Il Poeta Maledetto
Fosse
nato in un'altra epoca lo avrebbero chiamato poeta
maledetto:
uno di quei ragazzi strani, dalla vita sregolata, dediti all'alcool e
alla droga.
Già. La droga... Era proprio questo il motivo per cui
aveva litigato poche ore prima con Lisa, la sua musa
ispiratrice.
Era uscita sbattendo la porta, in lacrime. Era stanca di vederlo
rovinarsi così, di buttare la sua vita nel cesso.
Eppure a lui
stava bene, aveva tutto ciò di cui aveva bisogno: un taccuino
sul quale scrivere le sue rime strampalate, una penna
e Lisa,
la sua
Lisa.
Glielo
aveva promesso tante volte di smettere, troppe... E poi ci ricadeva
sempre. Non era facile.
Si trovava al tavolo, ora, intento a
comporre qualche rima: adoperava qualsiasi sentimento o emozione per
le sue creazioni... E quali sentimenti migliori di quelli scaturiti
dal mero senso di colpa?
Si passò una mano tra i capelli corvini,
grattandosi il capo e gettando poi la penna sul tavolo. Non ci
riusciva: senza lei era nulla, sapere che lei era in collera con lui
lo rendeva inutile, un inetto.
Si alzò e raggiunse la finestra,
guardando fuori: il prato di un verde spento, ricoperto dalle foglie
gialline facevano ben capire che l'autunno era arrivato. Il paesaggio
autunnale gli suggeriva tanti versi da buttare giù ma
– d'altra
parte – era cosciente di non riuscirvi ora.
E dunque, cosa fare?
Le sue iridi chiare e limpide guizzarono sul tavolino che si trovava
di fronte il divano, proprio dove v'era la siringa.
La tentazione
fu forte, ma anche la sua forza di volontà.
Arrivò a stringere un
patto con sé stesso: l'ultima volta ed avrebbe poi
abbandonato quel
mondo per sempre. Tante volte lo aveva detto, troppe... Ma questa
volta era deciso, lo avrebbe fatto, per lei.
Arrivò al divano sul
quale si sedette, si legò il laccio intorno al braccio prima
di
lasciarsi ricadere comodo contro il divano, mentre armeggiava con la
siringa nell'altra mano.
Esitò un istante quando sentì l'ago
freddo sfiorargli la pelle, ma poi fu un attimo ed il metallo
penetrò
il sottile strato di carne prima di arrivare alla vena. La siringa si
svuotò pian piano del suo liquido e Gabriel
poté
giurare di sentirlo scorrere nelle sue vene.
Poggiò il capo
contro lo schienale del divano, nella più completa estasi.
Pensava a
lei,
alla sua Lisa,
senza sapere che quell'ultima
volta
lo avrebbe fottuto per
sempre.
Lisa
aveva passato il pomeriggio in giro, da sola, a rimuginare sulla
discussione. Non riusciva proprio a mettere la parola fine
a
quella storia, lo amava
troppo. Non aveva fatto altro che ripensare a tutti i bei momenti
passati con lui. Dedito alla droga o meno, era pur sempre stato il
più
grande
amore della sua vita. Mai con nessuno
si era sentita così. Mai
nessuno
la aveva fatta sentire l'unica.
Non
lo avrebbe abbandonato, non ora. Avrebbe condotto Gabriel fuori da
quel tunnel così buio per
mano,
insieme.
Tirò
fuori il cellulare dalla borsa, digitando velocemente sulla tastiera:
“Mi
dispiace,
forse ho esagerato. Sei la cosa più bella che mi sia mai
capitata e
non lascerò che questo problema ci divida. Lo supereremo
insieme. Ti
amo.”
Purtroppo,
Gabriel, quel messaggio mai
lo avrebbe letto.
Ormai
era altrove. Ormai
era troppo tardi.
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Angolo autrice
Ehm... Ehm ehm.
Ok... *si rintana in un angolino piccola piccola*.
Ok, questa è la mia prima storia originale. Scrivo sempre e
solo fan fiction.
Mi venne in mente ieri e... Cavoli, come me la immaginavo era molto
più figa, ma poi trascrivendola boh, non sono riuscita a
renderla come volevo ._.''
Ed è davvero un peccato, perché era molto
più figa, nella mia testolina bacata.
Avrei voluto anche scrivere i versi che tentava di scrivere Gabriel
ma... Ho mollato la poesia da ormai chissà quanto, quindi ho
preferito astenermi! xD
Insomma... Mi spiace tanto sia uscita così 'scrausa' ma
dubito che anche con un reboot io riesca a far di meglio.
Siate clementi, dopotutto è solo la mia prima storia
originale...
Se avete voglia di lasciare un vostro pensiero, ovviamente farebbe
piacere ed è sempre ben accetto! :)
Anche chessò, per migliorarmi, visto che è la
prima.
Un po' deprimente, lo so. LOL.
Ringrazio ad ogni modo chiunque capiti qui per sbaglio! E magari
chissà... A presto? :)