente un'aria poco gentile, anche se aveva visto il suo lato coraggioso e generoso e non aveva dubbi della sua esistenza.
- Allora ciao, Melody. - disse Kaito, abbracciandola.
Melody ricambiò l'abbraccio e gli stampò un bacio sulla guancia.
- Ciao a te, Kaito. Sei un ragazzo veramente in gamba. E per quanto mi riguarda tu e Nicole siete una coppia perfetta. - Disse Melody, prima di correre verso il cancello e sparirvi con i suoi genitori.
- E così stanno andando via tutti. - Disse Kaito.
Il suono di due maracas lo distrasse. Sul palco dove c'era la postazione della musica ora c'era la famiglia di Naveen, che stava tenendo un buffo spettacolo di cabaret, pieno delle battute assurde che Naveen infilava in tutti i suoi discorsi.
Misty sembrava imbarazzata e divertita, mentre Ash rideva di cuore. Anche Nicole si stava divertendo molto e Kaito sentì di nuovo quello spiacevole dolore dalle parti del cuore al pensiero che erano le ultime risate che faceva in sua compagnia.
"Non pensarci" pensava "goditi questi momenti senza pensare al dopo."
Ma ogni serata, anche la più piacevole, deve pur finire.
Così, mentre Veronica e Doriana, aiutate da una schiera di Mr Mime, Machoke e Chansey, sistemavano il giardino, anche gli ultimi studenti furono costretti a salutarsi.
La famiglia Ketchum e quella di Ross erano diretti a Smeraldopoli, Naveen e i suoi genitori avrebbero preso un treno per Plumbeopoli e Nicole e i suoi erano diretti a Sinnoh.
- Allora ci dobbiamo proprio salutare. - Disse Kaito.
Nicole gli si avvicinò e lo abbracciò con tanta dolcezza che Kaito sentì gli occhi inumidirsi e il dolore al centro del petto farsi più forte.
Ricambiò la stretta della ragazza come se il suo profumo avesse potuto risanare quella ferita che si stava aprendo nel suo cuore.

- Veramente... volevamo dirvi una cosa. - Disse Ash.
- Una cosa? - Domandò Ross curioso.
Nicole e Kaito si sciolsero dall'abbraccio. Videro i loro genitori scambiarsi uno sguardo complice e poi sorridere ai loro visi tristi.
- I vostri esami sono andati bene... - Iniziò il padre di Nicole.
- E Doriana e Veronica sono entusiaste del vostro anno all'Accademia. - Disse Lucinda.
- E siccome crediamo che abbiate imparato qui veramente tante cose... e non solo per quanto riguarda la scuola... - Iniziò Misty.
- Abbiamo pensato di mandarvi qui per completare gli studi. Ciò vuol dire che... - Disse Ash.
- Che a settembre saremo di nuovo insieme! - Gridò Nicole entusiasta.
- Sirio e Ayumi avranno un altro anno di Accademia, voi invece due. Rimarrete qui, ma tornerete a casa per Natale, ovviamente. Noi vi aspetteremo lì. - Disse Misty.
- Ma starete insieme. Per molto, molto tempo. - Disse Lucinda, con un sorriso.
Nicole e Kaito si guardarono negli occhi per un tempo infinito, poi Kaito sorrise tra sé.
- Così potrò finalmente dimostrarti che le ragazze non sanno giocare a calcio! - Esclamò.
Nessuno capì il senso di quella battuta, tranne Nicole, che rise con lui. Neanche lei avrebbe mai pensato che si sarebbe innamorata di quel ragazzino presuntuoso che aveva conosciuto giocando a calcio, pochi giorni dopo l'inizio dell'anno.
- Allora è deciso? - Domandò Kenny.
- Come no! Deciso! - Rispose Nicole.
Gettò di nuovo le braccia al collo di Kaito e lo strinse con la sua allegra dolcezza.
- Ci vediamo a settembre! - Trillò allegramente.
Kaito la abbracciò, sorprendendosi del sentire la fitta al cuore farsi meno forte. Affondò il viso tra i lunghi capelli blu di Nicole e sorrise.
In quel momento un fascio di luce bianca partì dalla cintura di Kaito e nello sconcerto di tutti, Dratini fece la sua comparsa nel cortile semivuoto.
Il Pokémon drago fissò Kaito con uno sguardo strano negli occhi color amaranto e lentamente iniziò a brillare, tanto che la luce accecante costrinse tutti a schermarsi gli occhi. Quando Kaito riuscì a riaprire gli occhi, al posto del draghetto azzurro chiaro, c'era un drago blu cobalto che lo guardava con i suoi profondi e intelligenti occhi bruni.


Il cielo di Smeraldopoli era ancora viola ad ovest, mentre ad est un vago chiarore lo rendeva lilla.
Una linea bianca che accarezzava l'orizzonte annunciava l'aurora imminente.

Kaito scese dall'automobile dei suoi genitori sfregandosi gli occhi pieni di sonno.
Davanti a lui c'era la villetta bianca e verde su due piani, con davanti un laghetto di ninfee e un dondolo bianco sotto la veranda.
- Casa dolce casa. - Mormorò Ayumi, assonnata anche lei, al suo fianco.
- Che meraviglia essere tornati. - Disse Kaito, sorridendo.
Dragonair uscì dalla sua sfera pokè e si lanciò nel cielo, per poi tornare vicino a Kaito con una capriola, avvolgendosi attorno al suo braccio. Mentre si avviava verso la porta di casa assieme alla sua famiglia, Kaito sorrise. Il suo Pokémon era la prova vivente che dopo un'avventura come quella nessuno era rimasto lo stesso. Non sapeva cosa gli avrebbe riservato il futuro, ma di sicuro aveva una voglia matta di scoprirlo... soprattutto con Dragonair, Nicole e tutti gli altri al suo fianco.




FINE
   
 
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